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IN LIBRERIA

13 dicembre 2006

Una verità


Cosa amiamo degli altri? Le nostre speranze. Nietzche.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

quanto è vero-.
lo spunto di nietzche mi fa pensare alle proiezioni dei nostri bisogni su qualcun'altro ... nel corso della viuta proviamo bisogni sempre differenti.
Forse le speranze significano pure questo...due persone che proiettano su ciscuno una propria immagine, un proprio bisogno, che egoisticamente parlando è una necessità reciproca ...incontriamo qualcuno che ci da qualcosa e a cui noi diamo qualcos'altro, finchè tutto questo non finisce... la vita è fatta di continui incontri o no?...
ti dirò di più... nell' ultima storia che ho vissuto me ne sono accorto quando alla fine era la noia a renderci uguali.
night night gisyseventynine

Gisy ha detto...

Eh sì, come dire chiedere non tanto per sentire QUALE risposta, ma per aver la certezza di aver chiesto...
Per la noia succede, succede, eccome che succede. Forse non è nemmeno il male paggiore, però se uno se ne accorge forse sì.

Anonimo ha detto...

madonna...che cinismo...eheheh
me sento quasi un ragazzino del liceo a dire queste cose pure un pò banali...lo sappiamo tutti che è così- la noia poi se non la vuoi vedere non la vedi...

Anonimo ha detto...

Ciao. Quando esce poi il tuo libro?

Gisy ha detto...

Ma le cose poi si riducono sempre alla banalità, allora non so se poi siano davvero così banali. Intelletualizzare troppo fa male...bisognerebbe lasciare i pensieri complessi a chi se li può permettere. A volte ho sta sensazione.

Il libro uscirà ad aprile...bello scherzo. Cane dell'inferno nome a caso?