ll libro a cui sto lavorando da più tempo, è quello cui tengo di più in assoluto.E' un libro che parla del cinismo, della cattiveria umana, dello sfascio umano che si tiene permano nelle generazioni nei paesi, nelle città, ma soprattutto nei paesi. L'impossibilità di reagire di andarsene, il dramma personale di una ragazza in preda alle angherie del fratello che ha come unica mentore la nonna che presto si suiciderà perché vede solo una famiglia che non possiede futuro.
"...una donna forte, ma che ad avere tanti dispiaceri dalla figlia, e dai figli tanto disgraziati e buoni a nulla si era sentita tradita nella propria volontà di futuro e di creazione con un utero mal speso; e la forza da anziana le giovava a poco, quando di gambe aveva solo le sue".
Premetto per la delusione di qualcuno che non c'è sesso, se non qualche riferimento molto legato - ma nulla che vedere con il libro precedente in quanto ritmò, linguaggio ecc - poi naturalmente per le solite controversie editoriali non so se sarà quello che uscirà in ordine cronologico per primo. Però io spero di sì, e farò di tutto perché sia così.
Non me ne vogliano i veneti (che devo dire mi hanno tanto sostenuto in quello precedente) se prendo per esempio luoghi che possono ricordare e riferimenti..gli stessi riferimenti in maniera diversa avrei potuto rivolgerli al meridione o a tanti altri posti, solo che ogni posto plasma la direzione dei propri istinti e per me in un primo momento è stata l'associazione più semplice .
Vi lascio una piccola premessa e non me ne vogliate eh, la narrativa è narrativa ...
“Molti paesini di montagna sono atroci, così come sono atroci e prolifere le viscere come la stupidità e l’ottusità delle persone che ci abitano, e che decidono di mettere su famiglie tra di loro amplificate in quei paesini atroci.
Uno che magari non conosce i territori di montagna, è portato a pensare bene su chi vi abita, perché si figura che la gente fuori dalle tentazione della città abbia dei valori più rispettabili, in quanto più autentici, più puri, non corrotti, non lussuriosi o lussureggianti, che uno che abita in un paese di montagna sia isolato da quasi ogni organizzazione pubblicitaria, politica manifestante e resti in questo una candida anima dai sentimenti supini, e invece è esattamente il contrario.
Ogni cuore, che non è ammortizzato un senso di civiltà, vuole sovrastare tutto il possibile, imporre la propria individualità con tutto il peso e l’ingombro possibile. Così anche i criminali, quelli più potenziali di altri, ci pensano molto poco a scoprire la propria identità nascendo all’aria aperta e non sentendosi scortati alle spalle da un obbligo morale che non sia il dovere di andare alla messa della domenica mattina.” .
Questa è un premessa,ma non è l'inizio . Che invece è centrato su un personaggio maschile e su di una famiglia e come Cmq dico questo come al solito mi trovo di fronte al fatto dei titoli, il romanzo è nato come "Su per il sangue" ovvero come l'dea che la cattiveria sia una malattia che pervade ogni capillare delle persona - una malattia che ti entra nel sangue e ti appartiene come parte integrante di te. altri titoli che non mi spiacciono sono "Dalla parte del diavolo" perché é cmq il protagonista su cui è centrato il romanzo rappresenta la parte cattiva dell'umanità,e viene in un qualche modo idolatrato dai ragazzi del paese come esempio "Diavolo custode" Idem e "Vorrei che fosse notte" la tragedia di questa famiglia a sopportare tante angherie che si perpetuano di generazione in generazione fino alla volontà di estinguersi.
Ora farò un sondaggio,cmq anche voi parlate pure qui non vendo niente... per il momento !. ;)
39 commenti:
"Su per il sangue", da come hai impostato la spiegazione non è male... Che ne dici di un titolo in dialetto, con traduzione? Oppure titolo in italiano e sottotitolo in dialetto...
Ciao!!
Ad esempio? eh eh, mi sa che l'editore non sarebbe molto d'accordo, però potrebbe essere un'idea.
Senza coercio... :)
"bronsa coverta"
"fiol del diavoeo"
"nato d'un can"
"o voio buio"
gò finio, se sentimo
Come si dice "sotto il monte"? Oppure "l'ombra della montagna"?
Da quando ho visto la sua risposta ci sto pensando...
"Una stella alpina nera"?
"Pecora nera"?
"Erbe velenose"? O qualcosa di simile... magari la copertina potrebbe far vedere una bottiglia di grappa aromatizzata con appunto una malerba...
Te lo ricordi il tuo amico filosofo? Potrebbe ispirarti lui.
voria che fusse notte me fa pensar ai filmeti italiani
podaria portar fortuna
'desso vado in leto davero, basi
"persi nel caigo"
vado, stavolta xe vero
@ Caro anonimo veneto - ti ricordo che questo blog non lo leggono solo i veneti anzi in maggior parte lazio - sicilia e emilia romangna, per cui se vuoi mettere anche la traduzione ben venga...
e questo blog nonè un dialogo tra me e te, e nemmeno un monologo immagino...
Pure io essendo veneta e conoscendo parecchio bene la lingua certe parole che citi proprio non le capisco "persi nel caigo?" cos'é?
I titoli che ho in mente son scritti lì e non credo saranno molto diversi in finale- il veneto fa ridere come dialetto, questo non è un libro anche "da ridere" o forse sì ma dalla disperazione...
Non è un libro alla "colpo grosso " by Umberto Smaila, per quanto a suo tempo mi abbia divertito.
Non voglio frenare il tuo umorismo però sai magari chi non conosce,non si diverte.
@Antonio - ti riferisci a Pignagnoli? !
:)
Mi piace l'ultimo titolo "Vorrei che fosse notte" perchè dà un velo di inquietudine.
Eh beh, è quello che deve dare; ma credo che pure gli altri ci siano vicini...
Per me è difficile da dire, ci son troppo dentro!
Grazie dei suggerimenti !
prova con il tavor
Eh, come non ci avessi già provato... :/
ti piace quello fai, o non hai mai pensato di chiedertelo?
buonanotte allora
leggi creature ostinate di aimee bender, capolinea
e esci ogni tanto se sei a reggio
@ Armonia, se mi piace COSA di quello che faccio?
Comunque se lo faccio, non me lo chiedo - perché mi piace semplicemnte farlo. Se me lo chiedessi probabilmente non lo farei - avrebbe poco senso pensare troppo su una cosa che CI SI SENTE di fare. No?
Questi anonimi pseudomini da mulino bianco new age. mah
@ Anonimo vero - Ho capito di che libro parli, e non sei il primo a consigliarmelo e sicuramente sarà nelle mie letture - il genere mi interessa...
Ogni tanto esco sì. Per lavoro di solito.Cmq vuoi mai...
dispiace dirtelo ma se a quest'ora rispondi c'è qualcosa che non va, e in effetti si vede. take care rose e cenere
Con chi parli scusa..?
Io lavoro sempre di notte, di gg tendo a dormire...
in una città ci sono le mura ma in un paese ci sono le torri.
Nella torre del mio paese c'è stato John Milton, poi Giovan Battista Marino, poi Torquato Tasso e oggi al paese di fronte ci abita l'Onorevole Mastella e al paese vicino ci abitano Ciriaco De Mita e Nicola Mancino.
Comunque i paesi atroci li ho visti. Mi è capitato per sbaglio di prendere l'autobus da Campobasso a Benevento. Sono quelli delle torri crollate.
Firmato: l'anonimo ha cui piace il tuo posteriore più di tutti gli alri anonimi
by the way a me il dialetto veneto piace tantissimo. E' tanto più surreale quanto più si va verso il Cadore.
Firmato: sempre l'anonimo del tuo posteriore, che cita il tuo libro al suo seminario di mercoledi
mi scuso con tutti, scusate davvero non volevo
caigo: nebbia
by caro anonimo veneto
Anonimo Ferry - Allora non mi sbaglio; ho scritto un pezzo tremendo san che sulmeridione, ma non mi attentoto per il momento a metterlo in giro,poi fa ridere,ma sai com'è...
C'è come una sensazione quandoarrivi in certi paesi, a me prende la claustrofobia - non so com'è, mi son sempre chiesta se sia un fatto personale o meno,c'è chi dice sì, e chi dice no. Però dico,hai in mente la piannura che vedi oltre oltre oltre, finché non sei tu a perderti..?
Ha un "respiro" diverso. Come luogo.
Caro Anonimo veneto - ma da che parte sei del veneto?
Cmq è vero il veneto è divertente (sol che non si usi nel sesso)
Venezia, Castello.
anonimo veneto
Come dire, beh non tutti i dialetti veneti sono uguali, il veneziano a maggior raggione è duretto eh..! :)
Gisela, se non è una invenzione letteraria mi riferivo al tuo amico Bepi ed al padre Guerino.
Un altro sottotitolo potrebbe essere "Valmarcia".
Gisy Cara,
sono vittima di cose assurde che riguardano la cattiveria e delle quali non posso parlare.
Per me, "Su per il sangue" è ottimo per il senso che ha, e "Vorrei che fosse notte", che in più ha anche un suono poetico.
Ti abbraccio forte,
gerardo
Gisy: "Su per il sangue"...è perfetto!
Veronica
@ Anonimo veneto - dài il titolo in dialetto lo scartiamo :) magari scriverò qualcosa per il sito o per il blog così...
@Geardo - purtroppo guarda è unalotta continua con la cattiveria, e fa star male anche solo saperne dell'esistnza, poi quando ne viene a contatto più o meno inirettamente - ti sneti davvero l'impotenza addosso di poter fare qualcosa di più grande per poterti e potere difendere.
E' nato da su per il sangue, a qualcuno fa senso - a mepiace - vorrei che fosse notte - può ricordare anche una canzone forse...
veronica - è l'originale!
Faccioqueste prove perch*
a) non mi interessa di tenere la privacy su quel che faccio di creativo, e mi piace rendere partecipi chi mi segue
b) sonstata pentitissima che il libro precedente abbia cambiato titolo rispetto l'originale "la figa della mutua". Non mi ha mai convinto fino in fondo "la ragazza defitiva" per quello che contiene il libro. Quindi, piuttosto non vendere una copia,ma non essere pentiti.
Voi votate pure al sondaggio, poi vediamo cosa ci salta fuori !
“Su per il Sangue”
Notizia di tempo fa: nel 2006 il numero dei delitti commessi in famiglia aveva superato quelli commessi in un altro ambito, compresa mafia e delinquenza organizzata.
Guarda, non sapevo la statisctica, ma me lo immaginavo un po'...troppe storie guaste che non si dicono per pudorte "della famiglia".
E' più facile denunciare gli estranei...
E' un po' di questo che parla il libro, non solo, ma pure.
Secondo me "La ragazza definitiva"è stato un titolo a dir poco geniale...mi spiace che tu non ne sia convinta fino in fondo...invece rispecchia molto il libro e soprattutto l'originalità del tuo stile..davvero fantastico!(simile un pò a quello di un'altra scrittrice che ammiro quasi quanto te:Marilù Manzini).
PS:Non vedo l'ora di leggere il tuo nuovo libro.
Veronica
Cara Veronica - i titoli sono importanti da un punto di vista editoriale.
E' sempre stato un titolo che ho scelto io inntesi, non mi è stato imposto o così o nulla...però quando un libro nasce dal titolo e poi, quando il libro è stato scritto e il titolo ti tocca cambiarlo...uffa però
i tempi editoriali non sono brevi. Se tutto va bene, ma proprio tutto tutto, potrebbe essere che esce per l'estate prossima.
Vedremo.
Conosco di nome e di vista Marilù, ma non l'ho letta. No saprei dire se ci assomiglio :)
Bacione
SU PER IL SANGUE, decisamente più originale: gli altri hanno un certo sapore di già ascoltato; se vuoi ti disegnerei una copertina: una tua immagine inserita tra miei colori..a titolo amicale, ovviamente!
roberto
Beh come no ! scegli pure...
Devo dire che io il tuo libro (La ragazza definitiva) l'ho scelto per il titolo, non ne avevo sentito parlare prima di comprarlo. La figa della mutua non è male, però sembrerebbe un libro comico, e non lo comprerei se non leggessi la trama, quindi mi perderei un bel po' di verità/curiosità su questo mondo così devastato.
Una curiostià: ma tu che sei amica di Melissa Panarello, vi vedete mai, uscite?
Un bacio.
(Intima)
Ah, quanto al titolo: Vorrei che fosse notte. Però non darmi retta che io ho gusti strani. Pensa che ascolto solo Mia Martini, per renderti l'idea.
(Intima)
Mia Martini è favolosa, sai che il primo libro che avevo fatto su Piero Ciampi, inizialmente ero indecisa se farlo su Mia Martini - poi ho scelto Ciampi perché su di lui c'è meno materiale, ma è una delle interpreti italiane che più amo. Struggente. "Padre davvero" quanto è capolavoro?
Poi sì Melissa,la conosco, è una ragazza davvero in gamba acuta intelligente sensibile e combattiva. Naturalmente lei sta a Roma e io in Emilia, ma quandovado giù capita che ci si incontra...pure lei adora Mia Martini !
Caspita! Pensavo di essere ormai l'unica a sentirla o una delle poche. Detesto la gente che ascolta la musica che "va sentita" o che "va di moda". Io amo la musica che mi emoziona. Che sento far parte di me.
Padre davvero è unica. Ma ti consiglio di sentire "Grande più di lei", e una canzone che vedo molto per te è "L'amore è il mio orizzonte".
Un bacio. (Intima)
Comunque dovessi scrivere un libro su Mimì lo comprerei immediatamente. Io ho due biografie, una è "La regina senza trono" e l'altra "Il caso Mia Martini" ma non riesco a trovare in libreria altro su di lei ed è un peccato. Anche se tutto sommato non credo di poter trovare altro che non si sia già detto sulla sua esistenza, ma i punti di vista sono importanti. (Intima)
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