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25 ottobre 2007

Intervistaa Piero Ciampi di Lina Agostini

Pubblico questa intervista - l'unica direi - rilasciata da Piero Ciampi a Lina Agostini nel '76 per il "Radio corriere TV" - Immagino che i ciampiani appassionati già conoscano, ma per gli altri valga la pena di riportare...

D - Ce l'ha proprio con tutti...

R - Sono arrabbiato per tre buoni motivi: sono livornese, anarchico e comunista. Le basta?

D - A me sì, ma dovrebbe spiegarmi perché il fatto d'essere livornese incide tanto sulla sua rabbia.

R - Livorno è un'isola, è la città più difficile per tutti, anche per me. Perché a Livorno c'è tutta la contraddizione di questo mondo: ci sono gli americani, c'è il più grande Monte di Pietà che si possa immaginare, io ne so qualcosa. C'è anche una delle più numerose comunità ebraiche in Italia. A Livorno sono nati il partito socialista e quello comunista e c'è anche una squadra di calcio che milita in serie C ma che meriterebbe lo scudetto in A. Ecco, io sono il Robinson Crusoe di questa isola che poi è un mondo.

D - Che cosa crede d'avere, come livornese, anarchico e comunista, in più degli altri?

R - Niente, è questo il mio equilibrio, la mia politica. Cercare di non offendere gli altri avendo qualcosa in più dell'uomo più povero di questa terra. La poesia è la sola cosa che ho.

D - Che cosa le manca per sentirsi ricco?

R - Tante cose; una frittata di cipolle, un bicchiere di vino, un caffè caldo e un taxi alla porta. Non ho mai avuto tutte queste cose insieme.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come Piero Ciampi (che conosco solamente attraverso le tue parole) anche Mia Martini è diventata ricca dopo la propria morte. E così molti altri. Il mondo è cinicamente spietato. Poco si può fare. (Intima)

Gisy ha detto...

Spesso capita così, anche perché la cosa più cattiva che forse mivien da diree che penso sia una verità, quanti si puliscono la bocca con il nome di alcuni morti per poter dire io c'ero, ero amico...è una cosa molto poco rispettosa a dire il vero. Ora son solo loro a guadagnarci nel dirlo. Un morto deve essere rappersentato dall'identità che gli altri costruiscono attorno alui...

Anonimo ha detto...

Ho letto da poco una biografia di Mia Martini (La regina senza trono) e sono infatti riuscita ad apprezzare solamente articoli che riportavano date precedenti alla sua morte. Quelli erano sinceri. Non i commenti della gente di spettacolo che ha sprecato complimenti e dispiaceri per la Martini, quando magari quando era in vita erano proprio quelli che non la degnavano di un saluto. (Intima)

Gisy ha detto...

@ Mondo ipocrita. Facile avere rispetto di chi non si ha tra i piedi.