Thomas Bernhard: Spero dunque che non le darà fastidio se continuo a leggere il giornale.
Werner Wögerbauer: No, affatto..
Werner Wögerbauer: No, affatto..
Dovrà farmi una domanda se vuole avere una risposta.
A lei interessa il destino dei suoi libri?
No, non molto.
E le traduzioni dei suoi libri, ad esempio.
Ho poco interesse per il mio, di destino, e certamente non ne ho per quello dei miei libri. In quanto alle traduzioni, cosa intende?
Sapete cosa accade ai suoi libri in altri paesi.
Non mi interessa per niente, perché una traduzione non è più lo stesso libro. Non ha assolutamente niente a che fare con l'originale. E' un libro della persona che l'ha tradotto. Io scrivo nella lingua tedesca. Ti spediscono una copia questi libri e i casi sono due: o ti piacciono o non ti piacciono. Se hanno brutte copertine ti danno solo fastidio. Sfogli le pagine ed è finita lì. E' una cosa che non ha niente in comune col tuo lavoro, a parte i titoli bizzarri. Giusto? Questo perché la traduzione è impossibile. Una composizione musicale è suonata allo stesso modo in tutto il mondo, a partire dalle note scritte, ma un libro dovrebbe sempre essere suonato in tedesco, almeno nel mio caso. Con la mia orchestra!
Ma se lei proibisce che in futuro si facciano rappresentazioni della sua opera teatrale “Il riformatore del mondo”, vuol dire che a lei sta a cuore il destino delle sue opere.
No, perché “Il riformatore del mondo” è stato scritto per un attore in particolare, e questo perché sapevo che era l'unico attore che poteva rappresentarlo, all'epoca, dato che non c'erano altri vecchi attori come lui, quindi mi è venuto fuori in maniera naturale. Non c'è nessun senso a farlo rappresentare da uno stronzo di Hannover, non ne verrebbe fuori nulla di buono. Se ci sono solo problemi in vista, meglio non farlo.
Come si spiega il fatto che lei è presa molto più sul serio all'estero che non in Austria, che di fatto all'estero i suoi libri sono letti mentre in Austria lei è principalmente considerata come una persona che crea degli scandali?
Questo perché fuori dall'Austria, nei paesi di cultura romanza e slava, c'è un maggiore interesse per la letteratura in generale. La letteratura gode di uno stato che qui è totalmente assente. Qui da noi la letteratura non ha nessun valore. Ce l'ha la musica, ce l'ha il teatro, ma qualunque altra cosa ne è completamente priva. E' sempre stato così.
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