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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

30 agosto 2009

Claudia Romani, supermodella a Copenhagen


Claudia Romani: Fascino mediterraneo a nella fredda capitale Danese. Supermodella per testate nazionali da Copenhagen a Londra, ci racconta il calore del successo all'estero: è la Testimonial dell'associazione FORZA L'AQUILA Claudia, sei originaria dell’Aquila, e sei finita Copenhagen partendo con un viaggio regalato e hai deciso di rimanere, cos’è che ti ha attirato in maniera così fatale nella capitale della Danimarca? Il paesaggio, la gente, lo stile di vita. Lo stato sociale danese si riscontra in moltissimi aspetti e tutto funziona bene, c’è il massimo rispetto!! E’ un po’ un luogo comune allora che i nordici siano “gente fredda”…preferisci agli italiani? Conoscere un ragazzo nordico è più difficile, ma una volta che si diventa amici o si sta insieme è una cosa “vera”. Gli italiani sono più aperti e forse creativi ma a volte un po’ meno affidabili. La cosa migliore sarebbe un mix… ;) In un’intervista hai dichiarato di aver trovato “collaborazioni di lavoro poco serie”, finito il set gente che ti invita a cena e si aspetta pure il dopocena fai intendere-. Spesso il tutto viene sminuito col fatto che son cose che capitano in tutti i paesi, e che il lavoro di modella comunque porta all’equivoco con quello che può essere una visione della donna più frivola. Dici che invece c’è molto più rispetto per la persona e per la professione di modella in Danimarca? AHH Vedi… ho parlato di rispetto proprio nella risposta precedente. Ovviamente ci sono persone serie e poco serie da ogni parte, ma.. nei paesi mediterranei spesso capita che le persone si prendano un po’ troppe “libertà”. Il fatto che una donna indossi determinati abiti o utilizzi il proprio corpo per lavoro non necessariamente significa che sia frivola. In Danimarca finito il lavoro si torna a casa, non c’è tutto quell’aspetto mondano forse perché l’intera società è basata sull’”uguaglianza” Non esistono persone più o meno “importanti” . Hai posato spesso per l’importante rivista danese che ti ha dedicato la copertina FHM, com’è sentirsi degli idoli in un paese straniero? Hai molta più popolarità lì immagino rispetto che in Italia… In Italia ho lavorato pochissimo, mentre in Danimarca ho fatto moltissime cose tra riviste, TV anche radio. è molto bello avere successo e l’affetto delle persone è incredibile. La cosa più carina è quando dei bambini ti fermano per fare una foto... Faresti cambio però con la notorietà nel tuo paese d’origine? O qui la tv e lo spettacolo ti piace meno? Sono contenta di ciò che ho ma prima o poi spero di incrementare la mia notorietà anche in altre nazioni tra cui la mia. L’Una cosa non esclude l’altra ;) Te hai tenuto una linea difficile da mantenere quando si vede che si sta avendo successo, non hai mai fatto ricorso alla chirurgia estetica, né posato in topless. Più avanti potrebbe essere rivalutata questa tua scelta, oppure per una proposta molto alettante un calendario di nudo o un video softcore di classe? Per quanto riguarda la chirurgia plastica.. credo che essere naturali e seguire un’alimentazione sana, fare sport sia la cosa migliore. Mai dire mai però.. perché se qualcosa ti rende davvero insicura anche se l’aspetto esteriore non è tutto, sono convinta che risolvere il problema sia la cosa migliore. Per quanto riguarda il nudo nella moda , trovo che possa essere artistico ma nel glamour può diventare volgare e ho deciso di non percorrere quella strada anche perché spero di poter fare più Tv e pubblicità in futuro e non voglio basare ogni cosa sui “centimetri” scoperti. Quando uno pensa ad una modella di un certo livello, si figura un determinato tipo di vita, e di frequentazioni, quale sarebbe la tua vita ideale ..? Capita di frequentare persone conosciute o comunque dell’ambiente dello spettacolo perché sono quelle che si incontrano sul lavoro. La mia vita ideale comunque consiste nel lavorare, fare sport e possibilmente passare molto tempo all’aria aperta.. non amo particolarmente la vita mondana . Pensi che se quel talent scout della rivista FHM non ti avesse proposto di lavorare, saresti in ogni caso andata avanti e avresti fatto comunque la modella? Credo di si, perché in seguito ci sono state altre occasioni che mi hanno fatto avvicinare sempre di più allo splendido mondo dello spettacolo! Di certo Fhm mi ha aperto molte porte e mi ha fatto capire che si trattava di una cosa possibile, non solo un sogno. Come alternativa quale altra professione avresti scelto? Sicuramente qualcosa che ha a che fare con le lingue e i viaggi. Nascere belle, conferisce alla donna il massimo potere, però potrebbe essere anche penalizzante, ti si può considerare solo per quello a discrimine di altre qualità. Per te com’è andata? Di certo la bellezza apre delle porte ma ci sono molti preconcetti e purtroppo spesso le persone si avvicinano a te per il motivo sbagliato. Facendo questo lavoro di modella è difficile mantenere un equilibrio nella vita privata sentimentale? Molto, molto, molto difficile I tuoi compagni fin ora han capito le tue esigenze o appunto qualche pecca di gelosia… La gelosia ha rovinato dei rapporti importanti, mentre altre persone non sono state sincere. Il tuo uomo ideale? Il mio uomo ideale è serio, ambizioso, simpatico e interessante. Cos’è che ti senti ancora di voler fare che non hai ancora fatto? Nel lavoro molta Tv :) Un autore preferito nella letteratura e nella musica? Mi piace leggere libri di James Redfield. Per quanto riguarda la musica i Placebo. Quali sono le tue ambizioni più profonde? Riuscire a sentirmi realizzata in quello che faccio e anche nella vita privata. La cosa più bella che ti è capitata nella tua vita? La mia famiglia. Come ti vedi tra vent’anni? Non lo so e mi fa un po’ paura pensarci. In Italia chi ti senti di dover ringraziare, e quali sono state le collaborazioni fortunate, che ricordi con piacere? In Italia ho apprezzato molto il lavoro di Massimo Masini, il fotografo con il quale ho lavorato per Panorama e Carlo Caione, un ex rugbista che ha fondato un’associazione no profit per la costruzione di un centro sportivo all’Aquila e mi ha dato la possibilità di essere uno dei testimonial: www.forzalaquila.com Hai qualche rimpianto? Credo che i rimpianti portino solo conseguenza negative. Un personaggio pubblico che stimi, e uno che invidi. Victoria Beckham perché è riuscita a costruirsi e a mettere in risalto tutti i suoi pregi oltre ad avere una splendida famiglia. L’invidia cerco di tenerla lontana però! La tua modella preferita? E la più bella e in gamba con la quale hai collaborato? Helena Christensen. Ho lavorato con molte ragazze belle e professionali e non potrei nominarne una soltanto. A distanza, come hai vissuto il terremoto in Abruzzo, immagino che lì avevi dei parenti… Ho tutta la mia famiglia lì. È stato terribile. La paura di un qualcosa di così imprevedibile non riesco quasi a descriverla con le parole. Si è tutto risolto al meglio per la tua famiglia? Per fortuna i miei genitori stanno bene e la casa ha pochi danni ma vivere un’esperienza del genere ti cambia la vita A proposito ora sei testimonial di Forza L’Aquila…ce ne vorresti parlare… Si!!! È un’associazione nata dall’idea di Carlo Caione, un’ex rugbista aquilano. Si tratta di raccogliere fondi per la costruzione di un complesso sportivo/culturale. Tutti lavorano a titolo assolutamente gratuito ed ognuno può contribuire con delle donazioni acquistando delle T-shirt o felpe offerte dalla ditta Kappa. Vi raccomando di visitare il sito: WWW.FORZA L'AQUILA.COM GRAZIE!!!!! Cose che non ci sono e vorresti che ci fossero. Molto sole, i miei gatti qui, creare una mia famiglia Tre cose che ci sono e vorresti fare sparire. Le malattie, la pioggia e i terremoti Una frase che vorresti dire a tutti What doesn’t kill u makes u stronger ;)

Claudia Romani MySpace Per contatti : cromani@inwind.it

27 agosto 2009

Mammella tv

















C'è un bambino di 3 mezzo anni nel condominio dove abito, che non sa dire mamma e papà.


Ma da due giorni alle 20.00 esatte grida

ITALIA.......1 !!!!!

e i nonni applaudono.

(O almeno, non so se vogliono scantarlo!)

25 agosto 2009

Incurabile incuria

Da ragazzo in estate mi sognavo spesso che fuori faceva un freddo cane.

Nel sogno aprivo i balconi e il paesaggio pareva così sbiadito dal sole che tutto quel biancore mi rimandava all’inverno; terrazzamenti di prati, strade ed orti erano così incredibilmente chiari. Il cielo di un autunno avanzato pareva sceso con mano ad ammorbidire le anime. Ad un certo punto mi accorgevo che tutto questo non era possibile. “E’ estate, è estate” mi dicevo nel dormiveglia, “non ci può essere la brina congelata sui prati” è solo il sole che batte così forte che non mi riesce di vedere niente, non mi va di far niente. Fuori in strada le cose stavano come erano sempre state - solo avvolte da quella luce, la Renault grigia di mia madre e la Panda Rossa di Mastegabrodo parcheggiate vicine sullo spiazzo fuori casa, ma anche questo, come il fatto dell’ estate non era possibile, mia mamma era andata via da tempo e ha persino cambiato macchina, Mastegabrodo da anni è morto e la panda rossa young per l’esattezza la si è data a rottamare qualche settimana dopo il funerale. E’ proprio il sole che batte alla testa anche quando dormi.

L’unica cosa che si può fare con un caldo così è starsene dentro le mura. Senti un tuo vicino che brontola, e le mosche che ronzano sopra il copri tavolo ad uncinetto, quello del quale tua nonna andava tanto orgogliosa che era una cosa di famiglia. Quand’era viva non faceva altro che dire in continuazione che lei non si era mai lamentata nella sua vita, che sposando il nonno era passata a fare una vita mediocre, ma che lei non si era mai lamentata e che si era adattata a tutto. Se c’era della cioccolata in frigo mi diceva: “cà fae la golosa”? E ne prendeva un pezzettino. Appena uscivo dalla porta, poi lei riapriva il frigo e ne prendeva un pezzo più grande e se lo mangiava di gran lena sporcandosi tutta la bocca Che fastidio che mi dava! Vecchia falsa... Io allora per farla sentire in colpa rientravo per beccarla in fragante. Aveva ancora la bocca sporca. Faceva finta di chiedermi “Vardame la boca…me sonti sporcà con quel tocatelo de prima?”. Non con quello di prima nonna, con quello di adesso. Così si arrabbiava chiedendomi cosa stessi dicendo e mi mandava via sbraitando.
Mi andavo a sedere sui scalini e sentivo qualcuno dire a qualcun altro “vò a fare quatro passi” – Sempre a fare quattro passi questa gente pensavo. Non c’era un negozio, solo strade prati e montagne, del resto, se non erano in casa a far chiacchiere sul tempo e le malelingue, a parte i quattro passi cosa potevano fare?. Via via, io me ne voglio andare via mi dicevo. Tempo che passa e che bisogna far passare. Ciò che hai amato non era bello, ma non sai liberartene. Mi appariva sempre come nei dormiveglia nel paesaggio di montagna una messaggio tipo zen, ma che non sapevo fosse tipo zen. Troppi cioccolatini forse.

Poi mi ritornavano i sogni, e mi prendeva al cuore l’abisso incucibile che il tempo era passato davvero, e una voce come uscita da una nuvola di pioggia vera mi chiedeva ancora.

Lei hai odiate queste montagne?
L’hai odiato questo paese?
Le hai odiate queste strade?
L’hai odiata questa gente?

- Sì

E allora perché nei sogni tiri una tenda ed è tutto così, come allora, e ti vien da piangere?

23 agosto 2009

Giudizi










Quando ero
alle superiori la prof di italiano consegnava i temi a tutti e mi diceva. "Te hai proprio la stoffa della scrittrice". Poi guardavo il voto. Dal 4 al 5.

grazie.

14 agosto 2009

Essere grandi




























Quando ti piacerà il cioccolato fondente invece che quello al latte, beh...allora lì purtroppo te lo dovrò dire. Non sei più un bambino.


Buon Ferragosto

12 agosto 2009

L'angelo e il diavolo

Siccome anche se non l'ho mai detto ho un debole per Cocciante oggi metto una sua canzone. ma non una a caso. Trovo che sia un cantante molto vero - anche se certo più "fruibile" di quelli che cito solitamente.
E siccome Massimo Bizzarri che era un grandissimo amico di Piero Ciampi scrisse per Cocciante diversi testi tra cui "Il tempo" - finalmente è stata messa su you tube, quindi finalmente la posto qui sotto.
Tempo fa mi faceva anche un pò piangere, ora mi trattengo un pò di più, ma sempre mi fa un certo effetto, non so se mi commuove perché per me c'è indirettamente un legame con Piero Ciampi e tutta una serie di coincidenze assurde (che non sto qui a citare in questa disperata assolata giornata) che mi legano ai ricordi non miei di Piazza del Popolo e quella che fu un'osteria aperta da Massimo Bizzarri (L'angelo e il diavolo)a Trastevere alla f i ne degli anni '70 dove Piero Andava a bere - e poco dopo morì.

"
(…) Cosa c’è tra le bestemmie di chi crede al paradiso – cosa c’è dietro i tuoi occhi ormai esausti di tramonto – Cosa c’è dietro lo specchio che si strugge di ricordi – C’è il tempo, il tempo – Che strangola le stelle, poi le getta in fondo al mare (…) cosa c’è che resta sveglio e di notte non riposa

C’è il tempo, il tempo – Seduto sul destino come un bimbo sulle scale – Il tempo il tempo – Che passa sui tuoi occhi e ogni giorno fa più male – Il tempo, il tempo che spia attraverso i vetri di un dolore addormentato (…)"


07 agosto 2009

Il mondo attorno uno spot


Sono incazzata, e incazzata nera, ma come spesso accade non si può far altro che lamentarsi. E questo mi fa incazzare ancora di più.
Perché?
Forse che ultimamente per lavoro mi tocca aver a che fare con la pubblicità, l'aspetto commerciale non vi credete tanto quello creativo. E mi fa incazzare l'accanimento da parte degli scagnozzi che vedo nel voler entrare a tutti i costi nelle teste delle persone, il fatto di annientare la volontà.
Subiamo un centinaio di stimoli almeno al giorno "seduttivi" - quelli che ti fanno credere di essere grande, importante, figo se sceglierai questo o quello, e non qualcos'altro - o più semplicemente che ti sarà conveniente in un qualche modo scegliere questo o quello.

Vai a parlare con queste persone e gli sembra che la vita di tutte le persone debba ruotare attorno allo spot, la loro vita ruota attorno allo spot - e si sentono importanti perché lo spot rappresenta qualcosa che "rappresenta" uno status nel sociale, quindi loro a loro volta rappresentano e sono rappresentati.
Aspettano i crescere dentro un'azienda, ma sono già morti, non dentro l'azienda nella vita, con la lingua di fuori aspettano per anni e anni di diligenza "la promozione", quella magari di passare a dirigere un area più grande, o avere più responsabilità; poi finalmente riescono a prendersi la macchina che volevano, quella che loro stessi volevano venderti qualche modello fa, si sbattono per 13-14 ore di lavoro al giorno e si sentono gratificati nell'avere uno scopo verso qualcosa che pensano li riguardi fino in fondo.

Ma non si accorgono che è così solo perché diversamente la vita li annoierebbe tremendamente a morte, e prprio per questo non riescono a guardarla in faccia la vita. Allora come i muli devono affaticarsi inseguendo la carota, e più si affaticano più vedono la carota gigante.
Si incazzano se la gente snobba le pubblicità, se non le vuole vedere, se fa il giro largo.
Quando parlo con queste persone, devo fingere e mi fa schifo, nel frattempo mi si squarcia Cèline dall'alto e mi pare un angelo dell'esistenza - penso che aveva proprio ragione,

"La TV è pericolosa per gli uomini. L'alcolismo, la chiacchiera e la politica ne fanno già dei bruti. Era proprio necessario aggiungerci qualcos'altro? Ma bisogna pur ammetterlo. Non si reagisce contro il progresso. Vi verrebbe mai in mente di cercare di risalire le cascate del Niagara a nuoto? No. Nessuno potrà impedire la marcia in avanti della TV. Presto cambierà tutti i modo di ragionare. É uno strumento ideale per la massa. Sostituisce tutto, elimina lo sforzo, assicura una gran tranquillità ai genitori. I bambini si appassionano a questo fenomeno. C'è un dramma oggi: si pensa senza sforzo. Il latino lo si sapeva molto meglio quando non c'erano grammatiche latine. Se semplificate lo sforzo, il cervello lavora meno. É un muscolo il cervello: si inflaccidisce.

Voltaire diceva: "Chi legge senza la matita in mano, dorme". Alla TV è ben peggio.

La TV, tutta quella roba, sono dei mezzi talmente inferiori per abbruttire...Il quotidiano, il mensile, tutto quanto...Talmente massiccio che neanche le teste più solide ce la faranno a resistere...Saranno abbruttiti fin dall'infanzia..."
(Cèline)

Insomma voglio dire ecco la chiave, farti pensare senza sforzo, dove credi non solo di pensare, ma di essere, congetture, meccanismi assolutamente che ti mandano a marcire, e poi e poi, e poi c'è gente che si interessa ancora per chi votare? Bravi coglioni ! Questo bisogna cambiare e questo come diceva Cèline è come nuotare le cascate del Niagara all'inverso.
Ma questo su tutto dalla pubblicità più farlocca, che la pubblicità è politica a tutti gli effetti, è l'anti-uomo. "Percé voi valete" deve essere una marca a ricordarvelo, lezioni di autostima come la buona America già da qualche raccomanda.

Mi dà molto fastidio naturalmnete che tutto questo meccanismo sia poi spostato in quei settori che dovrebbero occuparsi veramente dell'umanità,. come la letteratura, editoria, discografia, gallerie da'arte e quant'altro che io trovo siano i pochi luoghi o per dire un'altra fase che va di moda e mi sta veramente sul cazzo NON-LUOGHI dove starsene semplicemente immersi nel proprio essere e non nel proprio io. (anche qui suggerirei una bella iniezione di Thomas Bernhard nelle teste).
Poi penso anche ad unaltra cosa, che comunque un giorno a tutta questa bella gente, comincerà a cedergli la forza nelle gambe, allora lì forse si renderanno conto di aver solo perso del tempo, purtroppo solo la malattia o la morte a certa gente ridesta il senso dello stare al mondo.
Ma ormai sarano fiacchi, e a nessuno di quelli come loro interessa quello "fiacchi".

02 agosto 2009

Signore da qui si domina la valle

Avevo bisogno di un pò musica che ascoltavo qualche tempo fa, e mi è tornato in mente Pippo Pollina... poi il nuovo pezzo (il secondo che ho postato fatto con Battiato), ho sempre trovato Pollina bravo, ma un pò troppo intriso di riferimenti espliciti alla letteratura.