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IN LIBRERIA

15 ottobre 2008

Alberoni: come potremo fare senza?


Forse che la gente in genere ama solo ciò che capisce, così si può compiacere di essere intelligente di ciò che capisce, ma non posso credere quando leggo alcuni pezzi di Alberoni che troneggia su uno dei quotidiani più importanza d'Italia tipo il Corriere tipo..

Concediamoli che non è più giovane che le connessioni neuronali siano un po' sputtanate, concediamoli che è un uomo di altri tempi, ma concediamo anche di dire che come riporta giustamente il blog di kataweb - quelle cose che scrive è "un palese esempio di banalità strapagate".
In un certo senso può anche far sorridere; a pensarci fa sorridere anche Deleuze e Derridà e compagnia bella quando scrivono e forse ci vendono aria fritta, ma almeno per vendercela questa aria fritta, questi francesi si sono inventati un linguaggio a descapito pure delle loro teste, almeno ci hanno provato a fare i furbi menandocela e forse menandosela, ma ragaz Alberoni no, no, bello vecchio e ruspante ci viene a dire in maniera limpida, poche ciance cos'è l'amore, cos'è la fiducia, la fedeltà, e tutte quelle cose a cui l'umano si interroga - beh lui ci risponde così come ogni domanda abbia una risposta facilissima e ovvia ! In realtà così facile che è proprio lui che deve venircela a dire...andate a dare un occhio al suo sito e vi tornerà il buon'umore (se non pensate che guadagna fior di quattrini dicendo ovvietà talmente ovvie, che sembrano barzellette "tipo sei stato tu a rubare la marmellata?" "No" "E in invece era stato lui" e giù a ridere.
Ma ci sono anche lettori che lo prendono sul serio, e dicono cazzo è proprio così - e quindi ad esempio alla domanda:

Come sappiamo se siamo innamorati?

lui seriamente risponde

"Come fai a sapere se sei veramente innamorato? Che non si tratta di una cotta momentanea, di una infatuazione? Studiando i sentimenti che provi quando sei lontano dall’amato. Non basta il desiderio ossessivo insistente di rivederlo, di sentiti dire ti amo, di fare all’amore. Quando sei veramente innamorato vieni preso da terrore panico che non ti ami più, dalla disperazione perché sai di non poter vivererespirare senza di lui. E quando lo ritrovi è come se fossi tornato a casa dopo un esilio di mille anni, come il bambino che terrorizzato e urlante finalmente trova rifugio fra le braccia di sua madre. Una dolcezza senza fine, uno scuotimento di pianto, il tuo essere che si scioglie, come un liquido, in qualcosa che è lui, che è voi due, che è l’intero mondo.

Andatevi a fare un giro sul suo sito davvero www.alberoni.it vi consiglio la sezione Appunti sull'amore.

Ce n'era bisogno?

Comunque son bel felice che nel sito di Amerigo Vespucci è il più votato con uno schiacciante 50% fin ora - tra gli autori da abolire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh bén bén, che angoscia quel pezzo sull'amore (un esilio di mille anni?!), e anche tutto il resto. Comunque, per me insuperabile in questo genere di cose resta John Gray (quello degli uomini che vengono da marte e le donne da venere). Io sono arrivata al punto che in un momento di depressione mi son comprata questo suo "manuale" che s'intitola "Marte e Venere si corteggiano", dove John Gray insegna come son fatti gli uomini e le donne e come si fa a trovare l'amore della vita (tipo che gli uomini ci tengono a fare i favori alle donne e le donne devono farseli fare, i favori, ché quello è il loro ruolo, guai prendere l'iniziativa o saper montare da sole un mobiletto ikea!). Allora, magari c'è chi quel libro lo prende con intenti seri, io invece l'ho preso per ridere, perché mi fa proprio ridere. Invece Alberoni neanche quello...;-)

Gisy ha detto...

eh sì, è proprio questione di come "lo si legge" - ad esempio vedi il binomio "pignanoli - moravia" - darò una letta anche a John Gray, credo sia un genere quello che dici che va davvero alla grande - o per un motivo o per il motivo opposto appunto...


:)