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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

14 ottobre 2007

Costanzo e Marketing vari (il nulla che si posto)

Quando oltre il sesso c'è dell'altro siam sicuri che l'altro lo vedranno in pochi ! Il problema è quello che gli editori fanno leva si quello che pensano sia il "marketing adatto" infatti io ci son rimasta male, su come è stato gestito questo libro.
Certo c'è sesso e molto - come negarlo? E io non voglio assolutamente negarlo - Ma il messaggio di base è la solitudine, anche l'incomunicabilità, la difficoltà delle relazioni,la morte e la malattia,questo però da un punto di vista commerciale è sempre un rischio, figuriamoci metterlo su un'esordiente. Io son rimasta molto delusa, perché all'inizio c'era un gran leccamento di culo da parte di tutti, poi naturalmente quando decade il tuo tempo prezioso ti trattano come una pezza da piedi o quasi. Mi son sentita dire che il giorno che ho firmato quel contratto "era il giorno più bello della mia vita" cioè l'editore mi ha detto. Vabbè non ci vuole un genio a capire che esagera, ...poi sparito nelle nebbie per sempre.-Me frega una michia se legge. Così è stato. tanto valeva che lo davo ad altri a sto punto, almeno erano "onesti" dall'inizio nel dire che il target da seguire era quello. Ed io che mi son fatta abbindolare buoni sentimenti (miei) che illusa!


Poi - Costanzo è stato avebbè..., così il suo uguale staff - pronto a tutto. La vicenda è stata esattamente così e ve la racconto - mi era capitata di essere stata chiamata da una rivista nota proscrivere un tema-racconto sulla sessualità. Avevano già il titolo scrivi riguardo "la trasnsessualità", un termine da loro coniato che dovevo spiegare con parole mie. Mi han spiegato quello che volevano, mi pagavano bene, molto bene, ed ho accettato (son sensibile scusate eh ai pagamenti). L'articolo esce, e mi leggo nel titolo in grande che io non ne sapevo nulla "scrittrice erotica (?) si definisce transentimentale racconta di una sua esperienza con una donna. O adesso non ricordo,ma una cosa simile, insomma lo spacciavano x autobiografico.
Mi chiamano un giorno dalla redazione di Costanzo, un tipetto un po' arrogante mi dice che faranno una serata sui gay con 2 coppie di uomini e 2 coppie una donne gay e che mi volevano in trasmissione perché IO mi definivo transesetimentale, Io gli ho spiegato che quello era una articolo che ho scritto era una rivista, ma il contenuto era alfine di rendere il concetto. Allora si irrita e mi dice, sì ma l'hai scritto che sei stata con una donna,gli dico sì è vero, ma voi volete far una cosa morbosa, allora si è incazzato, poi il contesto era davvero stretto e lui si sa sputtana quel che può,allora gli dico,senti te a mai fatto delle cose per soldi? e sta zitto, beh io sì,e a me di raccontare delle balle gratis tra l'altro non mi va, e poi anche se ho avuto delle esperienze simili, non mi va di parlarne pubblicamente. Il tipo si incazza e mi sbatte giù il telefono. L'editore pure si incazza che ho rifiutato. Poi richiamano qualche settimana dopo credo - mi dicono che mi vogliono cmq come ospite, io rimetto in chiaro delle cose, e loro mi assicurano che sarà una serata generica con altri ospiti ce non c'entrano nulla infatti proprio nulla, non c'era una persona che c'entrasse coll'altra e quando c'era da parlare non si poteva.
Costanzo mi chiama nel camerino, io ho detto cazzo adesso ci prova, ma mancava troppo poco perché lo facesse, allora lì con il muso lungo fino a terra, mi fa "ma non sei felice" - io gli dico, Costanzo son depressa, e lui con quella voce da sorcio impappinato mi dice qualcosa,poi mi dice anche mettiamole cose in chiaro io non sono un moralista. Eh s'è visto. E di punto in bianco, torna fuori la domanda sulla trasentimentalità, a me è venuta una rabbia omicida, anche se la nascondo bene, non sapevo se dire davanti a tutti, sì me l'han detto quelli della rivista di scriverlo, e son stati loro a dire che autobiografico (senza chiedermelo tra l'altro) e facendomi passare per la trasgressiva di palare fetish che ci può stare eh, ma è un capitolo su 26 per cui fate voi.
L'idea è proprio si sentirsi usati – pure un altro conoscente aveva messo in chiaro di non sparlare di aver fatto un trapianto di reni, e la prima domanda che gli ha fatto è stata quella riguardo l'operazione, con Giovanna è capitata una cosa analoga (oltre al provarci9 e con la Spack è andata pure in risarcimento. Veramente un bel mondo complimenti. Io sinceramente vedrò di andare se capita a quelle trasmissioni un cui la libertà di espressione c'è, e non ti mettono cose in bocca che non si sa da quelle altezze o bassasse arrivino. tanto più passa quello ahimé.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

eh, che merda!
non capisco per quale meccanismo perverso vien fuori che tra libro e scrittore (tanto più se sbattuti dentro un target tipo sesso o feticismo) il riflettore si accenda sullo scrittore (e pure morbosamente alle volte), piuttosto o ancor prima che sul libro. o meglio lo capisco ma sta cosa fa proprio schifo e non capisco perchè non ci si possa sforzare a fare diversamente.
ali

Gisy ha detto...

@- Ali -Oggi, sembra che in tutto venga prima l'essere personaggio che quello che fai veramenmte - ti snaturano in base a come pensano che sia quello che più fatirare l'odiens. e direche un'opera peresistere nn avrebbe nemmeno bisogno della presenza fisca dell'autore no? se non in letture. Ma la qualità non cambia con il presentarsi in un modo o meno dell'autore,magari uno sa scrivere bene,ma si imbrarazza nel parlare o viceversa, sa parlare benissimo fare spettacolo, ma non sa scrivere...e le variantisono infinite

Poi naturalmente tantetrasmissioni che si capisce già in origine come saresti messo in mostra, ed è meglio dire di No subito,perché poi succede che anche se ti danno corda subito,quando sei lì, poi saltano fuori come vogliono loro. E terimani così come mi è capitato, a non sapere se stareal gioco, tanto ormai sei lì, o dire guardate che se i titolistifanno di testa loro sono affari loro.. ma poi vai a tirare dentroa tua voltapersone che non ne avrebbero colpa ecc. ecc..
Mancano di rispetto in maniera terribiel difronte anche a faccende personali piuttosto private - quello del trapianto di reni, è ancora traumatizzato da quella volta - e dice, mai più ci tornerò. A giovanna è successa una cosa simile amnni, fa aveva messso in chiaro che non voleva domande sulla vita privata e la primissima cosa che le ha chiesto la spack è "ah ho saputo che consuo marito non va molto bene !" Capito ?! lei ha fatto causa tipo 500 mila lire allora inezie. Ma ti fanno capire che per loro sei un burattino. Che deve staresempreai loro comodi.

Io da una parte son felice di lavorare ad altro che non riguardi ilsesso, anceh se mi sarà più difficile forse collocarlo in mercato, ma chi se ne frega? A me ora interessa questo. Perché cmq quanso non c'è il sesso, sei meno attaccabile,(anche se lo sei sempre per un motivo o perl'altr)o...quando c'è interesse dietro, non hanno il mino rispetto e pudore pu di far audiance e mi fa incazzare da morire, tanto più se non sei "nessuno"

Cmq tutto insegna, ah quello sì.

Anonimo ha detto...

Incantevole,
il tuo cuore:*

Anonimo ha detto...

Eh, Gisy... purtroppo, (quasi) tutta l'editoria con la
E maiuscola funziona con questi precetti.

Castelevecchi ha cercato di "trasformarti" nella nuova Pulsatilla (monetariamente parlando) che se ne va in giro per televisioni a dire cazzate sulle sue cerette e smagliature facendogli salire il conto in banca.

Ma tu, si vedeva subito, non sapevi stare al gioco... anche televisivamente parlando non funzioni nei contesti Costanziani o Chiambrettiani... per questo ti ha abbandonato a te stessa!

Se come personaggio - più che come scrittrice - non funzioni, lui che cazzo se ne fa di te?
Specie se poi son le tv a non volerti più...

Fidati: fin dall'inizio a lui del tuo libro non è fregato un cazzo... ha sempre e solo pensato a come costruirti e farti diventare un "fenomeno da baraccone" fabbricasoldi.

Stai attenta per il prossimo libro, ma se vai con Mondadori o Rizzoli tant'è... l'unica libertà autoriale che auspichi te la possono dare solo i piccoli editori indipendenti con, ovviamente, minori possibilità di vendite (e guadagni).

Ale

Gisy ha detto...

L'unica consolazione che posso avere è che con questo han pochi attacchi plausibili. Credo. Poi certo le possibilità restano sempre infinite,ma infinitamente minori a certe tematiche.
Cmq diciamo che ho anche rinunciato varie altr apprizioni perché mi parevano davvero fuori luogo, e non ne sono per nulla pentita.

Perché se avessi la barba sarebbe così diverso...in tutti i sensi...

Anonimo ha detto...

E' triste perché sa di autocensura, ma penso sempre che al giorno d'oggi una giovane scrittrice (seria) non dovrebbe mai esordire con un libro in cui parla di sesso perché viene subito etichettata e alla fine è controproducente. Dipende però da ciò che una vuole. Vuole avere un successo facile, immediato, fare soldi tramite ospitate in tv nei peggiori programmi (pazienza se venendo usata/umiliata)? Bene, scriva di sesso. Se invece una scrittrice (e penso sia il tuo caso) ha magari qualche ambizione in più, cioè semplicemente quella di scrivere di ciò che vuole venendo riconosciuta per il suo valore (se ce l'ha) e non morbosamente ammirata solo perché parla di sesso, allora dovrebbe pensare bene a cosa scrive e magari, all'inizio, censurarsi. Certo, tu non potevi forse immaginarlo prima, 'sto schifo, ma ora lo sai. Io in certi programmi non ci andrei mai... Considera sempre che siamo in un paese sessuofobo, e la tv è il regno della sessuofobia! In bocca al lupo per il tuo nuovo romanzo :-)

Gisy ha detto...

@ Grazie Ilaria sei carina, ricordo comunque che il mio primissimo libro (2005) era su un cantautore stupendo che ho amato immensamente ed è Piero Ciampi. Naturalemnte si capisce che quello non fa audiance, non faceva audienace nemmeno Ciampi stesso povero cristo geniale.
Ma ilcuorevale la pensa, c'è, anima e davvero quella va difesa. Però cosa vuoi è dura... appunto si vedrà come si farà. C'è sempre il fatto, che se vai per editori minori rischi davvero una diffusione inesistente e vabbè, am epiacrebbe lavoraci proprioconi libri (è unillusione unsogno, mahcissà) vediamo, vediamo, cmq è un gran discrimine essere donne in lavori del genere...

violazione ha detto...

Gy, non posso che condividere, ma al tempo stesso esortarti a migliorare in cinismo...

cerco di spiegarmi brevemente...

se ai soldi fai attenzione, perchè giustamente danno la possibilità di gestire con più libertà le nostre vite, non puoi altrimenti rifiutare il funzionamento consumistico del sistema, che, per "audience", si aspetta da te determinate "apparenze" per vendere e lucrare sulla tua immagine...

insomma, sfrutta il sistema,non viverlo a pelle, per quanto sappia come sia difficile, ma non c'è bisogno di snaturarsi, bensì raccontar balle, consumistiche balle, che potrebbero tornar utili al tuo portafoglio...

purtroppo ci ritroviamo a vivere in questo "sistema" e non si può far altro che cercare di sfruttarlo ponendoci con una relativa indifferenza e prendendo quel che si può per permetterci di comprare le libertà desiderate...

inutile porsi eticamente di fronte al "mercato", dove la monade è la moneta, per quanto non possa piacere...

ma l'alternativa è andar a vivere sotto i ponti...

e poi, forse, qualcuno comprerà i tuoi libri per curiosità morbose, ma leggendo, troverà anche altro, e l'importante è che quell'altro lo abbia fra le mani, altrimenti non ci arriverà mai...

so che questo ragionare non sarebbe degno se intendiamo porci secondo alcuni principi etici che facciamo propri, ma ripeto, in questo "sistema" è quasi impossibile affermarsi per come desiseriamo, e di conseguenza bisogna porsi con una certa dose di cinismo per sopravvivere e sfruttare chi vorrebbe sfruttarci...

ciao, e in bocca al lupo...
anzi, dovrei dire "attenta ai tanti lupi..."

Anonimo ha detto...

"Il Male,
quando tocca
il fondo,


scava."





Gisy, penso che ora tu stia vivendo quel malessere "dicotomico" che viveva Piero in continuazione.
Il bisogno cioè di comunicare la propria Anima, i propri pensieri, agli altri ( e raggiungere più persone possibili ) e la consapevolezza che gli unici mezzi umani che ci permetterebbero di farlo, sono più sporchi della merda.

Non so che soluzione darti, perchè credo che stare a galla nel mondo dell'arte sia peggio che stare a galla nella propria vita.
Però, magari, tu prova ad ascoltare quale è il tuo bisogno più grande.
Se è in assoluto quello di comunicare, allora tappati naso orecchie e bocca e vai avanti.

Altrimenti usa altre vie, che ne sò, quella internettiana non è male, come già stai facendo.

Ti abbraccio forte e col cuore,

gerardo

Anonimo ha detto...

Sì, Gisy, hai detto una grande verità: è un gran discrimine essere donne in lavori del genere.... E' questo il punto. E mi sembra che ormai, purtroppo, le stesse donne si siano totalmente rassegnate a tutto ciò, forse perché, effettivamente, più che indignarsi (e starci male per niente) non c'è molto da fare... Che ingiustizia. Però è anche vero, Gisy, che "resistendo" e insistendo dritte per la propria strada, ce la si può anche fare.

Anonimo ha detto...

Scava molto di più lo squallore... tv docet.

Anonimo ha detto...

Ma... tutto questo quando è successo?
Ancora l'altra volta, quella che hai messo su youtube?
E' successo qualcosa col romanzo che stai scrivendo adesso?

Anonimo ha detto...

Forse.. in bocca al lupo non è l'augurio più adatto ..................................................................................................
non so che dire....................
reggi l'urto! Non lasciarti andare!!
Stammi bene.

Gisy ha detto...

Eccomi eccomi, scrivo da Roma, che son qui a fare foto.
Allora

@Violazione - sì è vero in parte si può fare anche così, chiudere, un occhio due, tapparsi le orecchie, e quello che si vuole che è meglio :) ma è più che restare indifferenti è sentirsi a posto con sé, e questo in questi contesti non mi riesce facilissimo. Bisogna anche capire, se una libertà presunta nonpossa venire una schiavitù...

@Gerardo - ci siamo già parlati. Un sorriso.

@Ilaria - è inutile, non ci prendono sul serio, almeno come letteratura no, per le cazzate sì.
fatto mondo. Forse cambierà, forse, non da qui a poco però.

@Antonio - è successo quando ho avuto ache fare con la televiose "maggiore" quindi sì, quando sai anche tu...ma per sentito dire mi era già chiaro.

Anonimo ha detto...

Grande Gisy!
Anche io ero tra quelli che ti giudicavano partendo dalla figa... ma questo è un po' lo scotto da pagare quando ci si presenta in una maniera molto improntata sulla fisicità. Certo poi io ho cambiato idea, quando ho letto il romanzo.. ma sai qual'è il problema? Che Costanzo e soci il tuo romanzo non l'hanno mai letto, non avevano la minima idea di chi tu fossi, e hanno parlato con la tua foto anzichè con te...
Ma quelli che hanno perso l'occasione sono loro, e il pubblico della tv, mica tu...

Gisy ha detto...

Certo fin dall'inizio uno sa a cosa va incontro a pubblicare un libro del genere - è inevitabile che il messaggio primo sia quello riguardo il sesso, un editore o un altro quello che pensano faccia vendere non è certo la qualità letteraria ilprimissimo criterio ora (e mai ci fosse).

Oggi parlare di letteratuta diventa comuque difficle, ma nemmeno dico della letteratura pallosa, di certi romanzi - è che si è nell'ottica del rapido consumo, del tutto facile qui e ora, dello scandalo, e forse si perde il senso del bello e del tragico - i tempi di assimilazione non si possono avere veramente, ameno che uno non lo faccia di professione, e se uno lo fa di professione è già un passo indietro al bello.
Oggi - un calssico fatto oggi dico - che peso avrebbe veramente? A volte me lo chiedo.
Cmq il problema del porsi è che è facile attaccarsi alle etiichette facili della tv, quando magari seiin contesti che cosa puoi dire,qualunque cosa dici te la fanno apparire ridicola se mai te la facessero dire.
E chissà perché quando c'è da parlare di Piero Ciampi cambiano discorso...
vabbè è così.