E’ vietata la riproduzione, parziale o totale, in qualsiasi forma e secondo ogni modalità, dei contenuti di questo blog, senza l’autorizzazione preventiva dell’autore.
Tutte le interviste, gli articoli, e le pubblicazioni artistiche realizzate da Gisela Scerman sono protette dal diritto esclusivo d’autore, e il loro utilizzo è consentito solo citando la fonte e l'autore e/o chiedendo il permesso preventivo dello stesso.

Creative Commons License



News e appuntamenti


x




IN LIBRERIA

30 aprile 2006

Guccini e affini. Quando gli sbagli diventano successi


Ieri mi è capitato di scambiare due chicchiere con Guccini. La prima cosa che ha detto dopo aver saputo del libro su Ciampi, è dirmi che non lo ha mai fato impazzire.
Che si ricorda che assieme a Bonvi (il disegnatore) già la mattina in pochi sorsi si era sià fatto fuori mezza bottiglia di whisky, e Bonvi diceva "si è fatto iil suo doppio whisky". Poi ridevano come dei pazzi. Anche Bonvi del resto non era da meno.
"No non mi ha mai fatto impazzire, ma era un vero poeta alcolista, con tutte le caratteristiche dei poeti alcolisti. In ogni caso credo di essere stato l'unico a cantare dal vivo "Quando il vento si leva" di un certo tipo che si faceva chiamare Piero Litaliano, senza l'apostrofo".

E poi Guccini giù a leggere il suo libro "Vacca d'un cane", (finezze a parte) alla faccia "poetica del mulino bianco":)))...
Poi a dire che originariamente anche lui ascoltava molto i francesi, poi gli successe di portare a casa un americano che faceva l'autostop, Gucci gli fece ascoltare Brel e altri; l'americano storse il naso. Allora gli chiese, ma tu cosa ascolti? "Dylan" . "Ah, Dylan Thomas" capisco. No Bob, Dylan.
Che al tempo qui pochissimi sapevano chi era aggiunse.
Allora da lì partì Guccini che va dietro a Dylan. Allora il suo inglese era parecchio imperfetto ma in questo modo così scrisse "Ma noi non ci saremo"...pensando fosse la traduzione se non corretta almeno sonora di "A hard rain's a-gonna fall" a volte pensare cose ne portano altre... io non lo sapevo che era nata così quella canzone...c

vabbè... così tanto per dire qualcosa

24 aprile 2006

Rivista: L'accalappiacani

Che cos'è "l'accalappiacani"?
Eh, non parlo di quello che corre dietro ai cani, o in un certo sì, nel senso di cani anche come potenziali "autori". Difatti, questa volta si tratta di un progetto di rivista periodica, ideata e sostenuta da Paolo Nori, Ugo Cornia, Ermanno Cavazzoni, Daniele Benati, con l'intenzione di estendere la collaborazione a tutti quelli che fossero interessati a partecipare, con le proprie idee, le proprie proposte letterarie o di qualunque altro tipo.
Circa una volta al mese ci si riunisce (chi può e chi vuole) al cinema "Cristallo"(via bonini ferrari) di Reggio Emilia, in date da stabilire; ma alla rivista si può anche partecipare "dea fuori" mandando i propri contributi via mail, all'indirizzo sotto indicato (Certo le discussioni sono molto interessanti e divertenti a vedersi, e poi si parla di tutto un po').
Chi conosce questi autori e sa che la loro narrazione si avvicina all'oralità, non per questo si deve sentire in dovere di seguire...(anche perché poi cosa c'è da seguire? A dire il vero mi fanno un pò ridere quelliche mettono tutti in un gruppo gli scrittore emiliani, come mi fa ridere chi mette tutti in un gruppo gli "scrittoriorali" per restare in Italia, mi vorrete fare il favore che Gianni Celati assomiglia a Tondelli ad esempio, eh no. Ma poi gli esempi sarebbero molti, se poi si estende il campo...)
Comunqnue tornando a noi, i contributi possono anche non essere di ordine narrativo tipo racconto, ma anche tipo idee di rubriche o quel che si vuole.
Credo proprio per questo L'accalappiacani possa essere un'esperienza divertente, che si discosta dal solito modo serioso di vedere la letteratura, facendola rimanere una cosa seria.
Anzi serissima, ma non priva di emozioni e divertimento.
Tutto questo sarà sostenuto dalla casa editrice DeriviApprodi che nel suo sito ha dedicato una pagina a questa possibile realizazzione, se volete darci un occhio è

http://66.249.93.104/search?q=cache:UJfciYrs5LoJ:deriveapprodi.org/editoriale.php%3Fid%3D18+%22l%27accalappiacani%

mentre per domandare informazioni direttamente a chi organizza scrivere a :
laccalappiacani@arcire.it

Buon divertimento
Gisy

21 aprile 2006

Foto artistiche o meno

Ciao tutti...mi spiace che Bernhard non abbia prodotto grandi commenti (e me ne rammarico, (anche se un pò me l'aspettavo) perché per me è un autore fortissimo e molto importante) così torno a parlare di foto che son sicura interesseranno di più.
Ultimanete ho avuto una discussione con Baldazzini sul fatto di cosa può essere artistico e cosa no...parlando di fotografia. Lui in un certo senso sostiene che le sue sono foto artistiche; a me piacciono alcune, mica voglio dire di no, ma per dire sé per dire se una cosa è artistica o meno è sufficiente che piaccia? O è addirittura ampiamente sufficiente il fatto che piaccia?
Beh, io non mi trovo d'accordo.
La realtà così come, il tanto poi amato amatoriale, credo resti amatoriale, che può piacere fin che vuoi ma è amaoriale. E se mai ci fosse una pretesa di perfezionare l'amatoriale, sarebbe già un tentativo di avvicinarsi all'artistico...
O che forse la realtà sfugge sempre e anche la realtà ripresa nel suo presente subito dopo si ritrasforma in una rialebarazione della realtà, quindo non più realtà...
Non credo molto alla giustificazione di dire che molte foto artistiche siano spesso fredde, e senza emanazioni, anche lì dipenderà dall'artista, come non tutte le foto amatorialemnte erotiche erotizzano... Credo che Baldazzini sia un ottimo, ripeto ottimo fumettista oltre un grande amico, e le sue foto possono cmq rimanere degli ottimi strumenti per ricavarne dei splendidi fumetti, oltre che per gli amanti del quotidiano riprodotto, (che scusate mi pare abbondi).


:-) g

03 aprile 2006

L'esorcista su mediaset

Ieri cambiando canale son sfortunatamente piombata in una trasmissione della De Filippi - (lei?) aveva un abbassamento di voce: praticamente una doppiatrice perfetta per Regan la posseduta protagonista dell'esorcista. O per qualsiasi altri demone che si voglia