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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

28 febbraio 2010

Una rosa bianca

E' ormai passato poco più di un anno da quando Paride Idda, lo studente sardo dell'accademia ci ha lasciato. Io anche se non ne parlo poi spesso lo penso tanto, di come salutava tutti col sorriso così come quella mattina che fu l'ultima che lo salutai.
Penso che Sergio Endrigo con questa canzone "Una rosa bianca" renda benissimo l'idea di cosa significhi la purezza fisica e spirituale di una persona, tanto più un ragazzo di poco più di vent'anni, con tante speranze e forza nel divenire.

Questa canzone era inizialmente una poesia di José Martì, dedicata a un suo carissimo amico morto in guerra, canzone tradotta e cantata magistralmente da Endrigo

"coltivo una rosa bianca in luglio come in gennaio: cioè sempre e poi sempre nel cuore! perché certe distanze non saranno mai oblio, anche quando sembra che non ne parliamo più con la stessa intensità.
Un pò come quando in inverno si va sull'altipiano del Montasio a vedere i vasti prati bianchi, quelli che conservano i resti della TRINCEA del 14-18, e che un pò avvicina tante esistenze simili alle quelle vissute da José Martì.

Perché l'oblio appunto non cada mai sulla purezza. paride sei nei cuori di chi ha avuto la fortuna di averti vicino.


Cultivo la rosa blanca
En junio como en enero
Cultivo la rosa blanca
En junio como en enero
Para el amigo sincero
Que me da su mano franca...



26 febbraio 2010

Al cinema Gnomo di Milano Piero Ciampi

Oggi post veloce, volevo annunciare che martedì 2 marzo al cinema Gnomo di Milano ci sarà l'anteprima del film uscito per la Sony su Piero Ciampi.

Preceduta da un incontro a Radio Popolare (con l’autore Ezio Alovisi e la cantautrice Rossella Seno, lunedì ore 14,30) la proiezione in “prima” milanese di “Adius” avverrà martedì 2 marzo alle ore 21, al cinema Gnomo promossa dall’Ufficio Cinema del Comune di Milano.

Io spero di esserci  !

Tu dove sei?
Dove vai?
Proprio ora
che ti sto 
dimenticando

                                                     Piero Ciampi

23 febbraio 2010

Una massima di Ezio Vendrame...

 

Mi prudono le scapole, eppure non ho nessun motivo per pensare che mi stiano spuntando le ali...

Ezio Vendrame.

21 febbraio 2010

Conclusioni sul festival





Penso che la disapprovazione su come si sia svolto il festival sia sentita, non solo da me.Vi pare possibile che con tutti i cancheri che son stati tirati al trio Pupo, tenore, e quel mignottaro di Filiberto, sia riuscito a  passati in finale?
Altra cosa, mi pare un'ingiustizia incredibile che gli uscendo vincitori dai vari x factor, amici abbiano diritto immediato ad andare a San remo. Faciloneria, che si regge su un "successo immediato". cioè almeno un anno dovrebbero lanciarlo passare tra i vincenti lì, e l'approvazione ad un concorso successivo.
Non penso sia giusto nei confronti di quello che dovrebbe rappresentare il "festival della canzone italiana" che sempre peggio sta diventando uno schifo.
L'anno scorso la De Filippi, quest'anno Costanzo, che vuoi io non vuoi sotto sotto è un ribadire che Mediaset è ovunque, e i discorsi di minchia di Costanzo dove dice che Sanremo è Sanremo e che si potrebbe seguire anche senza musica, che già la scenografia è forte. Eh già, non fa una piega visto che è il festival della canzone italiana....allora tanto vale guardarsi buona domenica o ecc... ecc...
fatto sta che penso proprio (e il sospetto non penso solo mio) è che sia ben pilotato,
possibile che nella finale anche quest'anno due partecipante di amici.

Anzi...diciamo pure che visto che sia quel trio schifoso leccaculo, che Valerio Scanu era stati eliminati e poi ripescati, non potevano passare in finale due partecipanti di amici . E di sicuro anche se non l'adoro Noemi meritava la vittoria rispetto Valerio di gran lunga (prima di loro ce n'erano ben altri inteso, ma se proprio dobbiamo scegliere), ma...visto che a mio avviso dovevano giustificare il principe in gara, lo cercavano di giustificare a maggiore ragione con uno già eliminato. Come dire, "Ah sì è passato, ma anche Valerio era stato eliminato" - mentre lo stesso discorso con Noemi non lo potevano fare.
Guarda caso, l'anno scorso l'altro pezzente di Marco Carta e quest'anno Valerio (che cmq male per male è meglio di quell'arrongantone) ma se è passato è sia per questo giochetto, sia perché l'Amoroso dava più tono...e quindi sarebbe giusto dire in ogni caso che sia lui il vincitore.
insomma io credo che poco rispetto per la musica, la canzone, o ci vanno dei perfetti sconosciuti che si son rodati da sé e rischiano a manolibera o i Big, che si sono costruito col tempo senza 'ste pagliacciate di programmi.
Insomma spazio ai giovani? Ma se non hanno niente di nuovo da dire che cazzo giovani e giovani.
Per quanto il principe mignottaro, sarà pure principe, ma di esercizi stile ne deve fare parecchi, avendo il coraggio di andare a "cantare" con tutti quei fisci e mi immagino comprandosi 2-3 call center...

20 febbraio 2010

Se Tenco...

Se Tenco potesse vedere per che cosa si è suicidato nel '67, resusciterebbe.

(e forse si torna ad ammazzare)

18 febbraio 2010

Festival di Sanremo 2010




Come al solito comincia il festival, una bella carrellata di luoghi comuni, la Clerici uscita dal calderone della prova del cuoco che spiega cos'è la seduzione e il Burlesque, come se fosse una moda di adesso, Povia con i suoi buoni propositi di sempre, nella speranza di vendere le colonne sonore all'uscita delle chiese e per la pro-loco, senza escludere però il tentativo di conquistare qualche ragazzetta che abbia voglia di redimerlo da tutta quella bontà e di portarlo sulla strada peccaminosa.
Ma pure per questo, prima dovrà  il suo produttore...
Non poteva mancare quello che se la tira, ma ovviamente è un principe lui può, anche in accoppiata con Pupo che è lì pronto a giocare di nuovo tutto sullo zero, con pure lui la canzone patriottica, dove la strofa blasfema che continua da attestare la volontà di provincialismo spinta fino al paradiso

"Non finirò mai di dire davanti a Dio Italia amore mio"

e allora si risponde e scusate in anticipo


"Ci mancavano a Sanremo i Savoia, Dio Boia!"

16 febbraio 2010

Mia intervista

Oggi solo una segnalazione, dopo aver scritto per un'ora  sul blog di cucina la ricetta di una torta 
C'è una mia intervista,
proprio 

QUI al sito del TRASCIATTI

13 febbraio 2010

Piero Ciampi ed altre storie

Finalmente esce il tanto atteso film su Piero Ciampi:  la Sony Music pubblica il Dvd  del film + Cd dedicato al cantautore. Il film è di Ezio Alovisi (è sempre lui)compaiono, diversi cantautori che l'hanno conosciuto a lasciarne sia testimonianza che a recitare. La Banda Osisris, e la cosa più bella secondo me, i pezzi di repertorio RAI, alcuni mai trasmessi dello stesso Ciampi, dove si esibisce con Renzo Zenobi, una giovanissima e bellissima Nada Malanima, e un Paolo Conte alle prime armi che già dimostra un grandioso talento.
Non è tutto, il pacchetto si compone di 18 brani, di Piero Ciampi (visto che è così fatica reperire suoi dischi !)...
Insomma, una chicca per i collezionisti ed appassionati, e io ne son davvero fiera felice perché come si dice: era ora ! e che si possa dare sempre il possibile per gli autori che amiamo.

Questo un estratto del film






hanno parecipato


regia:
   
Ezio Alovisi

Cast:
   
Banda Osiris, Nicoletta Della Corte, Pietro De Silva, Lydia Mancinelli, Carlo Monni, Peppe Servillo, Cinzia Veronesi, Lavinia Biagi, Ernesto Bassignano, Chiara Cefalu, Rossella Seno, Vincenzo Costantino Chinaski, Francesco Guccini, Alessia Innocenti, Nada Malanima, Giovanna Marini, Gino Paoli

10 febbraio 2010

Fernand Léger

Un video che mi ha completamente incantato
Fernand Léger, The girl with the prefabricated heart

04 febbraio 2010

Prossimo a morire...

Oggi son andata avanti con una lettura "pseudo-filosofica"  diciamo, di Zoja, che è alla stessa stregua di quello che  Moravia, è agli occhi di Pignagnoli. Cmq

Fa tutto da sé eh. Vi giuro che non ho aggiunto/tolto nulla

che se uno cerca conferma all'ovvio, dell'ovvietà e dei lori derivati è un libro perfetto, se poi ama i luoghi comuni con maschera di pseudo-filosofia è ancora più perfetto, se una massaia o chicchessia ha dei figli adolescenti che crescono e non si capisce cosa ci sia da fare in questa società così rancida per salvarli, e ovviamente Zoja analizza passo per passo il ranciume, lui essendo una spanna sopra gli angeli, è un buon libro per compiacersi di pensieri ad un passo dall'ovvio delle massaie (con tutto rispetto per le massaie, ma non per zoja eh)
Se uno cerca conferma che tra diversi scrittori-filosofi si leccano il culo, è un libro perfetto, che però ovviamente quasi come sempre avviene, codesti si sentono in difetto versoi il leccato, ma con rigoroso riconoscimento, e Zoja a chi se non l'ovvio Galimberti che di bel parola profana in un'orata fallazio a se stesso mentre sbrodola dei che son scorreggiati da suo stesso medesimo deretano?

da

la morte del prossimo di Luigi Zoja ed Einaudi pag 16

"L'abitudine a incontrare immagini non vere, rende normale non provare sentimenti davanti figure nuove.
 A questo punto, scendiamo in strada, siamo assuefatti a considerare tutto come una recita commerciale: così, anche le persone reali son costrette ad alzare continuamente il tono pur di fasri sentire.
il mendicante tradizionale - appartato e dignitoso, che regge una ciotola con richiesta implicita - è divenuto invisibile. Anche a lui si richiede l'esagerazione espressiva, Nella sua orrida provocazione erotica al rovescio, il mendicante postmoderno  deve esprimere l'altra faccia del sesso esplicito e senza preliminare. Per ore in ginocchio, al centro del marciapiedi, spacca un denso flusso di folla, reggendo un grande cartello "AIUTO HO FAME". Gli estremi si toccano.
Sullo stesso marciapiede elegante passano le modelle, e anche le modella hanno fame. Spesso la loro vita alimentare e sessuale è sconvolta . Dovrebbero essere appunto "modello". Ma il loro corpo urla una solitudine. Nelle sfilate, la posa, il passo, lo sguardo alteri non sottintendono, malgrado l'esposizione intima, un invito all'amore, ma proprio il suo contrario,: una condizione irraggiungibile. 



Con questo bel pout-porri di profondità da donnette, e ometti, pensa sicuramente di dire delle cose profondissime, così profondissime che se sotterrasse sarebbe anche meglio; delle profondità che vanno oltre il confine dell'ovvio, anzi per un ovvio abbattuto subito da una banalità sbandierata di dolce-stile-postmoderno-filosofico. Un intingolo di frasi così palesemente leccaculate nei confronti del Galimba, per sentirsi dire "Bravo!" che l'intero libro a lui è dedicato. Penso proprio che la vuotezza acconciata allo bello stile, con i voli pindarici, resti sempre poca cosa, Qualcuno che non era Zoja diceva: Dio ha creato tutto dal nulla, ma il nulla traspare...e dire che questi non son mica Dio. Ma se questa morte del prossimo potrebbe rassicurarli contro solitudine e il rancore, dal quale si sentono probabilmente esclusi generazionalmente, enfatizzando al para_mercato e alla para_pubblicità. Attenuante, cavalca l'onda, vera che l'oggi è un disastro. Un pò come la crisi no?

02 febbraio 2010

L'intelligenza di Totti

E' inutile che Totti nelle pubblicità faccia il finto stupido.