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IN LIBRERIA

03 agosto 2010

Bassotuba non invecchia

Ogni tanto se  c'è mi vien immediatamente voglia di rileggere, che l'ho consumato oramai che è Bassotuba non c'è, da quel momento lì in poi ho cominciato a capire che si può sconfiggere la depressione anche con dei libri che non sembrano dei libri, invece sono molto più libri di quei libri che si rivestono di libri, insomma fatto sta che a distanza di 13 anni, io torno a leggere quel libro che ha scaraventato Paolo Nori nell'Olimpo di quegli scrittori che si dicono scrittori, senza offesa intendo.


Allora rileggo le avventure di Learco Ferrari, da non confondere assolutamente con Learco Pignanoli, al quale lo stesso Learco Ferrari deve non pochi meriti, se non altro nel nome, con la differenza che Leraco PIgnanoli sicuramente ma più fame che fama, Learco Ferrari invece è stato simpatico a molta più gente, del resto Learco Pignanoli ha una personalità più contorta, e anche il suo far ridere è più contorto, e questa cosa del contorto non la capiscono tutti. Invece Learco ferrari, non ostante sembri meno sempliciotto di Leraco Pignanoli, e quindi venga spesso sfottuto perché è troppo semplice nei ragionamenti, ma fanno ridere, anche se la gente sfotte, sfotte ma ride di più, per cui poi lo hanno conosciuto in di più.


Quelli erano bei tempi e allora io porto una passaggio che mi piace di quello che dice Learco Ferrari sta volta:

“Cara Susanna Agnelli
domani si sposa un amico di mio figlia, che è anche il figlio del nostro medico di famiglia. E’ un ragazzo molto caro, che ci ha fatto un sacco di bene e ci ha anche invitato al suo matrimonio. Consigliaci, per cortesia, un regalo di buon gusto da fargli”.
E Susanna Agnelli rispondeva


“Un impianto stereofonico. Ce ne sono di tutti i prezzi e si fa sempre bella figura.”


A me, per esempio, mi scriverebbero:

“Caro Learco Ferrari,
abbiamo invitato a cena dei nostri amici a cui teniamo molto. Consigliaci un menù adeguato e di buon gusto.”
E io risponderei:



“Un bel piatto di merda, non costa niente e ce n’è in abbondanza.”


Paolo Nori - Da Bassotuba non c'è ed Derivi Approdi maggio 1999

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