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IN LIBRERIA

09 ottobre 2008

Baldazzini e Sexyrama


E' us
cito per la "Coniglio Editore" Sexyrama, un volume che racconta il cambiamento dei costumi femminili attraverso le immagini dei periodici dal 1969 al 1979 - una mia intervista all'autore Roberto Baldazzini

- Sexyrama è un libro che ripercorre attraverso immagini di riviste, il cambiamento del femminile, e dei suoi costumi tra il 1960 e il 1979 - una tua collezione preziosissima di prime pagine che raffigurano donne icona come Marilyn Monroe, Brigitte Bardot, Grace Kelly, nel pieno della loro forma, ma anche donne "di tutti i giorni", donne della nostra storia televisiva e del gossip italiano come Raffaella Carrà, Ornella Muti, Sophia Loren, e tantissime altre ... Tutto raccolto in questo libro che hai deciso di pubblicare con Coniglio editore...

Qualcuno ha già parlato di nostalgia perché si evidenzia il periodo che va dal 1960 al 1979. Un periodo lontano, sono passati 29 anni. Non c'è nulla di nostalgico a ricordare il passato. Capisco che ognuno ha il proprio stato d'animo nei riguardi di quello che è trascorso, per me qualsiasi situazione trascorsa è nostalgia, anche il ricordo del giorno prima. Ma proprio per questo lascio che il passato acquisti il proprio potere con il tempo che passa. Il passato per me è sempre stato insegnamento e questo libro ne rappresenta un capitolo. Il passato è esperienza, è vita, spesso sono ritornato a guardare il passato per andare avanti, l'ho usato come un propellente. Sexyrama è come un album di figurine, molto bello come oggetto, prezioso per l'immensa quantità di immagini che ripercorrono un periodo importantee nello sviluppo culturale della società.

- Cos'è che più ti è piaciuto nel fare questo libro...

Un piacere profondo nel condividere con i miei sensi tutto questo materiale d'archivio. Come fossi un ricercatore di preziosi tesori. Il tesoro ce lo avevo in casa, si trattava di dargli il giusto valore. Ho potuto finalmente vedere le migliaia di riviste che ho raccolto nel tempo sotto un'altra luce, più luminosa, più accogliente. Sentivo di poter selezionare materiali veramente belli, piacevoli alla visione, poi con la tecnologia è determinante la possibilità di avere quasi simultaneamente sotto gli occhi una quantità enorme di immagini! Mi sono sempre piaciuti i libri che contenevano migliaia di immagini...ora posso dire di averne creato uno anch'io.

- Il feticcio del collezionismo delle riviste, soprattutto di quello legato proprio alla rappresentazione della donna, in te quando e come nasce?

Ero piccolo quando ho cominciato a provare piacere nel raccogliere materiali cartacei.! Non saprei dare una spiegazione razionale al piacere che deriva dall'essere circondato da libri e riviste. Possedere ad un certo momento era diventato un imperativo, ma direi “leggere” le immagini era talmente piacevole che avevo bisogno di consumarne sempre di nuove! Potrei paragonare le immagini femminili dei rotocalchi a potenziali bambole di carta da ritagliare Così mi sono messo a raccogliere, posso dire di essere stato fortunato, migliaia di riviste, molte ne ho buttate, oppure strappate, ma comunque tutte le ho considerate per la loro piccola o grande importanza visiva, sociale, emozionale. Alla fine ritengo di avere fatto una scelta, quindi l'accezione tipica che definisce il collezionista non mi appartiene fino in fondo, credo, ora come ora, di dedicarmi con molto più ardore alla vita di relazione che quella con questi straordinari oggetti inanimati!

- La prima immagine che ti ha erotizzato che riesci a ricordare?

Ti riporto la descrizione “originale” che la definisce, scritta per il libro: Sono particolarmente legato al numero uno di King e a un’immagine in bianco e nero che trovo molto, molto sexy; anche oggi la posso rivedere e la sensazione è la stessa. Rappresenta Maria Grazia Buccella in biancheria intima, a figura intera, che si sta sistemando le calze, con lo specchio alle spalle che la riflette. Calze, scarpe con il tacco, non eccessivamente alto ma a spillo, la sua gamba sinistra che crea un angolo di novanta gradi con il piede appoggiato sulla poltroncina; il busto leggermente piegato in avanti verso di noi, le mani appoggiate sul polpaccio per lisciare ed aggiustarsi la calza velata, mostra generosamente la scollatura che evidenzia un seno florido sostenuto da un reggiseno; infine un sottoveste corto che arriva giusto a coprire le giarrettiere del reggicalze! Una bellissima immagine che conteneva tutto l’abbigliamento intimo che io allora potevo immaginare indossato da un corpo femminile!

-Sexyrama ha avuto un gran riverbero, recensioni importanti, i giornali ne parlano, un buon passaparola tra la gente, forse c'era bisogno di vedere "com'eravamo" , per ricordarci un po' di noi...secondo te, perché è piaciuto tanto, te l' aspettavi?

In questo libro si parla di un ventennio veramente importante per alcune generazioni, ma direi un po' per tutti...Quindi alla fine credo di avere “raccontato” attraverso una mia ossessione, un periodo che tutti possono dire di avere trascorso con trepidazione e “nostalgica”attenzione. I cambiamenti erano all'ordine del giorno quando si sa che a volte l'uomo non ama i cambiamenti, soprattutto repentini, ma sono convinto che invece aiutano nella crescita personale e nella trasformazione sociale. Sexyrama è un libro che lo si può leggere sotto tanti punti di vista, ogni lettore diventa libero di interpretarlo per quello che è la propria esperienza di vita. Non pensavo che questo libro potesse avere tanta risonanza, non ci pensavo proprio, l'ho fatto con piacere, come molti dei progetti artistici che concepisco e spero proprio di avere trasmesso a tutti coloro che lo sfogliano quel piacere che ho infuso nella sua realizzazione!

-Dopo aver visto queste immagini, si sono aperte varie discussioni su come è cambiata l' immagine della donna da "ieri" a oggi, c'è chi ne fa una questione di "peso" - "di carne" in più rispetto ad oggi; in che direzione credi sia evoluta l' immagine della donna...

Beh...potrei rispondere in maniera brutale dicendo che ora la bellezza non riesce a riconoscersi se non si “ridefinisce” con un bisturi, un ritocco fotografico... Ma poi a forza di ripetere la stessa cosa mi sembra una frase fatta, un luogo comune. Ho visto anche oggi una ragazza (?) non so se definirla “ragazzina” che girava per la strada con il suo zainetto ed era magra, molto magra...ho pensato che non stava bene, la sua faccia non era felice. Ho visto un'altra donna, dico donna per dire che doveva avere un'età tra i 35 e i 45, che mi ha fatto pensare a tutto lo stress che aveva in corpo, tesa, asciutta, finta-bionda, no, così non mi piace la femminilità! Poi ti racconto di immagini sfuggenti per la strada, sui rotocalchi si innescano prototipi femminili poco credibili, come se tutte dovessero essere protagoniste di un serial televisivo o emule fatali di una riscossa crepuscolare. Nessuno vuole invecchiare con la propria faccia...e la paura prende il sopravvento! Poi ci sono le tendenze e la moda che spinge ai cambiamenti, estetici, mai sostanziali. Una definizione dell'immagine della donna moderna? Fredda!

e l' immaginario sul femminile da parte dell' uomo?

L'uomo sta a guardare, come sempre, cambiano i modelli e lui si adegua. L'uomo le vuole provare tutte, magre, grasse, top model o veline! Spesso l'uomo tende a esaltare certe immagini femminili, a venerarle e allora si scontra con la propria ingenua e infantile tendenza a non voler vedere la realtà!

Oggi si è persa un po' di femminilità, o semplicemente siamo in un' evoluzione tale che porta la femminilità a manifestarsi sotto altri aspetti - del modello androgino che oggi sembra quello dominante cosa ne pensi?

No, diciamo che oggi c'è una tendenza a valorizzare l'aggressività come dimostrazione di potere. Anche la donna tira fuori le unghie! Credo che il desiderio dell'uomo sia quello di scoprire sotto le mentite spoglie di una ingenua e piacevole compagna una straordinaria femmina virago capace di saltargli addosso e dominarlo! La mia ipotesi di androgino è quella di un essere che vive una simbiosi assoluta con se stesso. Questa immagine mi spaventa, ora che sento un forte desiderio di amorevole contatto con il corpo della mia compagna! Se c'è, una donna di un tempo ed una di oggi, chi eleggeresti eterna come rappresentazione del femminile... Allora mi piaceva morbida e sinuosa, oggi mi piace ancora morbida e sinuosa, e non so se questa definizione appartiene al passato!


Presentazione domenica 19 ottobre ore 11.30
alla Feltrinelli di Modena - cliccare la locandina
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2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...
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