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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

29 giugno 2007

Io sono l'altro

Sei bella, la più bella donna che abbia mai baciato una mi disse. Non era l’unica, e sentivo il desiderio smanioso, la vertigine dell’avere potere, la loro posizione e la loro esperienza in cambio della giovinezza che rende bella ogni carne. Non parlano, ma lo sanno che ci deve essere qualcosa che con il tempo deteriora sotto, dentro, non solo la pelle. C’è qualcosa nel passare che cambia la faccia delle ossa, la loro forma bianca e porosa che rende meno aderente lo sguardo.

Un tentativo di profumo, il più buono della profumeria, per poter pensare ancora ai tramonti come un rosso orizzonte potente di sole. C’era stato certo un tempo nemmeno troppo distante dove anche una macchia sui vestiti faceva sorridere. Ora invece ogni ricerca di perfezione altro non era che un traballante monumento. Solo l’avere ancora tra le mani una giovane dava loro qualcosa di autentico, di non ancora sciupato, in un certo senso loro stesse che potevano essere l’altra. E il desiderio lavava via l’invidia. Ero la loro cucciola, e mi lusingava esserlo. Forse un giorno sarei stata così anch’io. Avrei anch’io speso ogni risparmio per avere accanto la bellezza, mi sarebbe sembrato tanto, come tanto era per loro vedersi risorgere.

Sbagli e successi che più si spostano con il tempo meno importano e più gravano, sbagli che con il tempo devono avere delle scuse che tengano bene, e successi che passata una certa età rischiano il ridicolo. Ogni sforzo per migliorare che vedevo in queste donne non faceva che esasperare la loro irrefrenabile caduta. Eppure cos’è che mi dava il diritto di pensarle così? Il fatto di essere ancora in prima fila. Lo sapevo e mi facevo guardare dal basso verso l’alto. Tutto questo dopo mi dava una gran nostalgia del futuro, del mio, e pure del loro passato. Altro non era che la stessa storia in fin dei conti, su binari diversi, sì, ma la stessa.

Le giornate di fronte, dalla finestra il tempo alternarsi. Mi chiedevo, anche se non potevo vederlo, sole dopo sole, pioggia dopo pioggia, cos’è che mi portava avanti, dove riconoscere un segno che quella di ieri non c’era più, se sarebbe bastata una sola notte per potermi cancellare. In fin dei conti è tutto un attimo dilatato dalla percezione. Sapere di cambiare e non vederlo. Con uno specchio mi avvicinavo tanto gli occhi da vederne uno intero e grande, come poter entrare in quell’uno al di sopra di tutto.

Il passato c’era stato e mi aveva portato fino allora, a quegli angoli, a quel tempo, a quegli uomini, a quelle donne, nelle malattie delle strade e delle menti. In quella vita fatta più spesso dalle cose che non si scelgono che da quelle che si scelgono, mi trovavo a vivere nella povertà con l’incubo di non uscirvi, eppure allo stesso tempo cercavo di fregare il denaro buttandolo o puntando tutto sullo 0. Scommettendo tutto-tutto-tutto, per esserci comunque per intero anche nelle spezzature. E quante volte dirmi che la paura non era paura, ma solo prudenza e quanto spesso mi rassicurava l’idea che il coraggio fosse imprudenza.

26 giugno 2007

Doveri coniugali (ma diamoci un taglio!)


Volevo trattare questo argomento che mi sta abbastanza a cuore.
Quante volte in una coppia uno dei due partner si sente in dovere di fare sesso con l'altra persona per un senso appunto di coppia? Un'idea arcaica i l termine orrendo "dovere coniugale".
Io sento moltissime testimonianze per lo più di donne, che si trovano in questa situazione, anche donne giovani, e secondo me non è una bella cosa.
Una mi dice che visto che deve subire un operazione all'utero, e per un mese deve stare senza rapporti sessuali ha paura che il proprio fidanzato la tradisca così si sente in obbligo nel frattempo di mediare con rapporti anali (che lei non ama particolarmente).
Un'altra
mi dice, che è in depressione e di istinto sessuale non ne ha, però visto che il fidanzato è parecchio scazzato di questa sua mancanza transitoria di libido, allora ci fa sesso ugualmente, anche se poi non è che ci stia bene, però pur di non perderlo lo fa.

Parecchie altre, a "ma se non lo faccio poi mi tradisce". Tanto poi conosco un sacco di uomini che tradiscono e pure rinfacciano alla compagna di non farci sesso assieme. Bene, bene, dico uno tradisce si soddisfa, almeno che non rompa poi. Così una si sente in colpa, quando invece proprio non dovrebbe.

Oh ma cazzo queste son le coppie. Complimenti.

Un'altra di una certa età mi dice che se non va a letto con il marito poi lui se la prende con il figlio sgridandolo e parlandogli male della madre.

Bell'umanità. Davvero.


Insomma nonostante tutto, piuttosto facciamo cose che ci danno fastidio, che non sopportiamo proprio - piuttosto che addentrarci e dirci cosa è giusto e non lo è per fare una scelta definitivamente diversa .
E poi se è così da giovani, uno si chiede come dovrebbe essere nel lungo termine?
Naturalmente nel lungo termine subentrano anche altri tipi di problemi.
Analogamente ci saranno anche vari uomini che hanno cali di desiderio, anche se gli uomini sul sesso s
ono molto più reticenti ad ammettere una situazione per quanto leggermente "anomala" per quanto sia banale.
Poi mi sento dire "ah ma voi donne avete pure la fortuna di poter fingere".
Ecco io una stronzata più grande di questa che è poi un pensiero abbastanza comune mi fa girare le balle, perché se l'uomo non ne ha voglia non gli tira e quindi nulla si sfa, se la donna non ne ha voglia, può fingere, ma poi anche se non finge qualche volta va bene lo stesso, non è che scatta una tagliola tagliacazzo. Insomma io sta cosa, che se la donna non ne ha voglia può lo stesso fare sesso, non mi pare sia un motivo così a favore.
Tante donne se la prendono con i puttanieri, le puttane - che poverette appunto, spesso suppliscono la rottura di scatole che diversamente toccherebbe alla moglie - che però per un senso sociale disdegna queste diversive - beh ecco io non ci trovo nulla di male, che se tra due persone cala l'attrazione fisica, e si ostinano a stare assieme - anziché rompere le balle uno all'altro - uno dei due decida per smaltire bisogni fisiologici con terzi - perché il sesso è un bisogno psic
ologico e fisiologico. Ed allo stesso tempo però uno non si deve sentire in obbligo come spessissimo succede di fare sesso anche se non se ne ha voglia con il partner. Sicuramente per come è impostata la societa' e la cultura e in parte naturalmente l'istinto - non è facile accettare un compromesso simile, ma tanto lo sappiamo, da una parte la stabilità la vogliamo (quasi) tutti, ma spesso poi la stabilità non basta come supplenza della vita.

Se avete esperienze da raccontare sul tema -scrivete anche in anonimo che mi interessa...

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25 giugno 2007

Fossati ancora

Sarà che poi il mio debole è per circa i soliti a parte qualche folgorante scoperta, ma poi anche "questi soliti" quanto si conoscono veramente? Volevo mettere qualche frase presa dal disco Macramé di Fossati

Eh questa vorrei che fosse una verità e l'unica salvezza...

"Stella benigna nessuno si adatta vivere di paura"

E questo il destino dei grandi amori, che forse sono rimasti tali perché non furono...

Quello che faccio è cercare il tuo amore fino nel cuore delle montagne quello che ho fatto è scordare il tuo amore sotto il peso delle montagne. Il mio mestiere fu cercare il tuo amore fino nel fuoco delle montagne il mio destino scordare il tuo amore sotto il peso delle montagne Il mio mestiere fu cercare il tuo amore fino nel fuoco delle montagne il mio destino scordare ogni amore sotto il peso delle montagne.

Dedicato agli amori sbagliati...

Ho dimenticato ogni piacere e dolore- e mi ricordo infine di voi quando voglio ricordarmene

24 giugno 2007

Scrivevo una canzone


Rovistando tra gli appunti ormai non più a foglietti, ho trovato un tentativo di canzone che avevo scritto circa 2 anni fa, allora mi è venuta un po' di nostalgia che era autunno, e l'autunno è la mia stagione preferita. Poi oh quanto mi è mancata nella vita la capacità di suonare uno strumento, di avere una bella voce, e invece no.
Nemmeno il flauto alle medie riusciva bene. Eh vabbè così si è - almeno provo scrivere; anche canzoni di tanto in tanto e qualcuno strimpella la chitarra per me. Poi certo dopo tanti cantautori che ascolto è fatica dire entusiasmo, però la nostalgia mi entusiasma sempre un po' di per sé pure se è una sciocchezza...



In questa sera di autunno atroce

Dammi stretta la tua mano

Sento in fondo scaldare il sole

Spento nel secchio dei giorni miei


Posso ancora vedere visi

Sotto le luci accese a sera

E ombre di donna muoversi piano

Dietro le tende la mattina


Facce d’uomo sporgersi pronte

Ad urlare forte in strada il vero

Dietro la luna i balconi chiusi

Di verde legno e un passeggero


E in questa sera

La tua mano,

tiene forte, tiene forte il mio sorriso

e in questa sera, la tua mano

come il canto dei randagi

che è scavato sul tuo viso


Posso ancora toccare muri

Di palazzi e prati in fiore

Certi occhi restano accesi

Anche se dormi e dentro muori


Rumori di vecchi nascosti all’ombra

Nei soffitti di cieli a tuoni

Le stagioni tornano ancora

Ma c’è il passato e lo ritrovi


E in questa sera

La tua mano,

tiene forte, tiene forte il mio sorriso

e in questa sera, la tua mano

come il canto dei randagi

che è scavato sul tuo viso


In questa sera di autunno atroce

Di giochi persi e amica attesi

Senti forte le vene e il tempo

E pensi a facce che non rivedi


Quando scordi la tua strada

E dormi in tutte le stazioni

Aspetti gente e occhi nuovi

Che canti già le tue canzoni…

Latte in cartone 2

Giusto per fare un appunto... riprendendo il post sul latte in cartone - sembra siano arrivate notizie più chiare riguardo quel numero stampato sul fondo della scatola che sembrava indicare la quantità di volte che il latte veniva riciclato.

Quel numero sembra non indicare affatto quel valore, ed ecco la smentita trovata questo link su internet:

www.attivissimo.net

dove ad una consumatrice che chiedeva informazioni è stato risposto nel seguente modo

Gentile consumatrice, la ringrazio per questa segnalazione che, per rimanere in tema, definirei una bufala enorme. Il numero a cui si riferisce (se ho capito bene è quello impresso sul fondo del pacco di latte fresco, vicino al bordo) è il dosatore della macchina di confezionamento (le nostre confezionatrici ne hanno 4, quindi è normale trovare uno di questi numeri).

tra l'altro colgo l'occasione per segnalare questo blog, che mi sembra davvero ben fatto, e curato con giudizio:

http://attivissimo.blogspot.com


22 giugno 2007

Ciampi riveduto...

Mi è saltata in mente una frase così ripensando a Ciampi, credo che entrambe facciano rendano l'idea della solitudine...

La tua assenza è un assedio

Piero Ciampi

La tua assenza è una sedia

Gisy

Buona giornata da Roma eh eh


20 giugno 2007

Latte in cartone...

Mi è arrivata una mail interessante e quindi la posto qui...
Io che sono ben appassionata di alimenti, genere conservanti e metodi di conservazione non lo sapevo, spero possa essere utile pure a voi!

Il latte in cartone, quando non è venduto dopo un determinato termine di tempo è rispedito in fabbrica per essere pastorizzato un'altra volta... Questo processo può ripetersi fino a 5 volte, cosa che conferisce al latte un sapore diverso da quello iniziale, aumentando la possibilità di cagliare e riduce significativamente la sua qualità, nonché anche il valore nutritivo diminuisce...
Quando il latte ritorna sul mercato, il piccolo numero che vedete dent
ro il cerchietto nel file allegato viene modificato.
Questo numero varia da 1 a 5.
Sarebbe conveniente comprare il latte quando il numero non supera il 3?.
Numeri superiori comportano una diminuzione nella qualità del latte. Questo piccolo numero si trova nella parte inferiore del cartone; se compri una scatola chiusa, è sufficiente controllare uno dei cartoni, tutti gli altri avranno lo st
esso numero.
Ad esempio: se un cartone ha il numero 1, vuol dire che è appena uscito dalla fabbrica; ma se ha il numero 4, significa che è già stato pastorizzato fino a 4 volte ed è stato rimesso sul mercato per essere venduto...

19 giugno 2007

Bella, belle e caini

Una domanda che spesso mi gira nella testa, perché siamo tanto clementi verso il bello, e parecchio meno lo siamo verso quello che anche fisicamente riteniamo brutto?

Sicuramente c'è un'idea ancestrale dove il bello viene ingiustamente - secondo me - associato al buono...ma, per le donne belle, chi potrebbe negarlo, gli uomini son molto più ben disposti ad accettare situazioni diverse - rispetto donne meno belle "Sei così bella che per te farei tutto". Naturalmente queste son considerazioni in genere.

Ma ad esempio estrapolando anche da un contesto diciamo di coppia, amoroso, attrattivo - io ho notato che quando avvengono dei crimini e ammazzano una ragazza, una delle prime cose che sento dire "ed era anche una così bella ragazza!".


Faccio l'esempio di quella infilzata con l'ombrello a Roma o altri casi, insomma, sembra che la bellezza tocchi in un qualche modo anche l'opinione pubblica rispetto i giudizi.

Ma un po' lo capisco, cioè capisco che c'è qualcosa di inconscio che ci porta verso questa triste considerazione, (me inclusa) e se non senza sforzo siamo portati a dire così...è come se il brutto (e l'ho anche scritto) in qualche modo, abbia di per sé una colpa, che è taciuta, sigh.

Di esempi ce n'è stanti e senza pietà...
Pure a me una volta, mentre dovevo attraversare mi han detto "passa tranquilla perché si investono solo le donne brutte".
Che sì è una battuta, ma ce pure della verità in un qualche modo.

E che dire se era una ciofeca, va bene, sì dispiace, ma con un po' di più cinismo secondo me...perché quella frase "era una così bella
ragazza" deve ricorrere così spesso dopo alcuni fatti di cronaca, ed è certo non solo da parte degli uomini.


17 giugno 2007

L'amore in sintesi


Ed ora che erano diventati una cosa sola, cosa se ne facevano l'un dell'altra?

aggiungerei pure

Senza di te non posso vivere, ma quando ci sei che rottura di balle.

eh, eh.

gisy

16 giugno 2007

Il mio amico Antonio

Antonio era almeno un anno che programmava la serata splendida con la sua signora preferita, quella che più spesso gli fa rinunciare all'idea della pensione per potersela permettere, la signora. Insomma, poi è ancora giovane Antonio, il mio amico Antonio - che l'idea della pensione è più sua che altro, che si sente invecchiare, ma non è vecchio, non vecchio vecchio insomma, non è più un giovanotto, quello sì, ma mica da pensione.

Tornando alla splendida serata, che aveva pensato con "la sua preferita" una troiona, pacioccona sui 40 un pò e più, le ha detto "stasera ti offro la bella serata, che si sta in compagnia per tutta la notte, anche che si dorme assieme, magari su letti separati in caso vuole... Mica ci sonoo abituati né lui né lei a queste finezze nel quotidiano.
Eppure basterebbe poco uno può pensare, beh mica vero.
Lei era tutta felice che la portava fuori a mangiare, che poi addirittura aveva già scelto un bell' l'albergo per passarci la bella serata. Calcolato totale 500 Euri. Insomma per il medio lusso anche sta volta rinuncia ad una protesi, ma ne vale la pena.
Bene, ristorante buono, allora poi viene il bello, così si prendono su poi vanno in questo famigerato e tanto atteso albergo.
Se nonché c'erano un sacco di macchine e camioncini di fuori.
Era occupato tutto dalla troupe dei Nomadi. Oh ma tutte le stanze, mica 2-3.Che era un albergo poi intimo pare.

Allora lui che nei dintorni non sa mica bene, gli è crollata la serata, (oltre al dente) che con tanta felicità programmava da un pò.
Potevi almeno prenotare gli ho detto quando me lo raccontava -eh ma non c'è mai nessuno lì, a parte sta volta della troupe dei Nomadi.
Fatto sta che con la tipa torna in macchina, parecchio rammaricato.
Allora lei a vederlo dispiaciuto le dispiace anche lei e le dice, dài andiamo in riva al Secchia a fare qualcosa.
Ma lui ha preferito di no, che forse là c'erano I malintenzionati.
Però è stato di parola, le ha dato I soldi lo stesso. Anche in riva al Secchia non si può più sta tranquilli oggi, poi è tornato a casa.
La prossima volta meglio che si informa sugli alberghi ha detto, e che non ci siano concerti vicini, almeno fosse stato Bob Dylan.

15 giugno 2007

Ieri presentazione a Bassano e...

Ieri ho fatto la presentazione a Bassano, in terra veneta. Le coincidenze lì comunque non si smentiscono mai. E' sempre più fatica una mezzora lì in Veneto che 10 anni in Emilia, poi parlo per me, anche se non si dice, poi ognuno parla per sé, quando parla.
Insomma, è venuta anche mia mamma, dico no bavvè oh voleva venire, eh vabbè.
Ma te l'hai letto il libro?
Eh son alle prime pagine mi ha detto. Beh desso lo impara che leggo.

Poi va a fare 2 passi mentre mi preparo e incontra la tipa veneta in bici. La tipa veneta è una del romanzo, che non sapeva un bel cazzo di niente in teoria sul romanzo, allora.
"Guarda chi ho incontrato eh" mi ha detto mia mà.
"Eh già". Dico
Poi strizza l'occhio, e tutta entusiasta mi fa i complimenti
"Non savavo mi, ca te xeri deventà famosa, non te ghe paura de gnente desso".
"Eh no".
Beh poi ha preso una copia che mi ha detto che era curiosa di sapere. Eh eh, che curiosa.
E mi ha chiesto la dedica, eh già, fatta.
Già da prima insomma. In un qualche modo.
Fatto sta che ho improvvisato i pezzi da leggere all'ultimo momento. Che volevo propriolegere "la figa della mtuta". Poi è andata. Grazie anche a Gianfanco Mammi, bravo, bravo oltre che mico, che mi ha presentato a modo.
Interazione col pubblico poca. Oh si sbilanciano manco se svengono.
Insomma non so mica se han colto, forse si aspettavano più scadalozzzzzzzza la serata, e più figa me.
E quindi, quindi vendute direi 8 copie.
Cmq la tipa veneta in compenso ne ha preso uno anche per suo figlio! ^______^

Ringrazio tutti quelli che stavano a Bassano, che ho passato una bella serata.
:)
e agli altri che mi seguiranno alle prox.

13 giugno 2007

Uff, ma quanti luoghi comuni ancora

Oggi apro la posta e mi ritrovo questa mail

Ti scrivo annoiato da un ufficio, dove starò ancora per un'importante ora. Ho trovato il tuo sito mentre cercavo un'altra cosa.
Perderò tempo scrivendoti che mi sembra strano che tu abbia scritto un libro su ciampi. chissà chi ti ha dato lo stimolo...forse un fidanzato a cui ti sei assoggettata..le solite cose...mi piace tanto piero ciampi e non comprerò il tuo libro. le ragazze come te dovrebbero fare altro. Credo che tu sia intelligente e anche simpatica, ma non saresti NIENTE senza quelle gambe. E' triste sapere che lo sai. a meno che... hai presente frida khalo? Sono, come ti ripeto, annoiato, per cui gioco a criticare le belle fighe, gioco che piace a grandi e piccini, non necessariamente frustrati, come si direbbe in casi analoghi. forse non puoi capire, ma ti assicuro che è un divertente. Con rispetto ti saluto..

questa è stata la mia risposta

Non mi sembri molto rispettoso.
Nei confronti miei né verso Piero Ciampi.
Ciampi mi ha fuminato è stato un atto d'amore verso lui
fare questo libro. E che cazzo c'entrano i fidanzati? Come
ti permetti di capire la vita di una uno sconosicuto, se
conosci Ciampi, nonhai capito nulla allora.
Non sono una gran figa, e non vedo perché anche se una
ragazza avesse belle gambe, che io non ho tra l'altro non
può emozionarsi per qualcosa di vero e profondo, come solo
Ciampi riesce a trasmettere.
Mi sembri dolo un pò ipocrita, in maniera spiccia tra
l'altro.
.
Mi spiace perdere tempo ancora a prendermela per questi giochini. Ma possibile che se sei una donna non devi essere nient'altro che quello? Poi se sei anche una brutta figa, mica ti perdona nessuno.
Insomma accetto le critiche di quest'ultimo libro, non perché le trovo corrette, ma perché mi rendo conto che il moralismo imperante va così, però, quando mi attaccano su Ciampi, divento una iena.
E' come se mi sentissi presa in giro nell'amore. Come se l'amore divenisse un gesto per assecondare qualcuno, qualcosa. Eh no, cazzo.

Insomma ragazzi cosa volete che vi dica, che i luoghi comune non esistano più?
Che per Dio, uno non è libero di fare un lavoro su qualcosa che lo appassiona visceralmente senza che venga accusato di essere di sesso F e se così è e si è fatto qualcosa di buono è sicuramente perché qualcun altro te l'ha messo in testa.
Ma fan culo sto sciatta ipocrisia.
Io avrei voluto nascere uomo, eh lo dico, ma è una tristezza pensarlo.
Ah e trovo che Frida Kalho sia di moda tra l'altro.

Saluti al bel pensare e a tutte le menti fini