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IN LIBRERIA

13 settembre 2007

Contraddizioni 2


Mi spiegate come si fa ad essere poveri - ed avere le mani bucate allo stesso tempo?
Se trovavo il gatto e la volpe ci cascavo secca. Costano davvero troppoi soldi !

g

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Direi carattere....
E poi il voler godersi tutto subito, al momento.
I soldi... costano tempo. Dare per avere.

Gisy ha detto...

eh già. Però ah, sarebbe davvero un terzo polmone, averne - senza pensare quando entri in un qualunque posto, posso o no...

Forse anche quel non potere tutto sibito fa parte delle soddisfazioni, che si conquistano (a volte con il tempo)

Anonimo ha detto...

Si, in parte do ragione ad Antonio…
Ma dico anche: meglio povero, e con le mani bucate,
che ricco e taccagno!!
Poi distinguerei: se ho speso per cose, prima le indispensabili, cibo ecc., poi cose utili per la mia professione, che so libri, accessori computer, poi ok per qualche cosuccia che potevo farne anche a meno, ma insomma l’ho voluta e mi ha dato anche piacere, va bè insomma, l’importante è non rubare,e se la cifra era solo mille, mille ho speso e poi basta, che ad ingrassare la banca di interessi, è meglio no.
E per il resto si aspetta il prossimo stipendio….

Unknown ha detto...

Forse si è poveri proprio perchè si hanno le mani bucate ! :-)

Anonimo ha detto...

Collodi era uno stronzo. Ha gettato fango su due splendidi animali. Ti prego, non prestare orecchio a certe menzogne...tu DEVI fidarti soprattutto dei gatti!

Anonimo ha detto...

Una volta ho speso 90 euro per un viaggio in taxi. Non ero ricca ma avevo qualche soldo in più, rispetto ad ora. Adesso, a volte non compro neanche il balsamo. Posso capirti. Un bacio

Gisy ha detto...

@ Paolo ah sì, i ricchi taccagni son della peggior specie - a parte che la generosità davvero poi non si mnisura solo in disponibilità economica, ma pure umana, ma ahimè, ho viosto che in genere c'è una correlazione, chi èdisposto a "darti" ti dà in molti sensi...
Però dare per avere, sì, mi pare un giusto compromesso, anche se non deve essee un "avere" dovuto...

@s.b. Eh beh sì è vero, anche, Se avessi centellinato tutto, magari non ricca, ma qualcosa da parte c'avrei. Non avedo niente da parte devo sempre farmi venire delle idee per tirare a campare ! Creativa la povertà...

@Arka - oh ma io me li mangio i gatti SLURP...

@Rossella - già ;)

Anonimo ha detto...

Ciao Gisy!
Intanto ti abbraccio fortissimo!
E ora dico la mia, perchè la fatica del sopravvivere quotidiano io l'ho conosciuta bene.
Hai visto la mia casa ( "mia", cioè, in affitto!! )..è molto bella, ma ci posso vivere perchè pago 340 euro al mese...
Quando sono andato a vivere da solo 5 anni fa avevo qualche soldo da parte.
Solo vivendo ( cioè: mangiando, pagando le bollette, niente vacanze, niente ristoranti, pochissimo cinema ) ho finito tutti i soldi.
Mi sono trovato tre volte con trecento euro in banca ed ancora l'affitto e le spese da pagare.
Se non mi avessero ( a torto! ) sfasciato due volte macchina e collo ( con conseguente risarcimento ), non avrei saputo risorgere...
Tanto più con la mia testa, che mi affatica da sempre e non mi permette di finire la giornata lavorativa con ancora qualche energia che non sia quella di ficcarmi a letto.
Mi è capitato in passato di fare settimante e settimane di "pulizia della dispensa", ossia zero spesa e finire tutto quel che avevo in casa ( cibi scaduti compresi ).
Giorni e giorni di pasta in bianco all'olio.
Poi mi sono ritrovato a dover pagare allo Stato 1600 euro di tasse ( per un anno lavorativo tremendo -nel senso di
poco lavoro- ) ed in banca avevo solo le suddette 300 euro.
Dai miei genitori a Milano avevo un pianoforte che sognavo di portare qui in Veneto. In quei giorni l'ho dovuto vendere per pagare le tasse.
Allora ho deciso di lavorare di più, ma soprattutto di fare a modo mio.

Ti (vi) dico questo perchè quando sento qualcuno che si lamenta perchè non ha una lira e poi si compra cellulari o auto o anche solo si concede un abbonamento al "Mucchio Selvaggio", beh, io credo sinceramente che in quel momento stia giocando a fare il povero.

Perchè i poveri veri non gridano.
E non lo fanno perchè hanno dignità e non hanno forze.
Chi ha la forza di gridare "Guardate come sono povero!" ha di sicuro la pancia piena almeno di minestra ( per non dire di altro ).

Quindi, fate vobis...


Un saluto a tutti!

Gisy fammi sapere come stai!!!

Ti voglio bene,


gerardo

Gisy ha detto...

Eh gerardo, è vero che la povertà è anche per gradi, ed è anche una percezione. ed è anche tante altre cose.

Certo anni fa ero molto più povera, non potevo né permettermi troppe pizedi fuori, né internet in casa, tanto che era lo stesso Baldzzini che 2 volte al mese mi portava allora le mail che mi arrivavano perché io non le potevo leggere.
A volte scrivevo risposte brevi che lui a sua volta riscriveva perché altro ché portatile o chiavetta usb.

Poi erro quasi sempre all'ospedale, e quindi anchelapovertà cheincideva, era ancora uno scalino sotto di importanza al resto. Certo non aiutava.

Certo ora, se facessi la proprorione tra il 2000 e il 2007 son diventata benestante...(se proprio fosse in realazione) è una povertà più agiata, quindi non una vera povertà, forse...
La non povertà è anceh oltee i soldi, sapere che sei un po' parato.

Che poi naturalmente quando non si è figli di ricchi, o "figli di nessuno" ci si debba arrangiare naturalmente ogni sforzo assume il valore di ciò che l'eventuale peso ha o non ha la moneta dis cambio conquel scambio che vorremo...

Io penso che nell'eccesso non vivrei bene.
A volte beh lo sogno, naturalmente, nonl'eccesso - ma lapossibilità di dire beh mi prendo questo questo questo questo, senza pensare - cacchio faccio ora?

Potevo anche dilazionare megliol'anticipo del libro, beh non l'ho fatto. Era la prima vera soddisfazione pecuniaria per qiualcosa di creato, cazzo fan culo, spendo.
Allora penso che oltre ai motivi che già so, son ancora più motivata a di fare di una passione un lavoro.

Mangiare cose al limite dello scaduto mi è capitato pure.
Prendere dei salatini da un sacchetto con le mani e c'erano delle belle farfalline svolazzanti che ne uscivano.

Vorrei fare anche un discorso un po' articolato sulle finanziarie a rigiuardo - a come spingono alla falsa ricchezza. Di come è deleterio questo circuito di denaro virtuale...
ma lo farò tra un pò...

Io se sto bene?
beh tornando a pensare al passato, sono stata peggio. Con picchi di bassi e abissi - Poi come diceva Camus non si è mai del tutto infelici, ma questo significa anche che non si è mai del tutto felici.

un bacione

Anonimo ha detto...

Domenica sera quando ho letto il commento di Gerardo, volevo dire che vero verissimo, esistono i poveri poveri…. Quelli che non hanno neanche voce per lamentarsi…
Qui questo Post riguarda forse una povertà meno povera. O meglio una momentanea mancanza di denaro. Sono d’accordo. Ho aspettato di leggere la risposta di Gisy, e trovo che alcune cose che dice un po’ le aspettavo le dicesse: “esistono diversi gradi di povertà” “forse in passato ero più povera” “se dilazionavo l’anticipo del libro ecc.”

Era comunque chiaro che gisy stessa in questo suo Post era la prima a “criticarsi”.

Personalmente ribadisco quanto detto nel mio primo commento: se i soldi dell’anticipo sono stati spesi in qualcosa che ha dato piacere, sii contenta. Tu stessa sai che ora per spendere dovrai aspettare i prossimi guadagni.

Anonimo ha detto...

nella vita serve tanta fortuna ,ma anche consapevolezza che si deve pensare anche a il domani .si deve coltivare le ambizioni ,ma nello stempo vivere la realtà. da giovane lavoravo in un posto ,mi sono reso indispenabile ,cosi' ho ottenuto aumenti .per rendermi indispensabile mi sono fatto un mazzo ,facedo questo mi sono messo anche in mostra ,infatti mi hanno cercato per un nuovo posto come socio .
considerando che in famiglia avevamo anche un ristorante perciò vi faccio notare il mazzo .
cosiderazioni..
.trovarsi un lavoro perchè no due .....redersi utili e indispesabili...mettersi in gioco..
valutare tutte le opportunita
tutto questo è sacrificio,ne vale la pena????io penso di si'.
si puo essere invidiati o compatiti
come schiavi del lavoro,ma certamente tutto quello che hai fatto sara per te
da modena
ciao gisy

Gisy ha detto...

@ - Paolo . In parte con l'anticipo ho saldato vari debitucci - tipo con il famoso Antonio ! E' giusto, quando li avrò ripagherò, e quando ho avuto ho ripagato. Questo per prima cosa...
Poi non è che sia un anticipo che mi facesse diventare ricca, ma però per una che arriva sempre a 5 euro in tasca mi ha fatto sorridere almeno 3-4 settimane...

Ci son stati tempi in cui anch'io mangiavo riso riso riso bollito, e i fusi di tacchino e i pesci gatto pecati dal napoletano dell'appartamento in cui vivevo. Non li dimenticherò mai !


@Anonimo - E' vero, hai ragione. E' giusto anche il tuo punto dio vista.
Ma sai dipende sempre cosa vuole uno dalla vita.
E' sempre lì il punto.
Più passa il tempo, più avere garanzie diventa una necessità, e spesso "queste" garanzie non spuntantano dal nulla, bisogna coltivarle. Che sia lavoro, sentimenti, ecc...

Farcela da soli resta sempre comunque credo una soddisfazione.

La fortuna senza la consapevolezza si spegne, e ahimé anche viceveersa.

Anonimo ha detto...

Ciao, Paolo e a Gisy!
Grazie per le precisazioni!
Il mio commento infatti non era rivolto a voi ( noi ), ma a quelli che tendono a fare della pietà di loro stessi, piangendo miseria senza averla davvero conosciuta.
Una volta ho visto uno speciale ru rai3 su famiglie povere che erano costrette a mangiare tutte insieme in un oratorio ed a dividersi pranzi cene e spese..
Ebbene, queste famiglie avevano auto e vestiti che io non mi posso permettere nemmeno ora ( che ho ben 5000 euro in banca -anche se la metà mi verrà tolta a fine anno in tasse...cmq sono ricco!!- )!!!
Perciò il dubbio mi è nato istantaneo e rimane tutt'ora..

Se uno dice che non ha una lira, allora non deve averne nemmeno per vestiti ed auto, no?

A me se mi si rompe la macchina sono praticamente fottuto, perchè ci lavoro, con quella!

Comunque, sì, la nostra è una povertà relativa.
Che comunque esiste e lede la dignità del vivere quotidiano, per quel che riguarda il vivere nella società dove stiamo.


Io non bramo la ricchezza come senso della vita, ma nemmeno bisogna per questo abiurare il denaro.
Il denaro, se usato bene, può dare prosperità ed aiutare noi e gli altri a vivere meglio.


Aloha!!


gerardo

Gisy ha detto...

Il denaro non è un valore, ma dà la possibilità di realizzare tutti gli altri...eh è un po' così...

Io son sotto con il bancomat e spetto il prox servizio fotografico per rimpinzatlo. Fa te!