Poi va bene, vado avanti a sfogliare e vedo un'altra facciotta che conosco, meglio di Bernhard direi, anzi sì, abita a Bolognache ed è quella di Ermanno Cavazzoni, poi mi lustro gli occhi e sì è proprio Ermanno cazzo, sì ma è lui in delle foto che saran di circa 20 anni fa, (scarsi però eh) poi beh noi lo sappiamo che gli scrittori non hanno storia giustamente. Comunque bell'intervista molto interessante e per gli appassionati (e visto che passano anche di qui, oltre ai puttanieri, consiglio vivamente). In ogni caso c'era l'articolo su E.C. perché Guanda (casa ed che ha pubblicato anche il suo ultimo Storia naturale dei giganti " ha ristampato "Il poema dei lunatici", di Cavazzoni, romanzo dal quale Fellini ha preso ben spunto per fa

Riporto alcune frasi prese da Pulp luglio agosto 2008 sull'articolo di T. Bernhard
Sembra che il nonno di T.B. scrittore e filosofo disse un giorno,
"Mio Dio, non so cosa fare con mio nipote, non è nessuno e non diventerà mai nessuno, forse però potrebbe scrivere"
T.B. Il "mantello dell'ipocrisia" è indispensabile per ogni essere umano in quanto "il mondo è una specie di inverno"
T.B. Da Gelo : "non faceva freddo, al contrario, ma il foehn, sa. Era dentro, capisce, che gelavo. E' dentro che si gela". (___) E' un paesaggio che per via della sua bruttezza estrema ha più carattere dei paesaggi belli che non hanno carattere.
T.B. Uomini senza patria (inedito tradotto da Claudia Costa) - "si ha la sensazione che in questi posti debba vivere gente assolutamente disperata che ha voltato le spalle alla vita"

Ermanno Cavazzoni
"Le cartelle cliniche dell'800 son sempre come dei romanzi smontati a pezzetti"
"Io distinguerei i libri come l'elenco del telefono, che ha una scrittura puramente ad uso pratico, fino invece l'opposto , il sonetto, che chissà a cosa serve"
"Vogliono esibire il troppo. Una libreria per essere più importante deve espandersi e poi in realtà c'è solo l'ultima cosa uscita"

"Uno diventa più sofisticato e la sofisticheria addirittura può arrivare ad un punto tale che alla fine uno cerca solo le cose più semplici.
"...Manganelli diceva che in Italia , visto il numero di abitanti, dopo le 10.000 copie vendute vuol dire che un libro viene comparto senza essere letto".
4 commenti:
Non conosco nessuno dei due, val dunque la pena rimediare... mi sembra di capire...
Ricordo un racconto di Montalbano, in cui perdeva il gusto di leggere un libro, praticamente la "rivelazione del "secolo" del momento.
Parlando di espressioni sofisticate, mi suvviene alla mente il mio passato scientifico. Veramente passato...
Comunque, il punto era: quando ti esprimi, pensa sempre di trovarti davanti qualcuno che non sa niente di quello che stai dicendo, sii chiaro. Anche all'università fu così, con un esame apposito. Alla fine mi disse che ero intrigante, ma non avevo spiegato niente... 23.
Conosco Pulp, è una bella rivista, la compro solo ogni tanto ma cercherò anche questo numero...
Che coppia! Da giramento di testa.
Mica
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