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"Piero Ciampi una vita a precipizio" ed. Coniglio agosto 2005 - raccolta di interviste agli amici dell'autore morto nel 1980 causa un cancro ai polmoni quando avrebbe voluto fosse cirrosi
"La ragazza definitiva" - ed. Castelvecchi aprile 2007 - romanzo sul sesso l'ironia la morte.
IN LIBRERIA "Vorrei che fosse notte" Elliot edizioni
IN LIBRERIA "Piero Ciampi Maledetto poeta" Arcana edizioni 2012
ci tocca giocare di slalom. Molto, molti, e molte cose tocca evitare. Molti anni fa, avevo 17 anni, e già lavoravo da alcuni anni. Straordinari tanti. Non pagati(vedrai, mi dicevano i capi) un giorno farai carriera e guadagnerai tanto.... Ma a me sarebbe bastato lavorare quel tanto che basta per una piatto di minestra a mezzogiorno e una bistecca la sera. Eh no, il capiitalismo cosi muore. Bisogna lavorare, poi consumare quello che stabiliscono i mercati(era il 1967) ecc ecc. Questo era un pensiero a 17 anni di età.
Mah! forse un pochino hanno ragione loro, chissà. (Oh, io non ho fatto carriera, ho lavorato, come tanti, poi negli anni 70' hanno cominciato a dare paghe un pochino più giuste)
E da sempre oltre alla minestra e alla bistecca, ho comprato con quello che guadagnavo altre cose.
Gioco 1(uno) euro a concorso al superenalotto. una volta i concorsi erano due a settimana, e io giocavo 2 euro a concorso. Poi (Veltroni) per dare soldi al ministero dei beni culturali, inventò il terzo concorso settimanale. Per cui io decisi di diminuire la giocata da 2 euro a 1 euro a concorso.
Già, e ogni giorno c'è conferma, non solo personale, ma mi pare ci sia un crescente malcontento...
Per quanto riguarda il lavoro poi, Paolo, non ne parliamo. C'è davvero da essere contenti no di fare un lavoro che piace, ma di fare un lavoro qualsiasi. Qui si potrebbero aprire pagine e pagine...
3 commenti:
Karate & kung-fu.
Questo il commento per la foto.
Quanto all'amarezza del post..no-comment.
Quel che s'inventano si commenta da solo.
ci tocca giocare di slalom. Molto, molti, e molte cose tocca evitare.
Molti anni fa, avevo 17 anni, e già
lavoravo da alcuni anni. Straordinari tanti. Non pagati(vedrai, mi dicevano i capi) un giorno farai carriera e guadagnerai tanto....
Ma a me sarebbe bastato lavorare quel tanto che basta per una piatto di minestra a mezzogiorno e una bistecca la sera. Eh no, il capiitalismo cosi muore. Bisogna lavorare, poi consumare quello che stabiliscono i mercati(era il 1967) ecc ecc.
Questo era un pensiero a 17 anni di età.
Mah! forse un pochino hanno ragione loro, chissà.
(Oh, io non ho fatto carriera, ho lavorato, come tanti, poi negli anni 70' hanno cominciato a dare paghe un pochino più giuste)
E da sempre oltre alla minestra e alla bistecca, ho comprato con quello che guadagnavo altre cose.
Gioco 1(uno) euro a concorso al superenalotto.
una volta i concorsi erano due a settimana, e io giocavo 2 euro a concorso. Poi (Veltroni) per dare soldi al ministero dei beni culturali, inventò il terzo concorso settimanale. Per cui io decisi di diminuire la giocata da 2 euro a 1 euro a concorso.
paolo
barbar
Già, e ogni giorno c'è conferma, non solo personale, ma mi pare ci sia un crescente malcontento...
Per quanto riguarda il lavoro poi, Paolo, non ne parliamo. C'è davvero da essere contenti no di fare un lavoro che piace, ma di fare un lavoro qualsiasi. Qui si potrebbero aprire pagine e pagine...
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