
Comunque stiano le cose, credo che questa premessa di Gino paoli che si trova nel libro di De Angelis "Piero Ciampi tutta l'opera", sia davvero sentita e molto, ma molto bella perché mi pare vera.
"Ho sempre pensato che fosse il più poeta di tutti noi. Forse in questo sono stato deformato dalla mia visione romantica dell’artista.
Per me l’artista lo è anche, in qualche maniera, nella sua vita irregolare, commovente, violenta e disorganizzata.
Quando penso a Piero i nomi che mi vengono in mente sono Viani, Bianciardi; e poi Cèline: “Viaggio al termine della notte”.
La sua vita è come le sue canzoni acre – irosa – tenera - assurda. Forse è per questa mia sicurezza che Piero sia un artista, nel senso che farraginosamente intendo io, che continuamente mi sono stupito del fatto che nessuno lo capisca.
Ho provato varie volte ad incidere canzone sue pensando che forse potesse essere la sua maniera arrogante e strampalata di presentarle la ragione della sua incomunicabilità. Niente. Del resto è sempre l’arroganza la ragione per la quale ho volute cantarle. L’arroganza di pensare che la canzone non debba essere scritta da supplenti, da furbi o da commercianti. Da qualche parte qualcuno ha deciso che la canzone la debbano scrivere gli artisti".
Gino Paoli
2 commenti:
Non avevo ancora scorso questa post su Ciampi... a suo tributo ciò che che lo zuccherò gli rubò: "il mare impetuoso al tramonto, salì sulla luna e dietro una tendina di stelle...se la chiavò"
Eh diciamo che a saperlo siamo sempre gli stessi. Tanto chissà, ma chi è famoso non si sputtana mai. Anche un crimine diventa eroico...vedi Zucchero k indecente.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di P.C. Proprio lui
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