Devo dire che provo ancora della nostalgia ad aver lasciato studi più scientifici, soprattutto quando mi ritrovo tra le mani libri come l’evoluzione creatrice di Bergson e per parlare di un autore attuale di Cavalli Sforza con la sua mini bibbia Geni popoli e lingue (e poi gli altri sui scritti naturalmente). Entrambi per quanto può sembrare azzardato il paragone, hanno questa vicinanza emotiva alla scienza che filtra in maniera magica; ed è quello che ho sempre pensato, e provato anche se purtroppo devo dire che a differenza delle facoltà umanistiche in cui spesso e volentieri la frequentazione è mossa da una vera passione l’approccio scientifico viene visto e vissuto più spesso come una prospettiva più sicura di lavoro, anche se poi oggi non è così del tutto vero. Visto le lunghissime traversie che i dottorati post laurea richiedono, a pochissimi soldi naturalmente.
Spesso sento dire che Bergson è superato, e certamente ci sono dei punti deboli per una naturale causa di tempo, ma la sua forza sta nella narrazione in cui vede l'uomo e il fatto che riesca a fare della vera filosofa attraverso una conoscenza scientifica,(V
i sono cose che l’intelligenza sola è capace di cercare, ma che da sé, non troverà mai; l’istinto solo potrebbe trovare queste cose: ma non le cercherà mai.) che a mio avviso è una conoscenza spesso inscindibile dall'idea di filosofia stessa in quando necessita di una propedeutica che spesso non viene tenuta in conto in maniera seria in discipline differenti...Altro grandissimo saggio tratto ai postumi di Bergson Il caso e la necessità di Monot dove l'autore intreccia la necessità di portarsi avanti con gli eventi chimico fisici "
Dobbiamo tenerci sempre in guardia da questo senso così forte del destino. Il destino viene scritto nel momento stesso in cui si compie, e non prima. Il nostro non lo era prima della comparsa della specie umana [...] L’universo non stava per partorire la vita, né la biosfera l’uomo. Il nostro numero è uscito alla roulette: perché dunque non dovremmo avvertire l’eccezionalità della nostra condizione, proprio allo stesso modo di colui che ha appena vinto un miliardo? (:::)Noi siamo i discendenti di quell’homo sapiens [...] che aveva bisogno della spiegazione mitica. [...] È da loro che abbiamo ereditato probabilmente l’esigenza d’una spiegazione, l’angoscia che ci costringe a cercare il significato dell’esistenza. Angoscia creatrice di tutti i miti, di tutte le religioni, di tutte le filosofie e della scienza stessa. (....)L’invenzione dei miti e delle religioni, la costruzione di vasti sistemi filosofici sono il prezzo che l’uomo ha dovuto pagare per sopravvivere in quanto animale sociale, senza piegarsi ad un mero automatismo" Naturalmente ci sarebbe da a aprire una discussione in merito in merito, questo ultimo saggio dopo l'evoluzione della specie di Darwin è stato tra i più discussi, e credo che a qualcosa
mi sia servito...
21 commenti:
Stai parlando un po' troppo da Biotecnologo. Prova a rimetterti le tette e vedi che se lanci il dado un centinaio di volte la media del numero di volte in cui esce sei non va oltre 20.
Ancora, prova a mettere un seme di margherita in un po' di terra e il giorno dopo hai un fiore.
E' caso? Non credo. A meno che non ti togli le tette. Per quanto casino si combina in natura, questo casino prima o poi finisce e sbuca l'èlan vital che riporta un Ordine
ciao
--Ferry
Eh vabbè una volta tanto si può no? E...poi mica son stata così tecnica.
Poi ancora eh, non capisco 'sta cosa statistica del dado e le tette. Il finale m'è piaciuto, però mica son tanto d'accordo.
Ma cos'è, voialtri non sapete reggere quando una donna oltre alle tette mostra anche il cervello??
Come siete arretrati..
Ciao GoGo benvenuta..!
Conosci la battuta
-"Sai perché alle donne oltre la figa hanno dato pure un cervello?"
-Perché solo con quella sarebbero troppo forti"
Mi pare che qualcuno la pensi davvero così...
ahahha ma qui siamo davvero all'età della pietra.. a giudicare da tutti i giudizi approssimativi, tanto per sputare due sentenze e darsi un tono.. chissà perchè la gente si comporta SEMPRE in questo modo.
siamo pur sempre nella patria di Maria di Filippi e Amici e Uomini e Donne!! E tutti sti commentini acidi non fanno altro che ricordarmelo :)
adesso magari mi insultano perchè nella fretta di digitare ho scritto "a giudicare da tutti i giudizi"..
ma state sereni!!!
Comunque spesso i blog anche quelli apparentemente "più seri" si trasformano in defilippizzazione-.
Perché?
Perché è ilmodo più semplice per esistere occupare uno spazio virtuale oggi, e fare casino così per farsi sentire...
Quelli che stanno troppo attenti alla grammatica secondo me hanno poche idee...
Caro Ferry- boat,
posso essere con te sulla storia del dado, questione di leggi fisiche, ma sulla margherite nooo.
Intanto non è detto che nasca, poi fra 100 anni, se continua questo mutamento del clima, invece di una margherita, nascerà, non so, un fiore di cactus e la mucca, che normalmente la bruca, sarà un altro "coso", che avrà una bocca tanto forte da non pungersi pur di cibarsi.
Ehhh, il grande Darwin.
Se poi avrai la bontà di leggerti "Darwinismo neurale" di un certo Gerald M.Edelman (premio Nobel per la Medicina nel 1972), scoprirai che il selezionismo esiste anche nei meccanismi del cervello e la variabilità e la scelta, invece del determinismo,hanno permesso di capire molte cose sull'organizzazione neuronale e della coscienza.
Ah, le tette non me le sono tolte e faccio fatica a stare nella III°.
Grave??
Come dice Gogo, sta sereno, chè a noi pesano, ma non si svitano, sai!
sembra che ciò che importi sia sempre e comunque l'AUDIENCE...
insomma, girano ancora, e tanti, di questi piccoli provocatori, di quelli scartati anche dal mauriziocostanzoshow... per intenderci!
quelli che non entrano nel contenuto di quel che si posta, ma che "pretendono" di gestire i blog altrui...
a me fanno sorridere, e ne leggo in giro tanti tanti tanti!
se posti le tette, sarai censurata perchè lo fai, se non le posti sarai censurata perchè non lo fai...
e così via...!
inutile starci a perder del tempo, meglio dargli ragione a priori e assecondarli in eternum...!
chi ha voglia di capire, capisca...
soddisfatti se ne torneranno a masturbarsi per la soddisfazione provata, anche se per questi mononeuronicitipi, è già piacevole toccarsi mentre lanciano le loro censure...
ad ognuno il suo piacere!
a te gisy, non posso che dedicarti un pezzo composto da chi comprese già quale fosse l'andazzo, anche se allora di internet neanche si poteva favoleggiare...
e se proprio avessi bisogno di veder le tue tette, saprei dove andare, come immagino anche il Ferry in questione... comprensibile come il suo desiderio fosse toccarsi un po' proprio leggendo le sue "censure" qui dentro!
e fateglielo scrivere un libro anche al Ferry, così poi la smette di far di quelle cose da "far diventar ciechi..."
per te gisy, cantatela e sorridi!
a me mette sempre di buon umore, non che immaginassi che tu l'avessi perso per quelle quattro chiacchere...
anzi, immaginavo il tuo sorriso...
ciao
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Tu sei ricco e ti tirano le pietre
Non sei ricco e ti tirano le pietre
Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va
e pietre prenderai senza pietà!
Sarà così
finché vivrai
Sarà così
Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così
finché vivrai
Sarà così
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Tu sei ricco e ti tirano le pietre
Non sei ricco e ti tirano le pietre
Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va
e pietre prenderai senza pietà!
Sarà così finché vivrai
Sarà così
Se lavori, ti tirano le pietre.
Non fai niente e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai capire tu non puoi
se è bene o male quello che tu fai.
Tu sei bello e ti tirano le pietre.
Tu sei brutto e ti tirano le pietre.
E il giorno che vorrai difenderti vedrai
che tante pietre in faccia prenderai!
Sarà così finché vivrai
Sarà così.
'spe' che ti lascio una critica!!!
c'hai l'orologio che va indietro di un ora...
non son modi questi, eh eh eh...
;)
L'è axè...direbbero a Modena
verissimo tuttto ! IL vecchio Gianco...
Ohibo'. Doveva essere un post sulla
dialettica tra determinismo e caso nella selezione naturale.
La quarta di Gisy ha fatto il resto.
Io continuo a cercare l'ordine, sogno la quarta misura di Gisy e mi sento la canzone.
ciao
--Ferry
Eh mi sa che non ti rimane che sognare però...
Certo tu hai fatto il resto perché questo post non fosse a tema...
W il darwin no Tv
la quarta di Gisy???? ma quando mai?
Infatti MAI. Quanto mai? E allora? A proposito di evoluzione Darwin ne avrebbe da dire.
E cmq di solito non le vendiamo a peso, no, no...
Provo ad assumermi la responsabilità di quello che dico.
Darwin sosteneva che la selezione naturale è una roulette che la natura mette in atto quando si creano catastrofi.
E cosi' noi saremmo frutto di un caso.
Il poveretto non aveva la minima idea della riflessività di un sistema complesso, che è in grado di inventarsi un linguaggio in cui riflettere se stesso. Pensate al Dna.
Io tremo di più a pensarmi non come un ambo su Bari che come uno specchio di un Sistema che cerca se stesso da sempre.
Gisy sei splendida anche dove porti la misura unica.
Grazie ;)
cmq Drawin ne l'evoluzione della specie, il suo trattato più importante non mi pare faccia tanto riferimento al caso in sé, (comeinvece Bergson che adoro - nel vitalismo metafisico del l'evoluzione creatrice) ma all'adattamento che una specifica specie subisce in base alle variazioni dell'ambiente...(quindi sì, il caso a monte, ma il caso è semprea monte davvero) poi esistono le considerazioni sulle mutazioni genetiche, ma verranno dopo...e nonostante sia vecchiotto rimane uno dei punti di discussione della scienza naturale...
La genetica è una scienza affascinante, è acneh un pò inquietante in un certo senso. Forse affidarsi al caso oggi, è ancora l'unica cosa sana che ci riamne.
Un linguaggio che riflette se stesso (e su questo concordo al 100%) è la sintesi di ogni sistema, micro e macrocosmico (pure intrecciato) del quale spesso e volentieri noi piccoli scarabei non ne possiamo nulla, e quindi resta sempre caso.
Anche se De Andrè diceva "vado a correggere la fortuna..." nella propria piccola miserabile prospettiva.
Dimenticavo che una tedesca
è romantica e casinara. Mo' faccio l'austriaco.
Un linguaggio sufficientemente espressivo -come il DNA- non riflette se stesso, ma descrive in qualche modo il sistema che crea il linguaggio.
Lo spazio dell'evoluzione creatrice è forse la riflessione del Sistema -tramite il linguaggio-in nuove immaggini che del sistema sono la "decostruzione".
Spero di non essere stato troppo sadico. Gli 'striaci lo sono.
baci
--F.
Ferrante mi rimandi ai promessi sposi ...che si pensava immune dalla peste.
Ma no sadico ... ci siam capiti credo...
La misura unica è sempre buona. Se non fa attrito.
Ho controllato. Nel romanzo di Manzoni non cè scritto da nessuna parte che il posteriore di Prassede è da sballo.
Peccato. Credevo fossimo anime gemelle.
ciao
--F.
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