Cari tutti che passate di qui,
per me non questo è un Natale ancora più triste degli altri; una mia amica carissima amica che spesso scriveva qui, ricette e consigli culinari, amante di Baldini e tanto altro - lei anima bella - è stata poco bene, proprio in un momento in cui si era rasserenata dalla paura di altri mali - da più di una settimana non mi rispondeva né a mail né al cellulare e scopro che da quasi due settimane è all'ospedale in rianimazione.
E' incredibile come l'affetto possa farci sentire così vulnerabili di fronte ad eventi che ci sembrano così distanti e impossibili - o quando meno ce lo aspettiamo. Tac il tiro mancino. Com'è possibile che un giorno, da un giorno all'altro - io - o chiunque altro non si possa più parlare con una persona con la quale siamo abituati a parlare, a scambiarci battute e cose sulla vita, dalle più impegnative alle meno.
In pratica, per una anno io ho frequentato un tipo che vedevo qualche giorno a settimana, dopo circa un anno scarso, mi arriva un mesaggio sul cellulare e scopro che lui viveva con lei - Cristina da 18 anni. Quindi io non sapevo di lei e lei non sapeva di me, finché non ha beccato un mio sms sul cellulare di lui...Del resto questo episodio lo avevo scritto anche nel libro...
Subito ci siam fatte tanto coraggio, entreambe senza la stessa persona che ci coinviolgeva. E ci siamo davvero per mesi e mesi sentite ogni giorno, ci siamo ammalate e rassciurate assieme - e un sacco di cose, poi come era giusto che sia, loro (luie lei)son tornati assieme; ma io e Cristina abbiamo continuato negli anni, ormai 4-5 direi a sentirci per tantissimia altri motivi, e non mi ha mai abbandonato un momento.
Io a lei devo davvero tante cose, e mi ha pure aiutato a considerare le donne come amiche che lo possiamo essere davvero anche tra donne, e prima non ci credevo tanto, invece se uno ci crede succede.
E non posso non pensare alla sua voce che mi rassicura sempre
Comunque per fortuna oggi ho anche avuto una bella notizia - che si è risvegliata dopo una settimana di assenza, e chissà come vorrei correre lì da lei e chiederle un sacco di cose, ma per vari motivi non posso farlo.
E' una cosa strana, perché io e lei da anni ci sentiamo praticamente sempre per mail e per telefono, sempre, la conosco e lei mi conosce senza esserci mai viste dal vero.
Questa cosa improvvisa che è successo, mi ha fatto stare malissimo, del resto non son nemmeno una parente come potrei andare lì, mi sentirei inadeguata in questo momento, eppure lo vorrei.
Io credo che tutto l'affetto che provo, mi pare impossibile che no le arrivi,e vorrei che tutto fosse come prima, sentire la sua voce così piena di vita anche nei momenti più difficili, cosa che a me non riesce bene affatto, pensate, nemmeno nei periodi in cui "che cazzo mi lamento fare?"
Insomma che tutto il bene le sia vicino e che presto torni la sua voce, la sua presenza, e a scrivere chi lo sa qualche commento ancora su questo blog
Il più bel regalo dell'anno è che torni presto e che mi dica che a parte lo spavento stia bene.
"Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l'assurdità." Albert Camus
13 commenti:
che sia un neo natale per cristina...
che lo sia davvero per lei, come per altre persone sfortunate...
ciao
Forza Cristina, allora! Che possa presto riprendersi e tornare a scrivere, cucinare, leggere Baldini... vivere.
A te, Gisy, dico che se te la senti, andare a trovarla in ospedale è un regalo bello che puoi farle. Sì, non sei una parente o un'amica stretta ma ti assicuro che quando stai in un letto d'ospedale nessuna visita ti risulta inopportuna e per anni e anni ricorderai: quella persona è venuta a trovarmi in ospedale!. Lo dico per esperienza diretta! Ma in ogni caso, sarà felice anche solo leggendo che hai dedicato a lei questo tuo natale. Un bacio, Gisy, ti auguro più serenità, ti sento molto "giù" ultimamente... :-)
Cari,
mi fa piacere che partecipiate anche voi.
E' ancora in rianimazione e in ogni caso dicevo, bisogna aspettare che sia del tutto fuori pericolo. Quando la trsaferiranno in altro reparto, vado.
La nostra è un'amicizia forte, forte, ma veramente inverosimile, da spiegare per chi è esterno.
In pratica, per una anno io ho frequentato un tipo che vedevo qualche giorno a settimana, dopo circa un anno scarso, mi arriva un mesaggio sul cellulare e scopro che lui viveva con lei - Cristina da 18 anni. Quindi io non sapevo di lei e lei non sapeva di me, finché non ha beccato un mio sms sul cellulare di lui...Del resto questo episodio lo avevo scritto anche nel libro...
Subito ci siam fatte tanto coraggio, entreambe senza la stessa persona che ci coinviolgeva. E ci siamo davvero per mesi e mesi sentite ogni giorno, ci siamo ammalate e rassciurate assieme - e un sacco di cose, poi come era giusto che sia, loro (luie lei)son tornati assieme; ma io e Cristina abbiamo continuato negli anni, ormai 4-5 direi a sentirci per tantissimia altri motivi, e non mi ha mai abbandonato un momento.
Io a lei devo davvero tante cose, e mi ha pure aiutato a considerare le donne come amiche che lo possiamo essere davvero anche tra donne, e prima non ci credevo tanto, invece se uno ci crede succede.
E non posso non pensare alla sua voce che mi rassicura sempre.
Mi unisco volentieri al coro di quelli che fanno il tifo per Cristina: sarebbe davvero bello se le energie dei nostri pensieri positivi potessero in qualche misura giovarle. A pensarci bene però credo che, superata la crisi, a Cristina farà piacere sentire di essere stata così pensata.....così amata. Buon Natale
Davide
Cara Gisy ti sono vicino, a presto..
..tutti noi speriamo che Cristina ritorni a sorridere...e sarà così.
Tuoi MALAAVIA
Di quello che SEI me ne hai già dato prova in passato, questa non è altro che una conferma. Una gran bella conferma, Gisy. Come te.
Auguri. A te e a Cristina.
Dona
Mi spiace non poter essere passato di qui prima...
Auguri alla tua amica!!
Che ce ne sono di ricette da raccogliere...
sarebbe un regalo bellissimo la notizia che sta bene.
vi faccio i miei auguri e vi sono estremamente vicina.
*
è una storia che dimostra qualcosa in cui credo anche io: l'amicizia è concreta, solida, inattaccabile, anche quando non ci si è mai guardati negli occhi. Ricordo di aver bloggato spesso (e pensato ancor più spesso) su amici e amiche "virtuali" che non ho visto più, chiedendomi dove fossero, temendo qualcosa di brutto. Come se volersi bene fosse una questione di contatto, di vicinanza. Come se non si potesse cercare di mandare energia positiva a qualcuno che non si ha mai visto, perchè qualcun altro che non si ha mai visto, ma che si ha imparato a voler bene, è in ansia.
La mia energia è per Cristina, adesso
Carissimi,
vi ringrazio di essere così vicini in questo particolare momento, anche se la maggior parte di noi non si conosce dal vivo, mi fa molto piacere questo senso di calore verso Cristina.
Oggi ho saputo che è passata di reparto e da rianimazione a neurologia; e ne son felice perché il peggio significa passato - ma purtroppo le visite di solo mezz'ora la mattina e mezz'ora la sera sono riservate a solo i parenti più stretti, compagno e figli. Nemmeno agli amici più vicini perché bisogna evitare "troppe reazioni emotive"
Dovrà fare un lungo perido di riabilitazione all'interno dell'ospedale, i medici comunque son ottimisti, con il tempo dicono che tutto sarà come prima, per il momento dopo l'assenza di una settimana e passa per coma farmacologico quindi indotto dall'operazione, reagisce a tono, solo un pò di confusione temporale, ma è una cosa normale in questi casi.
Da tempo mi diceva che stava scrivendo un libro di ricette romagnole narrato, sarebbe bello che quando torna lo finisse e che noi possiamo trovarlo sullo scaffale delle nostre cucine!
Non ci resta che aspettarla a braccia aperte!
Serialiker - guarda davvero lo sento anch'io tantissimo questo-
Ci son persone che si vedono tutti i giorni e cisono trasparenti dentro, altre che non conosci di persona, ma sento che hanno con loro una parte di te. Per me lei è così.
Auguri di cuore a tutti, due volte a Cristina, che torni a partecipare presto qui nel blog. Un abbraccio
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