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IN LIBRERIA

07 ottobre 2010

Sarah, sempre con noi



























Ieri sera la notizia è arrivata con una violenza inaudita.
Sarah uccisa, Sarah piccolo fiore che stava per sbocciare violato, raggomitolato nudo nel fondo più fondo, coperta di pietre. del tempo che non sarà più.
Sarah piccola donna, resterà nei nostri pensieri, ma in quel giorno d'estate tutto si è fermato, si è fermata nei suoi biondi 15 esili anni di ingenuità, di leggerezza, di chissà quali pensieri di chissà quale freddo e chissà quale tepore si srotolava i giorni, di andarsene di vivere, di essere finalmente bella e amata di essere semplicemente e fortemente Sarah

Ancora una volta un fatto crudo e violento, uno dei tanti mi verrebbe da dire, non è la prima vergogna, di come un essere umano possa tanta ferocia e crudeltà verso un proprio simile,
ma simile non era di sicuro da quello zio, ha tentato prima di abusarla e poi uccisa per il rifiuto. Ma cosa può un uomo pur di avere quello che vuole?
La rabbia e tanto almeno quanto il disgusto.
E in questo disgusto l'Italia mi pare sinceramente unita, almeno così sembra, così come era successo per il piccolo Tommy e diversi altri in cui la stampa ha sensibilizzato il fatto.

Il mio disgusto personale sta non solo nel pensare alla pochezza umana, ma a questa omertà, a questa reticenza a questa clima che si poteva leggere benissimo tra le righe di ignoranza, di gelo e volgarità in qual contesto dalle così poche risorse umane intellettive e quant'altro, ma umane spicca prima di tutto.

Continuerò a dire che a maggior ragione nelle realtà di provincia tutto è più efferato, più crudele, dove il pudore gretto dell'ignoranza copre ogni ragionevole buon senso, ogni etica, ogni giustizia divina. Penso pure a tanti noni a Lorena la ragazza di 14 anni di Niscemi stuprata da 3 coetanei, poi uccisa brutalmente e buttata nuda in un pozzo. Inutile dire che i commenti che tutt'ora possiamo leggere su you tube nella puntata di amore criminale,m in parte colpevolizzano la stessa ragazza, nel solito luogo comune di merda "se l'è cercata". Non è possibile che nel 2010 siano ancora qui ad annaspare in questa mentalità retrograda da sottosviluppati.

E Sarah che colpa aveva se non quello di essere un fiore, nato nel gelo.
Io non vorrei giudicare, ma come facciamo a non giudicare avendo visto le lacrime false di quello zio, la cugina che già sapeva, la zia, sicuramente, con con quel feto di donnina oramai rannicchiato nell'abisso del non più - anche la televisione è stata molto poco rispettosa, ma dal mio punto di vista ha fatto cogliere aspetti di una situazione che ci ha portato più vicino al contesto di quella povera ragazza, quello di un gelo inaudito.
La madre personalmente mi ha molto colpito, ho avuto fin dall'inizio l'impressione che anche lei sapesse o quanto meno sospettasse qualcosa, ma mai una mezza cedimento emotivo, sempre lo tesso tono certo provato, ma costante come imbalsamata da una tragedia in corso.
Sono le storie terribili che costellano le nostre province, e che anche se non tutte finiscono così tragicamente continuano a succedere di giorno in giorno, famiglie, donne, figli che per anni sopportano aspettando che la loro vita finisca alla meno peggio, o col sogno di poter scappare, ma l'omertà è tanta è tanta davvero...e qui la giustizia se non ce la dà il fato, non scende da mano umana.
E' questa la cosa più terribile, l'idea che non esista una tutela reale, l'idea che ancora ci si debba vergognare di essere vittime, di vergognarsi di cercare aiuto.

La rabbia continua a essere tanta e si rinnova ogni volta che capita (e capita troppo spesso) che succedono disgrazie che sono poi quotidianità simili. Anche quella madre pakistana di Novi a Modena uccisa dal marito perché difendeva la figlia - finita in ospedale per le botte prese dal fratello - perché contraria al matrimonio combinato.

Troppo male, troppo davvero. E ora quale giustizia? qualunque essa sia - niente più ci restituirà i loro sogni per poter dire Sarah bellissimo. No, niente più.

7 commenti:

Antonio ha detto...

Ricordi lo stupro di Montalto di Castro? L'INTERO PAESE a dare addosso alla vittima, tutti a spalleggiare gli OTTO stupratori. E a mandarli a fanculo, avevano ancora il coraggio di sporgere querela! Per quello avevano i soldi per l'avvocato, ma per il processo no (?) tanto che il SINDACO predispose VENTIMILA euro per la difesa.
Ma questo atteggiamento tornò loro indietro quando furono messi fuori dal carcere, in "prova". Su segnalazione dell'avvocato della ragazza, gli OTTO (cazzo, erano in otto!) sono stati ricondotti in carcere in quanto il clima di confidenza dei paesani non avrebbe MAI portato ad un pentimento.
Giustizia... a volte è un bicchiere così vuoto, per una sete così immensa. Così come la speranza.
Ma oasi di giustizia e speranza esistono ancora. Esiste la gente che le cerca. Non scoraggiarsi e munirsi di bastoni rabdomantici, per supportare gli altri che lo faranno a loro volta con altri ancora: una strada che porta a tanti pozzi asciutti, ma anche no! Anche una goccia, che non vada sprecata!
Scusa il simbolismo, ma mi sembrava il più adatto. Ma forse basta anche una parola: resistere!

cri ha detto...

"pozzi asciutti, ma anche no! Anche una goccia, che non vada sprecata!"... mah... proprio un simbolismo!
comunque resistere è una posizione possibile, però anche difficile.
Forse io sono molto irruenta, purtroppo non ne ho le forze, ma ,se fosse possibile, lo ucciderei!

Antonio ha detto...

Si può resistere con più di una motivazione: idealisticamente, oppure per rabbia ed anche così è giusto (la rabbia è un potente stimolo). Credo che non lasciarsi andare, non farsi annullare, sia importante.

Gisy ha detto...

@ Antonio - eccome non lo ricordo? ne avevo anche parlato qui... http://gisy79.blogspot.com/2009/10/montalto-stuprano-una-ragazzina-da-8.html
mi fa male quando argomenti così li vedo passare nell'ombra da parte dei lettori.
Il caso di Sarah comunque grazie al cielo mi è sembrato molto sentito in tutta Italia.
Si fa molta fatica accettare cose simili, e ricordo che cose analoghe anche se non esasperate succedono molto, ma molto più di quanto non si creda.
Mi ha fatto male anche l'atteggiamento del fratello di quella sospetta cugina, e della madre che Cristo seppur testimone di Geova, ma cavolo sua figliolina doveva esserci al funerale.

Non ci sono parole o cose che le può restituire nulla, io non credo, ma per lei ho pregato, se qualcosa di bello e buono ci dovesse mai essere che ci sia almeno per lei.

Per quel verme non ci sono parole, credo il rancore sia unanime.

Antonio ha detto...

Sei una persona buona.

Anonimo ha detto...

Una terribile tragedia.
L'assassino è stato trovato, e il povero corpo recuperato.

Sono tante purtroppo queste tragedie, gisy è vero.

Per altre tragedie non solo non si è scoperto l'assassino, ma nemmeno ritrovata la persona scomparsa.
Come il caso di una ragazza, mi pare in provincia di Cesena, scomparsa molti anni fa mentre andava in una chiesa in collina, e che dopo il caso del cadavere della ragazza di Potenza ritrovato nel sottotetto di una chiesa dopo 17 anni, i famigliari di questa ragazza di Cesena, chiesero alle autorità, di riprovare a fare ulteriori ricerche in questa chiesa sulla collina di Cesena. Ricordo di aver visto un servizio su tv tgr emilia romagna, la Polizia scientifica dopo alcuni giorni di ricerche con moderni strumenti sia nella chiesa che nel terreno, aveva cessato le ricerche, senza esito.

paolo
barbar

Gisy ha detto...

@ Paolo - Purtroppo i casi sono davvero troppi, e altro che un giorno di ordinaria follia qui i giorni di ordinaria follia cominciano ad essere 365 all'anno.

Io non ho parole per la cronaca ultimamente.
Te la mettono davvero la fobia delle gente.