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IN LIBRERIA

23 marzo 2008

Adius, la festa è finita.


Non so se ve lo ricordate, tempo fa - era l'agosto 2005 - la mi aprima pubblicazione: il libro su Piero Ciampi, un grande amore, che davvero mi ha fatto conoscere il mondo con il cuore, sentirlo, pieno e vivo, anche nel suo disfacimento, il quel squagliarsi, il suo disfarcersi nella percezione più erotica del disfacimento, quello poetico, crepuscolare.

Io per questo (e molto altro) insegnamento, grandissimo che ho sentito come un dono, il minimo che potessi fare era ricostruire la vita di questo grande autore. Questa storia-ricerca durata 3 anni, forse 2 in realtà, mi ha portato a tramite gli incontri necessari a conoscere anche Ezio Alovisi, che all'epoca (1976) ideò una trasmissione titolata "Tre uomini e una donna" - con una giovanissima Nada Malanima, Paolo Conte che era giovanissimo pure lui, Renzo Zenobi e per l'appunto Piero Ciampi. Quella trasmissione girata, in realtà non andò mai in onda.

Quando conobbi Ezio era un giovane 2004 e mi disse di sentire con Piero questo debito, quello di non essere riuscito a passarlo in tv quand'era in vita - quindi anche da questo l'idea di fare, girare un film sulla musica italiana, ma dove Piero Ciampi facesse da sfondo fisso. Poi son successe molte traversie con i finanziamenti statali, ed ora la buona notizia (oltre che è finita la Pasqua) - ora le riprese son finite, e giovedì alle 21.00 ala casa del cinema di Roma, ci sarà l'anteprima, una assaggio di questo film che ufficialmente dovrebbe uscire per inizio estate. Ci sarò...

Adius la festa è finita - avanti film, Piero Ciampi e altre storie.

Io ringrazio tutti quelli che continuano d amare Piero e a tenerlo vivo, perché persone come lui non vanno fatte morire mai, ci daranno sempre qualcosa a cui noi non avremo pensato.
Grazie di cuore anche a Enrico De Angelis.

Ora lascio un brano fortissimo di Nada Malanima - preso dall'album "Tutto l'amore che mi manca" - "Tutte le mie madri". Perdono pur lei, che allora non mi volle rilasciare l'intervista perché non avevo etichette.

Madre di sasso
Madre diversa
Pensaci tu
Madre di legno
Madre ingegno
Madre assassina
Madre bambina
Abbracciami tu
Abbracciami di più
Madre di fango
Madre d’amore
Madre coraggio
Madre di gesso
Madre abbracciami tu
Abbracciami di più
Abbracciami forte da farmi sentire sbriciolare le ossa
Abbracciami tanto da non sentire più il pianto
la fatica del giorno
Un sogno che aspetto
Madre d’inverno
Madre di giorno
Madre di tutti
Madre dei pazzi
Abbracciami forte
Abbracciami tu
Abbracciami tanto da non sentire più niente
Spezza questo corpo
Madre di notte
Madre amante
Madre distante
Madre perduta
Madre voluta
Madre Madre Madre
Madre di tutte le madri Abbracciami forte per spezzare il dolore
Per capire le cose che non so non so non so
Madre di turno
Madre perfetta
Madre che cerco
Madre che voglio
Madre che non ho avuto
Madre che ho perduto
Madre abbracciami forte
Più forte più forte
Da non sentire più
E, leggera, volare sull’unico gelo
Sulle lacrime della mia felicità
Madre ritrovata
Madre un po’ scaduta
Madre invecchiata
Madre impazzita
Madre Madre Madre
Madre tutta d’un pezzo
Madre senza sesso
Madre lungo la strada
Madre senza una preghiera
Stringimi forte forte più forte
Più forte di più
che ho bisogno di questo momento
ed è per questo
Madre
Madre che ti cerco
Madre dentro il buio nella città
nella mia testa Madre
Madre dove si va?
Madre Madre
Che a volte non ha voglia a volte di aprire le porte
Madre Madre
Madre che non sa niente di me
E non so perché io voglio che mi stringi forte
Anche se non c’è più l’età di farsi accarezzare
Di farsi consolare
Cullare
Raccontare una storia che mi fa
Volare
Volare
Leggera sull’unico gelo
Sulle lacrime di questa mia felicità
Madre che non ci sente
Madre amore
Madre amore
Amore solo per errore
Madre in ginocchio
Madre che sa tutto
Madre che prega adesso
Anche se ha un cuore di sasso
E non sa aiutare
Non sa da che parte cominciare
Madre che non ha fede
Madre che non mi crede
Madre che non ha sete
Non ha più sete
E io ho voglia di accarezzare la pelle dura
Come questa notte che ho aperto le porte
E ho spalancato il mio cuore
Non ho fatto un errore
O per errore
Madre
Madre
Madre
Madre piegata che mi sputi dentro un occhio
Madre
Madre che mi fai paura
Madre terra
Madre dura
Io mi stringo alle ginocchia in un angolo a stento ti vedo
E sono contenta
Torno bambina
Madre ritrovata
Madre Madre
E non c’è niente adesso che faccia bene come questo andare indietro
Indietro
Madre che canti
Madre che mi addormenti
Madre che ti lamenti sempre
E che non hai i denti
Madre che non mi senti
Madre che non mi capisci
Madre che ti amo
Madre che ti amo
Madre
Madre del vento
Madre che mi accompagni nella mia tempesta
Madre che non sei qui
Madre, dove sei?
Madre, dove sei?
Io lo so che ci sei.
E sei sempre con me
Ogni giorno che passa
Ogni giorno di più
Sono vecchia adesso e tu sei qui con me
Sei più vecchia di me
Sei vecchia come me
Se bella come me
Ora sei calma
Sei dolce come te
Madre che non sai che fare
Per farmi sentire l’amore
Madre che non capisci più
come fare a entrare nel mio cuore
Madre che fai mille sbagli
Madre
Madre nel mare
Quando mi sento annegare
Madre
Tu sai nuotare
Tu sai nuotare
Tu sai nuotare
Madre tu sai nuotare

7 commenti:

Anonimo ha detto...

barbar

ogni tanto leggendo, o sentendo, o vedendo qualcosa in tv, su qualcuno o qualcosa accaduto negli anni 70, quando anch'io ero giovane, mi ritrovo a pensare, ah si questo me lo ricordo. oppure no non ricordo niente, proprio niente, o molto vagamente.Non è che ci si puo' ricordare tutto.

Di Piero Ciampi non ricordo niente. Su di lui leggo da quando frequento il tuo blog.

poi magari potrebbe capitare sentendo una sua canzone, ah ma questa canzone si ora la ricordo, perchè piaceva a qualche amico.

Quello che mi fa piacere, è che oggi, molti giovani, sono esperti di musica, canzoni, letteratura, film, di quegli anni.

conoscere qualcosa che riguarda i tempi della mia gioventù, tramite un giovane di oggi è molto bello.

Gisy ha detto...

Non vorrei fare la "quasi giovane" che fa la bigotta con i giovani, ma caro paolo, oggi sono tempi bui, cosa ci resta? Guardarci indietro può essere una fonte, e appunto una ancora che ci può essere sufficientemente fresca anche se passata come testimonianza è quella di quelli che erano giovani negli anni '50 - '60.
Io sono legata al racconto alle testimonianze alle interviste perché chi racconta porta con sé la propria vita, dove c'era qualcosa.
Poi Ciampi era uno raro, non lo conoscevano nemmeno all'epoca, figuriamoci - non è una cosa così impossibile che non lo conosci, forse paradossalmente è un po' più conosciuto ora che allora, al pubblico - anche se i colleghi collaboratori di sicuro non se lo dimenticano facile.
ma è una di quelle testimonianze artistiche che vanno portate in alto. Poi se mi chiedete avresti voluto conoscerlo?
Non lo so sinceramente no lo so.

Poi chiaro non è facile far conoscere un certo tipo di musica, di cultura ecc, ma un tentativo va fatto, per chi potrà ancora stupirsi di qualcosa, come era successso a me, come fosse miracolo.
Poi certo, è più semplice far conoscere quello che si conosce già...

Anonimo ha detto...

Non sono riuscito a connettermi per fare gli auguri di Pasqua, ma per questo ce la faccio! Buon lavoro a tutti!

Anonimo ha detto...

barbar

i tempi bui ci sono sempre, e quelli che soggettivamente sentiamo lo sono ancora di più.

Le cose che facciamo, ci servono per schiarire un pò. Sia cose di routine, o quelle che ci danno maggior interesse o soddisfazione.

Ogni tanto c'è anche un bel chiaròre nella notte buia, come nelle notti di luna piena e cielo sereno...

bonanotte, buona settimana

Anonimo ha detto...

Ciao Gisy,
che notiziona! Mi sono informato visto che sto a due passi dalla Casa del Cinema. Ci sarò anche io. Se qualcuno fosse interessato è necessario sbrigarsi perchè i 125 posti sono quasi esauriti! (ingresso gratuito-prenotazione obbligatoria tel 06-3225044).
Sarà una bella occasione per vederti da vicino e, magari, rubarti una dedica....sul tuo libro ;-) Saluti, a presto.
Davide

Gisy ha detto...

@ davide - sì sarò li, sicuramente. Son troppo felice che questo progetto si sia realizzato, in tanti anni di posticipo, almeno 5 da quando si è cominciato a parlarne non ci speravo più..invece...

Bene bene venghino venghino!

Anonimo ha detto...

che bella