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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

22 gennaio 2006

Piero Ciampi e De Andrè

Carissimi, venerdì sono stata a S. Benedetto del Tronto per una presentazione su Ciampi...devo dire posto bellissimo S. Benedetto che se non ci fossi andata mi sarei davvero persa qualcosa di veramente speciale. E poi lì Ciampi mi pare che lo amino particolarmente... ;-)
Comunque non è di questo che volevo parlare.
Durante la presenazione mi è scappato detto con leggerezza, o in modo superficiale che Piero Ciampi a differenza di De Andrè (che per me è un altro per quanto molto noto grande della musica italiana), non è affatto costruito...
Naturalmente non è che volessi in questo modo sminuire l'iilustre cantautore genovese confrontandolo con Ciampi. Anche se in parte mi son resa conto che alcuni han capito così...volevo solo dire che De Andrè era uno che stava lì e si spaccava i maroni a fare di una canzone; una canzone difficilmente migliorabile in quato a perfezione, e poi si avvaleva anche di un "equipe" di collaboratori più ampia rispetto Piero Ciampi, il chè sempre con una sua personalità e autenticità forte e ineguagliabile.
La sincerità c'è. Non c'è dubbio, De Andrè era uno sicncero negli ideali, nelle parole e negli stati d'animo, uno che percò si metteva a tavolino e sapeva che una canzone e la poesia dovesse avere una certa struttura armonica, e si metteva e faceva e rifaceva finché poi non si potesse fare di meglio, per quanto poi ci si possa ricordare Brassens o francesi, ma in Italia è tra i pochi grandi veri...
Piero di sicuro era un altro che se vogliamo "eccedeva in sicncerità"!, però di sicuro non si metteva lì a fare, sifare e rifare, magari era ubriaco duro e la sera improvvisava un testo inventadolo, o si riciclava mille volte un verso che gli piaceva.
Il chè da un punto di vista artistico non voglio dire che sia qualificante di qualcosa anche se a me starebbe subito simpatico uno così...Il modo di procedere di De Andrè ovvero questa sua "costruzione" che non intendo per nulla nel senso di "falsità", ma proprio di struttura, è se vogliamo anche una cosa in più una capacità che Piero non aveva affatto, e del resto anche De Andrè su alcune cose mai sarebbe stato come Piero.
Ecco tutto qua ci tenevo a dire che per me sono entrambi grandissimi per motivi molto differenti, uno quasi sconosciuto e l'altro invece conosciuto come meritava di essere.
Anche voi se volete dire qualcosa sul confronto tra i due c'è spazio...

;-)

12 gennaio 2006

No Pringles. Grazie


Anche se sembra c'entrare poco, data la grande passione per la chimica, non posso non dedicare almeno un post agli additivi alimentari e schifezze varie: che tanto sia ciampiani, lettori e feticisti mangeranno pure no per campare? Andare e camminare appunto.
Volevo dare qualche informazione riguardo alcuni prodotti soprattutto quelli di esportazione.
A me stanno a cuore quelle patatine che si chiamano “Pringles” (cioè mi sanno a cuore nel senso che bisogna parlarne male che fanno malissimo). Le Pringles infatti prodotte dalla Procter and Gamble una delle maggiori multinazionali americane (produttrice per lo più della maggior parte di detersivi, detergenti e pannolini vari che si trovano in commercio), è un prodotto alimentare molto dannoso per vari ragioni.
Intanto da specificare che di patata c’è ben poco, la poca percentuale di patata esistente viene triturata e mischiata con gli altri ingredienti e poi questa pasta viene fatta cuocere in stampi che ricordano la forma delle vecchie patatine. E va beh, ma quel che è peggio è che è un amalgama di esaltatori di sapidità tipo glutammato monosodico (le sigle che li stanno ad indicare vanno dall’E620 ai E637) compreso e simili in grado di creare una specie di dipendenza da gusto, agendo sui neurotrasmettitori, poi in più in questo tipo di patatine si trova un grasso di recente sperimentazione l’Olestra: questo olio creato in laboratorio, si comporta come un cibo che, ingerito, compie il suo tragitto senza assorbito dall’intestino, perché è composto da speciali molecole che l'organismo non è in grado di digerire. Risultato? Niente calorie. Ovvio che, in un paese ossessionato dal grasso come l?America questa nuova creazione sia sembrata miracolosa, anche perché ha ricevuto il nulla osta della Food and Drug Administration, organo federale severissimo, (e c’è da chiedersi perché la FDA abbia dato l’autorizzazione così rapidamente…)visto che non ci sono solo vantaggi in questo “olio” che oltre a non essere assorbito e non fare briciole alle patatine, ma anche enormi svantaggi. Questa macro molecola che non viene assorbita, “riveste l’intestino sembra infatti riesca a "catturare" sostanze nutritive fondamentali come le vitamine A, D, E, K, e diversi carotenoidi importanti per la loro attività antiossidante. Dunque potrebbe provocare carenze nutrizionali e disturbi, perché intacca sostanze fondamentali per il nostro benessere. Senza contare i crampi allo stomaco e i problemi all'intestino che hanno colpito molti consumatori (attenzione nella confezione non c’è specifica olestra, ma la dicitura generale oli vegetali, (già!)”.
Il problema dei prodotti importati è che anche se eventualmente la loro produzione in Europa (o in Italia) fosse proibita, nel momento in cui sono al dì qua del loro confine, noi dobbiamo cuccarceli così come sono, con le loro normative originarie. Il ché non mi pare una cosa giusta, anche perché alcuni additivi che in Europa sono vietati o ammessi in concentrazioni molto ridotte in America sono invece pienamente consentiti…
Poi potrei parlare molto di questi argomenti, ma non so in effetti quanto vi possa interessare…Un salutino a tutti…

Gisy

03 gennaio 2006

Autobahn omaggio a Tondelli

Carissimi, in omaggio a Pier Vittorio Tondelli è appena uscita un'atologia sul viaggio dal titolo Autobahn edizioni "Travenbooks", dove tra i vari autori compare anche un mio racconto del quale ve ne prendo un estratto.

------Punkabbestia------

"Tempo fa volevo partire per andare a fare un viaggio in Germania. Girare il mondo mi è sempre sembrata una bella cosa, anche perché mi piace l'idea di avere conferma che il mondo è noioso in ogni suo punto; ma se non ci vado questo posso solo immaginarlo.
So che mi aiuterebbe a sopportare meglio il fatto di annoiarmi in un unico piccolo spazio della terra sapere sapere che ci sono modi diversi di annoiarsi qua e là; ma per viaggiare ed avere conferme del genere ci vogliono cash, tempo e salute.
Cose che per verle tutte e tre assieme per me è come vincere al superenalotto.
Così ho sempre simpatizzato per l'idea del tele trasporto. (---) So che è una cosa che mi vien da pensare per la stanchezza di avere le gambe, e anche perché non guido.
Le macchine mi sono sempre sembrate strane, surreali, cose di latta colorata con ruote e volante; in più mi è sempre parso difficile, come con le persone sapere quali distanze prendere con queste tra i viottoli. E paura di scontri.
Nonostante queste sensazioni, gli altri mi dicono che dovrei prenderla lo stesso la patente, che se non ho la cognizione dello spazio è proprio perché non ho mai guidato.
Uno senza patente non è proprio rispettabile, non fa bella figura col mondo, a non averla ormai, si fa più brutta figura di avere solo la terza media, ma ancora in fin dei conti essendo io una donna, posso ancora salvarmi in extremis, che se non faccio testo non importa, ci si immagina faccia altre cose. Anche più divertenti. (---)

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Ecco qua, questo è un pezzettino di racconto che poi se trovate noioso e vi autorizzo a trovarlo così, ci sono molti altri autori molto meglio di me, meno noiosi e più noti.
Volevo comunque solo specificare che non sono un'amante sconsiderata di Tondelli. Solo che l'ho saputo dopo che quest'antologia era dedicata a lui. Ma l'antologia in sè e molto varia e scorrevole. Come l' Autobahn

AUTRICI/AUTORI: Vivian Lamarque, Marco Aliprandini & Alessandro Banda, Daniele Benati, Alex Boschetti, Francesca Califano, Francesca Caprini, Paolo Crazy Carnevale, Bruna Maria Dal Lago Veneri, Luca De Feo, Paolo De Martin, Alessandro Genovese, Ivan Levrini, Pino Loperfido, Gianfranco Mammi, Dacia Maraini, Eliana Agata Marchese, Carlo Martinelli, Laura Mautone, Astrid Mazzola, Gabriele Muscolino, Asuka Ozumi & Fulvia De Luca, Fulvio Panzeri, Davide Pivetti, Luis Pusteria, Maria Pia Quintavalla, Alina Rizzi, Andrea Rossi, Flora Sarrubbo, Andrea Sarti, Gregorio Scalise, Gisela Scerman, Alessandro Tamburini, Michela Turra, Dario Voltolini, Stefano Zangrando, Gigi Zoppello, Nadia Scappini.

Per chi fosse eventualmente interessato all'antologia, per far prima può o conttatre direttamente l'editore tramite il sito sottostante, o ordinarla tramite il codice isbn sottostante anche quello in una qualuqnue libreria.

Codice ISBN-88-901522-1-4
Prezzo 13,00 Dicembre 2005
Casa editrice Travenbooks www.travenbooks.it