Troppo tempo che non cito nulla di uno dei miei autori preferiti ovvero Thomas Bernhard -
restiamo in tema. lascio alcuni pezzi presi dal suo libro "Un incontro"
“Le vacanze sono sempre importanti [...] Arriva il momento in cui non si possono più vedere le stesse facce, allora si cambia ambiente e si va in vacanza. Ma quando faccio vacanza io, in genere lavoro al massimo. A casa lavoro meno perché mi distraggono troppe cose. Durante le cosiddette vacanze posso mettermi a tavolino e fare veramente qualcosa [...] Per il lavoro, almeno per me [...] é importantissimo essere in un paese di cui non si capisce la lingua, perché si ha continuamente la sensazione che la gente dica solo cose piacevoli e parli di cose importanti, filosofiche. Mentre da noi, quando si capisce la lingua, si ha la sensazione che si dicano solo delle sciocchezze assolute. [...] Una cosa ragionevole é andare e tornare in continuazione, é molto importante. Cambiare é la cosa più importante.”
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«Mentre in alto parlo, in basso batto sempre il tempo con la punta del piede. Non l'ha mai notato? Naturalmente è impossibile osservare contemporaneamente il piede e la bocca. In me c'è un accordo perfetto, contrappuntistico. Devo farlo perché sono una natura musicale. Quando dico qualcosa batto continuamente il tempo con i piedi. Non lo posso fare solo quando sono in sala operatoria, legato a un tavolo. Ma in queste circostanze non si è nemmeno così loquaci. (...) In verità sono le persone tragiche e infelici a essere musicali. Non per nulla la gente viene sepolta a suon di musica, perché la musica ha evidentemente a che fare con il tragico e con il dolore. - Pare che tutti muoiano con una melodia in testa, l'ho sentito dire una volta, no? Quando tutto è già finito - spirito, persone, ricordo - rimane sempre, rimane pur sempre la musica.»
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Questo preso invece da "La cantina" che direi è tra i suoi, uno dei miei libri preferiti...cosa se non questo periodo - si avvicina di più a quello che dovrebbe fare ed essere uno scrittore?
"Per tutta la mia esistenza non ho fatto altro che disturbare. Io ho sempre disturbato e ho sempre irritato. Tutto quello che scrivo, tutto quello che faccio, é disturbo e irritazione. Tutta la mia vita in quanto esistenza non é altro che un continuo irritare e disturbare [...] Ci sono quelli che lasciano la gente in pace e ci sono altri, tra i quali anch’io, che disturbano e irritano. Io non sono un uomo che lascia in pace la gente, e nemmeno vorrei avere un carattere del genere”.
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Thomas Bernhard site
7 commenti:
Leggerne la biografia, nel sito de "la frusta", con sottofondo la musica di Giovanni Allevi è un bel momento.
Quando sei così colta non so mai cosa commentare :)
@ Antonio - Già, quella l'aveva curata Andrea tra l'altro...l'avevo conosciuto proprio x questa sa passione x Thomas Bernhard, è abbastanza rara, almeno in giovane età.
@ Put - Eh beh, non bisogna commentare sempre tutto, e poi del resto...certe cose si commentano da sé, mica solo le belle fighe!
mercoledì sera io digiunavo e dovevo vedere un caro amico per cena. si è dovuto accontentare di una tisana di frutta e molte chiacchiere. ma mi ha portato in regalo una rinnovata passione per TB. e allora io ho ricambiato parlando di te, che sei l'altra persona che mi parla sempre di TB. mi toccherà cominciare a innamorarmene, o non vi capirò più, amici miei...
Guarda, T.B. per me è davvero un pilastro, so che non dovrei, ma mi capita di giudicare le persone in base a quello che pensano di questo autore.
Perché lui, ha capito tutto.
non ricordo se ho letto, forse in gioventù, qualche libro di TB.
ho letto ora il riassunto della sua
biografia linkanda da qui LAFRUSTA.
Sicuramente TB aveva di che da scrivere.
paolo
barbar
A proposito, il tuo amico Andrea? Si è ripreso?
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