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IN LIBRERIA

30 marzo 2008

Adius la festa è finita part 2

Allora,
è molto fatica parlare obiettivamente su un lavoro fatto su di un autore che si ama visceralmente.
I motivi sono svariati, tipo il regista è un mio amico punto primo; poi Piero Ciampi è stato davvero il mio primo vero (dopo De André per il quale mi sembra si stato già fatto molto) punto primo di nuovo.

Quando si prova un grande amore, sia verso una persona, ma lo stesso vale per un autore (magari non troppo conosciuto), credo scatti una sorta di gelosia del modo vederlo, e nel modo in cui "il mondo" lo coglie. Come se si volesse avere l'esclusiva di questa comprensione da dare.

Mi rendo conto sia ingiusta come prima considerazione, così.
Però in passato è già stato fatto troppe volte che persone si sciacquano la bocca con autori che non hanno nemmeno capito, e poi dopo morti guarda caso, tutto si può dire e chi può ribattere?

Bene allora i 20 minuti di girato come anteprima sul film che si spera uscirà tra qualche mese, l'ho trovato ben fatto, con anche una buona spinta poetica e ironica: insomma concorde allo spirito ciampiano.
Poi non mi sento di giudicare in totale. Sono 20 minuti, attenderemo il montato di 2 ore. La premessa non pare male. Il lavoro è intervallato da girato attuale-interviste-spezzoni di archivi documentaristici di autori di musica italiana, anche se in alcuni passaggi tra il girato e il documentario in alcuni casi è un pò troppo netto, nel totale devo dire bene, superiore alle aspettative.

Molto deludente invece buona parte del corollario parlato. Non parlo dei spettacolanti ma dei discorsi.
Insomma anche questa volta è stato tirato di mezzo il '68 e i discorsi politici, che a Ciampi mettiamolo (ancora) in chiaro una volta per tutte non gli sarebbe fregato una mazza, manco sapevo di stare al mondo Ciampi pur avendo una percezione dell'universo altissima.

Allora le visioni possono essere molteplici e un autore letto e reinterpretato, ma la cosa che mi dà un po' noia, è quando si utilizza (e non è il caso diretto di Alovisi ), un autore morto, per sostenere le proprie battaglie, le proprie ideologie, ideologie che a quell'autore probabilmente non sarebbe fregato nulla. Mi dà fastidio perché vedo una sorta di strumentalizzazione del morto, che certo non si può ribellare. Ma questo succede quotidianamente e certo non solo con Ciampi, però è giusto difendere i nostri amori", ed è di lui che mi sono occupata e che se mi capita dico la mia.

Quando ho scritto quel libro su Ciampi ad es; che è una raccolta di interviste, con una prefazione breve di 3-4 paginette direi - le reazioni sono state opposto, o chi diceva che non dimostravo una sufficiente conoscenza dell'autore e quindi il fatto di scriverne poco personalmente ne sarebbe stata una conseguenza, o chi invece l'ha interpretato come un segno di riseptto nei confrontoi dell'autore. Ed i credo che sia giusto che si il passato si lasci parlare. Però appunto da una stesso lavoro, quanto si può dire.
Rossella Seno (attrice) ha interpretato dei brani di Ciampi, e analogamente ha fatto le sue donne. Banda Osiris niente male, e poi c'era Ernesto Bassignano, fatto piacere.

Poi c'è stato un parallelismo tra la vita di Piero Ciampi e quella di altro autore: Brautigan.
Certo delle analogie ci sono, ma sull'esistenza, e sull'esistenzialismo avete presente quante analogie si possono trovare? Infinite.
Basta volerle vedere e trovare, poi se il regista l'ha percepita in modo individuale e personale questa sorta di parallelismo allora non dico nulla, ma obiettivamente parlando mi sembrava che si volesse trovarlo un parallelismo.

Invece - una vera forte analogia di Ciampi - in chiave russa esiste di sicuro con Vladimir Vysotsky un autore nato a Mosca - che a quanto "sostanza e vita " vita mi pare proprio che con Ciampi centri non poco.

Segnalo un'intervista fatta a Eugenio Finardi
http://www. cartadamusica. it/
, che ha dedicato un album proprio a questo artista russo. Ringrazio Paolo Ansali e lascio pure un pezzo tradotto in italiano


 Dove sono i tuoi diciassette anni?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dove sono le tue diciassette sventure?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è la tua pistola nera?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è che non sei più oggi?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.


Ti ricordi di questa casa, Compagno?
No, di certo non te la sei scordata.
Chi non è mai stato sul Bol’šoj Karetnyj
S’è perso metà della sua vita.
Lo credo bene!


Dove sono i tuoi diciassette anni?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dove sono le tue diciassette sventure?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è la tua pistola nera?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è che non sei più oggi?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.


Oggi hanno cambiato il suo nome
E tutto ha un volto nuovo, che tu ci creda o no.
Eppure, ovunque tu sia, ovunque tu vada
Passerai per il Bol’šoj Karetnyj.
Lo credo bene!


Dove sono i tuoi diciassette anni?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dove sono le tue diciassette sventure?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è la tua pistola nera?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.
Dov’è che non sei più oggi?
- Sul Bol’šoj Karetnyj.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo, Gisy cara, totalmente d'accordo!!!!
Sono stufo marcio dell' "usanza di usare" chi non c'è più ( e non può controbattere ) come bandiera per le proprie battaglie ( soprattutto politiche, perchè solo chi fa politica ha la faccia tosta di utilizzare i morti!..)...

BASTA!!!!


Ma gli uomini sono così.
Da sempre.

Sono ( più di ) 2008 anni che si è detto quel che si è voluto su Cristo, senza tenere conto della lingua aramaica, dei significati simbolici e tutto il resto...
Figurati cosa ( da sempre ) si fa su personaggi meno "illustri" ma più vicini al popolo ( politico )..
Mah.


Fanno lo stesso con Gaber, pensa tu.
E con infiniti altri sui quali prima avrebbero quasi sputato.

Lasciamo perdere, và.


Ciao e perdona lo sfogo, ma che mi tocchino anche Piero per fini politici, proprio non mi va giù!!!


E non parlo della fiction su Gaetano, sennò faccio scendere tutti i santi.

Ariciao!
gerardo

Gisy ha detto...

Mondo crudele, quest'anno è anche il quarantennale del '68-con tutte le conseguenze.

Anonimo ha detto...

barbar

su piero ciampi, come ho già detto, non so come era, quindi non posso dire qualcosa.

In generale, come dice gerardo, è da sempre che la storia umana usa, il morto/morti, per sostenere tesi, che quasi certamente il personaggio in vita non ha mai espresso o sostenuto.

@Gisy, quarantennale del 68, io lo personalizzo cosi:
"è il mio quarantennale del 18° compleanno di età" (beh manca ancora un pò di mesi a settembre).

Anonimo ha detto...

Vysotskij è stato un grande autore di canzoni e, più in generale, uno scrittore vigoroso e della sguardo acuto ed agre sulla sua patria ferita.

Consiglio il disco "Il volo di volodja", buona antologia di sue canzoni (ben) tradotte in italiano e cantate da Finardi, Guccini (sua è una eccellente interpretazione di "Il volo interrotto"), Giorgio Conte e Ligabue (incredibilmente, buon interprete della splendida "Variazioni su temi zigani").

Il volo di volodja. I dischi del club Tenco.

Un saluto

Gisy ha detto...

@ Paolo - massì, il '68 in sé ha portato tanto di quei danni. Avrà anche fatto storia.
Ora più che altro in futuro ci toccherà di vivere dei ricordi degli altri. Meglio festeggiare il nostro passare, che quello delle ideologie finite.

@Dente - sì è un grande, mi sto interessando ora alla sua storia, non lo avevo approfondito, invece è uno di quegli autori che vanno visti bene bene, grazie dei suggerimenti. Comunque mi spiace per quanto può aver fatto bene una cosa Ligabue, mi ostino a non volerla sentire fatta da lui.
Poi chissà.

Altra parentesi sul post - comunque qualunque cosa si faccia su Piero Ciampi, in ogni caso, fa girare il nome e questo è comunque un bene fatta più o meno coerentemente a lui.Sta a chi lo riceve poi, prenderselo a cuore.
Riccardo che De Grassi pubblicò Maledetti amici una sorta di romanzo biografia su Ciampi, un libro che si legge bene devo dire, ma che non è la vita di Ciampi. quindi fate voi. Ha l'attenuante che si può leggere come romanzo.

L'opera migliore che esista è "Tutta l'opera" a cura di E. De Angelis, che tra l'altro ha fatto un'introduzione fantastica, le più belle parole spese per Piero tra chi se ne è occupato vengono da lui. E questo gli fa un gran onore. Poi per rendere omaggi a d un autore cosa c'è di meglio che leggere l'autore?
E in tutta l'opera ci sono i testi canzoni, e prosa, era un'edizione "Arcana" spero presto sia ripubblicato, ce n'è bisogno.

Anonimo ha detto...

Beh, c'ero anche io!
E devo dire che un pochino mi sorprende la critica sul punto della "forzatura" ideologica della serata su Piero Ciampi. Io non l'ho avvertita; o, almeno, non tanto e non fastidiosamente.
Ovvio che ci sia stata una "contestualizzazione" nel senso di riportare l'autore al tempo in cui visse ed operò, che era ovviamente "storicamente" quello ma, sinceramente non mi è parso di cogliere una accesa politicizzazione o cmq un uso "scorretto" del Ciampi pensiero.
Magari il paragone con l'autore americano può essere stato un pò forzato ( ma in verità confesso la mia ignoranza, non lo conoscevo).
Nel complesso ( e lo riconosce in buona parte anche Gisy ) è stata una serata molto piacevole e per me anche l'occasione di conoscere Gisy di persona :-) ).
Appunti personali: mitica la performance della banda Osiris, un pò ostica forse la recitazione di Rossella Seno)
Saluti, Davide

Gisy ha detto...

@ Davide - da una parte io stessa dico di essere poco obiettiva, per una visceralità che provo verso questo autore.
E' normale che chi lo conosce poco, può non avvertire certe sfumature. contestualizzare può andare bene, nella musica benissimo ci colleghi i lavoro, ma ricordiamoci che Ciampi era il primo che preferiva gli amici pittori ai "colleghi" musicanti...
che poi ci fossero dei legami particolari come con Tenco...ma i suoi amici erano altri.
E va bene, poi proprio un fatto uno politico non ha a che fare con Piero. questo voglio dire.

La banda Osiris sì, ci stava, mi ha fatto ridere, non poco...

Anonimo ha detto...

Ma il poeta russo qui citato... è tipo un artista di strada, tipo come si atteggiano i rapper americani?

Anonimo ha detto...

ehi!! Il link che hai messo è stato disabilitato, si apre su una pagina che dice che prima lì c'era dello spam! Ed il sito cartamusica è in allestimento!

Gisy ha detto...

@Antonio - il fatto è strano perché da qui il link non parte, invece dal blog di myspace sì...e dire che è lo stesso... mah

a questo indirizzo però si possono trovare buone info

www.vladimir-vysotsky.de/backups/canzoni_di_vysotsky.htm

Anonimo ha detto...

Boh, sai come si dice, misteri del windows. Per quanto riguarda digitare direttamente il sito carta da musica, ammetto l'errore di aver sbagliato a digitare. ^-^
L'indirizzo che hai dato adesso è proprio quello che mi ha portato alla domanda se Vysotsky fosse simile ai rapper, con questa poesia riferita alla attuale via Ermolova.