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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

31 maggio 2007

E poi dicono buongiorno


La cronaca non mi lascia affatto indifferente, anzi mi fa male. E mi fa male l'abitudine alle tragedie. E in occaione dell'ennesimo episodio di violenza, volevo lasciare questo scritto, (ormai di quelche tempo fa), ma che ogni volta mi rispecchia questa società, malata e che fa finta di essere nelle stelle. Ma tanta rabbia, tanto sadismo, tanta impotenza, Mi chiedo, se è solo l'informazione più accanita, o se effettivamente c'è davvero più violenza di un tempo.


Lungo il sole niente porte numerate.
Le case che non dicono niente,
sono sempre là,
con le loro nefandezze.
Ma la strada è di chi c'è e si contiene.
Non è delle malattie e delle miserie dentro.

I tutti sono soli. Non splendenti.
Fuori l’aria trasuda, come sospensione di un sudicio buio al sole.
La confidenza non se ne fa niente della bella figura.
Nelle proprie case ci si abbandona, anche al guasto;
come proprio diritto.


Ogni tanto un uomo cede,
lo si incontra per la strada a gridare,
con le boccate di marcio,
con un groviglio di stomaco,
con croci e chiodi addosso,
Senza ritegno di decenze.

Le strade, i muri, le facce,
i rumori degli anni che sono sempre quelli, ma vanno avanti.
Davanti agli occhi Dietro le malattie.
E si incontrano stelle, belle di fuori, marce di dentro.
Poesie decomposte.
Vite sdendate a morsi d'aria.
Memorie delle case, nulla sembra dovere alle strade.
Ma quelle son di tutti, e ognuno sa il suo.

Ciò che fuori dalla porta e dalla spesa, mi si sdraia
come una donna di sabbia,
come un cimitero ad un vecchio,
come dei rifiuti per disperati,
come una lusinga ad un monco,
Sono le visioni esposte, quelle allo scoperto,
le angherie contenute che si distendono.
E dicono buongiorno.

Ci sono occhi che ti calpestano. In punta di piedi.
Si sa che hanno altre braccia alle spalle;
là dietro i muri che vedi per strada, ma non senti,
così come non ne leggi i numeri lungo il sole.

28 maggio 2007

I paladini della Morale 2

Visto che in privato continuano ad arrivarmi mail riguardo il post precedente "i paladini della morale" mi va di continuare pubblicamente l'argomento.

Io sto abbastanza distante in genere dalla chiesa, non è una cosa che mi frega. Però poi quando certe prese di posizione allucinanti arrivano da lì, non si può fare finta di nulla.
Non sono la prima certo che lo dice, (ci mancherebbe) ma dopo quello che ha "lanciato" Monsignor Bagnasco, trovo allucinante ( nel tempo in cui ci troviamo), si possano dire e ascoltare simili sciocchezze in cui i gay e le eventuali coppie gay vengano messe alla pari dei criminali pedofili o altro variegature più o meno aberranti.
Dove c'è questa ipocrisia dannata di preservare la famiglia come istituzione intoccabile, quando la maggior parte delle violenze avviene in famiglia. La famiglia spesso non è confortevole affatto.
Siam messi bene.


Davvero a volte mi pare il medio evo, la folla che ascolta ste parole a bocca aperta come fosse la manna zuccherata che da cielo sfama i cristiani. C'è chi a scatola chiusa non oserebbe mai mettere in discussioni tali porcherie, naturalmente per fortuna anche sì, ma anche no. E son tanti.
Per me è questo lo sporco del mondo.
La morale è ciò che è bene, e ciò che è male per noi, questo non può prescindere dalla cultura che ci portiamo alle spalle, e la chiesa volente o nolente ha un peso colossale, anche quando vorremmo pensiamo non sia cosi.
Perché è peccato essere liberi. E' peccato essere indipendenti. L'uomo ha bisogno del gruppo. E quindi sfruttiamo una comunità. "I gay mettono in pericolo l'identità della famiglia". ma per piacere, ma magari la mettessero in crisi.
Poi parlano contro il razzismo; questo non è forse razzismo
?

E dire che io credo nella spiritualità delle singole persone, ma lo spirito è qualcosa di molto distante dalla chiesa e tutti i suoi adorni. Non c'è più rispetto invece per la decenza, la violenza diventa un fatto quotidiano, fa scandalo solo se si apre l'inchiesta e quindi attira attenzione e la si segue come un telefilm, se non si apre l'inchiesta le violenze di ogni genere vengono consumate in un trafiletto e archiviato con dietro vittime e famiglie delle vittime. (e certo spesso non sono meno eclatanti da quelle di inchiesta, solo che...detto fatto, ucciso\a)
Ormai solo ciò che fa notizia, se questo o quello fa notizia. Carne, anime da macello, poi si parla di rispetto, nell famiglia, certo dipende che famiglia, mica dico sia sempre così, ma ascoltarsi Ascoltarsi Il testamento di Tito di De Andrè please, non farebbe male.

E pure lo Stato come è messo? Mandano le truppe in Iraq pagando bei dindi diciamo, 'sti paladini dell'alleanza della solidarietà?
Ma che mettano a posto l'Italia prima di pagare per far bella figura e mandare le l'esercito fuori (ce ne sarebbe da sparare anche qui! :) volendo...). ^__^ vabbè è lungo come tema...
Fatto sta che siamo in un circolo di contraddizioni.
Uno dei pochi giornalisti di cui ho stima in Italia è Marco Travaglio, pochi altri. Uno che dice le cose come stanno, dati alla mano, chiari pochi fronzoli.

Poi volevo rispondere a chi mi dice nel post precedente che con il libro ho perso il treno cercando di fare una copia di Melissa P. Beh che si legga la differenza, ci mancherebbe
che ogni volta che una ragazza scrive di sesso debba essere la copia della precedente; è solo la pigrizia mentale delle persone che fa fare queste facili associazioni. E poi anche per far soldi, capirai che soldi si fanno a scrivere, capirai.
Ma ce l'ha una proporzione quello che ha detto una cosa del genere. Sono 23 in Italia gli scrittori che riescono a vivere con il proprio lavoro, la modella è certo più redditizio, anche vendere calzini usati per quello. Cmq (al di là della discussione che possa essere o men scrittrice io non sono tra questi 23). E volendo ho altri libri che certo non parlano di sesso, in più ricordo che non è il primo libro, credete sempre si possa scegliere di cosa parlare non parlare? Ah magari.
Io parlo tantissimo anche della depressione. La risposta delle testate giornalistiche? LA DEPRESSIONE NON E' UN TEMA ESTIVO. Fate voi 2 più 2. Bene quindi a me sta bene parlare anche di sesso, non solo di sesso, ma il mercato quando chiede, chiede molto quello, e non sempre si ha la scelta di dire no, io di questo non parlo, l'ho fatto varie volte, eh mica si creda, poi è ovvio che si vede ciò che si è fatto e non si vede ciò che non si è fatto. E si vede poi ancora di più quello che si vuol vedere. Ah e Chiambretti mi ha tagliata, probabilmente son stata troppo poco al suo gioco, certo poteva anche dirmelo subito, anziché stringermi la mano come nulla fosse. le possibilità se sei donna son 3 a stare in tv: o sei strafiga
, o diventi una macchietta accettando di farti prender per il culo, o lecchi il culo. fate voi.
Naturalmente la meritocrazia non è di questo mondo, ma da nessuna parte.

Altra rispostina a chi dice che il feticismo dei piedi fa schifo, "che non è questione di morale, ma tipo essere amanti degli odori dei piedi fa schifo e basta", ribadisco che lo schifo per ognuno di noi è unica cosa differente, come il sublime. Echeccazzo già siamo in una societa merdosa, almeno nella fantasia che si possa essere liberi. Mica si fa del male a qualcuno. No fustigazione continua. Frustati con le ortiche non so. E don la prima a credere che l'amore sia molto più "trasgressivo" a questo punto del sesso estremo, perché è lì che siamo davvero scoperti, che siamo vulnerabili, io ci credo, ma per un autodifesa è molto difficile che mi lascia andare sentimentalmente. Per quel che mi riguarda l'idea di trasgressione la vedo quasi come una lezione anatomica, "è questo che vuoi?" Posso non posso dartelo, mi costa non mi costa. Passata la fase sperimentatrice, che cazzo me ne frega?

E' la morale che ci portiamo appresso che ci dà il senso del buono, del cattivo, del perverso del sublime. Naturalmente nel limite del rispetto reciproco non trovo nulla di scandaloso o particolarmente hard depravato, schifoso. Ogni persona è un mondo, un'entità fisica e SPIRITUALE unica, che certo non deve essere omologata dei gusti e non congiunta in alcune analogie istintive base dal fatto di avere il minimo comune multiplo di essere umano. Quello che fa soffrire è il nostro IO la nostra sempre incessante necessità di estensione dell'identità ad un altro altra persona per far capire a noi stessi, che noi non finiamo dove finisce il nostro cervello, il nostro cuore il nostro corpo, ma cerchiamo questa nostra equivalente estensione nell'altro.

Oggi va così. bye

25 maggio 2007

Storia naturale dei giganti

Oggi parlo di un libro che mi ha profondamente divertito:
così è appena uscito per
Guanda "Storia Naturale dei giganti" -

Torna in scena Cavazzoni uno vero "scrittore utile" alla nostra letteratura italiana, con questo esilarante ed epico romanzo, in cui il protagonista (uno studioso dei giganti) si ritrova scartabellando tra archivi letterari a ricostruire la storia di una civiltà che sembra estinta, quella dei giganti. Con pignoleria e meticolosità ce li racconta fisicamente e con tutte le loro grottesche abitudini; così se tanta possanza fisica li distingue, sembra che l'ottusità mentale controbilanci un mito dove non c'è distinzione tra il bello il brutto, il male il bene, il sadico e il sublime. Ma ad un certo punto il protagonista fa conoscenza con una certa Monica Guastavillani, che a poco a poco gli confonderà le idee pure su questa ricerca appassionante...

Per me è un libro stupendo, dove l'autore risece ad intrecciare il riso sguaiato ad un linguggio e uno stile sopraffine...

Le attrattive sessuali (dei giganti)

"Anche se potrebbe sembrarlo, i giganti non sono dei sadici; mancano alcuni secoli perché possano essere sadici. In apparenza il comportamento è lo stesso. Ma se frusta e bestemmia, il gigante frusta e bestemmia senza consapevolezza teologia; mentre gli illuministi (e il marchese De Sade) frusteranno per disfare l'alleanza rea gli uomini e Dio, ed avere di conseguenza un orgasmo teologico (che i giganti non sanno cos'è e non sanno come si fa ad averlo)".

"Morgante era stato all'origine gigante selvatico, ma poi per via di un sogno s'era fatto cristiano: aveva sognato un biscione che voleva mangiarlo, nel sogno aveva chiamato Maometto, ma niente! Il biscione se ne fregava; poi aveva chiamato Gesù e il biscione era scappato. Così era entrato in crisi di fede e su pressione di Orlando s'era fatto cristiano e gigante da guerra"

Sul tirare l'arrosto

"Carduino, (cavaliere di re Artù) arriva e un gigante arrostiva un cervo, (in realtà i giganti lo scottano o lo bruciacchiano) mentre un altro teneva una bella ragazza di 15 anni stretta in mano. E il primo gigante senza stare a sottilizzare troppo, avendo a portata di mano la cerva che rosola (che si bruciacchia), la prende d'impulso e la dà addosso a Carduino, senza domandarsi se è un'arma o un arrosto, essendo come si vede le due cose intercambiabili. Avendo Carduino schivato l'arrosto, l'altro gigante prende dal fuoco un tizzone (che era un tronco di quercia acceso) Carduino schiva anche questo e anche il secondo gigante rimane ucciso.

Come si vede il gigante disturbato all'ora di cena tira tutto quello che ha sottomano, se stesse friggendo tirerebbe il fritto, avesse il gas tirerebbe il fornello a gas o la bombola..."

Il materiale di lancio

I giganti selvatici e non, sono attratti da peso e dalle cose che pesano. A volte si insediano su un monte dove sotto ci sia un'abbazia e si mettono subito a tirar per aria dei sassi, di quattro, cinque chili o anche più, in modo che prevalentemente cadano sull'abbazia. Non stanno a guardare su chi in specifico cadano, se cadono su un frate o su un monaco assorto in una preghiera. Questo fa parte del caso; come fosse una precipitazione meteorologica, di cui loro sono gli agenti. In un certo senso il loro non è un atto contro le istituzioni e la fede cristiana; potrebbere assaltar l'abbazia, distruggere i muri e entrare e far man bassa; invece non si avvicinano. Preferiscono lanciare il sasso a distanza e starlo a guardare mentre scende a parabola; uno ogni mezz'ora, certi giorni nessuno, come se il fenomeno fosse cessato e ritornato il sereno; (---)

I monaci naturalmente protestano, nessuno riesci più a pregare in pace, perché magari proprio mentre uno è assorto, gli arriva un sasso sulla spina dorsale, o un sasso sulle mani congiunte, o sopra un calcagno, o sulla testa, o in mezzo alla chierica allora questi frati girano con il naso sempre per aria e la preghiera non è più sincera, perché per pregare bene bisogna essere lontani da sismi, da richi di frana o di caduta massi, dalla grandine, in quanto che a lungo andare questi fenomeni creano disistima nei confronti dell'Onnipotente: cosa gli costerebbe arginare una frana con un miracolo? creare un muro di calcestruzzo o una rete metallica di contenimento; o anche contro i giganti cosa gli costerebbe confonderli, o obbligarli al trasloco? o far venire loro una sincope? come spesso augurano loro in particolari preghiere specifiche e molto sentite.


EVENTUALI REFUSI ED ERRORI DI PUNTEGGIATURA MEA CULPA

22 maggio 2007

Un inizio mancato

Questo era un vecchio inizio dell'allora F.D.M. diventato poi il nuovo libro. La copertina creata dal mio amico Alfonso a misura, altro titolo intermedio poteva essere CIAMBELLA... allora visto che l'abbiamo tolto, perché non metterlo qui?...

Io non sono una gran gnocca, ma in molti ci provano lo stesso.

Tutto iniziò con il fatto di essere nata di sesso F.

Figa!!!

Certo una quando è piccola, un po’ se lo immagina il principe azzurro, sul cavallo bianco le rose rosse, le cene a lume di candela, le passeggiate in riva al mare, l’amore sotto le stelle, ecc…

Ad un certo punto vedi arrivare un cavallo in lontananza, allora dici: "Ma cazz… mi pare che…", poi aguzzi gli occhi e ti rendi conto che è un asino, come dicono in modenese, e dici: "Ma il principe…?"

È lì sdraiato sul quadrupede un tizio con l’aria cretina, la patta semi-aperta che si gratta la testa e l’alitosi vinacea che dice, "Ma amore mio, sei meravigliosa, ti amo sai? Da sempre."

E una un po’ lì per lì ci rimani un po’ di merda, ma finisci col convincerti che è lui, bestia, è lui il principe mi ha detto "Ti amo, che mi ama da sempre", anche se poteva dirmelo prima allora…

Ma è lui, su uno splendido asino fuori serie, è lui è arrivato!!!!.

Ora aspettiamo il resto.

Intanto le rose con l’euro costano troppo, e per strada ci sono dei bellissimi fiori selvatici; oh e mica tre, ma a iosa. Le cene, si preparano a casa perché primo costa troppo, poi è più comodo (per lui) vuoi mettere, vestirsi, prendere la macchina, trovare parcheggio, trovare il posto?!;

E le candele?

"Non scherziamo! Non si vede una mazza, allora sai cara: un’eccezionale luce neon a risparmio energetico", 126 zanzare tra le quali fai lo slalom, e applaudi come un idiota, e sì, bella cena; poi lava i piatti, e ti fai i viaggi erotici con l’omino di "Mastro lindo" per vendetta.

Ma finalmente arriva il momento delle vacanze, ah sì, il relax…il mare…la spiaggia, chilometri e chilometri da camminare…che culo!

Allora per rinfrescarsi i piedi vai proprio sulla riva dove l’acqua s’agguaglia alla spiaggia. ULTIME NOTIZIE DAL GIORNALE : "Fabbrica chimica perde detriti in mare, petroliera affonda": preso il melanoma dal sole e in più corrosi i piedi.

Non ci resta che tornare alla tranquillità, casa, riposo…che bello!

Si guardano le stelle in cielo abbracciati l’un l’altra, e lui: "Oh mi è venuta fame, questa immagine mi ricorda alcuni biscotti, quello che fanno splasch e uno si immagina l’universo: "Oh cara, mi faresti una tazza di latte?"

Tutta la poesia rovinata.

Certo all'inizio era tutto diverso, dalla cucina al letto.

"Tesoro vuoi il caffè?"… tempo dopo… “Smettila di stringere così la mocca, te lo dico da tre anni che non riesco a svitarla poi…puttana miseria!!!”

Così non resta che deliziarsi con piaceri del sex, eh quello sì, fantastico!

Incontro karmico, il sole e la luna che si fondono, l’oltreoceano che giunge alle alpi

Dopo: "Oh mi scopi alla pecorina che almeno..."

-Fai prima, così non mi viene la cistite.

- Non vedendoti in faccia posso anche non ricordarmi che sei te, ma soprattutto riseco a fare zapping e non perdermi "Beautiful. Ok?"

- Ok.

Qualche anno dopo ancora: "Ma se tu fossi un po’ più…e un po’ meno…un po’ più...insomma, se tu fossi un po’ meno te, sarebbe meglio."

20 maggio 2007

Io


Io il più miserabile dei pronomi.

C. E. Gadda

17 maggio 2007

Dati anagrafici


Girando un po' per internet vedo spesso errori riguardo i miei dati personali, non che poi siano così importanti eh, però precisare soprattutto in un sito di proprietà non è mai un male...

Nome Gisela

che non è un errore o uno strascicamento veneto di Gisella, ma si pronuncia Ghisela con la gutturale per dirla tutta, perché boh probabilmente avrei dovuto passare la mia vita in Germania.
Nome semplificato fin da tenera età in Gisy perché visto le diffficoltà di pronunciare un nome straniero in Italia e in particolar modo a Vicenza - venivano fuori suoni tipo Cissèla, Cisela o Gisela senza la gutturale, o quando uno voleva fare bella figura che sapeva l'Italiano tipo Giselllla raddoppiando le L.
Allora Gisy, non è un nome d'arte cazzo boia, ma per una cosa per rendere più facile la comprensione, a volte c'era naturalmente quelli che per darsi un tono mi chiamava Giselle pronunciato Gisell o Scissell . Insomma un casino. Gisy, mi pare proprio sia il più facile, nonostante qualcuno capisca Gigi.

Cognome Scerman-

di preciso non so l'origine del mio cognome, anche perché mica ce n'è tanti in Italia e non conoscendo bene mio padre è più dura. Allora pensando al cognome ci sono supposizioni o leggende metropolitane riguardo, potrebbe essere in origine tedesca Scherman e ha perso l'H nella traslitterazione in italiano, o che fa più fico pensarlo - potrebbe essere stato di origine ebrea Scermann e ha perso l'N finale. Però mi pare che sta cosa dell'origine ebrea la usino un po' troppe persone quando non sanno da dove cavoli vengono.

Data di nascita 2-06-79-

Anche qui vedo che oscillano le più svariate età, (pure chi dice di meno eh), invece il 2 giusto Cristoiddio ne faccio 28.

Luogo di nascita Malo (VI) -

Sono nata in questa promettente già dal nome cittadina vicentina, oggi l'ospedale nemmeno esiste più. Luogo dove appena nata mio padre regalò una generoso cartone di applesaft (succo di mela) a mia madre per la felicità dell'evento.

Dopo la nascita a Malo fino circa a 3 anni son stata Monaco in Germania, ricordo solo di aver rovesciato un uovo crudo su di una scarpa a una suora. Poi son tornata a Vicenza in quel paesino al quasi Trento confino detta Valdastico (come l'autostrada) e ho vissuto in una frazione di questa valle, in una via chiamata via Costa.
Così gioco con le poche cose attorno, (soprattutto cose perché persone poche eh..).finalmente a 13 anni incontro il mio primo ex, e comincia l'entropia, due anni di una scuola che non c'entrava un cazzo con me tipo segretaria d'azienda dove mi han egregiamente segata per 2 anni di seguito, così per recuperare i schei- mandata al duro lavoro di cameriera fin dalla più tenera età- fu così che leggendo le etichette dei detersivi mi accorsi della passione per la chimica, e di nascosto leggevo i manuali sui tensioattivi) così ancora era presto e qualcosa dovevo pur fare- allora iscritta all'alberghiera pasticceria panificazione da forno a Tonezza del cimone, finita sta cosa della pasticceria a 17 anni, decido di venire via col mio ragazzo dell'epoca (Alfonso, il mio migliore amico attuale) a Modena che mi iscrive a un istituto tecnico biologico, e mi presenta Denny Lugli e gli altri fotografi con cui faccio dei lavori che mai mi sarei sognata prima. Poi si va avanti così che fino il 3° anno di sto istituto tutto bene, poi al quarto mi innamoro perdutamente di un tizio, tra l'altro un parrucchiere sarà mai, e pure geloso, così lascio tutto a parte l'accademia che per fortuna avevo appena cominciato.
Finita la storia col parrucchiere riprendo a studiare e finisco. Poi mi iscrivo a Biotecnologie, per 2 anni, poi mi prende il trip di fare il libro su Ciampi e ci do su. Lascio 14 esami sul libretto. vabbè riprenderò mi dico. ma poi si va avanti e in un momento d incazzatura mentre facevo le interviste per completare il libro su Ciampi e il reggere la depressione comincio scrivere La figa della mutua, diventato poi La ragazza definitiva che sta nel cassetto un anno prima che qualcuno se ne accorgesse, del resto Ciampi è pure uscito, ma non se l'è filato nessuno a parte gli amici di Ciampi e i miei per non farmi disperare; totale: 917 copie vendute di cui immagini 900 ai miei amici e 17 ai parenti di Ciampi.
vabbè vi saluto era per fare un appunto eh.

Bye

15 maggio 2007

Markette


Ho pochissimo tempo per scrivere tra la puntata registrata di markette e la messa in onda di Markette.

Allora volevo precisare una cosa, che io non è che ci sappia proprio stare in tv, almeno così mi pare. Del resto se uno scrive perché dovrebbe anche saper stare in tivù puntodidomanda?

Beh la risposta facilona è per promuovere il libro, e vabbè. E ormaiin tv ci stanno tutti, quasi insomma dal macellaio al parrucchiere agli scrittori, che la tv sembra diventare il lavoro dei lavori, e quello che inqulche modo accalappia l'attenzione eti dà il merito di decenza o indecenza che tantooggi, èla stessa cosa anzi.

Ma io davvero non mi trovo un cazzo bene in tv, cioè per chi mi conosce lo sa - che sono poi allegra su alcune cose che scrivo, ma allegra un pò sti cazzi nella vita a parte qualche esilarante gaffe ovviamente che in genere fa ridere gli altri e me no.

Poi in tv bisogna essere stronzi a quanto pare- se no - non funzioni. Mi dicono pure che oggi essere stronzi è un complimento, io forse in questo ecco io non mi sento tanto così, magari poi lo sono, ma direi che faccio fatica e dovrei impegnarmi almeno per risultare stronza televisivamente.

Poi oh, con tutti gli antidepressivi che c'ho in ghiotto anche se mi scoppia Chiambretti davanti resto immobile, non lo so qualcosa del genere.

Che mi vergogno un pò pure a riguardarmi, "no, non son mia mi ostie". Mi parlo in dialetto.

Ecco la tv non rende sempre l'idea o la esaspera e quindi la distorce.

Il sesso che importante, ma poi il sesso è molto facile da presa per il culo eh ehe si sa...del resto delle altre parti del libro non se ne parla mai, almeno fin ora...ma forse è perché è anti-televisvo.

Vacche sante e mucche grasse da macello. Me inclusa eh...

13 maggio 2007

Fiera e lucciole


Eccomi tornata dalla fiera, praticamente senza voce come quando son partita, andiam bene, sta settimana che mi tocca parlare son senza voce.
Che sia un segnale?
Che sia meglio che sto zitta...beh mi resta sempre lo scrivere.
La presentazione è andata benone, con Castelvecchie Benedetta Cucci finché non sono entrate due suore che immagino abbiano sbagliato sala...e stavano zitte e in ascolto, finché qualcuno non è venuto a recuperarle per porarle fuori. E io che dicevo che la famiglia non esiste più e si son guardate eh beh sì. da una qualche parte ci doveva stare Ruini, vabbé che Castelvecchi è spesso vestito di nero e sembra un frate, reverendo...però...
Comuqnue tornando alla fiera e vedendo la quantità enorme di gente viavai più scolaresche accompagnate dai bravi maestri che devono dare il buon esempio, ai loro discepoli, mi ha colpito questa abbuffata-orgia libresca, di tutto, ma poi tutto sommato a parte i piccoli editori che di solito non si trovano in giro tanto facilmente, i soliti editori esponevano in bella vista tutte le novità e al limite i parziali catalolghi recenti, ma se si parla già di libri di qualche anno fa, uff fatica,a meno che non siano naturalmente "libri noti".
Mi ha colpito ancora l'ipocrisia allucinante di tutti gli addetti ai lavori, gente che fondamentalmente si detesta e si fa schifo, scambiarsi baci & abbracci, gente che sorridendo di vanta pure di essere stronza, ma mica per scherzo pur sorridendo...
"Sì lo so a me piace avere la nomia di stronzo" in un qualche modo mi fa onore.
Insomma pur di fare i reciproci interessi si va più che d'accordo pur pensando che chi ti sta davanti sia una merda assoluta umana, sì ma magari un articoletto che lo fa scappare allora usiamole pure lemerde se ci possono tornare utili.
Beh è così il mondo, e certe situazioni lo accentuano, situzioni in cui naturalmente non conviene essere apparentemente sgradevoli e scgraditi. E allora sorridiamo.
Ma ci vorrà pure un carattere adatto, cacchio mica tutti saran così, ma lì mi dava l'impressione che davvero fosse così, parlo ovviamente della maggior parte degli addetti ai lavori...
Poi del resto ance sta volta mi rendo contodi non dire niente di nuovo, però vedercelo beh mi fa un po' specie sempre...
Poi qualcuno ha scritto che non mi perdo una festa. Please.
La cosa più bella di tutto è stata il ritorno in treno, a vedere di fuori un po' del verde Piemonte. Non so tanto per cambiare mi è tornato in mente Pavese, che certo quei posti li capisco nella sua scrtittura e li ritrovo. Ogni luogo ha davvero una sua entità spirituale e fisica, se lo si vive.
Poi la sera sapere che a Modena c'erano ancora nella campagna dei prati copertidi Lucciole.
Questo è stato il bello di questi giorni.

E naturalmente chi apprezza, spesso è in silenzio.

09 maggio 2007

Ancora in ricordo Atrax Morgue


Ancora in ricordo di questo mio amico - allora molto amico per lo meno; lascio questa sua intervista di qualche anno addietro. Atrax Morgue è stato comunque un buon rappresentante della musica industriale in Italia ,una musica di visioni orrende e grida inorganiche definitive , e ora
Forse ora ha
realizzato il suo progetto più grande.

Ciao Marco

In tutte le tue opere si evince un morboso piacere, un'ossessione, se vuoi, per la morte, la malattia, la patologia sia mentale che fisica, con conseguente necrofilia o dissezione del "Cos'é un essere umano?"; vuoi parlarne secondo il tuo punto di vista?

Ho solamente subito l'incredibile fascino della cosa più bella in assoluto che ho conosciuto da
quando il mio aborto ha visto la triste luce. LA MORTE. Da
sempre la mia ossessione, la mia luce, la mia vita. Tutto di fronte a Lei é così stupido ed insignificanete...Se esiste una sola cos degna di attenzione e di rispetto
per me è proprio Lei , la bellissima potente ed indistruttibile MORTE. La disgrazia è nascereL'essere umano è una malattia, un aborto ed il più delle volte non ne è consapevole. Io mi considero un aborto (ancora vivente, purtroppo…); vivo la mia decomposizione istante per istante, una metastasi continua, il disastro del mio cadavere tra flussi di maledetta energia vitale. un nauseabondo naufragio. "Cos'è un umano?" - l'interesse morboso per la patologia, l'anatomia, la dissezione portano inevitabilmente a lla conclusione del corpo visto come macchina di carne, scatola di viscere pulsanti, manichino o bambola da giuoco. La pornografia e nella variante più estrema la necrofilia sono le conseguenze di questo annichilimento del corpo; ci si riduce a semplici oggetti su cui trascrivere una calligrafia patologica, ghiacciata.

L'arte, o come preferisci chiamare le tue opere, è un modo di sfogare le proprie paranoie e purificarsi, oppure il buio resta anche dopo e, quindi, è solo un modo per non fare cose ancora più pericolose?

Non penso di creare arte; non voglio consolare tanto meno intrattenere nessuno… voglio solo creare fastidio… il disturbo crea disturbo… semmai il mio è un attacco cieco verso qualsiasi "forma d'essere"; principalmente un attacco verso me stesso, ed anche un attacco verso la musica… L'istante della creazione coincide sempre con l'istante della distruzione; ciò che esce è pura energia negativa, fotografie di istanti sonori che muoiono negli attimi… Il buio è sempre presente. Costante. Atrax Morgue è solo un riflessoo della mia insensata condizione di essere (umano?). I suoni che produco rispecchiano il mio inferno.

Come crei i tuoi pezzi, sia dal punto di vista dell'ispirazione che dell'esecuzione vera e propria?

Per quanto riguarda Atrax Morgue tutto è molto improvvisato; la sprogrammazione è l'anima del mio lavoro… Incido cose che poi non riuscirò mai più a ripetere, rimangono lì, ferme, testimoni di quegli attimi… Mörder Machine è un progetto un po' diverso, diciamo la parte più "razionale" di AM; una sorta di distruzione programmata.

Cosa sono il male ed il buio per te? e la deviazione?

Il male è l'uomo… è nell'uomo… è la facciata sporca come il bene è la facciata pulita. L'uomo che vede il male dentro di non può far altro che scegliere l'autodistruzione come ultima via di salvezza. Alcuni scelgono la distruzione; questo dipende dalle tendenze sadiche/masochistiche di ciascun individuo… Non esiste male e bene esiste solo la purezza.

E la vera purezza la si raggiunge attraverso la consapevolezza del male dentro di . Cosa è giusto? cosa è sbagliato? a chi tocca giudicare? sembra che tutto sia tenuto sotto controllo da un misterioso equilibrio; dunque nascita e morte sono la stessa cosa. Sarebbe semplice fare finta che tutto vada bene, che l'uomo è buono e pieno di buoni propositi, ma non è così… Tutta la storia è impregnata di sangue. Il buio lo intendo come buio statico della vita. Capita spesso di vivere giornate di sole nel buio più assoluto. Deviazione. Da cosa? È questo il punto...dalla vita sicuramente.

Non pensi che molti gruppi ultimamente giochino a far paura alla gente, senza essere veramente eversivi (vedi anche Marylin Manson), mentre, quando ci si accorge che qualcuno fa sul serio, si cerca di ammortizzarlo in qualche modo?


Probabilmente sì…; a volte le cose più pregne e più luccicanti e perverse le
ho trovate nascoste nell'immondizia, dimenticate da tutti. Brillavano di una luce intensa.

Quali sono gli artisti, musicali e non, che prediligi? hai delle influenze?

alcune influenze: MB; Whitehouse, Brighter Death Now, Ilona Staller, Joel Peter Witkin, Peter Kurten, Karel Thole, Carmelo Bene, Rudolf Schwarzkogler, Jess Franco, Klaus Kinsky.

Quanto c'è di te in ciò che suoni?

In ciò che suono ci sono i miei riflessi. La mia parte peggiore se vogliamo, che è poi la migliore. Uno specchio delle mie ossessioni, paure… la paura di me stesso. Paure che vengono esplorate ed analizzate con una precisione chirurgica; per penetrarmi sempre più a fondo… Continuo a sfidare me stesso vedendo in me stesso il mio peggior nemico; l'uomo.

Come vedi la vita attuale del versante più rumorista ed industriale della musica elettronica?

Non seguo più molto questo genere di musica; per molti versi è diventato noioso; stimo progetti della vecchia guardia, i "precursori", che nei primi anni '80 fondarono il genere powerelectronics ed industrial (vedi Whitehouse, TG, Ramleh, Consumer Electronics, MB).

Sei interessato al fetish?

La mia stanza è invasa di bambole ed altri oggetti inanimati, che sono poi testimoni della mia stessa morte. Se intendi "fetish" come stile e moda, mi piace l'estetica sadomasochista, abbigliamento in pelle, latex, pvc… tutto questo ha una componente sessuale molto forte…


Nel mondo Atrax Morgue cosa è la donna? Vittima o Carnefice?

La donna è come l'uomo sia vittima che carnefice. In tutte le assassine c'è qualcosa di maschile come in tutti gli assassini c'è qualcosa di femminile. Probabilmente molti penseranno che nei miei lavori c'è molta misoginia; ma non importa, non mi importa quello che pensano. Amo le donne, così come le odio. Amo il loro corpo, la loro bellezza;la donna/vittima la vedo solo come vittima della propria bellezza;si può forse separare il concetto di bellezza da quello della morte? Come diceva Edgar Allan Poe: "La morte di una bellissima donna è sempre un argomento poetico di grande considerazione". Non odio le donne in ; semmai posso odiare l'essere umano, in quanto molte volte certi esseri umani sono come malattie ( me incluso).

Cosa risponderesti a quelli che dicono che "per far rumore col computer" non ci vuole una grande preparazione o capacità, e che il rumore non comunica nulla? Ma l'arte deve per forza comunicare qualcosa a qualcuno?

Punto primo: non faccio rumore con il computer, ma con vecchi synth analogici molto spartani. Punto secondo: non mi interessa la comunicazione; bisogna tagliare i fili… l'unica forma di comunicazione che trovo interessante è giocare con corpi senza senso… Se proprio si deve parlare di arte questa deve essere incomunicabile. Quello che faccio è solo votato a dare forti emozioni, e lo faccio principalmente per me stesso. Una sorta di personalissima pornografia sonora.

Tu hai iniziato nei primi anni '90; come pensi si sia evoluto Atrax Morgue da allora?

C'è stata una evoluzione abbastanza evidente dagli inizi ad ora. Più vivi più soffri. Le ultime cose tendono ad un sorpasso senza-senso. Di degenerazione in degenerazione si arriva alla fase di sorpasso senza-senso. Superare se stessi diventa l'unica cosa possibile per raggiungere l'estrema purezza. Io amo le cose statiche, prive di vita in ogni senso.

Per chi volesse andare a vedere il sito è:



Ci vuole più umiltà che coraggio

Cesare Pavese (Il mestiere di vivere)

08 maggio 2007

Cosa resta

E’ fatica parlare di quello che più ti è caro. Come è fatica fare le dediche vere a chi ti è vicino.

Ieri sera la straziante notizia della morte di un amico, almeno un tempo lo era, vari anni fa, eccome.

Morte decisa e consapevole, se mai una morte decisa può essere consapevole o se questa consapevolezza altro non sia che uno sdoppiamento in cui è la propria assenza più che la propria esistenza a deciderlo. Quali saranno stati gli ultimi pensieri,perché sicuramente li avrà avuti, prima di quell’assenza perpetua.

E poi ti rendi conto cosa tutto è nulla davanti ad una perdita del genere, dove quel rovistare in fondo, non ha fondo. Eppure andare avanti di veglie.

Pure lui uno dei personaggi che appaiono nel mio ultimo libro. Roger, che naturalmente non è il suo vero nome. Roger che con la morte ci giocava spesso, ci giocava e ci stava male, ci giocava e stava male bene pure col sesso. Tra manichini, Barbie, ratti di laboratorio, tarantole in gabbia, tavolini con gambe di manichini, luci rosse e dischi anni ’70. Roger che alla fine era stufo, e pure lui dato all’inorganico sesso di bambole teschi e luci alla fine si faceva amare, e sì era l’amore, come tutti che voleva e di trovava di ragazza in ragazza, o quando voleva essere lui altra luce negli occhi si faceva bello, si faceva bella. Ma amava le donne, e amava la morte, lo capivamo, sembrava anche un gioco e ci giocava spesso su questo estremo nichilismo. Che anni fa aveva creato il proprio santino plastificato con tanto di data di nascita e di morte, erano 8 anni fa circa.

Che poi ad un certo punto le nostre strade si sono divise. Si potrebbe trattare di bisogno d’amore. E lui che mi aveva scritto “ora posso dire di sentirmi veramente solo”. E a me dispiaceva. Poi ultimamente stava bene, caspita stava bene, cosa c’è da dire, stava bene, fino un altro crollo. Ma io questo non posso saperlo, ci eravamo lasciati i nostri ricordi alle spalle, quasi 10 anni fa, intensi anni che giravamo pure a vedere le belle donne, a sorridere a mangiare, e tutto quello che tra amici si fa.

Ieri sera è come se questa notizia mi abbia ricongiunta, perché la morte in un qualche modo ci riconcilia nel pensiero dei vivi, nel loro ricordo qualunque assenza. E io non posso che fare che ricordare così, come l’ho lasciato nel libro, ma anche per me naturalmente molto di più.

E chi sa, sa.

04 maggio 2007

I paladini della morale


Allora con i paladini della morale...
Non è sempre facile svignarsela con una battuta tra persone che si prendono così sul serio, persone che fanno i così bravi genitori, che riescono a tenere sotto controllo i loro figli in ogni occasione e a tutte le età, che le loro figlie o i loro figli mai farebbero chissà ché, sono gente per bene del resto si sa, mica sono cattivi esempi.

Loro si devono scandalizzano quando si parla di numerologia dell'amore, che poi voglio dire che cosa ci sarà ormai di scandaloso?
Fare orge è scandaloso?
Andare con uno del tuo stesso sesso è scandaloso?
Vestirsi in latex è scandaloso?
Calpestare chi vuol farsi calpestare è scandaloso?
Adorare i piedi è scandaloso?
Boh non so, io non lo trovo né trasgressivo né scandaloso, se uno c'ha voglia di farle ste cose nel rispetto degli altri che cosa c'è di male?
Poi si può fare come non fare, non c'è nessuna regola che impone queste cose il ché sarebbe grave, ma è grave anche che esista una morale che dica che è detteriore e anzi di cattiva presenza.
No ho mica capito, c'è gente che ammazza, che stupra, i politici che ne fanno di ogni- poi è scandaloso fare un'orgia, andare con una donna, leccare i piedi...
Ma tutto sto perbenismo, che 2 coglioni. Sì è pure abbassata l'età media di chi fa sesso..e allora? Tuteliamoli? Ma da ché? Dal piacere?
A me tutto sto perbenismo e sto bonismo mi fa davvero girare...del resto Mr vaticano non aiuta, ma nemmeno la tv, che se da una parte tira proprio al pruriginoso, dall'altra tira proprio al bacchettismo più estremo.
E dire che son una che nemmeno scopa eccessivamente, però non si può dire nemmeno questo senza che passi da zimbello...
Se non scopi mai sei uno sfigato - se scopi sempre sei un pervertito, si è sempre un caso umano per un motivo o per l'altro, ma a loro i figli arrivano con la cicogna? E poi crescono sotto i cavoli? Ma uno può stare bene come sta? O se sta bene in un certo modo sembra rompere cmq le balle...
Ci sono delle regole che evolvono con la cultura, quindi non è che non si arriverà a provare più emozioni come è stato detto - attraversando chissà che esperienze, semplicemente ci sarà un'evoluzione del modo di provare emozioni.
Certo molti di noi sono a cavallo a un epoca che era tutta realtà e poi è subentrato il virtuale, dunque per un senso di emozione nostalgica capisco che è una nostalgia lecita, e le domande a volte son spontanee, ma mi pare di capire soprattutto una cosa, che ognuno è figlio del proprio tempo e del proprio luogo...