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"Piero Ciampi una vita a precipizio" ed. Coniglio agosto 2005 - raccolta di interviste agli amici dell'autore morto nel 1980 causa un cancro ai polmoni quando avrebbe voluto fosse cirrosi
"La ragazza definitiva" - ed. Castelvecchi aprile 2007 - romanzo sul sesso l'ironia la morte.
IN LIBRERIA "Vorrei che fosse notte" Elliot edizioni
IN LIBRERIA "Piero Ciampi Maledetto poeta" Arcana edizioni 2012
Se potessi scegliere quali di questi "cantanti " elimineresti dalla faccia della terra
27 maggio 2008
Flavio Giurato e Paolo Nori
“C’era una canzone, tempo fa, di uno che poi non si è più sentito con nessun’altra canzone. Si intitolava il tuffatore, mi sembra. Volevo essere un tuffatore per rinascere ogni volta dall’acqua all’aria”
Eh beh direi che allora va proprio bene che segnali :)no è una coincidenza da pooc! é n grande Flavio Giurato, da poco è pure uscito il suo nuovo album, anche se io forse per nostalgia son sempre attaccata ai suoi vecchi lavori...
Questi giorni sono delle streghe assassine...non lasciano tregua e pulsano con il loro gatto morto contro ogni cosa...una cosa fatta bene...mai dannazione! tutto è vigile, mostruosamente attento a ciò che accade, ogni errore lo paghi con un urlo sulle montagne, disgraziato eco...ma esiste un posto dove la gente non rompe i coglioni?
dici bene, sai magari anche cambiare facce, più semplice...Artaud diceva "datemi un posto dove fare, dove essere ciò che realmente sono" la gente non mi lascia fare, la kappa d'afa, disgraziati che non sono altro! che poi non è sofferenza, non è patire, non è guaire...mica quella roba lì...è SOSPENDERE, REGIMENTARE qualcosa che non dev'essere regimentato, mettere mano su ciò che è pronto a crepare se solo lo sfiori. mi veniva in mente quando me ne stavo in Francia ad Antibes...oh che bello, oh che meraviglia, oh che bella gente questi francesi qui, diversi da tutti, diverso da tutto...più il tempo passava e più il mio senso d'adattamente schizzava via, s'appesantiva proprio di quelle loro grazie; noi siamo con noi anche se certe volte una faccia non vale un altra.
@ Trincia vero; sai bene quanto Bernhard è andato dietro nella sua vita questo discorso, che ricorre incessantemente in certi suoi libri nei romanzi vuole sempre andare via da un posto per non capire quello che viene detto, non avere più le facce conosciute di fronte, ma dice anche che poi, senza la gente si cola a picco.
Bisogna reggersi sempre in quell'equilibrio pre-colo-a-picco
Che dire... di solito buona fortuna! Se ci credete, conoscendovi forse no, vero? Abbiate cura di voi, almeno al meglio possibile. Ciao! Oh Laura, Intima, come vorrei ci fossi anche tu sabato... Ciao!
Flavio, e una sua canzone, sono finiti pure dentro il romanzo di Sandrone Dazieri "Gorilla Blues", la canzone è Mi Lang- non era ancora uscita su disco che già suonava su un libro! Incredibile, dove non osano le radio possono i libri e gli scrittori. Prima le radio libere ora che le radio sono prigioniere, solo i libri-liber!? Vorrà pur dire qualcosa l'etimologia... az
10 commenti:
La copincidenza è troppo grossa per non segnalarla: stavo ascoltando Core Addannato quando ho letto questo post.
Eh beh direi che allora va proprio bene che segnali :)no è una coincidenza da pooc!
é n grande Flavio Giurato, da poco è pure uscito il suo nuovo album, anche se io forse per nostalgia son sempre attaccata ai suoi vecchi lavori...
Questi giorni sono delle streghe assassine...non lasciano tregua e pulsano con il loro gatto morto contro ogni cosa...una cosa fatta bene...mai dannazione! tutto è vigile, mostruosamente attento a ciò che accade, ogni errore lo paghi con un urlo sulle montagne, disgraziato eco...ma esiste un posto dove la gente non rompe i coglioni?
Un saluto
a mo di bolshoj
Trincea-Senna
@ Trincia - No, te lo giuro non esiste, per un fatto semplicissimo, dove noi siamo, noi siamo con noi. E poi dove vuoi che si va?
dici bene, sai magari anche cambiare facce, più semplice...Artaud diceva "datemi un posto dove fare, dove essere ciò che realmente sono" la gente non mi lascia fare, la kappa d'afa, disgraziati che non sono altro! che poi non è sofferenza, non è patire, non è guaire...mica quella roba lì...è SOSPENDERE, REGIMENTARE qualcosa che non dev'essere regimentato, mettere mano su ciò che è pronto a crepare se solo lo sfiori. mi veniva in mente quando me ne stavo in Francia ad Antibes...oh che bello, oh che meraviglia, oh che bella gente questi francesi qui, diversi da tutti, diverso da tutto...più il tempo passava e più il mio senso d'adattamente schizzava via, s'appesantiva proprio di quelle loro grazie; noi siamo con noi anche se certe volte una faccia non vale un altra.
Trincia-Semma
@ Trincia vero; sai bene quanto Bernhard è andato dietro nella sua vita questo discorso, che ricorre incessantemente in certi suoi libri nei romanzi vuole sempre andare via da un posto per non capire quello che viene detto, non avere più le facce conosciute di fronte, ma dice anche che poi, senza la gente si cola a picco.
Bisogna reggersi sempre in quell'equilibrio pre-colo-a-picco
Che dire... di solito buona fortuna!
Se ci credete, conoscendovi forse no, vero?
Abbiate cura di voi, almeno al meglio possibile.
Ciao!
Oh Laura, Intima, come vorrei ci fossi anche tu sabato...
Ciao!
Flavio, e una sua canzone, sono finiti pure dentro il romanzo di Sandrone Dazieri "Gorilla Blues", la canzone è Mi Lang- non era ancora uscita su disco che già suonava su un libro! Incredibile, dove non osano le radio possono i libri e gli scrittori. Prima le radio libere ora che le radio sono prigioniere, solo i libri-liber!? Vorrà pur dire qualcosa l'etimologia...
az
Non conoscevo Giurato. Grazie.
(appena ho un attimo butto giù qualcosa su Vysotskij).
Saluti,
Alessandro
@ Dente - Quante cose si potrebbero conoscere...ma il nostro tempo è limitato no?
Attendo volentieri Vysotskij, molto volentieri.
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