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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

28 giugno 2008

Quando non ci siamo non ci siamo

Oggi guardavo su youtube un'intervista ad Ezio Vendrame che come sapete mi sta molto a cuore. Credo di poter dire che sia una delle migliori (più grandi) persone che ho conosciuto, con le sue durezze, le impossibilità di conciliare con il vivere sereno, ma un grande, perché si espone, vive con il cuore aperto, scoperchiato anzi e badate bene non vuol dire essere sentimentali, ma essere, essere fino in fondo anche a costo di bruciare con tutto questo esserci.

Insomma vedo quest'intervista a questo ind (che non so perché ma non riesco a postare il video) ma facendo copia incolla lo potete vedere

http://www.youtube.com/watch?v=uk2qLFLxQew

e dico, ma sono deficienti questi giornalisti? Ma si vede tutta la mancanza di sensibilità nell'avere davanti una persona del genere. Cosa fa questo, come poi tanti altri, è lì tutto preso dalle sue cazzo di domande che scusate non valgono una sega, preso dalle sua sterilità rattrappito dentro. Va bene, salviamoci perché alla fine sono le risposte che contano, e anche quando le domande sono assolutamente noncuranti un genio del sentire, rimane sempre un genio dell'essere.

Possono attaccare su tutta la merda che c'è al mondo, ma quando vedo n'abuso su qualcosa che ritengo puro e incontaminato, allora sì, non resisto e mi verrebbe da tirare delle gran legnate.

Riporto se non riuscite a vedere l'intervista che è patetica, a mio avviso, alcuni passaggi.
I porci cari miei, non faranno mai indigestione di perle.

....

Ezio, l'ultima tua fatica letteraria, parla sempre di calcio?

No, ma quale fatica, le fatiche sono altre,

Quali?

"le fatiche sono altre...esistere" ... (...)

scrivere per te è una terapia
?

"mi sto salvando dal suicidarmi quindi non ho alternative"

è un mondo brutto quindi dove viviamo
? (dopo che gli ha detto per 15 secondi che la terra
è un inferno di un altro pianeta)

io vivo con il cuore, perché secondo me se uno non vive le cose con il cuore, non diventa grande, bisogna cercare di cogliere le cose più belle che ci da questa cazzo di vita (...) anche perché non è ciò che si vede che esiste, ma soltanto ciò che si sente, e sentire è la cosa che conta più.

(....) l'amore è tutto, solo l'amore può dare ampiezza alle cose, nel tempo per il tempo. L'amore che ha questa stramaledetta condanna della perdita, che non si può amare veramente qualcuno senza il timore di perderlo, però senza la sofferenza non è amore, diventa un'altra cosa.

Tu sei innamorato adesso?

Io son sempre innamorato, altrimenti muoio.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma il tipo, era un giornalista? Dal profilo di chi ha caricato non direi...
Più che porci, direi curiosità senza passione.

Gisy ha detto...

Ma chi se ne importa se era giornalista o no? - qui si parla di una persona che manca totalmente di delicatezza e di sensibilità rispetto alla persona che ha davanti, sia per il tipo di domande, ma anche, forse soprattutto per il tono... non senti che non c'è?

Anonimo ha detto...

Sì, hai ragione.

Anonimo ha detto...

Io alla gente come il tipo che fa le domande gli infilerei in gola un paio di secondi di vita intensa, poche manfrine giornalista o meno...qui s'è veramente sospesi in un limbo stupendamente criminoso : idiozia pura. e se di per giunta manca pure la sensibilità...beh allora lì avrei preferito un bel ceffone perlomeno per cercare un risveglio...uno qualsiasi, sta gente se non si sente pizzicata fa finta di niente...tutti hanno quest'osceno vallo di persistenza nel far finta che la gente non sta male,che la vita tutto sommato è buona e che chi soffre tutto sommato è perché c'ha dei problemi comunque sia risolvibili

Trincia-Senna

P.S. = Anonimo Veneziano - Morte a Venezia,
Venezia parassista

Anonimo ha detto...

ho visto.
E si, praticamente si sentono le risposte di Ezio, e hai ragione tu l'interlocutore che fa le domande è come non ci fosse.

Sono le parole di Ezio che contano.

E che parole...

Credo sia una persona, che nonostante l'apparente pessimismo, se si ha la fortuna una sera di incontrare e star li a parlare con lui, della sua poesia, letteratura, ti trasmetterà un senso del vivere comunque.
Nonostante tutto.

paolo
barbar

Gisy ha detto...

Ezio ha un senso del vivere fortissimo, proprio perché è uno di quelli che è passato attraverso - la perdita e la sofferenza, ha tutta la mia stima, perché per vivere, se si ha un pò di sale in zucca ci vuole un bel coraggio...

Anonimo ha detto...

Veramente una grande persona, una grande scoperta; mi riconosco molto in ciò che dice. E gli occhi, gli occhi con cui dice quelle parole mi bucano veramente il cuore. (Asso)

Gisy ha detto...

Se non si conosce vale la pena approfondire, ci sono certe persone che t danno davvero un senso allo stare al mondo. Anche se non si dovessero mai incontrare di persona.