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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

30 settembre 2007

Il tuo Cuore...

Le discrepanze che emergono maggiori tra uomini e donne mediante il sondaggio sembrano porsi su - le fantasie riguardo i rapporti anali.
Nessuna donna fin ora (anche se le donne che hanno votato son parecchie di meno) sembra sentirne la mancanza.
Come di solito faccio ho chiesto alla sessuologa (Chiara Simonelli) il perché nell'uomo c'è tanto desiderio riguardo "il culo" e se perla donna sia possibile avere piacere durante un rapporto anale

"Il contenimento anale...piace perché rispetto alla vagina, spesso poco
tonica, pare dia più gusto (stringe ben di più). Alcune donne hanno l'orgasmo specie
se vengono stimolate anche nel clitoride. Lo sfintere è ben innervato e sensibil
tanto che appunto per molte può essere doloroso o fastidioso o comunque non
gradevole.
Sul piano psicologico invece è chiara la caratteristica di
dominazione-potere
(nel gergo si usa dire ad es "dare il culo" "metterla al culo") che è
sempre in voga...)
Se devo dire la mia, partendo da testimonianze dirette - in genere ad una donna o piace o non piace per nulla, e mi sembra che in questo caso non centri tanto l'esperienza, tanto quanto una predisposizione proprio fisica nell'accogliere questo tipo di "totalità", ma naturalmente esiste anche una componente fortemente psicologica, c'è chi trova questa modalità di rapporta ben più estrema e quindi se donna è disposta a sopportare l'eventuale dolore a favore dell'infoio :) e del piacere del partner - ma mi è pure capitato di conoscere più di una ragazza che per preservare la verginità ricorresse a rapporti anali, come donne oltre i 40 anni che nonostante abbiano provato più volte, non amino per nulla questa variante (io anche se non son oltre 40 e nemmeno i 30 perla verità direi che no, mi pare una cosa che non mi va).

Gli uomini da come risulta son invece ben predisposti - appunto per il maggior "stringimento" ;) e anche per l'associazione a qualcosa di più hard...Poi a molti uomini anche etero piace molto il subire rapporti anali, visto e che per la conformazione fisica tramite la prostata possono provare piacere fisico - (mai provato con la propria partner penetrazioni con dita, o
oggetti?) ricordo che esiste strap- on, o dildo indossabile che è un fallo disegnato per essere indossato (mediante un'imbracatura) da un partner che lo usi per penetrare l'altro partner vaginalmente, analmente, o, sia in coppie eterosessuali che in quelle omosessuali. Una donna può utilizzare uno strap-on per penetrare analmente un uomo Pegging o un'altra donna (in questo caso, anche vaginalmente).

Più attenzioni sentimentali sembra interessare ad entrambi i sessi, quasi un 30% per gli uomini e 45% perle donne - che non guastano mai a parte quando un partner diventa ossessivo...
così come la richiesta di più sesso, molto maggiore come mi aspettavo negli uomini...

Sesso orale - altra parte mancante.Però mi chiedo, sesso orale che uno vorrebbe fare o che si senta fatto? Perché attenzione ho una teoria, che intanto spesso il sesso orale è un modo (magari i preliminari pergli uomini) per prendere tempo un po'. nelle donne sì è piacevole, ma ovviamente significa non essere troppo sbrigativi, e soprattutto dopo un po' di tempo che si frequenta una persona si tende ad essere un sbrigativi, e oltre ai baci e abbracci il sesso orale viene parecchio ridotto. (poi hai voglia a far venire una di lingua) :|
Altra teoria il 69 insomma sì è carina come idea, ma spiegatemi uno che si sta facendo succhiare il c**** come fa a ciucciare bene una f*** e come fa una che si sta facendo ciucciare bene una f*** succhierebbe un c****? Insomma si perde un po' di concentrazione in queste cose, molto belle molto passionali un po' circensi pure che magari oltre tutto mentre tu lecchi lei succhia ci si da amorosamente la mano perché è certo che il 69 lo possono fare quelli che fisicamente son fatti poi in un certo modo, o anche no, ma insomma mi pare un po' quelle cose che si fanno per fare effetto, poi un po' ci si smarona.

Meno inibizioni - ecco, anche qui vari vorrebbero partner meno inibiti; io credo che spesso si è inibiti più con la persona con cui si sta che quanto li si è con amici nel parlare della sessualità o con partner occasionali che non condividono un periodo fisso nella nostra vita, e anche questo non so se sia un bene, ma capisco anche che in certe occasioni sia inevitabili.

Meno sesso- Praticamente nessuno, ma a parlare in giro mi è capitato più volte di donne che tutto sommato vivrebbero più tranquillamente la relazione con un po' meno sesso o con una sessualità più discreta, di uomini fin ora non ne ho trovati...

Sesso con altre donne - mi pare sia una condizione che non schifa assolutamente né uomini né donne...così come almeno l'idea di qualche orgetta qua e là, se capita, naturalmente anche qui gli uomini sono in gran vantaggio...

Sorpresa pochissimi han detto meglio cercare queste cose altrove, se naturalmente si possono trovare con qualcuno che ci possa far star bene...

27 settembre 2007

Piero eccoti qui...


Troppo tempo che non posto qualcosa su Piero Ciampi. Io voglio dire che c'ho tanto amore per questo autore e davvero, Non l'ho accantonato.

Rileggendo questo brano che è quello che mi ha più fatto di innamorare, beh io ancora oggi dopo 9 anni che l'ho conosciuto mi fa piangere. E' di una delicatezza di una profondità di una verità unica.
Al dolore si è sempre vergini mi vien da dire.

Fanculo a quelli che dicono che Ciampi era uno sfigato. Vorrei vedere loro quello che hanno fatto (e che semmai resterà).

L’incontro

Domani la mia camicia sarà pulita,

le mie pupille bianche,

il mio passo fermo,

i calzoni stirati,

le scarpe lucide,

e la mano non deve tremare

costi quel che costi.

Non ti potrò baciare

Perché anche tra noi due l’attesa è sacra

e la diffidenza necessaria.

Forse comincerò a prenderti la mano,

poi non saprà come continuare,

farò di tutto perché tu non capisca

l’indifferenza che a questo mondo

ci perseguita.

Stanotte allenerò le mie labbra a sorridere.

E dovrò quindi pensare

A lavarmi fino alla morte i denti.

Vorrei piacerti come un tempo

ma la mia pelle stanca

e non posso nascondere il mio volto.

Dovresti essere forte e dirmi,

lasciandomi alla mia vita di sempre,

che ormai per te sono un estraneo

e che ha ragione la gente

quando dice che merito la solitudine.

Ma guarda tu che cosa ti dico:

sarebbe molto meglio per te

che te ne andassi

prima di incontrarmi.

26 settembre 2007

Liv Ashley ed altre considerazioni


Parlo di un argomento che sicuramente metterà più d' accordo nord e sud di quanto non faccia la lega. Perché "lega un po' tutti...Un po' così quando si parla di gnocca no?

Una delle mie modelle preferite italiane é Liv Asley che è da qui vicino eh non fatevi ingannate dal nome...
Ho un sacco di ammirazione per tanta bellezza, oltre alla simpatia e si capisce, non può essere una figa di legno ad essere tanto gnocca.
Però ci sono anche le gnocche che se la tirano.
A parte questo dicevo che è gnocca e c'è poco da fare per tutte invidiose, o gli invidiosi pure.
Ma parto di qui per fare altre considerazioni.
Io dico, è normale che una donna bellissima sia desiderata (oltre che da uomini naturalmente) anche da molte donne.
Ho scritto varie cose marchettare rispetto il sesso, ma su una vera ne son convinta, che le donne di base abbiano una bisessualità latente molto più forte di quanto si possa immaginare.

Ad esempio, quante sono le donne che guardano altre donne? Parecchie, ma uomini che guardano altri uomini? Molto meno no? O quasi affatto.
C'è senz'altro un addestramento ANCHE alla competizione femminile estetica, molto più forte di quanto non venga instillata nell'uomo, e per noi è così fin da piccine.
Però è indubbio che l'invidia che molte donne possono provare a volte sia un desiderio represso, o di volere, o di essere come. E questo altre volte si traduce in invidia
Avete mai detto ad una guarda che figa qualla là, e poi dice ma no, che c'ha questo quello, citando un difetto che magari c'è, ma nel contesto è assolutamente irrilevante?
E poi dire, Ah sei invidiosa, o non ti piace nessuna donna.
E poi sentirsi ribattere, no!" Ad esempio tizia o caia che di solito sono Angelina Jolie o giù di lì son bellissime.
Insomma trovano paragoni intoccabili anche per poter dire che non è vero che provano quella sensazione di Sconfronto !

Ho fatto caso in anni di osservazione (eh eh) che le donne molto belle, tendono ad amare e a dichiarasi bisessuali molto più di quelle che "appaiono" o si ritengono meno belle.
Forse perché già provate da un abbondanza maschile di corteggiamenti, pure un diversivo non guasta.

Altro fatto che ho notato, è che donne belle sono più disposte ad una sessualità più libera, molto probabilmente perché hanno una consapevolezza buona del proprio corpo, del proprio piacere e del basare l'esibizionismo (inteso in senso positivo) in un piacere esteso non solo all'uomo ma anche all'altro sesso. Il piacere di piacere perché ci si sente belle e si vuole ritrovarsi in un'altra bella. (Oh negli annunci di scambisti lei sembra sempre abbastanza sul gnocco più che sul brutto - il lui fa sempre desiderare, non sesso purtroppo)

Questa predisposizione dichiarata alla bisessualità soprattutto negli ultimi tempi (dalle donne) non succede per nulla specularmente nell'uomo.

Ho fatto caso ad un'altra cosa, ma come mai gran parte degli scrittori (anche d'altri tempi, e anche affermati) sono misogini ? Dai spiegatemi .
Chi ha scritto lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia. beh allora non voglio proprio averne !
Liv, cazzo, ma quanto sei gnocca ! ;) Vai e spacca! Non c'è Genio che tenga !

Non che la meravigliosa Liv sia così, ma se una è così gnocca potrei perdonare molte cose, ignoranza inclusa, (antipatia no però..!) A differenza di un uomo...
Raccontate voi cosa ne pensate rispetto le vostre esperienze e i vostri pensieri sulle bisessualità femminile...



my









24 settembre 2007

Percezioni


Learco Pignagoli
Opera n. 6

Ci son delle persone che hanno una visione talmente distorta di se stesse, che pensano di essere tutto il contrario di quello che sono. Conoscevo un ricco che diceva sempre di sentirsi povero. E come unico amico aveva un povero che però si sentiva ricco. E quando andavano al ristorante pagava sempre lui (il povero).

22 settembre 2007

Sarà il prossimo libro (spero)


ll
libro a cui sto lavorando da più tempo, è quello cui tengo di più in assoluto.
E' un libro che parla del cinismo, della cattiveria umana, dello sfascio umano che si tiene permano nelle generazioni nei paesi, nelle città, ma soprattutto nei paesi. L'impossibilità di reagire di andarsene, il dramma personale di una ragazza in preda alle angherie del fratello che ha come unica mentore la nonna che presto si suiciderà perché vede solo una famiglia che non possiede futuro.

"...una donna forte, ma che ad avere tanti dispiaceri dalla figlia, e dai figli tanto disgraziati e buoni a nulla si era sentita tradita nella propria volontà di futuro e di creazione con un utero mal speso; e la forza da anziana le giovava a poco, quando di gambe aveva solo le sue".

Premetto per la delusione di qualcuno che non c'è sesso, se non qualche riferimento molto legato - ma nulla che vedere con il libro precedente in quanto ritmò, linguaggio ecc - poi naturalmente per le solite controversie editoriali non so se sarà quello che uscirà in ordine cronologico per primo. Però io spero di sì, e farò di tutto perché sia così.

Non me ne vogliano i veneti (che devo dire mi hanno tanto sostenuto in quello precedente) se prendo per esempio luoghi che possono ricordare e riferimenti..gli stessi riferimenti in maniera diversa avrei potuto rivolgerli al meridione o a tanti altri posti, solo che ogni posto plasma la direzione dei propri istinti e per me in un primo momento è stata l'associazione più semplice .

Vi lascio una piccola premessa e non me ne vogliate eh, la narrativa è narrativa ...


“Molti paesini di montagna sono atroci, così come sono atroci e prolifere le viscere come la stupidità e l’ottusità delle persone che ci abitano, e che decidono di mettere su famiglie tra di loro amplificate in quei paesini atroci.

Uno che magari non conosce i territori di montagna, è portato a pensare bene su chi vi abita, perché si figura che la gente fuori dalle tentazione della città abbia dei valori più rispettabili, in quanto più autentici, più puri, non corrotti, non lussuriosi o lussureggianti, che uno che abita in un paese di montagna sia isolato da quasi ogni organizzazione pubblicitaria, politica manifestante e resti in questo una candida anima dai sentimenti supini, e invece è esattamente il contrario.

Ogni cuore, che non è ammortizzato un senso di civiltà, vuole sovrastare tutto il possibile, imporre la propria individualità con tutto il peso e l’ingombro possibile. Così anche i criminali, quelli più potenziali di altri, ci pensano molto poco a scoprire la propria identità nascendo all’aria aperta e non sentendosi scortati alle spalle da un obbligo morale che non sia il dovere di andare alla messa della domenica mattina.” .

Questa è un premessa,ma non è l'inizio . Che invece è centrato su un personaggio maschile e su di una famiglia e come Cmq dico questo come al solito mi trovo di fronte al fatto dei titoli, il romanzo è nato come "Su per il sangue" ovvero come l'dea che la cattiveria sia una malattia che pervade ogni capillare delle persona - una malattia che ti entra nel sangue e ti appartiene come parte integrante di te. altri titoli che non mi spiacciono sono "Dalla parte del diavolo" perché é cmq il protagonista su cui è centrato il romanzo rappresenta la parte cattiva dell'umanità,e viene in un qualche modo idolatrato dai ragazzi del paese come esempio "Diavolo custode" Idem e "Vorrei che fosse notte" la tragedia di questa famiglia a sopportare tante angherie che si perpetuano di generazione in generazione fino alla volontà di estinguersi.

Ora farò un sondaggio,cmq anche voi parlate pure qui non vendo niente... per il momento !. ;)

20 settembre 2007

Gisy shop !



















Allora a proposito di povertà, mi son messa a lavorare su delle foto (mie) ( perché una modella o più modelle mi costerebbero troppo, quindi prendo me finché ci sono) e organizzo una serie di portfolio a tiratura limitata per serie - alcuni in versione economica, altri cofanetti un po' più cari. Da domani avrò le foto da mettere almeno nel blog finché non si aprirò la sez shop, in modo do dare una descrizione migliore e più dettagliata...

Le foto son tutte di Giovanna Casotto, l' elaborazione mia, e la cover di Roberto Baldazzini


Serie - Pin Up


Versione economica rilegata a spirale

8 foto estraibili formato 13 x 21 - su cartoncino nero - Cover e retrocopertina plastificata di Roberto Baldazzini.


Tiratura 50 copie 80 euro.

Versione cofanetto

8 foto estraibili formato 13 x 21 su cartoncino nero in cofanetto con cover plastificata rilegatura in raso nero e interno vellutino viola - oro con chiusura a laccetto.
Tiratura 30 copie - 120 euro


Oh lo so che può sembrare tanto - ma non vi dico il lavoro, poi a dire il vero conto sui pochi collezionisti :) ma non si sa mai...

Accetto vostri suggerimentia Anche per serie successive (se mai ci saranno!) dite pure...
naturalmente per contatti gisy@gisy.it

Qui a SOTTO cliccando sull'immagine potete vederle più in grande...
ah guardate ahce se anche mettete dei commenti, non vi si scala la carta di credito !


;)

17 settembre 2007

Quale guancia resta?

In queste ultime settimane, mi pare che "la brutta cronaca" si dia veramente da fare. (forse scelta dei giornalisti, però fa pensare)
E non posso non riprendere anche un altro argomento che tempo fa avevo accennato.

Ma davvero la cattiveria, il cinismo, il sadismo pure - non è in aumento?
Che sia davvero solo una questione che causa notizie continue, ci sembra "un mondo " più cattivo di quello che in realtà è sempre stato?

Non credete che i modelli imitativi di molti ragazzi stiano diventando davvero deleteri, dove il cattivo è sempre colui che ha la spada, colui che decide, il re del mondo, e se così non fosse non andrà mai da nessuna parte?

Questo mi pare un messaggio base.

Premetto che detesto i bonismo, o il falso bonismo, sono a favore dei buoni sentimenti se questi non sono esasperati, così come credo che i sentimenti "cattivi" anche di odio siano naturalissimi - e se gestiti in un certo modo possano portare ad amare più forte altre situazioni in antitesi, o si possano anche questi gestire in maniera più salutare di quanto non possa venire proposto in genere.

Son veramente stata molto male per l'episodio di questo ragazzo "sequestrato", pesantemente torturato e tutto quello che sapete, da un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 17 anni a Brindisi. (Operazione Golgota è stata poi chiamata)
Io non so, mi viene come un senso di impotenza devastante di fronte a tanta cattiveria, del tutto gratuita- a tanto cinismo, senza poi il minimo rimorso a quanto sembra.
Naturalmente vale uguale per quel fatto di Treviso , dei custodi di una villa che son stati uccisi da tre extracomunitari - pure lì ricorrendo, prima della fine a della violenza divertita.
Naturalmente sono vicende terribile che non si possono mettere sullo stesso piano, per un impossibilità di confrontare le culture.
E in Italia non parlo di ignoranza del tipo "non so quando è nato Napoleone",ma di quell'ignoranza viscerale, quella sentimentale ed emotiva spesso distorta.

Pure Hitler non era uno stupido, fuori di testa con la sua logica sì, ma non stupido, eletto appunto con una maggioranza che la dice lunga - forse più sugli altri fiduciari che su di lui a questo punto.


Questi casi, odierni - credo questo siano proprio il frutto dell'ignoranza emotiva che pian piano si sta diffondendo, come una malattia. Dove più "fai male" più sei vincente, più sei cattivo di fatto, tieni le redini e comandi. Sono molti messaggi che passano dalla televisione, dagli spot.
Per non parlare che una carica di cattiveria - l'essere umana per sua natura naturalmente già ce l'ha di suo.
E credo sia innegabile, spesso è solo tramite la cultura quindi la parte più razionale che si riesce a "cambiarsi" anche nelle emozioni più primordiali.

Ma se poi pure la parte "plagiata"viene istruita dei modelli di merda, c'è ben poco scampo.

Facevo caso pure alle pubblicità, mi è capitato di notare che spesso il fare invidia viene detto e ripetuto, come un tuo vantaggio, di consumatore che se appunto hai quel prodotto "dovresti fare invidia" e nello specifico dicevano " "farete invidia a amici e parenti".

Questo ci dice altre cose...
Come i nomi di moltissimi profumi hanno a che fare con aggettivi che di solito vengono usati come negativi, ma associati ad "una valore" che è la bellezza,la conquista, il danaro diventano subito carte vincenti "Egoiste" - "Contraddiction"- "Obsession" - " "Per l'uomo che non deve chiedere mai" - e vari altri che non ricordo - poi i gelati dei sette vizi capitali,e più o meno funzia così.

Hanno la virtù di imprimere UN peccato come IL desiderio, un peccato che a questo punto nemmeno si sceglie troppo. Poi certo un po' questo senso può esserci sempre stato larvatamente, offuscato, ma non così opprimente e ovunque.

E ora tornando a questi fatti di cronaca, nulla può tornare indietro, e hai voglia di denunce, ma chi può ripagare simili crimini davvero? Ridare indietro un corpo, la vita che sarebbe stata senza quell'episodio.
Nessuna moneta può ripagare quelle vite, che siano continuate o meno.
E anche il danno ulteriore dell'omertà, che si doveva tacere, che la vita rovinata è quella di quei ragazzi aguzzini - non di chi ha subito.
E' una violenza sulla violenza, l'impossibilita di fare giustizia cercando semplicemente il diritto di essere una persona; senza altre pretese.

Scusate, ma poi rispetto al mondo e alla bontà di qualcuno di superiore, posso anche avere qualche riserva.
Il dolore degli altri, in una prospettiva "cosmica" non è meno dolore.
Ma naturalmente questa visione non ci è possibile, e egoisticamente parlando sappiamo tutti benissimo che è meglio che resti di altri. E che vuole vita come dice De André "Il dolore degli altri è sempre dolore a metà"

13 settembre 2007

Contraddizioni 2


Mi spiegate come si fa ad essere poveri - ed avere le mani bucate allo stesso tempo?
Se trovavo il gatto e la volpe ci cascavo secca. Costano davvero troppoi soldi !

g

11 settembre 2007

Beh, grazie


Beh ecco, io volevo semplicemente dire grazie che mi seguite da un po' di tempo (parlo x antichi!)- e che nel tempo restate- soprattutto.
Anche se virtualmente parlando, mi sento come dire - "voluta bene", a parte qualche liuciferino o di passaggio o affezionato pure quello...mi vien da dire se torna così spesso. :)
Pian piano ho visto aumentare sempre più le persone che passano di qui, e poi ci tornano di nuovo. Come un vecchio dannato bar di briscole e vino.

Nonostante le lagne, ci son dei giorni che anche a leggere elle vostre mail o delle vostre risposte al blog mi fanno sorridere, e non è poco, almeno oggi.
Certo non è un rimedio per la vita, ma a son felice che sia così...e che nonostante tutto tornate qui con lo stesso entusiasmo, forse un pò triste come il mio, ma di quella tristezza che in fondo come si diceva fa bene all'anima...

"Quando i miei amici sono guerci, li guardo di profilo"

Joseph Joubert

08 settembre 2007

Finché morte non ci separi

Questo nuovo sondaggio a dire il vero mi stupisce in positivo - Non mi aspettavo che la metà delle persone che hanno votato fossero innamorate della persona con cui sta.
Certo metà è metà e significa che metà ritiene di non esserlo.

Però mi aspettavo molto meno, sarà il mio solito cinismo anticipatorio.
Io cmq - e questo fa parte della mia nostalgia, quando vedo delle coppie di vecchietti (vecchio lui e vecchia lei una volta tanto) che si abbracciano e si vede che si vogliono bene, mi si stringe il cuore davvero. E penso che sarebbe bello che i rapporti andassero sempre così.

Però sempre causa società non è facile, ora men che meno.
E spesso si arriva a non sopportarsi e darsi fastidio a vicenda, anziché - non dico adorare ogni gesto o detto dell'altra persona, ma per lo meno non facendosi saltare più o meno tacitamente i nervi.

Intanto ci è imposto un ruolo associato a un'altra persona, non è una società che mira all'indipendenza globale dell'individuo singolo. Tant'è che spesso a stare da soli, (anche se eventualmente si potrebbe stare bene da soli) c'è spesso IL dito puntato, che ti ricorda, che se stai da solo significa che qualcosa che non va, che se ad una certa età non sei sposato c'è qualcosa di strano, se non metti su quella facciata famiglia insomma è un speregievole.

Così poi molti rapporti crollano dentro casa, per questo senso di dovere difacciata - anche se si prolungano in faticose, litigiose, discussioni perché una volta che si vive sotto lo stesso tetto anche se si sta male, non è più così facile andarsene. E spesso per impossibilità psicologiche, di legami con persone più esterne quali parenti figli ecc condizioni legate per non parlare di quelle economiche non aiutano.
Per questo buona parte dice che è difficile rimettere in discussione un progetto,che nella teoria sempre sociale, fa parte dei progetti più importanti delle propria vita. Certo c'è sempre il divorzio, ma il più delle volte ci si arriva quando la corda non è tesa, ma spezzata. Sempre che ci sia l'accondiscendenza...

Altro punto, io dico, ma siccome è logico che ad un certo punto della convivenza vien da sé ci si stanca, cioè almeno la questione passionale, dopo un po' che stai con una persona un po' intendo anche vari anni, è un po' come avere un parente in casa, e fare sesso con un parente non è proprio allettante.

Dico più o meno certo non varrà per tutti però... credo in buona parte.

C'è chi nella famiglia sente quella sicurezza che un'amante esterna non ti può dare - c'è quell'appiglio fermo reciproco, e nell'amante c'è quelle fugace, ma provvisoriamente indispensabile e necessariamente periodica che spesso nella compagna o compagno di sempre è fatica trovare, l'emozione credo più che il sesso, il desiderio insomma.

Ma appurato che spesso è così, perché non si riesce ad accettare reciprocamente la libertà anche poligamica che individualmente un essere è portato ad avere? Convivere e volersi bene, se nessuno dei due è più innamorato e accettare le altrui libertà, magari fuori casa, non dico a casa.
So che questa mia considerazione è un bel po' avventata. Ma parlo di coppie consolidate dove il rapporto è più o meno chiaro in questo senso, solo che spesso è tacito.

Forse non si accetta, in ogni caso perché potrebbe mettere in discussione'orgoglio proprio - come primo punto. O perché ci si potrebbe smuovere pensare ad alternative che non si erano mai prese in considerazione - perché destabilizzanti.

Poi il grandissimo tarlo di molti, se non di tutti in un qualche modo sbieco, la solitudine, la paura della solitudine, di sentirsi abbandonati a se stessi.

Nel libro scrivevo questo

"Certa gente pur di sentirsi amata, darebbe la propria vita in mano al primo demonio zoppo che passa per la strada sbagliata "

Ma io credo che non sia giusto, e che siamo davvero vittime di congetture sociali davvero spinte. Accettare che un punto di riferimento va bene, detto questo . Sarebbe mai possibile in un futuro, o si tenderà sempre semmai alla coppia classica e sola, coni soliti tradimenti non detti, scoperti, incoffessati o confessati?


Io per prima dico che razionalmente parlando è facile dire, e poi emotivamente parlando è difficile farsi andare bene.
Diciamo che il non detto è un buon compromesso con le menzogne, se il non detto non possa essere ritenuto tale.

Forse abbiamo semplicemente bisogno di sentirci esclusivi, avere la certezza di esserlo almeno per una persona al mondo. E viceversa.


Ah oggi ho avuto meno visitatori del solito, secondo me erano tutti da Pavarotti :)

Ora è l'una e mezza passato, mi mangio 2 pere cotte al vino.

05 settembre 2007

Modena est


Stamattina la banca mi chiama che è arrivato il mio bancomat dallo sportello di Reggio Emilia. Che me ne sia accorta che l'avevo perso?
Ma no, ma no. Voi dite ma come ci si fa a non accorgersi. semplice se si è poveri lo si usa poco. Quindi l'ultima volta che l'ho usato, era poi per vedere l'estratto conto, mica per prelevare. Ma cosa vuoi che prelevo infatti?
Beh quindi c'avevo tipo 5,25 euro secondo me dalla delusione, l'ho lasciato proprio lì il bancomat. e Scaduti i 30 sec me l'ha risucchiato. Neanche me ne son accorta, son andata via coni probabili 10 euro a far colazione.
Tanto se uno è povero,tanto vale che se li goda fino infondo. Un povero che fa il povero scusate eh o che fa il tirchio è la cosa più ridicola e trista che possa vedere.
Non so avete mai visto il film tremendo Monster, la storia struggente di due lesbiche dove una delle due fa la prostituta che è poi Charlize Theron bravissima tra l'altro - dice la frase "Se muoio con 10 dollari in tasca, mi sembrerebbe di aver fato un pompino gratis" beh vi dico è un po' così.
Quindi il beneficio del bonifico non era arrivato, cosa me ne facevo?
Naturalmente se me ne rendevo conto lo prendevo, ma ero talmente demotivata che proprio son andata al bar, ma non al bar di fighini, al bar quello delle briscole che ti spolverano quando va bene le mosche morte dal copri macchia macchiato dai quelli di prima di quelli prima, di quelli prima. Mentre nel sottofondo sento il rumore dello spazza-strade a rullo che ti fa mangiare la polvere, che oltre essere uno spazza strada che anche un po' uno spazza-extra a Reggio. (no che voglia essere razzista, ma le cose qui stanno come stanno)
Beh niente allora distanza di 2 gg mi chiama la banca che anche se adesso son a Reggio, ho tutto a Modena, perché io per Modena c'ho un amore che è fatica spiegare.

Uno dirà, ma cosa c'è a Modena?
C'è la ghirlandina?
C'è l'aria buona?
C'è il duomo?
Cosa c'è a Modena?

Beh a Modena, intanto c'è Modena, e in particolar specie c'è Modena est - che c'ho vissuto 10 anni. e anche ci torno poi. Dove c'è il conad di Modena est la farmacia di Modena est il parchetto di Modena est l'ipercoop di Modena est e tanti altri dettagli incredibili di Modena est.
Insomma, stamattina vado lì alla Banca di Modena est che è esattamente sotto l'appartamento in Via Banchieri 15 - ghiotto di scarafaggi dove abitavo prima, che a me, mi pare impossibile non aver più le chiavi per entrarci.
Infatti son rimasta lì con il torcicollo a guardare il terrazzino e mi frugavo in tasca, che non mi pareva vero che non ci potevo più entrare in quella casa.
Poi son andata in banca.
La tipa che è poi una simpatica, mi ha detto "Ah ho visto il tuo libro da feltrinelli" e io volevo chiederli se l'ha comprato più che altro. Però ho detto che sì, che c'è da qualche parte,mi ha anche detto ah ti ho visto in tv, io volevo dirle che non è che son diventata ricca infatti questo visto che lavora in banca mi sa che lo sa. Però mi sorride volentieri, mi pare uguale.
alla tipa che è una carina sempre con le unghie ben curate erano poi cresciuti i capelli da quando non la vedevo che mi veniva nostalgia pure che le erano cresciuti i capelli.
Allora ho preso il bancomat, son andata a fare un giretto nel parchetto di Modena est, c'era un cielo azzurro oggi e un vento che tirava in mezzo al parco giochi.
Mi son messa su una panchina li un che mi tenevo le ginocchia po' a zig zag.
Guardavo un tarlo in un un albero davanti, a volte su quella panchina con le voci dentro le orecchie mi guardavo le punte delle scarpe. Avranno pensato che sono demente.
E io c'avevo il cervello annacquato di lacrime pur di non piangere. Ma quel tarlo a Modena est, con quelli voci nel parco di Modena est e gli scivoli e le altalene, e la panchina, l'aria azzurra e il venticello, era la cosa più bella che c'è, e niente può dirmi il contrario.

02 settembre 2007

C'era una volta...e ora non c'è più.

Una domenica, qui mattina tarda.
E' a volte impressionante come giorni che viviamo un altro giorno futuro - riusciamo a ricordarli con tanta vaghezza, a meno che naturalmente non ci capiti in mezzo qualcosa che lo imprima. Così pure i mesi, e gli anni talvolta nel tempo diventa quell'amalgama di vita che è la vita definita dall'essere un tutt'uno del tempo più che una scansione di successioni vere.
Credo che di fatto l'essenza è una, inequivocabile per ognuno. Si può chiamare anima forse, ma non direi nel senso sacro.

Al di là delle rivoluzioni giovanili delle aspettative, in genere ho fatto caso (e credo di averlo già detto) - la vita per ognuno andrà fin come è sempre andata - non a caso la maggior parte di persoe tende a riproporre situazioni simili, senza volerlo spesso e volentieri, situaizoni che poi tendonoa riproporre sentimenti simili nel senso di "sentire" "percepire" - e questa è una spinta che davvero mi pare di capire va al di là del volere, e oltre le mode, le rivoluzioni passeggere uno nel tempo tende a ritornare quello che è sempre stato.

A volte credo che non guarirò mai da questa nostalgia- dolore - depressione, e sapete cosa penso ultimamente: che di fatto forse non voglio guarirne del tutto. Vorrei conservarla senza stare male, comodamente vorrei questo - e questo non è possibile. Perché quelli che magari vorrebbero cambiare del tutto la propria vita, in ogni cas non la cambierebbe veramente con quella di qualcun altro anche se bellissima, rinunciando del tutto alla propria strampalata.
Tanto è tutto un sogno. Peccato che ci sveglino in continuazione.

Buongiorno...intanto.