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IN LIBRERIA

09 gennaio 2010

L'amore è un cane che viene dall'inferno


Non ho mai amato a dismisura Bukoski se non in alcune "storie di ordinaria follia", però in questo libro che si chiama "L'amore è un cane che viene dall'inferno" ci sono dei passaggi veramente forti, forte è il termine giusto, perché nonostante tutto il bello sta altrove nella letteratura se pur si avvicina...quindi ne scrivo uno, uno dei meno sconci tra l'altro :P



"chi odia
chi ama
estranei con le facce come
capocchie di
puntine da disegno
eserciti che corrono lungo
strade di sangue
agitando bottiglie di vino
infilzando con la baionetta e scopando
vergini.
oppure un vecchio in una stanzetta
con una fotografia di M.Monroe.
c'è al mondo una così grande solitudine
che la puoi vedere negli scatti lenti delle lancette
di una sveglia.
gente così stanca
mutilata
d'amore e di disamore.
gli uomini non si trattano bene
l'un l'altro.
il ricco non tratta bene il ricco
il povero non tratta bene il povero.
abbiamo paura.
il nostro sistema scolastico ci dice
che possiamo tutti essere
dei grossi vincitori.
non ci ha detto niente
degli sfigati
o dei suicidi.
o del terrore di uno che soffre
in qualche luogo
solo
senza che nessuno gli parli
senza che nessuno lo tocchi
annaffiando una pianta.
gli uomini non si trattano bene
non si trattano bene
non si trattano bene.
credo che non vi riusciranno mai.
non glielo chiedo.
ma a volte
ci rifletto.
le perline dondoleranno
le nuvole rannuvoleranno
e l'assassino decapiterà il bambino
come mordesse un cono gelato.
troppo
troppo poco
troppo grasso
troppo magro
o nessuno
più carichi d'odio che amanti.
la gente non sta bene insieme.
se invece stesse bene
le nostre morti non sarebbero così tristi.
intanto osservo le bambine
steli
fiori del caso.
deve esserci un modo.
di certo deve esserci un modo a cui
ancora non abbiamo pensato.
chi mi ha messo dentro questo cervello?
urla
domanda
dice che una possibilità c'è.
non dirà
«no».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"se fossi foco arderei lo mondo, se
fossi dio lo manderei profondo.

ceccio angiolieri"


paolo
barbar

Gisy ha detto...

Quella di Angiolieri è una bellissima poesia...e poi messa in musica da De Andrè...