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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

28 dicembre 2007

Moravia Desnudo

Ben prima della scoperta delle leccorniose dritte del nostro Learco Pignanoli riguardo le apparenze; un altro si occupò di citare le gloriose vicende in vita poetica-letteararia e sesso-sentimental di Moravia. Sergio Saviane l'autore - che mi è saltato fuori in un'edizione (forse che sia merito dello stesso Learco? Mah...) della Sugar con il titolo tenetelo ben in mente "Moravia Desnudo".
E' una pubblicazione del '76 e quindi faticosa da recuperare - però se la trovate nevale la pena. Sono bruscolini rispetto tafani quello che dice il buon cuore di Learco rispetto Saviane.

Se lo trovate non lasciatelo sfuggire, fa crepare del ridere! Ed è tutto su Moravia...


Cito qui alcuni passi (puf puf)

Cap 2 pag 65

(parlando di come tratta il sesso Moravia nei libri) Il lettore finisce a non credere più a quello che resta leggendo anche se sapiamo che è di bocca buona. Moravia se lo deve ficcare bene in testa. Aparte che poi il sesso non è il suo forte. Avrà un po' di esperienza nel soliloquio a mano, come ci ha mandato a dire con Io e lui, ma per il resto siamo fiacchi. e' curioso questo Moravia, va tutto il giorno in televisione e nelle librerie romanzesche a far dibattiti sul sesso e sulla pornografia, e poi, quando si mette a scrivere, non è capace di tirare fuori un solo personaggio che fa l'amore, non so al tramonto, o al mattino presto,o fa un'acrobazia col corpo umano. Solo di notte, nella solita posizione, tutto in fretta come i conigli, e magari a luce spenta , come fanno i suoi coetanei di sesso Antononi o il suo amico Fellini, che se non va a farsi un raspone a Rimini, non fa nemmeno i Vitelloni o Amrcord.

(...) Nemmeno in Io e lui, che è un romanzo di 400 pag, sull'organo sessuale, a a parte quell'orrendo e letterario coito con lo specchio e l'acqua minerale, che è poi una masturbazione e descritta pure maluccio, non c'è mai una chiavatina, nemmeno una a pagarla oro.


Cap 3 pag 71

(...)
e arrivò così anche "La noia" che è la cascata del Niagara di vetro, ma in cui c'è anche il primo gatto parlante, un'altra sottile creazione di Moravia disneyano più fantasioso e intendo (...) "Il gatto parlò. Voglio dire che volgendo indietro il capo e guardandomi negli occhi, emise un lungo e molto espressivo miagolio, al tempo stesso patetico e ragionevole, che pareva dire"Perché mi fai questo?". Il miagolio così esplicito e così eloquente, ebbe il potere di farmi istantaneamente vergognare. Mi pare di ricordare che persino arrossii. Presi il micio in braccio, lo portai io stesso al piatto e ce lo lasciai a mangiare i pace i suoi pesciolini.

In Francia o in Inghilterra, ma anche in Svizzera uno scrittore che d'improvviso si mette a parlare col gatto e arrossisce istantaneamente col miagolio esplicito ed eloquente, lo prendono e lo buttano nel fiume, in Italia invece, al di fuori dei vicentini, che, appena vedono un gatto lo mangiano, gli dicono che è geniale.
I critici, che di solito parlano da soli e se vedono i gatti non arrossiscono come Moravia, ma se li portano a casa per la foto otto pose sul divano buono, gli fanno subito la recensione : l'editore Bompiani gli stampa il libro; e quelli del Corriere infine, che i gatti parlanti li assumono come Condirettori, lo mandano in Africa come inviato speciale a scrivere articoli etnico politici.
Il guaio è che Moravia, tirato com'è, appena gli dicono che c'è un viaggio gratis si mette un giubbotto, le scarpe da deserto, prende la Dacia e parte., tutto contento, e poi scrive in coppia tanta di quella roba che metà basterebbe per riempire 200 gazzettini 170 resto del carlino.
(...)
A pensarci bene però, sarebbe meglio che l'Afro-ciociaro parlasse sempre con i gatti perché appena è solo, comincia a fare delle poesie.

(...)
Dice Siciliano, presentando il "desnudo" e informandoci anche che il massimo romanziere scrive quasi esclusivamente per lui " da qualche mese Moravia scrive poesie. La prima che scrisse me la mostrò a metà giugno: un poemetto a lunghe lasse, sette cartelle dattiloscritte, il titolo "Ricordo dell'Idroscalo", e il sottotitolo "L'assassino di Pier Paolo Pasolini ha detto in un'intervista al corriere della sera che sa di aver ucciso un grand'uomo, che è pentito che vuol leggere i libri di Pier Paolo Pasolini"

Fa tenerezza pensare a Moravia che entra furtivo a casa di Siciliano per mostrargli segretamente il suo ultimo parto, come un'educanda delle orsoline mostra le sue poesie all'amica, in cerca di una parola amica e incoraggiante.

Ma Siciliano continua " Da quando è morto Pasolini, Moravia è perseguitato dalla necessita di ricostruire i movimenti interni del delitto".

(.....) Dice la poesia e ( e cerchiamo di tenercela bene in mente perché sono i primi versi di Moravia)

No, non hai ucciso un grand'uomo non hai ucciso neppure un uomo, hai tentato di uccidere te stesso senza riuscirci. Ti stava davanti l'hai guardato e hai creduto di vedere te stesso proprio te stesso come in uno specchio con la tua miseria la tua ignoranza la tua astuzia la tua abiezione e allora ti sei odiato per quello che eri per quello che non eri per quello che non potevi essere ti sei odiato...

Dopo aver raccontato questo Siciliano chiede per conto di quelli del "Tempo" come mai finita la poesia è andato proprio in Mongolia.

Moravia: " Lo sai, in Unione Sovietica sono depositati in rubli i dei diritti d'autore dei miei libri. Bisogna pure che li spenda"

...

Bene ragazzi stare i qui a citare tutto il libro da quanto mi diverte, questo è nulla confronto - ma son le due e mezza e c'ho sonno. Dopo tutto sto Moravia passa pure la voglia delle seghe (fai da te). Dormo i stess

Bravo l'autore-curatore che purtroppo non c'è più, ma ci ha lasciato davvero una critica azzeccata con ironia . Ma tornerò con altre chicche...

:) nite cari


26 dicembre 2007

24 dicembre 2007

Questo Natale è per Cristina


Cari tutti che passate di qui,
per me non questo è un Natale ancora più triste degli altri; una mia amica carissima amica che spesso scriveva qui, ricette e consigli culinari, amante di Baldini e tanto altro - lei anima bella - è stata poco bene, proprio in un momento in cui si era rasserenata dalla paura di altri mali - da più di una settimana non mi rispondeva né a mail né al cellulare e scopro che da quasi due settimane è all'ospedale in rianimazione.

E' incredibile come l'affetto possa farci sentire così vulnerabili di fronte ad eventi che ci sembrano così distanti e impossibili - o quando meno ce lo aspettiamo. Tac il tiro mancino. Com'è possibile che un giorno, da un giorno all'altro - io - o chiunque altro non si possa più parlare con una persona con la quale siamo abituati a parlare, a scambiarci battute e cose sulla vita, dalle più impegnative alle meno.

In pratica, per una anno io ho frequentato un tipo che vedevo qualche giorno a settimana, dopo circa un anno scarso, mi arriva un mesaggio sul cellulare e scopro che lui viveva con lei - Cristina da 18 anni. Quindi io non sapevo di lei e lei non sapeva di me, finché non ha beccato un mio sms sul cellulare di lui...Del resto questo episodio lo avevo scritto anche nel libro...
Subito ci siam fatte tanto coraggio, entreambe senza la stessa persona che ci coinviolgeva. E ci siamo davvero per mesi e mesi sentite ogni giorno, ci siamo ammalate e rassciurate assieme - e un sacco di cose, poi come era giusto che sia, loro (luie lei)son tornati assieme; ma io e Cristina abbiamo continuato negli anni, ormai 4-5 direi a sentirci per tantissimia altri motivi, e non mi ha mai abbandonato un momento.
Io a lei devo davvero tante cose, e mi ha pure aiutato a considerare le donne come amiche che lo possiamo essere davvero anche tra donne, e prima non ci credevo tanto, invece se uno ci crede succede.
E non posso non pensare alla sua voce che mi rassicura sempre

Comunque per fortuna oggi ho anche avuto una bella notizia - che si è risvegliata dopo una settimana di assenza, e chissà come vorrei correre lì da lei e chiederle un sacco di cose, ma per vari motivi non posso farlo.
E' una cosa strana, perché io e lei da anni ci sentiamo praticamente sempre per mail e per telefono, sempre, la conosco e lei mi conosce senza esserci mai viste dal vero.
Questa cosa improvvisa che è successo, mi ha fatto stare malissimo, del resto non son nemmeno una parente come potrei andare lì, mi sentirei inadeguata in questo momento, eppure lo vorrei.

Io credo che tutto l'affetto che provo, mi pare impossibile che no le arrivi,e vorrei che tutto fosse come prima, sentire la sua voce così piena di vita anche nei momenti più difficili, cosa che a me non riesce bene affatto, pensate, nemmeno nei periodi in cui "che cazzo mi lamento fare?"
Insomma che tutto il bene le sia vicino e che presto torni la sua voce, la sua presenza, e a scrivere chi lo sa qualche commento ancora su questo blog

Il più bel regalo dell'anno è che torni presto e che mi dica che a parte lo spavento stia bene.

"Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l'assurdità." Albert Camus

21 dicembre 2007

Sul Natale


Opinione aperta, siete felice che ci sia il Natale, così com'è? A me mwtte una tristezza.... naturalmente, i soli sono soli il doppio, ma senza tenersi compagnia pure se doppi.


"Non è strano che a Natale qualcosa ti faccia rattristare tanto? Non so esattamente cosa ma è qualcosa a cui non dai molta importanza non avendolo provato in altri momenti." (K. Bosher)

16 dicembre 2007

Il passato solido


La morte è un passato che deve ancora avvenire.
Un passato che ci riguarda anche se non lo conosciamo.
Io penso sia questo il fascino del passato, l'analogia che si instaura tra il non esserci e il dover esserci; la presunzione di capire cosa resteremo per altri che non abbiamo conosciuto e non conosceremo che faranno da ponte alla nostre identità, come noi alo facciamo ad altri.
Esserci può sembrare così uno spreco a volte, l'unica cosa che mi rende felice, è essere quell che sembro, ma che non sono, e dire che è un latro modo per essere. Essere ancora di più un passato o un futuro pur essendo presente, non palpabile perché immaginifico.

Così la bellezza.

"Il passato esiste forse concretamente nello spazio? C'è da qualche parte un luogo, un mondo di oggetti solidi, dove il passato sta ancora avvenendo? [...] dove esiste il passato, seppure esiste?".
"Nei documenti. Vi è registrato". "Nei documenti. E... nella mente. Nella memoria degli uomini".

Geroge Orwell"


Voi non sapete in quanti presenti ho cercato quegli oggetti solidi di altri tempi fuori casa.

g

13 dicembre 2007

Raffaella Ponzo e il suo sorriso

Aggiornamento
Gisy site
.......

Con Raffaella ci siamo conosciute ancora quando stava con Franco Saudelli (e c'è restata poi molto) . Sarà stato il 2002 Vedo questa ragazza biondina e bonazza con la faccetta d'angelo e un sorriso che ti mette allegria. Allegria per ogni cosa che dice, sorride sempre.
Da lì a poco fa una parte per un film di tinto Brass, "Fallo"deve interpretare una trentina - e poi mi chiede suggerimenti per la doppiatura; ma del resto io son veneta.
Allora apre a caso l'elenco del telefono di Trento, e chiede ad uno qualsiasi che gli faccia da interprete - becca uno che accetta di buona lena da fargli da traduttore italiano - trentino.
Così doppia la parte del film che termina con la frase anziché due cuori e una capanna, due chiappe e una cappella.
Poi 2003 c'è l'inaugurazione della prima del film a Roma, e ci vado, di fianco a me un divanetto sboracchiato secco. Ai mie amici vien puree da ridere, mentre Raffa dice che quel film più che bucolico e Buculico e lo ripete a tutte le trasmissioni. Mi diverte ha
un sorriso bello.
Era un po' che non ci sentivamo, poi si è messa con Gigi Sabani nell'ultimo anno, e un po' ci siamo perse di vista, sentendoci di tanto in tanto. Ieri apro le notizie e vedo lei ovunque - aspetta un figlio da Gigi Sabani, e pensate il caso l'ha saputo a pochi giorni dalla sua scomparsa. Io dico che non ci sono parole per quello che la vita ci riserva, e parlare di caso davvero in certe occasioni non ha senso. Ma il senso evidentemente c'è.
Ora che vive questo conflitto di avere la felicità di un figlio voluto e l'assenza del suo compagno - lei dice, crescerà solo come sono stata io - ma io credo che Raffaella ha troppo un bel sorriso perché quella creatura si possa sentire sola. E giovane bella divertente, calorosa; dopo questo periodo così triste e sconvolgente alla steso tempo, io credo che il bene che si fa volere, pagherà la sua vita.
E anche se ora avrà tutta la stampa addosso volevo dirle che le voglio bene, e che come me credo tanti le siano vicino...

Un abbraccio e tutta la serenità di cui ha bisogno...Ti voglio bene Raffa avanti come sempre !

Ecco il suo blog

Raffaella Ponzo

11 dicembre 2007

Tradire e scoprire


Partendo dal presupposto che dopo un qualche tempo che si sta con una persona - la persona diventa parte integrante della mobilia dove si abita; e anzi diciamo che diventa anche un po’ come un parente che però a differenza dei parenti - che con qualche scusa si possono evitare, abitando nella stessa casa, non ci si può ignorare come si farebbe spesso molto volentieri anche con i parenti che se non fosse per il fatto che sono parenti non si avrebbe niente da spartire.

Ecco- io dico, voi alcuni - avendo vissuto molti anni con una persona - che a parte che è diventata parte dell’arredamento - (però lamentoso a differenza del mobilio) – voi sì, dico, voi – fareste mai sesso ripetutamente fin che morti e tiramento non vi separi con un parente?
Io penso no, anche se appunti poi ci si ritrova in una caso dove non c’è una persona che non ha nulla a che spartire né come parente, né come affinità e quasi neanche più come mobilio – poi altre volte di mezzo ci sono i figli eh pure quelli -
beh ecco io direi che tornado al discorso del tradimento – riguardando con calma le statistiche – beh più o meno coerente con l’idea che mi ero fatta.

Ovvero se una ti ama è meglio che lo faccia con il cuore in modo tale che la bocca la tenga occupata in altri modi, direbbero forse certi uomini. (o anche certe donne?) però, però, più che la metà ammette che il tradimento è essere coinvolti sentimentalmente con qualcuna più che il fatto di andarci aletto, ma naturalmente una cosa si può provare e l’altra si può intuire quindi si finisce solo col condannare l’atto quando capita di scoprirlo, ma poi ancora.. è una dichiarazione vera, o una dichiarazione di comodo?

Se a voi capitaste di avere la vostra compagna o compagno quasi certamente coinvolto in una storia sessuale con un altro\a ma la certezza che vi ami, cosa cambierebbe potendo ipotizzare? E viceversa?
Poi altro dato curioso che andare a puttane da vari non è da considerarsi tradimento – e questo è in linea concorde a chi dichiara che l’infedeltà è fondamentalmente un fatto di sentimento più che di sesso – altri la ritengono addirittura più grave, io invece son di quelli che la ritiene tutto sommato meno grave. Forse l’attribuire ad una gravità maggiore credo sia determinato dal fatto di pensare ad un’alternativa deteriore, ma poi del resto certe situazioni forse quasi inevitabile.
Mi piace invece essere sorpresa che gran parte delle persone dichiarano pure esattamente la metà di non aver mai tradito – e altri dimostrano tutto sommato idealmente condonevoli verso i tradimenti, ovvero dipende dalla circostanze in cui avvengono, questo non me l’aspettavo in genere viene vista in maniera abbastanza umiliante, ma di questi tempi stanno cambiando tante cose, anche se ricordiamo che quest’anno i delitti per movente passionale in Italia quest’anno son stati 45 molto di più che in passato, e pure questa però la dice lunga…


Beh che dire amarsi senza pensieri sarebbe l’ideale. E io credo che dopo un po’ il senso di colpa scompare – perché pure qui, o si è fedeli,o in genere chi dice di aver tradito lo ha fatto più volte con più partner diversi – a meno che non ci si resti in mezzo. E si ipotizza un nuovo amore – E poi come andrà?

09 dicembre 2007

NeFeste, ma baci !


Buon inizio settimana,
visto che mi son stufata di scrivere ho fatto un disegnetto :) - eh si vede che frequento l'accademia di belle arti e i fummettisti! Questo disegnino in segno della vecchia peace and love, che poi a dire il vero ha portato per lo più macelli, ma proviamoci.
Bisognerebbe andar d'accordo, di pace e d'amore - AH quante belle parole. Tutti per strada che si fanno gli auguri che non si vedono da chissà quanto, poi dicono: dài che ci vediamo presto ti chiamo eh - poi passa un altro anno, stessa frase.
E non si va neanche al funerale del primo che si conosceva.
Via - sù non litighiamo - anche se durante le feste è dura... dico le feste son nefaste, anzi nefeste. Per lo più.Sì lo so che sto prendendo tempo, torno con qualcosa di migliore forse in giornata.
In tanto un saluto per dire che ci sono !
;)

07 dicembre 2007

Sulla collina


Oggi ho proprio voglia di postare questo magnifico pezzo di De André dedicato alla vita e alla morte - all'importanza della vita che è data proprio dalla coscienza della sua fine. Non è un caso, che mi sia venuta in mente, o meglio, certo la passione per DeAndré è innegabile, ma qualche giorno fa so che è morto mio nonno paterno, che non ho mai conosciuto, (come tutto ciò che riguarda la partedi mio padre) - e oggi ci sarà il funerale. Faccio fatica a dire cosa provo, però come dire ... strano molto strano pensare che in parallelo ci siano vite che ci riguardano in un qualche modo, poi ce ne dimentichiamo e poi ancora capita un bel giorno che ci sia accorge che erano vive tanto come te. O forse di più.
Bene, da questa malinconia che non so, chissà non mi ma di un buon contratto x il libro in riconoscenza del post he he :)

Dove se n'è andato Elmer
che di febbre si lasciò morire
Dov'è Herman bruciato in miniera.
Dove sono Bert e Tom
il primo ucciso in una rissa
e l'altro che uscì già morto di galera.
E cosa ne sarà di Charley
che cadde mentre lavorava
dal ponte volò e volò sulla strada.

Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella e Kate
morte entrambe per errore
una di aborto, l'altra d'amore.
E Maggie uccisa in un bordello
dalle carezze di un animale
e Edith consumata da uno strano male.
E Lizzie che inseguì la vita
lontano, e dall'Inghilterra
fu riportata in questo palmo di terra.

Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto
dove i figli della guerra
partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male
hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle barriere
legate strette perché sembrassero intere.


Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dov'è Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.
Lui che offrì la faccia al vento
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore né al cielo.
Lui sì sembra di sentirlo
cianciare ancora delle porcate
mangiate in strada nelle ore sbagliate
sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

05 dicembre 2007

I soldi che comprano l'anima

E' incredibile, come l'America ci inietti i cattivi esempi di - come più efferati sono i criminali, più sono soggetti ad un'esposizione mediatica, che più che accusatoria pare proprio fare e da piedistallo, seppur come modello negativo a questi criminali.

Ora ci mancava pure che la Franzoni dopo Natale desse il via a una linea di abbigliamento per bambini, ma io vabbé dico, la Franzoni, secondo me ha patito così tanto a forza di essere torchiata che se la pena avrebbe dovuta scontarla con tutte queste pressioni televisive, giornalistiche ecc, che se l'ha fatto non se lo ricorda proprio, perché in una madre, una tenacia simile a negare l'omicidio del figlio è incredibile. Ho ha una forza di volontà innaturale o veramente non si ricorda e ha rimosso.
Però c'è forse una qualche possibilità che non sia stata lei. io qualche dubbio ce l'ho ancora; ma di sicuro la cosa che schifa me, e credo buona parte dell'opinione pubblica mi auguro, sia il lancio pubblicitario che avverrà utilizzando quel rom che passando per una notte in cui, ubriaco, alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi
di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Marco Ahmetovic, il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno. Sta scontando la sua pena in un residence con piscina....a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta per lui: la 'romjeans'.

Quindi diffondete e come si dice, non comprateli nemmeno per bruciarli !

e se volete, è possibile firmare una petizione in merito:

http://www.petitiononline.com/07101977/petition.html


02 dicembre 2007

Solo la vita è pertuttala vita (risposta a Intima)

Cara intima posto una parte della tua "lettera" e cercherò di risponderti al meglio.

(....) E' che mi piacerebbe proprio sapere se sono l'unica demente a farsi certe masturbazioni mentali, che ovviamente aderiscono perfettamente alla mia realtà.
Insomma credo profondamente che solo la vita sia per tutta la vita. Non l'amore, non l'amicizia, non la felicità. Ma se poi la vita è una rottura di coglioni? Insomma ho capito. Bisogna cercare di renderla meno infernale possibile. Bene. Hai qualche idea al riguardo? Perchè a me sembra impossibile che uno non soffra. Forse l'unica sarebbe fare della sofferenza un piacere. Insomma, magari fare a gara a chi soffre di più. A quel punto io sarei sicuramente felice.
Allora uno mi viene a dire che sono matura per la mia età. E vorrei vedere a te brutta testa di cazzo che non sai cos'è stata la mia infanzia.
Vorrei vedere a te se non saresti altrettanto maturo.
Del resto non è mica colpa mia se sono venuta su così. Non è per fare la vittima. Ma avessi potuto decidere io le cose sarebbero andate senza dubbio diversamente. Questa vita dovrà pur risarcirmi in qualche modo. Di qualcuno dovrò pur vendicarmi. Temo le mie fragilità. Temo di non avere il coraggio di dire di no. Di essere attaccata e non saper reagire. Ho paura di questo mondo. E l'ambiente che mi sono scelta non è certo il paradiso. Allora con tutte queste paure chiudo gli occhi, mi sdraio e fingo di non esserci. Non, non posso essere proprio io quella che sta vivendo questa vita. Non posso davvero essere io. Non sono io. E ne sono convinta.
Odio la vita Gisy. Per quanto possa essere bella e serena rimango dell'opinione che sia sempre meglio non esserci al mondo, perchè fa schifo.
Tu ti sei adeguata, io però sono una testa di cazzo Gisy e non mi adeguo nemmeno a morire. Non mi adeguo. Mi risparmio l'ipocrisia di dire sorridendo che la vita è bella. Bella di cosa? Pagherei oro e venderei mia madre per non esistere al mondo. La vita la lascio a chi crede che serva a qualcosa. A me non serve Gisy. Serve a soffrire. Soffrirò. Morirò e nulla sarà cambiato. Dopo di me, altri. Non ringrazierò mai mia madre per avermi messa al mondo. Sono un aborto mal riuscito. Ecco cosa sono. Inutile che poi mi dica che ho avuto la fortuna di nascere bella, cosa vuoi che me ne faccia di questa bellezza Gisy? A nulla mi serve. E' solo una facciata.
Già essere stata messa al mondo senza averlo chiesto mi fa sentire in diritto di poter dormire tutto il giorno e non fare assolutamente nulla.

Intima

01 dicembre 2007

Il fascino dell'ignoto


C'è una mia amica che è una bella tipa, e anni fa ancora prima che fosse mia amica - mi piaceva pure parecchio - che dicevo "caspita che bella figa!". Di recente è poi è capitato che ho fatto degli apprezamenti su un'altra tipa che vedo di tanto in tanto in un posto, e ho detto alla mia amica "ah però mica male quella lì, se è dolce, se è bella, se è fine". E la mia amica mi ha chiesto : Ma cos'ha lei che io non ho.

Eh che non la conosco. Le ho detto.