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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

24 gennaio 2008

L'accalappiacani


L'accalappiacani
DeriveApprodi
12 euro

Dopo tante riunioni, e prove e letture, prendi e scarta, invii e opinioni, ecco appena sfornata questa rivista edita dalla Derive e Approdi, che già si dovrebbe trovare al massimo tra qualche giorno nelle librerie di tutta Italia...non edicola eh
Ah per chi avesse dei preconcetti non ci sono solo autori emiliani eh...


Devo dire - bell'impostazione, bella carta, dove graffi di disegni accompagnano il susseguirsi di testi - anonimi - di scrittori noti e meno, - così sarà un bel rompicapo ad individuarli.

Alcuni si associano immediatamente, altri beh un po' più di pazienza; poi io che son pigra ho letto i brani brevi; poi scritto in un angolo che non avevo letto che andava letto dall'inizio alla fine, ma ormai ho cominciato in ordine sparso, io vi avviso.

Questi estratti (ho presi alcuni di quelli più brevi perché ci sono anche racconti, interviste dialoghi ecc...ecc) son di autori differenti e li metto qui, certo non potevo copiare il libro per intero


Il progresso

Mauro ha detto che il progresso serve, che non bisogna avere paura, anche io, ha detto, adesso ho la motosega.


Il verme

Credo di aver mangiato un verme, disse il bimbo. Era nell'insalata. Pazienza, fece il padre. Di vermi ce ne sono tanti, uno più uno meno non fa differenza. Però non dirlo a tua madre. In quel momento lei sbucò dalla cucina. Credo di aver mangiato un verme, disse il bimbo. Aahh, gridò lei. Lo prese, lo spogliò, gli ficcò la canna dell'acqua nel culo e aprì il rubinetto al massimo, finché lui non vomitò tutto. Poi lo risistemò a tavola stremato. ti sta bene, gli disse il padre

Su a volte gli scrittori

A volte gli scrittori si fanno un sacco di pompini a vicenda. Lì al malacarne, una sera, ho incontrato uno scrittore che voleva gli facessi un pompino. Gli ho detto ch'io non sono uno scrittore; per fortuna di lì a poco è entrato un altro scrittore e si son arrangiati tra di loro, se no, mi sa, s metteva male quella sera.

Su la mia grave malattia

La mia grave malattia, vedrai che va a finire che faccio i soldi e poi mi curo. Allora poi vedrai che va a finire che mi mangio tutto e poi mi ammalo. Allora poi vedrai che va a finire che mi mangio tutto e poi mi ammalo. allora poi vedrai che, la mia grave malattia, va a finire rifaccio i soldi e mi ricuro. Allora, alla fine vedrai che qualcuno andrà in giro a dire che la mia grave malattia me la sono cercata.
Poveretti, come se la mia grave malattia e le mie condizioni economiche fossero collegate tra loro.

Tra i collaboratori dell’accalappiacani, oltre a quelli ricordati, ci sono Alfredo Gianolio (Vite sbobinate), Gianfranco Mammi (Uomini senza Mercedes), Marco Raffaini (Storia della Russia e dell’Italia), Paolo Colagrande (Fidègh), Adrian Bravi (La pelosa), Paolo Albani (Forse Queneau), Arianna Giorgia Bonazzi (Les Adieux), Gessica Franco Carlevero (Metà guaro e metà grappa).


Questo numero (gennaio del 2008) è stato curato da Paolo Nori, Andrea Lucatelli e Gessica Franco Carlevero, e contiene anche dei contributi esterni, se così si può dire, di Gianni Celati, di Carlo Fruttero e di Franco Lucentini.


Ulteriori info


http://www.trasciatti.it/?q=node/175

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Be', un pochino ha collaborato anche il Conte Trasciatti, se non altro partecipando alle riunioni. Lo so perché ho dovuto sellargli il cavallo un mucchio di volte.

Ansaldo Lo Staffiere

Gisy ha detto...

Ah sì sì, lo so bene, le prime due son andata pure io.
Però non mi ricordo del cavallo. E dire che di solito un cavallo resta impresso.

Anonimo ha detto...

Guarda, altro che due! Il Trasciatti ci sarà andato almeno 7-8 volte. Risulta anche dai verbali degli scrivani. Però, sai com'è, scrive cose un po' aristocratiche. A proposito, l'hai letto il suo romanzo? Comunque è strano che non ti ricordi del cavallo. Sarà alto tre metri.

Ansaldo

Gisy ha detto...

@ Ansaldo stalliere - no, no dicevo che ero io che ci son andato 2 volte, poi rimanevo a casa, che io c'ho la noia facile.
E poi si faceva le cene che io cucinavo spesso a casa di Benito Danieli, e cmq c'era anche il Tra ognitanto a quelle cene a casa di Benito Danieli.

Cmq fatto sta che il 24 aprile 2006 scrivevo questo(ecchébello avevo 2 anni in -)


Esattamente

" si tratta di un progetto di rivista periodica, ideata e sostenuta da Paolo Nori, Ugo Cornia, Ermanno Cavazzoni, Daniele Benati, con l'intenzione di estendere la collaborazione a tutti quelli che fossero interessati a partecipare, con le proprie idee, le proprie proposte letterarie o di qualunque altro tipo.

Circa una volta al mese ci si riunisce (chi può e chi vuole) al cinema "Cristallo"(via bonini ferrari) di Reggio Emilia, in date da stabilire; ma alla rivista si può anche partecipare "dea fuori" mandando i propri contributi via mail, all'indirizzo sotto indicato

Chi conosce questi autori e sa che la loro narrazione si avvicina all'oralità, non per questo si deve sentire in dovere di seguire...(anche perché poi cosa c'è da seguire? A dire il vero mi fanno un pò ridere quelli che mettono tutti in un gruppo gli scrittore emiliani, come mi fa ridere chi mette tutti in un gruppo gli "scrittoriorali".

Poi mi è stato risp così:


francesco ha detto...

ciao, ho letto il post, sono un amico di Ugo e sono venuto qualche volta alle riunioni...solo che dopo che ho visto l'andazzo mi son lasciato cascare tutto quanto addosso...roba loro vestita di loro, adombrata da loro...mi sembra un po il giochetto della mutandina adolescente, quello voler scalzare di dosso pensieri così piccoli che fan acqua da tutte le parti...poi va beh io non sopporto i "sistemi" fenomenologici, quindi con il loro stare in piedi io mi ci lavo le mani e le labbra.

Gisy ha detto...

@ Ah per il cavallo probabilmente l'ho passato da sotto allora se era così alto, e non l'ho visto. Ma non attraversandolo dalla testa alla coda, ma perl'altra merà. Dastaffa a staffa che era troppo alta anche quella probabile. Diversamente me ne sarei accorta credo.
Di questi tempi.

Gisy ha detto...

No, ebbene devo essere sincera, non l'ho mica letto io, ma dove lo piglio?

Ansaldo mi porga la mano

prego

Anonimo ha detto...

Ma come, madama Ghisella, so per certo che il Conte glielo ha mandato per posta (elettronica, benché sia un uomo all'antica). Non lo ricevuto, dunque?

Ansaldo che le porge la mano

Gisy ha detto...

Eh per certo, per certo,qui giusto per non dire una banalità di certo c'è solo la morte.
Eran meglio i piccioni viaggiatori.
o venceslao - beh cmq è arrivato stasera meglio tardi che non

apprezzata la mano.

Anonimo ha detto...

Oh, sono lieto che sia arrivato il plico prezioso. Lo legga, lo faccia leggere, lo divulghi, va pubblicato rilegato in pelle umana. E son pur lieto che abbia apprezzato la mano, una mano di staffiere, avvezza ai rudi speroni del mio Signore, ma pure al collo vellutato e al crine setoso del suo cavallo di tre metri.

Ossequiosamente
Ansaldo

Gisy ha detto...

Quante rotture di maroni.

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo risentito, non si risenta, lo stalliere non ce l'ha con nessuno e tantomeno il Conte. Soltanto, dai resoconti del Trasciatti, si è fatto l'idea che talvolta sarebbe stato il caso di essere un po' più drastici e non dedicar tanto tempo intorno a racconti un po' sciapi. Due giudizi e via. Certo non è facile e forse doloroso, ma son mali necessari sennò le genti poi si tediano. Ma può darsi che lo spirito delle riunioni fosse altro e che il Conte non l'abbia colto.

Lo stalliere dello Staffiere

Anonimo ha detto...

Del resto, caro Anonimo, il mio padrone è uomo che si lascia un po' prendere dall'insofferenza e quando gli prendono le rabbie contro il mondo spara un po' a destra e a sinistra. Mi scuso io per lui se ha offeso qualcuno. Via, non facciamola lunga. Voleva esser bonario e invece gli è scappata una schioppettata.

Saluti, Ansaldo di cui sopra

Anonimo ha detto...

Signorina Griselda, mi sa che l'Anonimo Risentito (giustamente) si sia proprio offeso. Vede che non si manifesta più? Interceda se può e lo inviti sul blog del Trasciatti(www.trasciatti.it) così si rende conto che il conte non ha in ispregio né l'Accalappiacani né gli scrittori emiliani.

Con ossequi
Staffiero Staffieri

Gisy ha detto...

Io passo parola eh.