Eccomi, eccomi che torno, allora ci son novità, ho firmato il contratto per il nuovo libro, ma non posso dire nulla di più - se non che uscirà a gennaio prossimo :/ puf aspettare, aspettare...quindi per un anno almeno faremo delle gran chiacchiere da bar attorno a racconti, ciancerie umane, puttane e puttanieri, cristo e la madonna, o cose del genere, sempre che un anno riesco a sopravvivere, perché beh, lo dico sempre eppoi son qui anche se in malo modo a volte.
Amici cari che passate di qui, sto via qualche giorno e mi manca non poter essere qui anche solo a rispondere un attimo - e poi - così leggo. Prendo per mano un libro di Galimberti - Il nichilismo e i giovani - di Galimberti mi pareva di avere un bell'opinione, ma quel libro non è che un susseguirsi di citazioni di altri - allitterando in continuazione due concetti striminziti - non fa che dire cose che altri han detto molto meglio di lui, una specie di J. Rifklin da balera scritto con la mano sinistra. E poi accosta Nietzhe, Heiddeger e Severino mettendoli sui un piano di confronto. Ecco non è che voglia dire niente, cioè non che Severino non possa essere bravo ma insomma allinearlo con i due prima, beh oddio. Vabbene che siam tutti amici, ma intendiamoci: Mi dà da fare. Poi come sempre cose interessanti se ne trovano e vedrò di discuterlo meglio anche questo libro, che comunque non è un cattivo spunto, ma neanche niente di nuovo.
Ah che fatica, come mi son persa per le vie in questi giorni anche felice di perdermi, mi son è poi dimenticata il contratto pure in città, avran pensato che son molto attenta e scrupolosa,e entusiasta, che invece lo son davvero. Cmq son felice anche se c'è da spettare un anno.
Cambio anche casa questo mese, succedono un sacco di cose, probabilmente anche un sacco di cose a cui non sto ancora pensando in questo momento, ma che loro son già in atto, eh già.
Cristina è tornata a casa dall'ospedale, sta meglio, ma deve continuare le cure; in compenso ho chiamato un mio caro amico di Brescia che nemmeno lui mi rispondeva da Natale, mi ha risposto sua madre, è andato in coma - e si spera come sempre non si può far altro, si sta svegliando in questi giorni. Cosa vi devo dire?
Che anche domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole.
Un abbraccio, son tornata amici.
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1 giorno fa
12 commenti:
Non te ne sei mai andata, cara. Non hai potuto connetterti, ma è ben diverso dall'andarsene, no? Hai avuto da fare, ce l'avrai ancora in questo periodo.
Per il libro c'è da aspettare un anno, nel frattempo scriverai altro? Anche sceneggiature per fumetti, che storie hai scritto?
A Cristina ed al tuo amico, tanti auguri!
A presto! Beh, quando puoi.
Be', congratulazioni, c'è da aspettare un anno ma il contratto ce l'hai e nel frattempo chissà quante cose (belle, interessanti, spero) accadranno e farai. Auguri a Cristina e al tuo amico, un bacio a te :-)
bentornata
e dacci dentro, che ho voglia di leggere...
(ma com'è firmare un contratto per un libro?)
meglio, anche se sembro un cane rapato , ha afasia, capello corto corto.
Grazie, un grande affetto a tutti, e tanto per Gi.
Uffffff.... prima o poi ...
c.
aaah bellessa il libro nuovo!
vabbhè un anno, bene mi vedi?
sono già in attesa, non vedo l'ora!
un anno passa in fretta e intanto è appena iniziato l'anno nuovo che hai già una bella soddisfazione pronta per quello dopo!
una roba alla volta e vedrai che andrà tutto come desideri!
un bacio grandissimo
Bene Gisy, sono contento per te, ma il libro lo hai già scritto o le chiacchiere che faremo da qui al prossimo anno ti serviranno anche come spunto per scrivere? :-)) ah già, non puoi dire niente di più, e vabbè ci acconteremo di leggerlo quando sarà pubblicato, a presto !
Sono felicissimo per il libro!!!
Galimberti l'ho sentito una volta tanti anni fa...Io sono un bell'ignorante, perciò non posso competere, però lui non mi sembrava un granchè. Mi pareva più che altro specchiarsi nella sua stessa immagine di ricordo ed autogoderne...
Le cose della vita vanno così, lo sai.
Non c'è un perchè, nè un significato.
Ma si può cercare di stare bene, questo sì.
Tanto più che è pure faticoso, ma le soddisfazioni poi sono davvero tante.
Sono felice per Cristina.
Spero tutto il meglio per il tuo amico di Brescia.
Le cose della Vita sono così.
Ma non è Dio che le manda.
Se esiste, credo stia male almeno quanto noi.
Ti abbraccio!
gerardo
Cristina, che tu abbia scritto a questo post è un regalo miracoloso - non tutti possono capire, ma io lo sento così. E non capitano tutti i giorni i miracoli.
@Antonio - No, non me ne vado. E' così bello sentirsi voluti bene, anche se a distanza, perché rinunciare a questo bene di opinioni più o meno serie, ma l'importante è che abbiano un'anima.
@Ilaria- Sai che mi sto ricredendo su un certa idea-sentire delle fede, io davvero, son successe delle cose, che come si fa? De Gregori diceva "Tu che non credi ai miracoli ma li sai fare" ecco - io non credo ai miracoli, ma certi eventi non hanno altro nome, non so chi li fa. Io credo il bene.
Firmare un contratto? beh - il più è quando ti chiamano e ti dicono SI' credo in questo romanzo, quello è il contratto, vero. Quelle è l'emozione, la fiducia che ti danno su qualcosa che prima non esisteva affatto...è strano, ma bello.
Un anno, cosa vuoi che sia, a noi mortali del cazzo pare tanto, ma simo mortali e ci pare tanto, ma poi passa, eccome passa...se penso il primo Piero Ciampi 2005...ormai. M pare ancora più che una avita fa...
@Gerardo - Un Dio ci sarà pure. Non credo abbia un nome - però se soffre è l'uomo.
@Petite :)
Grazie a tutti
cristina è tornata,
ora aspettiamo l'altro amico
c'è posto per un sacco di gente, sul blog di gisy
(intanto chiudo gli occhi e provo ad immaginare un editore che annuisce a una mia idea... wow... niente male)
Che bella risposta mi hai scritto nel commento sopra, cara Gisy, son contenta per te e per le tue cose, e anche per Cristina (stupendo che abbia già potuto scrivere un commento! Che sorpresa!). Miracoli o non miracoli, la fede non è credere nei miracoli ma nel bene e nella bellezza, come dici tu, credo di sì (anche quando si nascondono bene).
Proprio oggi mi è successa una cosa: dopo aver passato quasi una settimana tappata in casa a macerarmi su certi miei problemi (con l'ansia che cresceva a livelli assurdi, perché più pensi alle cose più ci stai male e vedi solo nero), oggi mi son stancata e sono uscita di casa, ho camminato libera per il centro, son stata anche in biblioteca, ho trovato dei bei libri. A un certo punto mentre camminavo, guardavo le persone, le cose, mi affidavo al mondo, ho sentito una felicità e una leggerezza incredibili. Ho pensato a come abbiamo bisogno di andare nel mondo (anche solo per le strade della nostra città) per stare meglio, dare aria al cervello, affidarci, allora tutto sembra più facile. Stare da soli a tormentarsi, il mondo ti "marcisce" dentro. Questa è una piccola esperienza estemporanea che per me ha a che fare anche con la fede...
Un bacione :-)
Grazie Ilaria, sei cara, davvero.
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