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06 maggio 2008

Lettera riguardo alle finte di suicidio

In questi giorni mi è stato postato un commento piuttosto lungo su un post precedente. riguardo l'eutanasia e il suicidio
Allora visto l'apprensione di chi l'ha scritto, ho pensato di metterlo qui, in quelli recente. Oggi, cioè il 6 maggio di un anni fa - tra l'altro è anche la data di suicidio si Atrax Morgue. http://gisy79.blogspot.com/2007/05/ancora-in-ricordo-atrax-morgue.html Rimando anche al suo post. Ciao Marco.


Ecco la lettera

Ci possono essere molti motivi che possono spingere al suicidio.. ma trovo che tutti siano superabili con molta buona volontà. La cosa che meno sopporto sono le "finte" del suicidio.. quelle farse che si fanno soltanto per attirare l'attenzione. Io mi domando, in questo caso, cosa diavolo potrebbe pensare, quale orrore potrebbe assalire il suicida quando si accorge che sta morendo davvero e che non è un gioco, che non può fermarsi. Sono innamorata di un ragazzo che usa fare così... gli ho chiesto di non tagliarsi e non fare più cose tanto stupide, ma ha iniziato ad accumulare così tanto rancore, che alla fine l'ho lasciato libero di fare come credeva. Vi dirò.. mi è sembrato di commettere un delitto, di fargli capire che della sua vita non mi importava più. Sono veramente arrabbiata con lui, lui finge di suicidarsi... e questo non lo sopporto. Non so più cosa fare con lui... per vendicarsi di un mio comportamento (reiterato, ma ognuno ha i suoi difetti :-(, ha finto di suicidarsi al telefono. Da quel momento, è cambiato qualcosa.. e lo vedo con occhi diversi, quasi che prima non avessi mai collegato la possibilità che morisse "realmente". Mi ha fatto orrore pensare a lui che si diverte a far scorrere il sangue dalla sua pelle... l'ho immaginato per la prima volta con un taglio alla gola. Ma la cosa che mi ha più colpito.. è stato ciò che ho pensato. Anche se ho urlato, sono restata lì ad ascoltare che non fingesse, ma poi i rumori duravano da troppo e mi sembravano proprio reali.. allora mi sono spaventata ed ho chiuso il telefono.. e.. ho pensato che fosse pazzo e che questo l'aveva portato a morire. I suicidi usano la loro morte per ferire gli altri... per lasciare un senso di colpa e di vuoto.

Ogni volta che sopravvive, ritorna con una voce che traspare gioia.. e mi dice che non l'ha fatto per me. Io resto un po' confusa, perché un momento prima, sembrava che non ero più il suo primo pensiero e gli dava fastidio se cercavo di fermarlo. Oppure era come se fosse colpa mia, che ero arrabbiata...
Senza dubbio, facendo così detiene il potere. Ne sono molto innamorata, poi so cosa vuol dire soffrire.. ma forse questo mi porta a non vedere le cose in modo oggettivo. Ormai ne ha combinate così tante, che dovrei lasciarlo e dimenticarlo... ma ogni volta è difficile, c'è sempre qualcosa che ci riporta insieme. In ogni caso.. sentire quei rumori al telefono per scherzo, è stato orribile. Risentirli poi, per davvero, per un'altro dei suoi suicidi "finti", è stato ancora peggio. Mi manca il cuore, ormai... Non so come comportarmi con lui.. cosa devo fare? Devo fare l'indifferente? E se poi muore veramente? Oppure devo dargli retta e continuare a sentire degli ultimatum al mondo? Sembra che i genitori non si accorgano di niente, eppure se ne va in giro bendato...
Sono contro il suicidio.

io dico

Moltissimi motivi che possono portare all'idea del suicidio, forse quasi tutti almeno almeno una volta nella vita, ci abbiamo pensato, anche se in maniera più o meno superficiale - arrivare al suicidio vero e proprio, è già più fatica sia per l'istinto base di sopravvivenza, sia e credo di averla vissuto, per il dolore che può provare nel provocare il dolore di chi amiamo e ci ha a cuore.

Tu parli anche di autolesionismo riguardo questo ragazzo, che è comunque uno stato mentale patologico, direi tutto sommato abbastanza diffuso, ma che va curato con attenzione.
E' logico che chi soffre di disturbi analoghi non li abbandonerà con una semplice richiesta.

Quasi tutti quelli che simulano suicidi, lo fanno con l'intento di avere delle attenzioni, o per ottenere quello che non sentono di avere, magari affetto, o una solitudine incolmabile.
Spesso, e il suicidio ne è l'esempio più eclatante, ma ce ne sono tantissimi altri - l'autolesionismo, è una forma di masochismo verso gli altri, come il sadismo stesso, è una forma di masochismo verso se stessi. Questo binomio è difficilmente dissociabile.

Ma non tutti i suicidi lo fanno davvero per ledere a chi rimane, alcuni sì, ma non tutti. Spesso, certi non ne parlano proprio, agiscono e basta.
Altre volte, sapere che c'è chi ci ama invece, anche in fasi in cui al suicidio ci si pensa frena l'istinto auto distruttivo per la volontà di non fare del male.

E' meglio vivere una vita d'inferno? io non credo, certo si devono fare molti tentativi per cercare di vivere al meglio possibile, e curarsi. Ma non sempre questo ha esito positivo. Naturalmente ogni situazione va vista e rivista da tante angolature e solo i veri coinvolti sanno cosa vivono, ma proprio per questo un aiuto esterno e lucido non fa certo male.

Sicuramente la persona con cui hai a che fare, ha problemi che non si risolvono solo a parole d'amici e fidanzata. sarà sempre inconsolabile, non abbandonarlo totalmente, ma non farti prendere dai sensi di colpa, se no gli darai più forza nel continuare a fare quello che fa, perché capisce d'avere un potere, e non va bene. io cercherei di parlare anche con le persone che conosci che possono essergli realmente vicine, genitori compresi questo punto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un peso grosso, non puoi portarlo... non permetterglielo. Gisela ha ragione, parlane con altri.

Anonimo ha detto...

approfitto di questo post per segnalare un bellissimo lavoro (documentario- si trova in dvd) che ha a che fare con l'argomento suicidio. Si intitola " un'ora sola ti vorrei " di alina marazzi.
E' un opera autobiografica che narra del rapporto tra l'autrice e la propria madre, morta suicida quando lei aveva solo otto anni, e "riscoperta" attraverso i filmini di famiglia girati dal nonno, l'editore ulrico hoepli.
Per me è un piccolo gioiello, se avrete modo di vederlo mi farete sapere.
Saluti cari, Davide

Gisy ha detto...

@ Davide - l'ho visto, proprio su tuo consiglio, interessante proprio perché fatto da archivio, certo se era bella.
Tristissima la storia.

Anonimo ha detto...

Carissima, che piacere sapere che hai seguito il mio consiglio.
E' vero, la storia è lacerante...ma è stata trattata con leggerezza priva di ogni forma di tetorica o rivendicazione ed è piena anche di un senso di "riconciliazione".
A me ha fatto questo effetto: è il segno che cmq Alina ha " fatto i conti " con il suo lutto. Forse a me è piaciuto anche per questo (avendo perduto-anche se non per suicidio- mio padre all'età di 16 anni)
Un abbraccio, Davide
PS mi sento terribilmente in debito con te per la questione " Zenobi" ma spero presto di darti notizie in merito
;-)