Vorrei che fosse notte
Elliot edizione
160 pag
14 euro
L'altro ieri finalmente son riuscita a vedere il libro nelle librerie ed è stata una grande gioia!
Vorrei che fosse notte è per me un libro importante, è molto più sudato di quello precedente, molto differente, importante tanto come quello su Piero Ciampi se proprio dovessi fare un paragone, che per me fin ora quello è stato il libro più importante.
Questo mi riguarda molto più intimamente anche se di sesso non se ne parla proprio. Ho preferito tenere il narratore (che è un bambino) al maschile, perché mi è nata così questa voce e così l'ho mantenuta, nonostante le varie discussioni.
Certe cose possono appartenerci più di altre che sembrano parlare di noi solo perché ci mettiamo un Io davanti o una figura che si associa molto più facilmente all'autore.
Miller in un 'intervista diceva che vedeva pregna di autobiografia la letteratura futura difatti non si sbagliava, oggi c'è questa necessità anche da parte del lettore di associare in maniera ologrammatica il protagonista proprio di trasporlo ad un reale, a qualcosa di molto vicino, e che lo può riguardare.
Un po' è sempre stato così, ma oggi causa anche cultura generale a maggior ragione.
Esiste il veneto in questo libro, son più che altro episodi che ho sentito accadere lì, più o meno ilari nella loro tragicità, in una famiglia ipoteticamente la "mia" di narratore che si disperde tra gli avvenimenti naturali e tragici affrontati delle volte con un cinismo imperdonabile altre volte con una nostalgia terrificante, i fatti, più che le parole lo dimostrano. Frank uno zio familiarmente sadico che si dedica alla fatiscenti imprese umanitarie è il protagonista che accompagna dall'inizio alla fine le varie esperienze che viste dagli occhi di questo bambino sono solo un strumento per provare a ricostruire anche un passato che si immagina migliore, ma solo perché non l'ha vissuto. Non dico tanto altro. Poi il libro come al solito piace o non piace, i libri come le persone sono entità, sono nell'insieme quell'emanazione che ti fa piacere, non piacere o rimanere assolutamente indifferente do fronte quella presenza.
Io so cosa ci ho messo qui. Purtroppo c'è già qualcuno che pensa, o gli piace pensare che come l'altro libro non sia un mio lavoro autentico; può essere che gente che non ha a che fare con l'editoria, non sia in grado di valutare un lavoro o il lavoro che un autore che si spacca letteralmente il culo - visto che si parla di libri - sta a fare (in realaizone al compenso effettivo) se non quello e butta via della soddisfazione di potersi condividere con i lettori.
E se questa gente (gli insinuatori) avesse decenza forse si impiccerebbe d'altro, ma chissà... fa sempre così piacere quando le cose vanno bene a qualcun altro trovare dei motivi che questo bene in qualche modo non sia un bene di merito, ma dato o dal caso o da cause poco nobili.
Solo se si agisce col cuore, si può arrivare al fondo, chi si ferma alla superficie, troverà sempre il mare increspato, come diceva Claudio Lolli, sul fondo del mare si sta calmi, sei sempre lì, bello calmo...e ci puoi rimanere per sempre da qualunque dimensioni ti osservino dall'esterno, quell'eterno che certi altri invece subiscono perché non sono nel divenire.
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1 giorno fa
11 commenti:
Sarà con piacere che andrò a leggere questo tuo nuovo libro.
paolo
barbar
:) grazie x la fiducia
a chi insinua, qualche parola dal tuo cuore:
"...ho subito un singolare avvertimento, ho sentito passare su di me il vento dell'ala dell'imbecillità"
C.Baudelaire
;))
Comunque sia, ti faccio i miei più cari auguri per questa nuova avventura letteraria! E, se ti dovesse servire, io sono sempre qui :)
ale
Oh, è proprio bello 'sto libro.
Ma chi è che insinua?
Ciao,
Gianf
@ Cris - essercene di Baudelaire oggi
@ Ale - grazie
@ Gianf - insinua chi probabilmente non sa come funzionano le cose nell'editoria anche se vorrebbe.
Senza capire che anche un minimo cambiamento ad una sola - è un compromesso che fa soffrire, e non son disposta a tanto...
beh tanto diranno sempre qualcosa no?
Che bello, brava Gisy! Questo romanzo m'incuriosisce più dell'altro :-) Poi mi piace la copertina e pure la casa editrice Elliott, che sta pubblicando belle cose. Congratulazioni (eh, ogni tanto una bella soddisfazione ci vuole) :-)
@ Ilaria - grazie che sei passata. Ho come l'impressione che a quelli che è piaciuto molto il romanzo prima - questo gli sarà un pò ostico - e a quelli che gli piacerà questo - quello prima gli avrebbe fatto più o meno schifo...
:) la tua considerazione quindi mi pare coerente :P
Lo sapremo solo leggendo... e lo farò :-) Comunque è meglio variare, anche per non ritrovarti compressa in un cliché!
Grazie Ilaria :)
la mia idea è che in un cliché ci finisci sole se fai un gran successo più che se fai tante cose su un genere; certo se fai tante cose di un genere e fai successo allora ci finisci con l'etichetta - ma sennò è abbastanza relativo - chiaro che il sesso - etichetta più che altri argomenti - difatti io mi son ribellata parecchio ricordando sempre con gran fatica (da arte degli altri) che prima esiste un libro su Piero Ciampi, ma quello che fa parlare poco fa parlare poco e quasi non ti considerano, anche se per me intimamente quel libro è stato assolutamente più importante.
Son loro i maliziosi ;)
Ho iniziato a leggerlo da pochi giorni.
Mi accompagna in autobus tutte le mattine verso il lavoro. Le prime pagine mi hanno incuriosito molto.
E poi la copertina è meravigliosa!
.. che ne ho voluto fare una foto e aggiungerla ad un altra..
Complimenti,
Luca
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