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IN LIBRERIA

21 febbraio 2008

Storia fancazzisata 2


Ecco dai oggi che non son di particolar buon umore metto una cosa che mi pareva divertente quando l'ho scritta, faceva parte delle storie fancazziste. Statemi bene (almeno voi)



Figa!

Due ore passate con Penelope 5 in carne ed ossa.

Io, lei il tavolo e tanto di tonno senza ossa alla piastra davanti nel piatto.

Quel tonno senza osso che è andata a comperare al Conad apposta per la cena. E non mi ha neanche chiesto un soldo.

Adesso son qui con davanti un racconto di Poe. Poi penso a chi scrivere, così mi distraggo dalle due ore di oggi. Ma a chi scrivo, a chi?

A Lello Parapetti? A Rosetta la Cece? A Filippa Lasagni? A Flavio Lo Pezzo? a Luigi Racimolo?

A chi?

Oh no cari, oh no cari amici, ora scrivo Penelope 5.

Ma cosa le scrivo, che la penso in continuazione? Sarà meglio telefonarle, meno giri do parole, sì potrei telefonarle. E gli dico, “senti Penelope 5, ti penso in continuazione”. No, no, non funziona, troppo invadente così.

Però non riesco a cavarmela dalla mente, e neanche dai denti, che ho ancora i pezzettini di tonno senz’ossa incastrati negli interstizi delle capsule. .

Ma questi denti sporchi di tonno alla piastra, avrò mai il coraggio di lavarli finché non la rivedrò? Il tonno che gioca a nascondino; eh che birichino.

Adesso mi torna in mente tutto, ogni dettaglio.

Quando mi ha accompagnato all'uscita, mi è parso che mi abbia dato una spintarella. Mi ha dato una spintarella? E perché mi avrà mai dato una spintarella? Forse aveva paura che non volevo dipanarmi; ecco forse perché mi dato quella spintarella..

Ma se le scrivo che le chiedo perché mi ha dato quella spintarella? Magari non l'ha neanche fatto apposta. Ma se l'avesse fatto apposta? Perché avrebbe mai voluto farmi dipanare così? Così in quel modo. Che sia stato troppo invadente? Che mi stavo allargando forse?

Che prima il tonno a causa dall'agitazione non mi andava per niente, e le ho anche detto "eh sono un po’ emozionato, mi si chiude sempre lo stomaco quando sono in preda all'emozione, non mangerò troppo, ma non ti offendere ".

Poi invece mi sono rilassato.

Che invece si sia offesa perché ho mangiato troppo, quando prima le avevo detto che non mi andava molto che ero emozionato? Ben due bistecche di tonno, con ben due pezzi di pane, ho mangiato. Avrà notato questo?

O che abbia esagerato quando gli ho detto tipo "mi puoi inserire nella lista dei tuoi duecento uomini servi? Io sono al tuo servizio anche se sono il numero duecento; che ti credi, guarda che è sempre un privilegio per me, che mai ti torni utile. Io aspetto, eh aspetto solo indicazioni. Il duecentesimo servo, servo, servo.

“Eh è una chicca questa per la tua autostima" le ho anche detto.

Lei si è messa a ridere e mi ha detto "Ci sono abituata alle chicche per la mia autostima" che a forza di chicche c'avrà un granaio. o forse ha detto così, ma avrà pensato "Che deficiente".

Però mi è sembrata inorgoglita almeno un pochetto, o che sia una mia impressione? Pareva camminasse con una la mano destra sulla parte di petto sinistro, e dentro di sé si chiamasse a voce alta anziché Penelope 5 “Io, io, io, io, io””.

Oh sì, sono a disposizione per la tua autostima, le avrei detto se le avessi sentite a voce alta quelle parole. O che forse abbia davvero pensato “ma te sei deficiente” ma servo che? Schiavo che, deficiente sei, ecco quello che sei. Anche gli altri avrà pensato siano deficienti, ma deficienti utili almeno, deficienti che se ne fa qualcosa.

Certo che invece di tante parole potevo anche lavarli io i piatti; altro che servo e servo a parole; i piatti dovevo lavarle. Che se son servo cosa faccio? Non le lavo i piatti? Che servo da poco, a cosa servo?

Ecco "Poco galantuomo" Ma va in vacanza ad Auschwitz, va e impara a d essere servo, valà, valà che servo e servo”. avrà pensato.

E pensare che mi ha anche incoraggiato "Dài allora; adesso lava i piatti"

Io ho oscillato un po’ in avanti e un po’ indietro vicino il lavabo. E quando ha visto che oscillavo un po’ avanti un po’ indietro da lavabo mi ha detto. "va bene, dài cazzo lascia stare faccio io. Tu asciuga almeno"

Ma cazzo, poteva anche insistere no? Almeno mi sarei pagato la morale, che ha fatto la spesa senza chiedermi un soldo.

Che villano.

Quei piatti lì, lavati da me, forse non gli sarebbero interessati a quello del Conad, che glieli riportassi lavati dico.

Avrei potuto andare là dove lei ha comprato il tonno e dirgli, "senti questi piatti son lavati così bene, che son meglio di quelli che lava la tua lavastoviglie, che non ce l'ha le queste attenzioni la tua lavastoviglie; se vuoi te li posso noleggiare un paio di giorni per fare bella figura con le fighe che inviti a casa.; o potresti anche rimetterli in uno scaffale a nuovo in negozio, che fai bella figura con il principale.

In cambio mi ridai indietro i soldi del tonno che Penelope 5 ha comperato al tuo Conad.

Ecco, magari potevo fare così, ma non avrebbe funzionato. E poi i piatti, avrei dovuto farli con dei miei piatti, mica con quelli di Penelope 5 che poi resta senza.

Però almeno una sciacquata al bicchiere potevo darla. Che stronzo che son stato, almeno una sciacquata al bicchiere.

Invece no, facciamoci pure compatire.

Facciamo la figura dei tirchi. Bene.

E quando sono uscito? Che mi ha dato quella spintarella.

Un contatto fisco con Penelope 5.

Ma perché mi avrà mai dato quella spintarella. Che mi sia davvero allargato a mangiare avidamente dopo che mi son rilassato.

Avevo paura che chiamasse la morosa mentre ero in compagnia. Invece no, tutto liscio.

In fin dei conto non è successo proprio niente con Penelope 5, ero agitato, ma non è successo niente..

Al il cellulare come al solito non mi ha cercato nessuno, neanche la morosa, mi ha rilassato questa cosa che non mi ha cercato nessuno.

Neanche Penelope 5 mi avrebbe mai degnato, se non avessi insistito tanto per mesi e mesi.

Certo all'uscita dalla porta avrebbe potuto anche dire qualcosa, oltre darmi quella spintarella che non ho mica ben capito. Magari era contrariata, e per educazione non ha detto niente.

Se l’avessi capito per bene, che era un attimo contrariata avrei potuto dirle "ma cosa ti credi?" Guarda che se vuoi io son uno che riga dritto".

Le scale per scendere verso l'uscita mi erano ben chiare, la porta di uscita era dritta di là, mi era ben chiara, a pochi passi e pronta ad essere sbattuta una volta per tutte. Le scale mi erano davanti dritte, dritte verso l'uscita "Che ti credi che faccio le scale all'incontrario?", ho pensato mentre sentivo quella spintarella che non ho ben capito, "Sono proprio uno che riga dritto io. Dritto verso l'uscita, là”.

La porta era pronta ad essere sbattuta una volta usciti allo scoperto. L'ho sbattuta?

Forse nell'enfasi, che l'abbia sbattuta davvero? Forse l'ho sbattuta con l'enfasi della spintarella e la paura che mi riconoscessero degli altri?

Ma l'avrò sbattuta davvero la porta? Oh, non, ricordo; ma il cancello, l'ho chiuso. Di questo son sicuro perché era duro, era proprio duro a spingerlo, che non riuscivo a uscire quasi, e mi veniva un accenno di batticuore.

Poi son partito.

E desso eccomi a casa, qui seduto con un racconto di Poe.

Eh, adesso è anche arrivata la mia morosa. Spetta che leggo Poe per bene.

“Sei andato a comprarti le scarpe nuove, sempre con quelle lì logore, come pure i lacci logori?”

Eh...

Eh, cosa?

Ed io mi guardo le scarpe, e nel frattempo mi passo la lingua sui denti a sentire i rimasugli di tonno. con la bocca chiusa però.

Chino la testa china con una certa agitazione, guardo le stringhe slacciate come spaghetti in terra.

Con gli occhi fisso i lacci delle scarpe, provo a concentrarmi con tutta la forza del pensiero per allacciarmele.

Ma niente, non c'è stato un cazzo da fare.

“Ci vado domani ho detto”. A cena ho aperto una scatoletta.

Di tonno, di tonno. Sì.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sto bene.
Auguri!

Anonimo ha detto...

barbar

dai, dopo la giornata di ieri, oggi molto meglio, no?
(a parte la nebbia, quella fuori che nasconde il sole)

E' un pò che non mi faccio una bella pasta, con tonno e pomodoro...
pasta in bianco e tonno, si quella la faccio più spesso.

buone cose||

natzuka ha detto...

Proprio bello sai,
e sei anche riuscita a farmi venire fame di tonno!
ma secondo te gli uomini si fanno pare così?
perchè dio se fosse vero sarebbe bellissimo!!!!!!!!!!!
bacio

Gisy ha detto...

Il tonno a me piace un sacco, soprattutto il filetto crudo marinato nel limone...slurp !

@ Petite - beh qualcuno ne ho conosciuto, sennò non riuscivo scriverlo! heheh

Anonimo ha detto...

gisy..spero che tu sia ritornata di buon umore.....il tonno ..buonissimo
specialmente se preso al conad
saluti
uno dei due (uguali) del conad

Gisy ha detto...

Sì sì, lo sono di buon umore! Devo dire che non posso lamentarmi ora...
venerdì torno in quel di Modena!
A proposito di Conad, so che è finita la raccolta punti e avrei ancora da ritirare un premio che ce n'ho più di 1000 :/ ma scadono?

Anonimo ha detto...

devi ritirare il regalo dove l'hai prenotato.
se non l'hai prenotato sei in tempo fino al 26 aprile .i punti dopo scadono.se ti trasferisci a modena ti conviene prenotare nel sito conad.it
devi solo stare attenta a confermare dove andrai a ritirarlo.
ti ricordo che se ti registri nel sito conad sarai informata di tutte le novita'.ultima la stampa foto con carta prepagata che vendiamo noi ,il costo di una foto e' di €0,09
se me lo concedi ,provero' a controllare tua situazione punti ,sempre che tu non abbia cambiato tessera
ciao da mo-est