Piero Ciampi diceva "gli imbecilli mi hanno rovinato" - e quelli, oh mio dio se popolano il mondo, oh mio dio se si trovano in tutti i cantoni come gli scarafaggi più ciunti e robusti, accendi la luce e li vedi popolare il territorio, che corrono, e se corrono ai ripari.
Oggi è pure domenica, ieri beh son tornata da un inferno, uno dei tanti che ti strinano i buoni propositi, perché vedete, ci si dimentica anche di quanto il male sia stato male, e ti rendi conto di quanto la mente condoni il ricordo; è una legge di sopravvivenza, ma poi ad un certo punto tutto torna ad ardere senza misericordia alcuna.
Certa gentuccia, non lo sa, ma con le loro facezie fanno di te non solo un assassino, ma anzi indiscutibilmente un grande assassino, non solo un omicida, ma un grandissimo omicida, non solo un suicida, ma il più abile suicida. E loro stessi non lo sanno quanto, ti rendano questa potenza, bisognerebbe dire loro "grazie di aver provato a rovinarmi", con le loro ciance, utilissime a loro, passano la vita a rovistare le loro migliori fantasie per potersi tirare una sega decente, senza riuscire a vedere mai uno spettacolare tramonto che cala ogni sera, vanno a troie e non sanno amare nemmeno quelle, si annoiano dell'amante e non sanno che farsene della sposa, e la sposa a sua volta ridacchia fuori da un bar ad abbordare altri annoiati noiosi.
E magari scrivono anche lettere d'amore dopo aver letto Alberoni. Poi si uccidono per l'odio che provano e lo scambiano per infinito.
Finirà anche oggi gente
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1 giorno fa
10 commenti:
A guardagli in bocca trovi solo petrolio e sterili parole che altro non sono che fremiti, fremiti nello far star male altra gente e ancora rincorrerla finchè non l'hanno in pugno, l'imbecillità è un fatto esclusivamente radicale...A guardar bene c'è un fatto al quale gli imbecilli tengono...il fatto che gli imbecilli stan sempre in combutta con chi combatte, se la menano quando l'orgoglio del sole sputacchia contro di loro tutto l'odio della gente che hanno fatto soffrire con la loro imbecillità, la loro autstima...Allora io mi dico, perchè tornare alle cose morte e mai nate, quando in te c'è qualcosa di enorme che nasce proprio adesso?
Trincia-Senna
Mah... questi commenti...
Leggere Alberoni è eutanasia!
@ Trincia - altolà - Non credo nel "fremito di far star male altra gente" in maniera del tutto consapevole da parte di questi, credo piuttosto nell'arroganza del volere la propria soddisfazione; per quanto pochezza, può fare dei danni enormi, cataclismi.
Kafka diceva che le critiche che feriscono di più, vengono dal basso.
@ Anonimo - bah
@ Put - Sul fatto che leggere Alberoni sia eutanasia concordo, ho in mente di dargli una sistematina he he
dal basso...
dagli sconosciuti o dagli amici?
Non ricordava l’ultima volta che si era fatto la barba né l’ultima che si era lavato, eppure dentro era pulito come non lo era mai stato nell’altra vita, contabilità semplificata, pochi spiccioli nelle tasche, il bene e il male mai così nitidi nella mente.
Ogni tanto un profumo, un gesto risvegliavano per un momento i fantasmi di antichi amori e la superficie della sua anima si increspava un attimo.
Si esercitava per rendere la sua serenità e gioia interiore indipendente dall’ambiente che lo circondava e qualche volta ci riusciva.
Tese la mano ad uno degli schiavi tutti uguali che passavano : “ Và a lavorare barbone!” , non li sentiva neanche più, raccolse una cicca dal portacenere all’ingresso di Feltrinelli che ne aveva di lunghe e fumò beato, era una Marlboro.
Riflessione amarissima, Gisy Cara, ma purtroppo veritiera.
Anche se, forse, più concentrata in alcuni "ambienti" piuttosto che in altri ( me ne viene in mente uno a caso, dunque, mmmhh..fammi pensare...lo "spettacolo" ? )..
Ma, alla fin fine, tutti gli ambienti, nel loro metro cubico, contengono questa mentalità e queste persone..
Ma c'è sempre uno sano, uno solo, che salva la speranza.
Esiste Ezio, è esistito Piero, e soprattutto esistono altre Anime Grandi che ci fiancheggiano ogni giorno e ci fanno andare avanti.
"Chi vive sperando, muore cagando", dicono dalle mie parti...
Io morirò cagando!
La qual cosa, non mi dispiace affatto!!
Una bella scorreggia alla vita!
Ciao cara!
gerardo
viva la gente che ci costringe ad odiare, come diceva Karl Kraus "l'odio deve rendere produttivi, altrimenti è meglio amare"; una volta si pensava all'ispirazione come una sorta di momento estatico che ti colpiva quando meno te l'aspettavi, tra debauche e spleen tra De Quincey e Rimbaud, oggi invece basta aprire la finestra o sintonizzare la tv su una qualunque produzione mariadefilippesca ed ecco che l'odio vitale scorre a fiumi...basta saperlo canalizzare quell'odio, perchè come diceva uno che la sapeva lunga "la stupidità dovrebbe essere dolorosa"
@ H - niente male davvero il mini raccontino... :)
@ Gerardo - a seconda degli ambienti l'uomo non fa altro che sviluppare "il proprio potenziale umano" - dove circola "idealmente" più potere, più l'essere si dimostra in quella che sarebbe la sua aspirazione primaria, ovvero sovrastare...è molto raro trovare chi non è corrotto nella possibilità di esserlo, siam tutti bravi ad essere onestissimi non essendo in trono. Naturalmente c'è anche chi è ai piedi e vorrebbe despotizzare, ma chi è in vetta e vi rinuncia, allora sì che è un'anima rara, ma sono poche e saranno sempre meno.
AV - Che la rabbia, come l'amore del resto aiuti alla lotta, come chi sa cos'è la morte come condannato a morte finisce per vivere in maniera esponenziale.
Oggi per l'odio basta davvero poco, ma vedi il fatto è che basta davvero poco non solo a chi si accorge della posizione demenziale del "di fuori" ma pure a quel di dentro che si attacca all'odio uguale. Poi si potrebbe parlare quasi di direzione, quasi di odio artistico o no, ma poi non lo so se tutti questo abbia senso, dico che i cattivi sentimenti si stanno espandendo, e anzi vengono sventolati come da esempio, questo no, non va affatto bene.
Molto distante da quell'odio che ha un senso e che fondamentalmente ha che fare con l'amore.
E' vero, credo che il potere sia come un enorme imbuto che risucchia tutti i nostri più primari istinti..
I politici credo siano nati con un senso di giustizia e civiltà molto alti ( almeno alcuni ), poi si sono lasciati irretire dal potere, è innegabile, con le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno da sempre..
Però la parola "potere" ha anche un altro significato, che è quello di "possibilità", di "potercela fare", ed è questo che ti chiedo di non abbandonare.
Anche per me, sai?
Anch'io ho bisogno di non essere solo, in questo sperare.
Certo, "potercela fare" dipende altrettanto da esterne cose ed esterne persone, ma "potercela fare nella Vita", dipende solo da noi.
Vivere con dignità, imparare da Piero non a sbagliare, ma a NON sbagliare, a scegliere l'intelligenza.
A non arrendersi alla Dignità di cui tutti, TUTTI!, abbiamo diritto.
E dovere.
Ti abbraccio forte.
gerardo
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