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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

31 ottobre 2007

Festa dei morti

Con tutto rispetto e devozione ai ricordi - pensiamo davvero alle persone finché son vive, solo così vivranno ancora di più (pure dopo). L'altro giorno son stata a fare un giro nel paesino di Vicenza, un giro al cimitero, c'era gente affrettata a sistemare fiori, pulire con dei secchi d'acqua le tombe, tutto ciò che di solito si fa molto meno.
Solo la mia tomba di famiglia aveva dei fiori andati. In quelle pochissime volte che vado a Vicenza durante l'anno vado a fare il giro al cimitero, di solito non c'è mai un fiore su quella tomba di famiglia, nemmeno di quelli andati. Questo per me è il significato, che continua, di quello che era anche in vita, in quella famiglia. Comunque se mai morissi beh certo vorrei l'Emilia come terra.

Oggi dal letto sentivo la pioggia scrociare sulla strada, con le macchine che ci passavano sopra e facevano quel rumoreda macchine che passano sulla strada di pioggia; mi chiedevo se mai anche quelle persone care potevano sentirla e dare loro quel senso di vaghezza che la pioggia in autunno può dare ad un cuore. Chissà ho pensato, sì forse vale la pena di vivere per sentire battere la pioggia sulla strada.

Buoni ricordi a tutti voi. g

28 ottobre 2007

Eutanasia e suicidio


Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate riguardo il suicidio. Intendo, mi sto chiedendo da anni ormai, se sia giusto pensare di proibire ad una persona di togliersi la vita, se questa in vita ci sta in maniera molto soffrente da del tempo. Io credo che sia un argomento abbastanza analogo a quello che si potrebbe tentare di fare con l'eutanasia.
Cioè l'egoismo è di chi si toglie la vita nel fare del male alle persona alle quale è legato, o viceversa può essere anche l'egoismo delle persona cui la stessa persona in causa decide di togliersi la vita, che preferiscono non sentirsi in colpa per un atto ritenuto terribile, quando magari il ben della persona a loro cara è di non essere più in terra?
Mi son fatta tante domande, perché sulla possibilità del libero arbitrio si potrebbero aprire capitoli infiniti.
E' doloroso senz'altro pensare che qualcosa di indipendentemente da una disgrazia casuale (più perdonabile personalmente, visto che ci assolverebbe), possa togliere una persona, e una parte di noi cara che se ne va con quel ricordo, ma il bene, verso un altro quanto ha a che fare con il senso di colpa, e perché secondo voi, sarebbe giusto opporsi se non per amor proprio che poi si dice verso l'altro - in una scelta consapevole?
le varianti possono essere molte, e molti i motivi diversi affinché una persona estremizzi un pensiero del genere, però se e in quali casi sarebbe giusto lasciare fare, e semmai legalizzare un'eutanasia consapevole pure per i non terminali?

25 ottobre 2007

Intervistaa Piero Ciampi di Lina Agostini

Pubblico questa intervista - l'unica direi - rilasciata da Piero Ciampi a Lina Agostini nel '76 per il "Radio corriere TV" - Immagino che i ciampiani appassionati già conoscano, ma per gli altri valga la pena di riportare...

D - Ce l'ha proprio con tutti...

R - Sono arrabbiato per tre buoni motivi: sono livornese, anarchico e comunista. Le basta?

D - A me sì, ma dovrebbe spiegarmi perché il fatto d'essere livornese incide tanto sulla sua rabbia.

R - Livorno è un'isola, è la città più difficile per tutti, anche per me. Perché a Livorno c'è tutta la contraddizione di questo mondo: ci sono gli americani, c'è il più grande Monte di Pietà che si possa immaginare, io ne so qualcosa. C'è anche una delle più numerose comunità ebraiche in Italia. A Livorno sono nati il partito socialista e quello comunista e c'è anche una squadra di calcio che milita in serie C ma che meriterebbe lo scudetto in A. Ecco, io sono il Robinson Crusoe di questa isola che poi è un mondo.

D - Che cosa crede d'avere, come livornese, anarchico e comunista, in più degli altri?

R - Niente, è questo il mio equilibrio, la mia politica. Cercare di non offendere gli altri avendo qualcosa in più dell'uomo più povero di questa terra. La poesia è la sola cosa che ho.

D - Che cosa le manca per sentirsi ricco?

R - Tante cose; una frittata di cipolle, un bicchiere di vino, un caffè caldo e un taxi alla porta. Non ho mai avuto tutte queste cose insieme.

23 ottobre 2007

Ma che freddo fa?

Son tornata da Roma, e mi son ammalata, che c'ho un'influenza che non va mica bene. Ecco il risultato a fare le foto quasi ignuda con la temperatura che cambia. Son a pezzi. Mi pare di essere uno spaventapasseri, un'incrocio tra Maga Magò, una befana e il burattinaio di latta (era quello del mago di Oz? forse faccio confusione) cmq per dire che in 'sti giorni che son tornata oggi in particolar modo, son messa a bestie, non pensavo che un naso potesse soffiare tanto in tutta una giornata, beh adesso lo so.
Infusi di eucalipto che mi son aspirata il mondo fin giù i polmoni, aspirina, antidepressivo, ansiolitico, fluidificante, di tutto. Chissà che non mi passa la fame che dimagrisco pure.
Poi oggi l'editore che diceva che chiamava ha detto che chiama domani son 4 giorni che dice che chiama domani, ma dì una settimana no? mica capito.
C'era una frase di Erri de luca, che devo ancora capire se mi piace Erri de Luca dico , non la sua frase - nel senso che è uno un po' falso a volte, ma ha anche delle belle cose, che dice che bisogna imparare non ad aspettare, ma a non aspettare. E c'ha d'un ragione, in questo momento della mia vita poi.
Ma avete presente per uno povero aspettare4 giorni di differenza se ti fanno il contratto o no , beh io lo so, ecco allora era meglio che sapevo di una settimana che mettevo la povertà in pace. Poi mi han chiamato a dire che forse c'è da andare da Santoro, e io che ho detto, ma mica parlare di fetish, cioè magari sì, ma mica che io non fetish, che io non son mica tanto fetish - non so se si son offesi che si aspettavano cose turche; spero di no, cmq oh mi chiamano sempre per ste cose, che io faccio per vivere - le foto fetish e bondage dico; poi non che mi faccia schifo, farei più fatica anadrea saldare schede elettroniche tutto il giorno, però zio canta, mica è la mia vita - il fetish dico, magari le foto un po' di più sì. Mi piace molto la cosa delle foto anche se invecchio ormai.
Poi non sapevo come si scriveva Santoro tutto taccato o San toro o S.Toro o insomma si lo so, son ignorante a volte- ma si pronuncia che non si sa come è scritto, Cmq dall'uff stampa lì mi han detto, poi dimmi cosa vi siete detti: io ho detto che non son fetish che non vo nei locali, che sì faccio le foto anche perché son povera. Perché un po' mi piace il fatto della foto, ma mica son fetish invasata a casa,son qui con la tuta, il naso rosso e 23 fazzoletti soffiati in giro.

Cmq libri a parte ora che ho chiuso questo libro sulle tragedie, che mi è molto consono scrivere sulle tragedie, forse vado avanti con il ricettario, ma a parte i libri - Bondage mai più, chiuso, mi son rotta davvero, almeno quello estremo, c'ho tutto un ,male collo schiena ecc, sì sì belle foto, almeno a chi piace il genere e me no, ma tutto ha un limite e sta volta lo ho toccato.

Ah mi son fatta l'ombra verde che sembra più invernale, non è la pelle diafana come si dice. Lo scatto è di Giovanna son quelli di Roma che mi han fatto ammalare secondo me.

Ecco domani è un altro giorno. Speriamo.

22 ottobre 2007

Delusioni :( ma è un bell'album

Troppo tempo che non parlo di musica, oggi riascoltavo i dischi di Guccini che mi piacciono eh, diciamo sì, ma ha una pecca che DeAndrè non ha mai avuto, ovvero'autocompiacimento abbinato alla finta modestia per dire l'esatto opposto di quello che le parole vorrebbero significare
Ce n'è tante quindi non cito tutto, ma dall'album, Stagioni

"Nell'anno '99 di nostra vita io, Francesco Guccini, eterno studente perché la materia di studio sarebbe infinita e soprattutto perché so di non sapere niente, io, chierico vagante, bandito di strada, io, non artista, solo piccolo baccelliere, perché, per colpa d'altri, vada come vada, a volte mi vergogno di fare il mio mestiere",

Vabbè questa è una mia considerazione, peccato perché la vocazione poetica sarebbe anche bella forte, ma cade in queste piccoli autocompiacimenti dell'umiltà.

Poi, amo tantissimo la musica, io penso che per la mia scrittura misi giovata moltissimo più forse di quanto abbiano fatto i libri, la musica la sento la mia letteratura. Avevo trovato questo gruppo che mi piaceva e mi piace tra i giovani che sono i CARPACHO. La musica e i testi son veramente belli, peccato che l'intervista mi sia scaduta tantissimo. Naturalmente l'importante che quello che è fatto,l'opera sia bella e quindi a posto.Però che delusione quando qualcosa che ti piace molto poi in un dialogo decade....

I testi son davvero bella e la musica anche si possono ascoltare nel loro profilo myspace. Ma dico, lo sapete che io verso i giovani a differenza di chi ci da troppa fiducia, in genere io ho delle resistenze, dico non puoi fare l'arrivato dicendo che l'opera esprime se stessa in un' intervista,almeno se sei un'emergente. Io credo questo, ma poi mi sbaglio spesso.

Predo alcune parti e faccio gli esempi

- Nella canzone C.A.R.P.A.C.H.O. dite che la solitudine è l’incontro meno socialmente deprecabile…è un’affermazione forte detta oggi, che condivido appieno…

Anche questa, se la leggi bene è un cortocircuito logico. Ma tanto la metrica è piuttosto veloce e non ci si fa caso.

-La mia canzone preferita dell’album è “Maledetto il trucco”; canzone molto nostalgica “Come quelle donne perse - che arrivate a 40 anni vogliono sentirsi nuove, giovani e brillanti, non lasciamo che ci svuotino le tasche; poveretto uomo, poveretto”. Insomma non c’è alternativa per la donna oltre i 40 anni ed sentirsi- farsi figa senza essere un po’ ridicola, così come gli uomini che poi inseguono questa bellezza. Ma noi donne che le alternative ci restano secondo voi passata una certa età?

…pensiamo ad una risposta più seria di “le porno mamme”….. Tutte le alternative che non prevedano l’utilizzo del flusso canalizzatore. A parte gli scherzi, in generale pensiamo che quelli che vengono espressi nelle nostre canzoni non siano semplicemente degli spunti da chiarire in altra sede. Cioè qualsiasi spiegazione del testo non aggiunge e non toglie nulla a quello che vuole esprimere: infatti ciò che esprime è tutto lì, non servono parole in più o in meno. Riprendendo il motto di qualcun altro diremmo che “l’opera dice sé stessa


Ecco per me queste due risposte sono come nulle perché non significano nulla. In ogni caso, è un bell'album e quello che è detto non toglie davvero nulla, ma è un peccato “Come quelle donne perse - che arrivate a 40 anni vogliono sentirsi nuove, giovani e brillanti, non lasciamo che ci svuotino le tasche; poveretto uomo, poveretto. Ah poi su questa frase ce ne avrei da aggiungere,perché non ho mica capito, se le donne le tasche le svuotano 20 anni agli uomini va bene, se gliele svuotano poi è un poveretto. Mhhhhh

Vabbè. fatto mondo. Son mezza malata eccì. Amici buoni giorni almeno a voi finché aspetto la risposta dall'editore che me la doveva dare oggi- e io aspetto e aspetto e aspetto che mi ammalo mentre aspetto.



20 ottobre 2007

Perle di saggezza o di goutalax ?

Finalmente posto una cosa seria - eh sì, torna qualche opera del Learco Pignagnoli - Io concordo al 100% che qui in Europa "la scuola" Zen è per lo più diventata una bella menata commerciale, senza spessore per chi si vuol millantare della profondità di conoscere queste filosofie di vita.
Ricordo che lo Zen Negli anni '50 tramite il movimento beatnik contribuì a renderlo popolare, tanto da farlo diventare la "filosofia" dei giovani della New Age in lotta contro la società industriale.

E oggi non mi pare proprio che per lo più rispecchi questo tipo di filosofia e si mangi a sbafo su qualcosa che certo originariamente era dignitoso...(E in quei posti, immagino continui ad esserlo). Paghi una candela 50 euro gli incensini e tutte, i libri dei maestri di vita che si tingono i capelli.. maddài...Non hanno fatto anche della povertà una moda..?


Allora lascio queste opere di Pignagnoli che fanno un po' pensare...

Opera n. 236

Il buddhismo zen son tutti dei mangiatori a ufo quelli che lo fanno. Stanno sempre a meditare vicino al frigo e quando il padrone di casa dorme glielo aprono per meditare all'aria fresca. Oppure gli fumano le sue sigarette che ha lasciato sul tavolo. Io tutte le volte che ho degli ospiti zen in casa mia il posto dove li trovo più spesso a meditare è vicino al frigo. Dicono stiamo meditando sul koan delle due mani che battono ma qual è il suono di una mano sola? Io subito non dicevo niente perché questo koan mi sembrava una coglionata come problema, dato che nella nostra epoca è semplicissimo stabilire qual è il suono prodotto da una mano e si può anche isolarlo in un altoparlante e metterlo giù per iscritto in una partitura se si vuole. Ma quando ho visto che mi sparivano le fette di pancetta e di mortadella e quasi tutti i ciccioli più le salsicce che avevo nascosto fra la verdura e una mezza forma di gorgonzola ho cominciato a chiedergli: Ma perché state sempre lì a meditare? andate fuori in giardino che vi ho preparato anche lo zendo. Loro però preferivano stare vicino al frigo.

Opera n. 237


Dopo vedevo i miei ospiti zen che scrivevano degli haiku con un panino in mano allo spek che è difficilissimo da mangiare senza forchetta e coltello. Li vedevo che davano una morsicata e poi scuotevano la testa per strappare lo speck ma non ci riuscivano perché lo spek è durissimo da tagliare coi denti e allora gli rimanevano le fette penzoloni nella bocca perché a forza di tirare gli erano saltate fuori tutte intere dal panino.

Opera n. 238


Dopo vedevo che i miei ospiti andavano a fare un po' di digestione zen vicino alle mie grappe e si mettevano seduti nella posizione del loto con le braccia conserte ma c'era sempre una loro mano che gli scappava verso le grappe. Io gli dicevo cosa fate lì? perché non andate fuori sullo zendo che c'è anche un'aria freschina adatta alla meditazione? Ma loro fingevano di meditare e non rispondevano. Dopo ho visto che si erano spostati tutti intorno al tavolo dove c'erano le mie sigarette e i miei tabacchi. Cosa fate lì? gli dicevo allora, perché non andate fuori a meditare? Poi mi sorgeva un dubbio e andavo su nella mia camera a contare i soldi che avevo dentro i cassetti. Ci avevo un casino di soldi in dollari che adesso mi dovevo mettere a ricontarli per stare tranquillo. Dopo ci avevo sempre un'inquietudine addosso perché avevo visto che i miei ospiti zen s'erano messi a meditare vicino ai cassetti della mia camera. Cosa fate lì? gli dicevo, perché non andate fuori a meditare che vi ho anche preparato lo zendo? Ma loro preferivano rimanere lì.

Opera n. 239


Sono capace anch'io di fare il Maestro Zen. Viene un mio discepolo a chiedermi: Maestro Learco Pignagnoli, sono preso dalla febbre della conoscenza, come devo comportarmi? Io subito non dico niente, sto zitto, taccio. Dopo comincio a tagliare delle fette di coppa con delle cipolline sottaceto e le mangio. Cosa dicevi? chiedo al discepolo. Maestro Pignagnoli, sono preso dalla febbre della conoscenza, come devo comportarmi? Io subito non dico niente, sto zitto, taccio. Taglio delle altre fette di coppa, mangio. Cosa dicevi? chiedo al mio discepolo. E lui: Sono preso dalla febbre della conoscenza. Io no.


Opera n. 240


I buddisti zen sono dei soggetti che gli antropologi dovrebbero prendere più in considerazione, invece di andare in Africa. C’è pieno di buddisti zen, come mai?

Opera n. 241


Tutti che scrivono dei grandi peana di consonanza col mondo, tenendosi la mano sinistra sul cuore, mentre nella loro mente si forma pian piano il Sutra del salame mantovano o il Mantra del cotechino che andranno a mangiare di lì a poco. Argomenti non tanto consoni al buddismo zen, come lo conosciamo. Il buddismo di Bodidharma eccetera. Il buddismo Hinayana eccetera. Il buddismo Mahayana eccetera. Il buddismo di Allen Ginsberg e Timothy Leary eccetera. Quelle due belle testedicazzo lì. L’unità dell’io col nulla dell’universo. Che poi, quando fanno la cacca, i buddisti zen, si meravigliano. Guarda quanta cacca che ho fatto, dicono. Guarda quanta cacca, dicono. Come mai? Eh, la cacca è il riassunto del cibo che si è ingurgitato, non la quintessenza del pensiero che si è fatto. Se caghi, vuol dire che hai mangiato. Se fai molta cacca, vuol dire che hai mangiato molto. Non s’è mai saputo di uno che abbia fatto molta cacca meditando. Se avete fatto molta cacca vuol dire che avete mangiato molta roba, non vuol dire che avete meditato. Potrete aver letto migliaia di libri e questo nessuno ve lo toglie. Ma se cagate vuol dire che avete mangiato. Non vuol dire che avete pensato. Vuol dire che siete dei mangiatori, non dei pensatori.

19 ottobre 2007

Sito di Giovanna Casotto

Tornata da Roma.

C'è chi mi chiede foto con Giovanna, e devo dire che servizi ne ho fatti - ma ancora quando non era così diffuso l'uso della digitale...almeno parlando di quelli non bondage - metto qui questa foto che è ormai del 2002 ... comparsa sulla rivista Leg Show, per il resto, servizi con lei compaiono su altri siti bondage.

Ora c'è una novità; è in preparazione, ma ecco il nuovo sito di Giovanna Casotto! Per la a felicità dei suoi fans!



18 ottobre 2007

NEL BLOG DI MELISSA

Metto un post per mettere le cose in chiaro: QUALCUNO CHE NON SONO IO, si è spacciato per me, scrivendo frasi e tesi senza fondamenti - discriminanti verso gli omosessuali sul BLOG di MELISSA PANARELLO, non sono io.Purtroppo c'è chi non sa come perdere tempo, visto che soffre di inesistenza.
Inutile dire che il mio pensiero è tutt'altro. Ma a quest'ora è lunga da ire, volevo solo precisare.

Che gli omosessuali son contro natura? Ma per piacere. Gli esseri umani son contro natura.

Notte a tutti.

g

17 ottobre 2007

Yuppie...


Ho finito il nuovo libro, ho finito il libro...ho finito il libro. Spiro e sospiro di sollievo. Ho finito illibro. Vedremo.


Vi abbraccio tutti ! da Roma oggi ! ;)

14 ottobre 2007

Costanzo e Marketing vari (il nulla che si posto)

Quando oltre il sesso c'è dell'altro siam sicuri che l'altro lo vedranno in pochi ! Il problema è quello che gli editori fanno leva si quello che pensano sia il "marketing adatto" infatti io ci son rimasta male, su come è stato gestito questo libro.
Certo c'è sesso e molto - come negarlo? E io non voglio assolutamente negarlo - Ma il messaggio di base è la solitudine, anche l'incomunicabilità, la difficoltà delle relazioni,la morte e la malattia,questo però da un punto di vista commerciale è sempre un rischio, figuriamoci metterlo su un'esordiente. Io son rimasta molto delusa, perché all'inizio c'era un gran leccamento di culo da parte di tutti, poi naturalmente quando decade il tuo tempo prezioso ti trattano come una pezza da piedi o quasi. Mi son sentita dire che il giorno che ho firmato quel contratto "era il giorno più bello della mia vita" cioè l'editore mi ha detto. Vabbè non ci vuole un genio a capire che esagera, ...poi sparito nelle nebbie per sempre.-Me frega una michia se legge. Così è stato. tanto valeva che lo davo ad altri a sto punto, almeno erano "onesti" dall'inizio nel dire che il target da seguire era quello. Ed io che mi son fatta abbindolare buoni sentimenti (miei) che illusa!


Poi - Costanzo è stato avebbè..., così il suo uguale staff - pronto a tutto. La vicenda è stata esattamente così e ve la racconto - mi era capitata di essere stata chiamata da una rivista nota proscrivere un tema-racconto sulla sessualità. Avevano già il titolo scrivi riguardo "la trasnsessualità", un termine da loro coniato che dovevo spiegare con parole mie. Mi han spiegato quello che volevano, mi pagavano bene, molto bene, ed ho accettato (son sensibile scusate eh ai pagamenti). L'articolo esce, e mi leggo nel titolo in grande che io non ne sapevo nulla "scrittrice erotica (?) si definisce transentimentale racconta di una sua esperienza con una donna. O adesso non ricordo,ma una cosa simile, insomma lo spacciavano x autobiografico.
Mi chiamano un giorno dalla redazione di Costanzo, un tipetto un po' arrogante mi dice che faranno una serata sui gay con 2 coppie di uomini e 2 coppie una donne gay e che mi volevano in trasmissione perché IO mi definivo transesetimentale, Io gli ho spiegato che quello era una articolo che ho scritto era una rivista, ma il contenuto era alfine di rendere il concetto. Allora si irrita e mi dice, sì ma l'hai scritto che sei stata con una donna,gli dico sì è vero, ma voi volete far una cosa morbosa, allora si è incazzato, poi il contesto era davvero stretto e lui si sa sputtana quel che può,allora gli dico,senti te a mai fatto delle cose per soldi? e sta zitto, beh io sì,e a me di raccontare delle balle gratis tra l'altro non mi va, e poi anche se ho avuto delle esperienze simili, non mi va di parlarne pubblicamente. Il tipo si incazza e mi sbatte giù il telefono. L'editore pure si incazza che ho rifiutato. Poi richiamano qualche settimana dopo credo - mi dicono che mi vogliono cmq come ospite, io rimetto in chiaro delle cose, e loro mi assicurano che sarà una serata generica con altri ospiti ce non c'entrano nulla infatti proprio nulla, non c'era una persona che c'entrasse coll'altra e quando c'era da parlare non si poteva.
Costanzo mi chiama nel camerino, io ho detto cazzo adesso ci prova, ma mancava troppo poco perché lo facesse, allora lì con il muso lungo fino a terra, mi fa "ma non sei felice" - io gli dico, Costanzo son depressa, e lui con quella voce da sorcio impappinato mi dice qualcosa,poi mi dice anche mettiamole cose in chiaro io non sono un moralista. Eh s'è visto. E di punto in bianco, torna fuori la domanda sulla trasentimentalità, a me è venuta una rabbia omicida, anche se la nascondo bene, non sapevo se dire davanti a tutti, sì me l'han detto quelli della rivista di scriverlo, e son stati loro a dire che autobiografico (senza chiedermelo tra l'altro) e facendomi passare per la trasgressiva di palare fetish che ci può stare eh, ma è un capitolo su 26 per cui fate voi.
L'idea è proprio si sentirsi usati – pure un altro conoscente aveva messo in chiaro di non sparlare di aver fatto un trapianto di reni, e la prima domanda che gli ha fatto è stata quella riguardo l'operazione, con Giovanna è capitata una cosa analoga (oltre al provarci9 e con la Spack è andata pure in risarcimento. Veramente un bel mondo complimenti. Io sinceramente vedrò di andare se capita a quelle trasmissioni un cui la libertà di espressione c'è, e non ti mettono cose in bocca che non si sa da quelle altezze o bassasse arrivino. tanto più passa quello ahimé.

11 ottobre 2007

Saranno quel che erano


Eccoci qui. Son giorni di "perturbamento" sto finendo il nuovo libro e ci son dentro fino la testa. 2 giorni senza nemmeno l'acqua in casa, fino ieri ho bevuto quella del rubinetto è anche più controllata mi dicono. Ma c'ha un dito di calcare quando mi faccio il tè, attorno alla padellina. Non c'è nemmeno bisogno della cialda biscottosa. Insomma mi mancano gli ultimi capitoli che entro domenica dovrei aver fatto! Puf.

Mi scuso se a qualcuno non sto rispondendo in questi gg alle mail, ma è proprio per questa immersione totale nella stesura del libro. Stamattina avevo l'ansia di scrivere mi son alzata alle 6,30 dopo esser andata a letto alle 2,30 ho scritto fino le 9,30 poi son crollata. Son tornata a letto. A novembre mi ricomincia il lavoro serio (dico serio nel senso che gli orari non si sgarra) quindi devo ben finire TUTTO entro fine mese.

Mi arrivano mail che mi chiedono dove sono, perché non mi vedono più in tv. Bé si esiste lo stesso, eh - anche se non si è in tv, però è davvero incredibile quel potere. Quando sei lì per tutto il mondo esisti poi è un po' come i vapori sembra che dissolvi poi...ma l'essenza, anzi quelle vera si trova in ben altri posti. Che ne so in una scatola di fuminanti presi assieme, o in gesti che a volte sul momento nemmeno ci fai caso. Non fatevi ingannare - non fatevi ingannare mai, tutto ciò che non conoscete attraverso il cuore è tiranno, e non confondetevi cuore e istinto non sempre son la stessa cosa, la mia presunzione mi vien da dire ascoltate dentro, ma pure di pensare alle scelte importanti, contando anche il bene di chi vi è vicino.

Per quelli che parlano di rivalità con eventuali "colleghi di lavoro" io proprio non capisco, non ho mai messo in conto che potessi competere con qualcuno,. perché è talmente facile che al mondo ognuno rappresenta se stesso. E poi se mi sento dire"quelle più famosa di te" mi vien da ridere, un pò perché mi fa ridere pensare all'idea di cosa vuol dire"famoso" e poi come già rispondevo a una cara che mi scrive - io credo in quanto alla fama (dico la fama grande che tutti sanno chi sei)- che per una persona, sia più dannosa che altro, una volta placato i primi vezzi dell'orgoglio. Te non riesci avere una vita tranquilla; uno in quella situazione fa fatica anche a essere il bello che sarebbe, perché cmq non si può essere belli con tutti, anche se sei una buona anima, la migliore sulla terra!. Questa è una perdita.

Son felice che in questo nuovo libro non si parli di sesso, perché comunque si cade sempre nell'equivoco, se sei giovane e parli di sesso e in più mettici che fai anche la modella, passa solo un messaggio e le sottigliezze sempre meno, e questo mi rammarica. Per le presentazioni ufficiali mi tocca spesso, sempre stare dietro al la filone fetish -trasgressione che davvero mi appartiene fino ad un certo punto, cioè davvero mi piace il fatto fotografico, ma poi la mia vita è molto più sedentaria di quanto non si possa immaginare...ma poi non è questo - è che ti senti storpiato una creazione, ma il business va così e cosa si può fare? Non credo nella trasgressione. Punto non ci credo. e' una parola che per me non ha senso. Se vogliamo glielo troviamo- ma per me ha un valore nullo. E' con questo non voglio dire ah io faccio foto, ma ci sto fuori. No, faccio foto rispetto le fantasie degli altri, io ho le mie, ma qualunque idea sia non credo nella trasgressione. Credo che non si debba fare per forza i puritani come non bisogna fare per forza i trasgressivi.
Certo io son messa a bestie in sto periodo con i dinari e non dico che i soldi mi fan schifo, mi scampi dal dirlo, però i compromessi volta costano oltre il prezzo dei soldi,bisogna preservarsi per non farsi consumare e non spendersi in cose che non ci riguardano. Il sesso a volte bisogna anche ridimensionarlo come importanza, e credo sia importante per vivere meglio capire questo...poi ognuno rimarrà quello che è comunque.

09 ottobre 2007


"Ridi e il mondo riderà con te, piangi e pingerai da solo".

(
dal film old boy)

07 ottobre 2007

Condivisione...

Melissa intervista gisy, gisy intervista melissa





L'evento che ritieni sia stato più importante della tua vita...

GISY: ESSERE VENUTA VIA DAL PAESE DI VICENZA

MELISSA: PER LA MIA VITA SICURAMENTE LA PUBBLICAZIONE DEL MIO

PRIMO ROMANZO. PER LA MIA FELICITA', INVECE, NON E' ANCORA

ACCADUTO ALCUN EVENTO.

C'è qualcosa che se potessi tornare indietro nel tempo non rifaresti o vorresti cancellare?

G: SI’, ESSERE AL MONDO

M: NO, NON PARTICOLARMENTE.

C'è invece il rammarico per qualcosa che non hai fatto e avresti voluto fare?

G: APPROFONDIRE GLI STUDI DI GENETICA

M: NO, NON PARTICOLARMENTE.

- Una cosa che per te sia valore assoluto...

G: LA GENEROSITA’

M: NON HO MAI AVUTO DEI VALORI, MA MI RITENGO UNA PERSONA ONESTA E LEALE. ECCO, CREDO CHE LA DIGNITA' SIA UN VALORE E RITENGO CHE DEBBA ESSERE UN VALORE ASSOLUTO. MA VALLO A SPIEGARE A CERTI PECORONI LA' FUORI

- Tre cose che vorresti sparissero dalla faccia della terra e tre che invece vorresti esistessero

G: I SOPRUSI, L’INVIDIA, LA GELOSIA

M: SONO TROPPE LE COSE CHE

VORREI NON ESISTESSERO,

MA MI LIMITERO' A TRE, SI'.

DUNQUE, LA PRIMA COSA CHE

VORREI CANCELLARE DALLA

FACCIA DELLA TERRA SONO

LE AUTOMOBILI, SEGUITE DAI

CELLULARI E POI

CANCELLEREI PURE TUTTI I

PARLAMENTI E I GOVERNI

DEL MONDO, NON

SERVONO, CI SI PUO'

BENISSIMO ORGANIZZARE IN

PICCOLI GRUPPI E

AUTOGESTIRSI. VORRE

I CHE INVECE ESISTESSE IL

SUPERPOTERE DEL

TELETRASPORTO, PERCHE' HO

PAURA DEGLI AEREI MA MI

PIACEREBBE ANDARE IN LAOS

E NON SO COME FARE. VORREI UN MONDO IN CUI UOMINI E ANIMALI

VIVONO IN SIMBIOSI E NEL RISPETTO, UN MODO VEGETERIANO. E POI

VORREI LA MACCHINA DEL TEMPO, OH, SAREBBE COSI' BELLO, POTREI

SCRIVERE E IL MIO ROMANZO SENZA SFORZARE TROPPO

L'IMMAGINAZIONE.

- Perché si devono sempre screditare i libri scritti da donne che fanno riferimento al sesso - nonostante si trasformano volentieri in successi editoriali?

G: DA’ FASTIDIO CHE UNA DONNA POSSA PERMETTERSI QUELLO CHE GLI UOMINI FANNO DA SEMPRE. - CIOE MANIFESTARE LA PROPRIA LIBERTA’ SESSUALE COME PIACERE ANZICHE’ COME DOVERE STRETTAMENTE CONIUGALE. LA PAROLA TROIA E’ UN’OFFESA ALLE DONNE, MA VARI UOMINI SENZA TROIE NON SANNO POI COME STARE. A VOLTE BISOGNEREBBE ESSERE COMPIACIUTE,E’ SINONIMO DI POTERE., UN POTERECHE RIGIRANO A SFAVORE.

M: PERCHE' UNA DONNA CONSAPEVOLE

DELLA SUA SESSUALITA' E' UNA

MINACCIA. UNA MINACCIA PER

L'INTEGRITA' DELLA SOCIETA', UNA

MINACCIA PER LA FAMIGLIA,UNA

MINACCIA PER L'UOMO, PER L'APPUNTO.

PERCHE' A TE PARE LOGICO CHE UNA CHE

HA RAGGIUNTO LA CONSAPEVOLEZZA DE

L SUO CLITORIDE SENTA IL BISOGNO DI

FARSI UNA FAMIGLIA E AVERE TANTI

NIPOTINI? IL SESSO IN ITALIA E' ANCORA

VISTO COME UNA COSA SPORCA, COME

FARE LA CACCA, UNA COSA DA ESPLETARE SENZA GIOIA NE' PIACERE. PER QUESTO, POI, QUANDO QUALCUNO NE

SCRIVE SI INDICA SUBITO COME UNO SPORCO AMORALE. TUTTO CIO' CHE VIVE DAL VENTRE IN GIU' E' VIETATO.

SONO GLI ANNI DELL'ILLUMINISMO, QUESTI, GLI ANNI DELLA RAGIONE. IL SESSO E' UNA

COSA PER MALATI.

-Cosa ne pensi del femminismo oggi?

G: UNA COSA DANNOSA PER LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE.

M: CHE NON HA PIU' RAGIONE D'ESSERE. LAICISMO, QUESTO

SI' CHE HA SENSO. MA PER TUTTI, DONNE, UOMINI, BAMBINI E

ANIMALI (IO CE LI METTO DENTRO SEMPRE)

-Come lo pensi il tuo futuro?

G: FATICO PENSARE ANCHE AL PRESENTE.

M: NON LO PENSO. NON PENSO AL PASSATO NE' AL

FUTURO. NON PENSO NEMMENO AL PRESENTE.

-Descrivendoti in massimo 5 aggettivi...

G: IRONICA, STANCA, ASESSUATA, CINICA, DOLCE.

M: PIGRA, CINICA, INGENUA, IROSA..IL QUINTO NON

MI VIENE

- C'è qualche autore con il quale ti piacerebbe collaborare?

G: SON TUTTI STRANIERI E NON SO BENE L’INGLESE

M: NO

-Ci sono degli autori anche del passato che per te son stati dei maestri?


G: THOMAS BERNHARD, ALBERT CAMUS, FABRIZIO DE ANDRE’, MIA MARTINI,PIERO CIAMPI. CMQ TANTI.

M: NO

- Qualcuno che stimi particolarmente?

G: ALCUNI MIEI AMICI.

M: NO

- Ci sono persone che ti hanno deluso, o incontrato

autori che ti aspettavi in un modo e invece

poi si sono rivelati

diversi ?

G: SI’, C’ERA UNO SCRITTORE CHE SCRIVEVA COSE CHE MI FACEVANO MORIRE DAL RIDERE - POI L’HO CONOSCIUTO E LUI ERA SEMPRE SERIO -E ANCHE SE FACEVA LE BATTUTE RIMANEVA SERIO LO STESSO.

M: CERCO SEMPRE DI

NON CONOSCERE GLI

AUTORI CHE AMO,

PERCHE' QUEI POCHI

CHE HO CONOSCIUTO

SI SONO RIVELATE

DELLE CAROGNE. DANNO IL MEGLIO DI SE' NEI

LIBRI, POI ALLA GENTE CHE VEDONO TUTTI I GIORNI DANNO

LA MERDA, QUELLA CHE NON HANNO IL CORAGGIO DI

SCRIVERE NEI PROPRI LIBRI. IO FACCIO IL CONTRARIO.

SCRIVO MERDA E REGALO ORO AI PASSANTI. VISTO CHE

GENEROSITA'?

- Di fatto trovi che il mondo sia un contenitore “buono” o “cattivo”?

G: DIPENDE DOVE E COME NASCI. DIREI CHE IL BUONO è COME TROVARE IL PAGLIAIO NELL’AGO. MA MI SBAGLIO SPESSO POI... MAGARI RISERVA SORPRESE MOLTO BEN NASCOSTE, ALTRI ME LO DIOCONO, MA IO ESCO POCO DI CASA.

M: NON LO SO, QUEL CHE E' BUONO PER ME POTREBBE NON ESSERLO PER

QUALCUN ALTRO, PER CUI NON PUO' ESSERE IN ASSOLUTO BUONO O

CATTIVO. VIVIAMO IN UN MONDO CREATO SU MISURA DA E PER GLI

UOMINI, PER CUI E' UN MONDO UMANO, E L'UMANITA' E' DI PER SE'

CATTIVA MA ANCHE SORPRENDENTE E, QUANDO CAPITA,GENEROSA.

- Tu non provi un senso di impotenza di fronte la cronaca di tutti giorni? Cosa si potrebbe reagire a questo?

G: SI’, E’ TERRIBILE – NON POSSO SENTIRLA LA CRONACA
MI VIEN DA PIANGERE PROPRIO PER QUESTO SENSO DI IMPOTENZA. HO PAURA A VOLTE, CHE QUESTO SENSO DI IMPOTENZA TRASFORMI ME A MIA VOLTA IN UNA CRIMINALE. NON CREDO SI POSSAFARE MOLTO. SPENGO LA TV.

M: CERTO. CI VORREBBE LA

RIVOLUZIONE FRANCESE. I

METODI PACIFISTI NON MI

SONO MAI PIACIUTI E SONO

COSI' DEBOLI

CHE I POTENTI NON HANNO

TARDATO TROPPO AD

ASSORBIRLI. ORMAI PACE E''

UNA PAROLA CHE USANO A

SINISTRA

COME A DESTRA, LA USA BUSH E POI IL

PISCHELLO DEL CENTRO SOCIALE. NON VA

BENE, QUESTO. BISOGNA CAMBIARE

ATTEGGIAMENTO, ARMARSI. SARO' PURE

VIOLENTA, MA QUESTO MONDO HA

BISOGNO DI UNA SCOSSA, SOMIGLIA

TANTO A QUEI RAPPORTI TIEPIDI IN CUI DUE PERSONE NON

HANNO PIU'NULLA DA DIRSI. NON DICO DI TORNARE ALLE BR,

MA APPUNTO ALLA

RIVOLUZIONE FRANCESE. SPAZZARE VIA CLERO E CASTA, SPAZZARE VIA LE CORPORAZIONI,

LE MULTINAZIONALI.

-Se c'è, una frase che vorresti dire a tutti...

G: ABBIATE RIGUARDO DELLE PERSONE VIVE E VEGETALI.

M: OGESU'

Cominciamo dagli inizi, che bambina eri? Cosa ti piaceva fare? Quali erano i tuoi giocattoli preferiti? E come ti piaceva vestirti? E che musica ascoltavi? E come passavi il tuo tempo?

G: ERO TRANQUILLA, DORMIVO SPESSO,COME ORA DEL RESTO. MA AVEVO DELLE INQUIETUDINI- ODIAVO TUTTI I CARTONI ANIMATI DA BAMBINA CHE MIA MAMMAVOLEVA CHE IO GUARDASSI (TIPO CANDY CANDY O GEORGIE) lADY-OSCAR GIA' MI INTRIGAVA DI PIU' CHE NON SI CAPIVA SE ERA UNA DONNA O UN UOMO –(POI AMO GLI UOMINI ANDROGINI) ODIAVO LE COSE DA RAGAZZA LEZIOSE -
ALLORA GUARDAVO SEMPRE I CARTONI “DA MASCHIO” TIPO L'UOMO TIGRE O GIGO ROBOT. I GIOCHI PIU’ CHE ALTRO ERANO ALL'APERTO, TIPO FABBRICARE TRAPPOLE ARTIGIANALI PER ANIMALI SELVATICI, ARRAMPICARMI SUGLI ALBERI STARMENE SOPRAA LEGGERE DEI TOPOLINI O CAVARNE LE CILIEGE, ESPLORARELE GROTTE E OSSERVARE LE COSE DELLA NATURA, POI GIOCAREA PALLONE. HO AVUTO UNA GRAN REPULSIONE PER I VESTITI DA BAMBINA, TIPO GONNE FIOCCHETTI E PER IL ROSA, AVREI VOLUTO ESSERE UN MASCHIO, SON CRESCIUTA IN MEZZO A RAGAZZINI. ASCOLTAVO I BEATLES E MIA MAMMA PER UN PERIDO ERA INVASATA DI GIANNA NANNINI. “BELLO BELLISSIMO” GLI RICORDAVA UN SUO MOROSO CHE AVE VA GLI OCCHI NERI DA ORIENTALE, MA ERA POI DA FORLI' - CREDO SIA SCHIATATTO DI RECENTE.

M: ERO TACITURNA E SAGGIA, COME LO SONO ADESSO, D’ALTRONDE J. FINO AI SETTE ANNI SONO STATA FIGLIA UNICA, QUINDI MI TOCCAVA ARRANGIARMI DA ME PER GIOCARE. NON AMAVO I GIOCATTOLI, A QUATTRO ANNI I MIEI MI REGALARONO UNA MACCHINA DA SCRIVERE E CON QUELLA HO COMINCIATO A SCRIVERE. GIOCAVO “ALLA SCRITTRICE PERSA NELL’ISOLA DESERTA”, MI INSTALLAVO IN GIARDINO E SCRIVEVO IMMAGINANDO DI ESSERE REDUCE DA UN NAUFRAGIO. SCRIVEVO LE MIE MEMORIE, E A QUATTRO ANNI AVEVO UN SACCO DI MEMORIE. INDOSSAVO SEMPRE COMPLETINI DA BAMBINA PERBENE, CHE MIA MADRE PAGAVA UNA FRACCA DI SOLDI. IL MIO PREFERITO ERA UN VESTITO BLU CON SCOLLO ALLA MARINARA E UN GRANDE FIOCCO DI RASO AL CENTRO. POI METTEVO LE BALLERINE LUCIDE E LE CALZETTINE BIANCHE. IL SOGNO DI QUALSIASI PEDOFILO, INSOMMA. TALVOLTA INDOSSAVO MAGLIONI DI LANA A COLLO ALTO AD AGOSTO, MI E’ SEMPRE PIACIUTO SOFFRIRE. LA MUSICA? DA MINA A MIA MARTINI, LOREDANA BERTE’ E I DEEP PURPLE. MIA MADRE MI VIETO’ LE CANZONI DI CRISTINA D’AVENA.

Che rapporto avevi con laltro sesso, a quel tempo? Come trattavi i bambini del quartiere? Come giocavate? Eri una leader o te ne fregavi degli altri?

G: ERO L'UNICA RAGAZZA IN QUEL POSTO, E CI SARANNO STATE AL MASSIMO 50 CASE, GIOCAVO SOLO CON RAGAZZI, CERCAVO I REPERTI DI GUERRA, GIOCAVO A PALLONE, E CAMMINAVAMO SU PER LE MONTAGNE – DOVEVO FARCELA, NON VOLEVO ESSERE DA MENO - A VOLTE ERANO UN PO' SADICI, MI FACEVANO PESARE IN UN QUALCHE MODO CHE FOSSI UNA BAMBINA E IO NE RISENTIVO; A VOLTE ANDAVANO PESI ANCHE CON GLI SCHERZI: RICORDO CHE UNA VOLTA MI LEGARONO CON DEL FILO SPINATO COSI' PER DIVERTIMENTO-ALTRE VOLTE A MIA VOLTA CON RAGAZZI PIU' QUIETI DIVENTAVO MALEDUCATA,RICORDO CHE PRESI A FRUSTATE DI SPINE UNO E SI MISE A PIANGERE – NON AVEVAO PIU' DI 11 ANNI - IN CERTE ZONE LA VIOLENZA DIVENTA UNA SOLUZIONE DL SANGUE. MI SPIACE A PENSARCI.

M: NON GIOCAVO CON I BAMBINI DEL QUARTIERE. E A SCUOLA I MIEI COMPAGNI NON MI INVITAVANO MAI ALLE FESTE, SARA’ PER QUESTO CHE DA GRANDE POI LE HO ODIATE, LE FESTE.

Perché secondo te durante l’infanzia è più facile essere se stessi? E’ davvero l’unico momento della vita, insieme agli ultimi istanti prima della morte, in cui si possono sparare cazzatesenza esseregiudicati? O si possono sparare anche dopo, le cazzate? (coscientemente, dico)

G: SI HANNO MENO MEZZI DI CONFRONTO CON IL MONDO, E ANCHE LA CAPACITA ' DI ELABORARE GRANDI TEORIE - COMPRESELE MENZOGNE VERBALI E DELL'AGIRE E' PIU' SCARSA – POI DIAMO PERSCONTATO A QUELL'ETA DI AVER RAGIONE PER LO STESSO FATTO CHE SI E' COSI.- IL CONFRONTO CREA IL SENSO COMUNE L'INADEGUATEZZA DI CONSEGUENZA CI SPOSTA

M: IO CONTINUO A SPARARLE, COSCIENTEMENTE. POI VENGONO FUORI ANCHE QUANDO NON VOGLIO, A E’ UN RISCHIO DA CORRERE. CREDO CHE NON SI DEBBA MAI CRESCERE TROPPO, CONTRASTARE A TUTTI I COSTI L’ARRIVO DELLA VECCHIAIA A COLPI DI LECCA LECCA E CODINE E RISATE.

Quando sei cresciuta e hai sentito gli altri fischiarti dietro, cosa hai provato? Hai capito di possedere un qualche potere? Oppure ti fiondavi davanti al primo specchietto disponbile per controllare che non avessi una caccola appiccicata ai capelli?

G: OH SI' CERTO NE ERO FELICE E MI RIEMPIVO IL REGGISENO DI COTONE! MA E’ ANCHE VERO CHE IO MI SENTIVO INIZIALMENTE MENO CITTADINA DI ALTRE CHE ABITAVANO NELLA PIAZZA DEL PAESE AD ESEMPIO ! LA VERA FORZA L'HO VUTA DOPO I 13 ANNI CON UN FIDANZATO CHE MI ADORAVA , E CON QUALE SONO TUTT’ORA AMICISSIMA - DOVE HO SCOPETRTO IL VERO MONDO DEL POTERE FARE, DELL'AGIRE - E' LA DONNA CHE DECIDE IN GENERE - SE HA CONSAPEVOLEZZA ...LO SPECCHIO ERA COMUNQUE SEMPRE CON ME, ORA MENO - MA SON SEMPRE STATA UNA GRAN NARCISISTA! MI SPECCHIAVO MENTRE MANGIAVO, A LEZIONE, DA SOTTO, IN SU, DI LATO, DI TRE-QUARTI, PENSAVO FOSSE IMPOSSIBILE CHE QUALCUNO POTESSE ANCHE NON DESIDERARMI ! SI' UN PO' DI MANIE DI GRANDEZZA LO AMMETTO ! MA IN PARTE ME NE DAVANO CONFERMA..ERA COSI PER TUTTE LE RAGAZZE CARINE PERO' :).

M: HO PRESO COSCIENZA DELLA MIA FEMMINILITA’ VERSO I QUATTORDICI ANNI, QUANDO UN RAGAZZINO PIU’ GRANDE DI ME MI DISSE “STASERA MI MASTURBERO’ PENSANDOTI”. MI SONO SENTITA POTENTISSIMA E DA ALLORA HO SEMPRE CREDUTO CHE

AVREI POTUTO FARNE CIO’ CHE VOLEVO DEGLI UOMINI.

Oltre alla questione economica, perché hai scelto di diventare una modella fetish e non

una modella e basta?

G: QUI GIOCA IL CASO – MI APPASSIONA ANCHE IL FETISH SI', MA ALL'INZIOERA LA NECESSITA' DELL'ESIBIZIONE. ESSERCI IN UN QUALCHE MODO - FARMI VEDERE DI PIU' E QUESTI SIGNORI AUTORI ME NE HANNO DATO LA POSSIBILITA' . POI A VOLE TI TROVI IN STRADE CHE TI DIMENTICHI ANCHETE PERCHE' LE HAI PRESE. MI HA INSEGNATO MOLTO QUESTO LAVORO, COME FARE LA CAMERIERA DEL RESTO. SONO ESPERIENZE DI VITA.

Perché, invece, hai deciso di scrivere?

G: NECESSITA' MALESSERE E MALINCONIA. HO SEMPRE SCRITTO DAI 10 ANNI IN POI. NATURALMENTE QUANDO LO SI INTRAPRENDE COME LAVORO POI CI SI AFFINA ANCHE –MA DI BASE CREDO CI DEBBA ESSERE UNA NECESSITA' DI GRIDARE- UNA CONDIVISIONE. ANCHE SCRIVERE A SUO MODO E' UNA FORMA DI ESIBIZIONE; UN MALATO CHE DICE, EHI GUARDATE STO
MALE, STO MALE - SON QUI. PER ME E' UN PO' COSI.POI OGNUNO HA PROPRI MESSAGGI...

M: PERCHE’ ERA, ED E’, IL MIO UNICO MODO DI COMUNICARE. NON SONO CAPACE DI COMUNICARE IN ALTRO MODO. E UN ESSERE UMANO NON PUO’ VIVERE NELLA COMPLETA SOLITUDINE, AVRA’ PURE IL DIRITTO DI ESPRIMERSI IN QUALCHEMODO.

C’è unepoca in cui ti sarebbe piaciuto vivere? Se sì quale? Se no, ti piace vivere in questa, di epoca?

G: MI SON SEMPRE SENTITA FUORI TEMPO E FUORI SPAZIO. GLI ANNI '50. MA

NON IN ITALIA.QUI LO ACCETTO.

M: HO SEMPRE SOGNATO ESSERE UNA SPADACCINA, COME LADY OSCAR. OPPURE UNA STREGA DURANTE IL MEDIOEVO. OGGI LE STREGHE SONO INFLAZIONATE, E VENGONO TRATTATE FIN TROPPO BENE, CON RISPETTO QUASI.

Un sogno ricorrente?

G: AH, VARI, GATTI CHE MI PARLANO, PERSONE CHE POI SI RIVELANO ESSERE DEMONI, MORTI, FERITI, UN GRAN VENTO. OMICIDI DI ALTRI, IO CHE VENGO UCCISA,MORTI CHE MI MINACCIANO, MORTI CHE MI RASSICURANO.....MORTI CHE FANNO GIROTONDO E STANNO BENE. ALCUNI SONO MIEI AMICI, QUANDO STO PER SVEGLIARMI LI SALUTO. LORO DEVONO RESTARE LA'

M: DA BAMBINA SOGNAVO DI STARE IN UN CASTELLO DEGLI ORRORI. UN UOMO BELLISSIMO E OSCURO MI CHIEDEVA DI FARE L’AMORE CON LUI, SE NO AVREBBE UCCISO MIO FIGLIO. L’HO FATTO PER VARI ANNI, POI VERSO I DODICI ANNI NON LO FECI PIU’.

Un rimpianto?

G: NON ESSERE RIUSCITA A MANDARE A FANCULO ALCUNE PERSONE. C'E’ CASO CHE PRIMA O POI LO FACCIA, MAGARI TRAMITE I LIBRI

M: NO

Ti era mai capitato di ricevere delle domande da una che non le sa fare, come me?

G: NO MAI !

La stessa intervista la potete trovare sul Blog di Melissa Panarello a questo ind ! http://melissapanarello.wordpress.com/2007/10/07/melissa-intervista-gisy-gisy-intervista-melissa/