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11 dicembre 2007

Tradire e scoprire


Partendo dal presupposto che dopo un qualche tempo che si sta con una persona - la persona diventa parte integrante della mobilia dove si abita; e anzi diciamo che diventa anche un po’ come un parente che però a differenza dei parenti - che con qualche scusa si possono evitare, abitando nella stessa casa, non ci si può ignorare come si farebbe spesso molto volentieri anche con i parenti che se non fosse per il fatto che sono parenti non si avrebbe niente da spartire.

Ecco- io dico, voi alcuni - avendo vissuto molti anni con una persona - che a parte che è diventata parte dell’arredamento - (però lamentoso a differenza del mobilio) – voi sì, dico, voi – fareste mai sesso ripetutamente fin che morti e tiramento non vi separi con un parente?
Io penso no, anche se appunti poi ci si ritrova in una caso dove non c’è una persona che non ha nulla a che spartire né come parente, né come affinità e quasi neanche più come mobilio – poi altre volte di mezzo ci sono i figli eh pure quelli -
beh ecco io direi che tornado al discorso del tradimento – riguardando con calma le statistiche – beh più o meno coerente con l’idea che mi ero fatta.

Ovvero se una ti ama è meglio che lo faccia con il cuore in modo tale che la bocca la tenga occupata in altri modi, direbbero forse certi uomini. (o anche certe donne?) però, però, più che la metà ammette che il tradimento è essere coinvolti sentimentalmente con qualcuna più che il fatto di andarci aletto, ma naturalmente una cosa si può provare e l’altra si può intuire quindi si finisce solo col condannare l’atto quando capita di scoprirlo, ma poi ancora.. è una dichiarazione vera, o una dichiarazione di comodo?

Se a voi capitaste di avere la vostra compagna o compagno quasi certamente coinvolto in una storia sessuale con un altro\a ma la certezza che vi ami, cosa cambierebbe potendo ipotizzare? E viceversa?
Poi altro dato curioso che andare a puttane da vari non è da considerarsi tradimento – e questo è in linea concorde a chi dichiara che l’infedeltà è fondamentalmente un fatto di sentimento più che di sesso – altri la ritengono addirittura più grave, io invece son di quelli che la ritiene tutto sommato meno grave. Forse l’attribuire ad una gravità maggiore credo sia determinato dal fatto di pensare ad un’alternativa deteriore, ma poi del resto certe situazioni forse quasi inevitabile.
Mi piace invece essere sorpresa che gran parte delle persone dichiarano pure esattamente la metà di non aver mai tradito – e altri dimostrano tutto sommato idealmente condonevoli verso i tradimenti, ovvero dipende dalla circostanze in cui avvengono, questo non me l’aspettavo in genere viene vista in maniera abbastanza umiliante, ma di questi tempi stanno cambiando tante cose, anche se ricordiamo che quest’anno i delitti per movente passionale in Italia quest’anno son stati 45 molto di più che in passato, e pure questa però la dice lunga…


Beh che dire amarsi senza pensieri sarebbe l’ideale. E io credo che dopo un po’ il senso di colpa scompare – perché pure qui, o si è fedeli,o in genere chi dice di aver tradito lo ha fatto più volte con più partner diversi – a meno che non ci si resti in mezzo. E si ipotizza un nuovo amore – E poi come andrà?

15 commenti:

violazione ha detto...

penso che bisognerebbe lasciarsi e basta...
o almeno dovrebbe esser così...

oppure andare avanti per "spirito di sacrificio" per un comune obiettivo, perchè ci si è presi delle responsabilità, o qualsiasi altra ragione, ma dichiarandosi la "non-più-appartenenza" carnale...

non so, è un casino, perchè capita spesso che sessualmente non ci si dica più molto, pur se parte di quell'amore, per il quale si è scelto di condividere la vita, sia ancora presente...
e mi chiedo se, in caso di solo "tradimento-carnale", se invece di farsela con un'altra/o, ci si desse alla masturbzione, nella mancanza di desiderio per rapportarsi sessualmente, sarebbe sempre da considerarsi come un "tradimento"...?

e in caso di tradimento per "amore", forse quel nuovo amore possibile che duri fin quando si continui a vivere con la/il compagna/o con cui ci si è sposati, ma poi, se si dovesse vivere col nuovo amore, ci si mette comunque nella probabilità che il quotidiano faccia sfumare anche quell'attrazione carnale che sembrava ritrovata con nuovo partner...?!
e sarebbe vero amore, o una illusione dettata dalla fuga dal quotidiano...?

infinite domande, ed un'unica risposta: per saperlo bisogna provare a saltare il fosso...

ed allora, nel dubbio, diventa difficile saltare il fosso, e si preferisce continuare a vivere da amanti, anche perchè dall'altra parte, la routine diventa collaudata ed è più facile da affrontare, che impelagarsi in qualcosa di nuovo da costruire...

anche perchè, per solo amore, è difficile che un rapporto si sostenga per davvero e per sempre...

oltre ad amarsi, bisogna accettarsi nella convivenza quotidiana, che non è poi così facile, anzi, specie andando avanti negli anni, quando ci si differenzia maggiormente, e ci si attacca ancor più ad abitudini difficili da scardinare...

sinceramente, su questo argomento, se mi ci metto a rifletter su, mi si moltiplicano i dubbi, le probabilità, le casistiche in cui ci si può imbattere...

davvero, non avrei una risposta unica e definitva...
bisogna solo trovarsi dentro, fare delle scelte, quelle che siano, e poter tirare le somme alla fine della vita...

non credo che possano funzionare statistiche in tal senso, se non molto genericamente...
troppo fattori legati all'emotività che sono di difficile previsione, per poter aderire ad un "gruppo-statistico", o meno...

lo so, lo so, vi ho annoiato per tutte queste righe senza dir nulla, senza giungere a nulla...

sarà che di un innamoramento son davvero certo, quello per i dubbi...

ciao Gy
finisco di bere il mio e vado...
era per quello che ho perso tempo a ciancicare ragionamenti...
: )

Anonimo ha detto...

la specie umana non è monogama, dal più abile al meno abile... quando può trombare, tromba con chiunque gli capiti a tiro.
la monogamia è solo un irretimento convenzionale, divenuto persecutorio con santa romana chiesa.

Anonimo ha detto...

@Violazione: Mi sembra invece che tu abbia detto molto in poche righe. Non � possibile generalizzare sull'argomento. Per questo motivo le riflessioni sono tante e differenti. Appoggio il tuo pensiero.

(Laura)

Gisy ha detto...

@ Violazione -

delle persona con cui sono in molta confidenza non ho ancora trovato qualcuno che si dichiara davvero fedele e innamorato nel lungo termine, della stessa persona - parla oltre i 5 anni. Per� il volemmosi bene s� spesso quello s�...ma rimaniamo cos�.

Per lo pi� si dice che se si decide per la famiglia, la famiglia appaga per altre cose, perch� la famiglia per alcuni � un cardine inidissociabile dal pensiero della vita e quindi - va oltre l'idea, passata la carnalit� - ricomincio, a prescindere dall'idae dei figli, che per� in genere poi diventano un aggravante...

Ho trovato anche persone che se la prendevano perch� guardavo della pornografia, normalissima poi niente cose strane - di fatto non ho tendenze particolarmente radicate in stranezze che conosco a menadito e che certo non giudico, se non come variante che mi diverte.
O che come dici trova la masturbazione qualcosa di vicino al tradimento in un qualche modo.
Perch� sembra escludere l'importanza dell'altro, quando in realt� � un rapporto sessuale con se stessi, molto diverso e molto significativo per il benessere secondo me, a prescindere se si sta in coppia o se si single...

E' chiaro che in maniera molto semplice vien sa dire, se non va pi�. se non c'� pi� attrazione ci si lascia, ma forse queesto fino ad una certa et� � facile, poi mi vien da pensare che sia meno facile e ci si adagi su altre priorit� - tipo la stabilit� diun qualcuno...

Frapr� - ah s� la chiesa non aiuta, ma l� quel Raz dimmi se non se non se la fa con il suo segretario...
suvvia

SerialLicker ha detto...

santi numi, ho i sensi di colpa anche solo ad autoanalizzarmi sull'argomento... sai com'è: sposato da dieci anni e fisicamente fedele e monogamo. Fisicamente: la fantasia non ha confini, nè fedi all'anulare.

Ma sto maturando una convinzione: forse davvero la passione è a scadenza. E dopo un po' è il nuovo, quello che c'è dietro l'angolo, o nella casa di fronte, che tormenta desideri ed appetito. E finchè non lo si è assaggiato, non si pensa ad altro. Salvo poi assaggiare. E passare a desiderare un altro boccone... chi lo sa...

natzuka ha detto...

E' la prima volta che ti commento...Ma l'argomento amore-tradimento ultimamente si runa un sacco delle mie notti.
Quando credevo di essere innamorata dell'amore dei romanzi ho tradito, rea mai confessa.
Quando mi sono trovata sola ho desiderato a tutti i costi una routine senza amore che quello, più spesso che volentieri quando lo senti a fondo fa male davvero.
Nella routine, nel mobilio polveroso fatto dei soliti passatempi sia a letto che fuori, nulla mi ha mai fatto solo pensare a tradire. Ma come detto non amavo e sono rimasta sola, col mobilio a metà un gatto e un sacco di altra roba che richiede attenzioni.
Ora che il mio letto non lo divido con nessuno credo che ognuno sia fatto per non amare appieno nulla di quello che ha perchè la chance che non hai è sempre quella ideale.
Poi bhè...trattasi di fanatismi da zitellona...

Anonimo ha detto...

Credo nella passione a lungo termine, che però va mantenuta, coltivata.
A volte anche con qualche fantasia "proibita" - che se rimane su quel piano è innocente e benefica.
Il problema secondo me è che quando mettiamo su casa, noi ragazze perdiamo lo status di "amante-geisha-oggetto del desiderio" e acquisiamo quello di "moglie-madre-donna delle pulizie": c'è sempre qualcosa di più importante della passione (se viene sua madre e vede la polvere in giro che figura ci facciamo????) e quella (la passione, non la suocera) non vedendosi ben accetta, se ne va.
Salvo ritrovarla appena fuori dalla porta, perchè senza non si può stare...
ciao,
chemicalvelvet

Anonimo ha detto...

Mi sembra di capire che nell'amore ci siano molte variabili, ognuna per la persona che è...
Sinceramente mi sento più dalla parte di quelli che lasciano perché traditi. Fisicamente o perché il/la partner ha iniziato una storia sentimentale con qualcun altro. Che poi spesso le cose coincidono. Ma per il resto... Perché poi, alla fine, una fantasia è una fantasia. La realizzazione onirica di un idele. Se lei sogna Bova o lui la Canalis, che male c'è, se poi non scade nell'ossessione? Lei sogna il bellone, lui la figona, ma poi l'amore vero può avere altri aspetti. Io mi sono innamorato di ragazza anche diverse d'aspetto.
Sulla durata dell'amore non mi pronuncio, però. Anche perché finora per me ha rasentato lo zero...
Petite Blonde... avverto come un senso di colpa. Non fartici schiacciare.
Forse, non troviamo l'amore vero o almeno non solo presunto tale, magari non subito, perché spesso non conta la destinazione, quanto il viaggio. La sofferenza, la paura.. un giorno non avranno alcun senso, ma fino ad allora è un tragitto lungo, e difficile. Lasciarsi andare o reagire sono tattiche con pro e contro. Ma lo star bene con se stessi è un cammino da iniziare, prima o poi.
Un diario è già un inizio!

Anonimo ha detto...

"Io non so l'amore vero che sorriso ha, pensieri vanno e vengono, la vita è così" (Laura)

Gisy ha detto...

@Serialliker - Quando qualcuno mi dice (non in presenza dell'altro he he) che dopo anni è ancora innamorato della propria compagna/o io rimango stupita, ma anche speranzosa, dicendomi che forse non va sempre e solo sempre come penso - mi piace avere in questo senso delle confutazioni alla mia idea.

Poi la fedeltà a volte ha sfumature (tante quante il tradimento) perché o c'è chi ha paura di innescare una possibile rottura della routine, oppure non si tradisce per il senso di colpa.

Ma per me la vera differenza non è ha tradito o no, ma è innamorato o no? Cioè se uno mi sta fedele solo perché ha dei problemi con i sensi di colpa non è che mi freghi troppo. Poi se ci sono coppie di dieci anni e oltre che sia amano ancora e si desiderano come sempre, beh ben vengano.
Sarei un cuore di pietra se non lo sognassi, peccato che sono parecchio disillusa e si chiama realtà del guardarsi attorno.

@Petite blonde - Credo che l'essere umano per natura non è mai contento di ciò che ha, e vogliamo sempre quello che nel presente non abbiamo, del resto questo si chiama futuro. Chi no si adegua a non avere - e io ahimè son tra quelli - è fatica stare bene. Quando avrò- vorrò dell'altro, è così è una vita che va così, pure il bene lo rimando sempre voglio stare bene, e poi quando ci sono ad un passo ho come la sensazione che in fondo non è quello che voglio, ma queste son dinamiche poi personali.
Tutto sommato l'assenza di desideri, non è una malattia così grave. Lo so che è triste, ma volte lo penso, eppure come tu dici fa male, ma se quel che si desidera è peggio di quel che si desidera come fare?

@ chemicalvelvet - In parte credo che tu abbia detto una verità, la passione va mantenuta - come ho detto sopra ci si adagia e visto che il desiderio vero è sempre un altrove, anche il corpo se la mente abbiamo la sensazione di averla conquistata diventa "già fatto".
Fin ora di altri e oppure di mio, gli uomini rapporti passionali a lunga durata che ho visto esistere son quelli in rapporti instabile dove anche dopo ani, uno non ha mai l'assoluta certezza dell'altro, e quindi l'averlo costi quel che costi con tutte le energie - ha ancora un senso.
Il ruolo della donna da sempre e dopo il femminismo questo tagli è stato ancora più netto è davvero quello dal passare da appetibile amante preda desiderata di tutti - a donna che deve far stare la famiglia assieme a scapito delle proprie regole seduttive. Non so quanto siano cambiati tempi per noi.
Come può un umo trovare seducente una donna che sia la sua e che quindi vede tutti i giorni indaffarata nella casa e nei figli? Magari l'apprezza pure, ma gli scende la catena.
E' triste, ma va un pò così.

Anonimo ha detto...

Amore? qualcuno ha mai valutato le proprie potenzialità in amore? si ama il proprio gatto/cane il proprio bambino il partner ... certo saranno amori diversi comunque la radice è sempre la stessa. Per potenzialità vorrei immaginare quanti "partner" possiamo amare con la stessa intensità e nello stesso momento ... si potrebbe chiamare tradimento? un pò di anni fa si parlava tanto di coppia aperta ... era forse tradimento mascherato? o solo un modo di essere in qualche maniera trendy? Forse non ci siamo mai posti il problema delle nostre potenzialità, quando ci dicono che il nostro cervello è utilizzato soltanto al 10 o 15% restiamo stupiti ... quanto utilizziamo il cuore? 10% 20% 30% o 100%. No il nostro retaggio culturale non ci permette questa analisi ... tradisci, tradisci anche con il pensiero. Se poi vai a dire al tuo partner "ti amo tanto ... anzi tantissimo però le statistiche dicono che il nostro cuore è utilizzato solo al 25% vuol dire che dovrei avere altri 3 partner per riuscire finalmente ad appagare il mio "bisogno d'amore". Boh??

SerialLicker ha detto...

Gisy (e anonimo), il tema è tanto difficile quanto sfizioso. Io che sono lungo-marito (suona come lungo-degente, e non è una metafora sulle mie dimensioni eheheh) mi dichiaro innamorato. Appassionato? Sì, se la quotidianità non travolge. Quelli che hanno tempo per pensare solo all'amore sono sugli Harmony. I comuni mortali devono fare la spesa, e invece di scrivere all'amato-a, scrivono "zucchine, pane, pelati..." su un post-it. Ma la passione esiste. Dentro. E se non si sfoga nella quotidianità si sfoga. Nella fantasia. O nella travolgente attrazione per un perfetto sconosciuto o per un vicino di casa. E, se sono i sensi di colpa a frenarci, spesso è per non ferire chi ci sta vicino. E che amiamo. E l'amore non è una quantità. Perchè, a mio avviso, non è materia quello che puoi dividere per più persone (o cose) e, invece di diminuire di quantità, si moltiplica. Ami meno una persona perchè, per esempio, sei diventato papà e ami anche il piccolo? Ami meno il tuo cane perchè hai preso anche un gatto? E via discorrendo...

(chemicalV... la vedi solo al maschile vs femminile. Ma esistono anche maschietti trasparenti, per mogli arredatrici d'interni, che guardano sopra la loro spalla studiando il colore della parete anzichè quello degli occhi... o che ascoltano il presunto lamento di un bimbo che dorme anzichè le loro parole... o il dialogo di un telefilm... e potrei proseguire, ma tanto ci siamo capiti)

Anonimo ha detto...

Gisy per me hai trovato la chiave: non darsi mai del tutto, un vedo-non vedo interiore...

Serial, non volevo mica incolpare i maschi... no nèh!!! Tra il pavimento lucido ed una guepière di pizzo tu cosa sceglieresti??? non credo il primo...
E' tutta colpa di quella zozza del mulinobianco che alle 7 di mattina c'ha la piega perfetta, i 3 figli in ordine, la casa pulita e il sorrisone... e della nostra impareggiabile vanità e del dover essere...
ciao
chemicalvelvet

Anonimo ha detto...

A proposito di affettività...
non riesco a farmi venire in mente niente per rispondere alla poesia di Laura, Intima amica... ;)
Solo che non ce la faccio più, al momento ho un bisogno fisiologico di mandarti un abbraccio!!!
Cari saluti a Gisela, inoltre.
Ciao!!

Anonimo ha detto...

;-) (La tua Intima amica)