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IN LIBRERIA

08 novembre 2008

Evviva squarcialupi


Lasciamo il fine settimana con un pò di meno tensione,. ecco qualche opera del nostro amato Pignagnoli...

Opera n. 191

C'era Franco Pilastri che aveva sempre un'aria da svagato, da tipo inconcludente, una notte sognò che s'era sparato un colpo in testa e dopo l'aria da inconcludente non ce la ebbe più.



Opera n. 223

Dio esiste. Me l'ha detto Squarcialupi. Solo che dopo che ha fatto il mondo s'è addormentato e non s'è più svegliato, m'ha detto Squarcialupi. E io ci credo perché è uno che ha fatto il giro dell'altro mondo, Squarcialupi. E' stato anche all'Inferno e ha detto che non c'è nessuno. Solo Hitler.

Opera n. 224

In genere me le racconta sempre quando andiamo fuori queste cose, perché dentro non si fida della gente che abbiamo intorno. Sa anche chi è stato il domatore a mettere per primo la testa dentro la bocca di un leone, Squarcialupi. Era un tipo di nome Isaac Van Amburgh. Me l'ha detto una volta che in un bar ci hanno portato una bottiglia di vino che si chiamava Vino Leone.


Opera n. 226


C'è quello scrittore bolognese, lì, vanitoso, petulante, pieno di sé come un uovo, con quel suo ghignotto dalla smorfia quasi sempre insolente, che nonostante tutto è anche lui un poeta d'avanguardia minore come tanti altri. Anzi lui è anche peggio perché è un poeta d'avanguardia minore pentito, che è la razza peggiore che ci sia. Quelli lì son tutti venuti fuori di galera spifferando alla polizia i nomi dei loro complici e l'indirizzo dove potevano trovarli. E dopo che son venuti fuori di galera hanno abbracciato il mondo dell'arte facendo dei quadri astratti o scrivendo poesie sentimentali. Nessuno di loro però è diventato un trombettista oppure un pianista. Perché imparare a suonare la tromba è mica facile come imparare a sparare con una pistola. Ci vuole molta più pazienza. Bisogna mettersi lì tutti i giorni a far della pratica e le note le devi trovare tu. Non te le danno già fatte, come le pallottole.

Opera n. 227

I dottori gli avevano detto che se mangiava un'altra fetta di mortadella moriva. Di mortadella ce n'è ancora, ma lui non c'è più.


3 commenti:

Pellescura ha detto...

Vino Leone mi sa di nome di vino tarocco:-)

Anonimo ha detto...

Pignagnoli più lo leggo più mi piace. Me lo tengo sul comodino, così lo posso sfogliare prima di addormentarmi, se mi va. Quella della mortadella mi fa sempre ridere. Mi è piaciuto anche il cd del Pignagnoli ballabile... Insomma, meno male che ogni tanto si riesce ancora a ridere, dico io :-D
Buona settimana, cara Gisy :-)

Gisy ha detto...

@ Pietro - eh beh sì, anche a me pare farlocco, ma magari è buono...

@ Ilaria - Pignagnoli è sempre una boccata d'aria fresca. Anche quello ballabile, in lettura è più che straordinario...

se solo si ricucisse ad introdurre in un programma televisivo..

grazie per il buon inizio...anche a te :)