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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

24 dicembre 2010

Buon Natale...
















"Lui è un brav'uomo. Pensa che ogni Natale va giù al canile, salva un gatto e un topo e li regala a una famiglia affamata." 

(Bart Simpson)

"Non sono mai riuscito a capire perchè la gente fosse così entusiasta del Canto di Natale di Dickens; io non ho mai creduto che Scrooge fosse diventato realmente diverso il giorno dopo"

(Karl Menninger)

14 dicembre 2010

Piero Ciampi Live in un doppio cd: Intervista a Enrico De Angelis




















"Io sono stato a Milano all'ultimo dell'anno. Ho detto: signori, vi amo tutti e mi hanno dato duecentomila lire. Voi siete capaci di questo? Perché io sono un'artista e voi no, dunque dovete stare zitti perché dovete imparare da me. Ascoltate! Quando voi guadagnerete duecentomila lire al giorno per fare cultura, potrete dire qualcosa. Adesso state zitti, altrimenti mi aspettate fuori. Non c'è passaporto per la cultura!"

                                                                                 Piero Ciampi Live Castiglioncello

 
-Questo doppio cd raccoglie finalmente anche del materiale inedito di Piero Ciampi, come mai ora è arrivato il momento di renderlo pubblico?
E' dal 1980 che aspetto di pubblicare queste cose, l'anno della scomparsa di Piero, quando scoprii l'esistenza della registrazione al Ciucheba di Castiglioncello, e andai fin là a recuperarla, grazie alla cortesia di Mauro Donati, titolare (tuttora) del locale. Ho fatto poi circolare la registrazione tra gli amici ciampiani, e tu lo sai bene perché, meritoriamente, ne hai pubblicato la trascrizione sul tuo libro. Ma pubblicarla in cd non era facile: per la discografia Ciampi era (ed è) un artista poco "commerciale", figuriamoci poi in anni recenti quando l'industria discografica è decaduta e dischi non se ne vendono più... Però la recente occasione di offrire a un discografico indipendente anche la serata che abbiamo organizzato a Parma con fior di artisti che eseguono Ciampi è stata subito colta da Marcello Corvino della Promomusic di Bologna, un discografico illuminato e agguerrito che ha accettato l'idea di pubblicare tutti i documenti sonori che gli ho proposto: la performance del Ciucheba, quella di Ciampi al Tenco 76 (finora uscita solo in un cd a tiratura limitata, allegato a una rivista) e la serata di Parma. Marcello, all'ascolto di tutte queste cose, si è entusiasmato, tanto che faremo ancora dei lavori su Ciampi insieme.

-Piero è sempre stato tra gli addetti ai lavori molto amato/odiato, ora è come se stesse uscendo allo scoperto, raggiungendo davvero tante persone...

E' vero. Non è proprio misconosciuto, Piero Ciampi. Naturalmente è tutto relativo: in una società subculturale come quella di oggi non può (e aggiungo: non deve...) diventare popolare. Ma ormai sono tanti i giovani artisti che lo riscoprono e lo interpretano, in disco o in concerto. A me questo basta.

- Il secondo cd è appunto un tributo tenuto a Parma nel 2008 da vari artisti, dove cantavano brani a Piero, molta vicinanza ed affiatamento, qualcuno che hai sempre sentito vicino a lui, e qualche interpretazione che ti ha davvero colpito.

A Parma abbiamo "convocato" sia artisti molto legati a Ciampi (anche esistenzialmente: pensiamo a Pino Pavone o a Nada; oppure solo artisticamente: Marco Ongaro, La Crus, Luca Faggella) sia artisti "vergini" che non lo conoscevano e che, scoprendolo, se ne sono innamorati e l'hanno cantato benissimo. Questa è stata un po' la scommessa: portare sullo stesso piano gli uni e gli altri. Mentre diamo per scontato che Nada nell'interpretare Piero sia stata anche questa volta praticamente perfetta, mi hanno colpito pure i relativamente "giovani" (Bersani, Cristicchi, Fabi, Pino Marino...). Le due vette del disco, però, per me sono il "Palazzo di giustizia" di Marco Ongaro e, davvero irresistibile, l'"Adius" di Capossela.

-Qual'è secondo te il suo discorso e il messaggio più forte nel suo delirio poetico?

Saperci contemporaneamente commuovere e divertire. Il misto di violenza e tenerezza. Di tragicità e ironia.

- Ti sei fatto un'idea di quale sia il pubblico forte di Piero, se com'è uno particolare?

Piero ti sbatte in faccia carni crude, o sei in grado di prenderle o scappi. Il pubblico che lo ama è quello che non ha paura di sentirsi dire la verità. Quella dei sentimenti, soprattutto.

-Cos'è che ce lo fa amare ed apprezzare, sentire vicino senza mai sentirlo vecchio fuori moda ?
 
Ciampi è modernissimo. Ecco perché non ha avuto successo a suo tempo.

- Ultimamente sono usciti diversi tributi tra discografia, film e varie su Piero, qualunque lavoro si faccia in sua memoria ben venga perché si espande comunque la conoscenza o si può correre il rischio di darne un'immagine sbagliata, cosa ne pensi?

Con Piero c'è sempre il rischio di ridurlo al luogo comune del "maledettismo", all'aneddotica del "genio e sregolatezza". Le stesse due registrazioni live che ho pubblicato in questo album incoraggiano a questa visione. Però è la verità reale, quindi da lì non si scappa. Se non si eccede in quest'ottica, ogni documento è utile a farlo conoscere.

- Qual'è la cosa più bella che ricordi i Piero? e qualche rammarico nei suoi confronti?

I tre giorni che lui passò al "Tenco" nel 1976 sono un ricordo folgorante. Stavo sempre con lui, non riuscivo a staccarmene, come ne fossi innamorato. Ho il rimpianto di non averlo chiamato a fare altri concerti dopo il "Tenco", nella mia città per esempio, dove organizzavo concerti di cantautori, ma pensandolo ingovernabile ebbi paura. Non me lo perdono. E poi di non aver saputo subito che stava male. Magari sarei andato a cercarlo.

-  Avendolo conosciuto se vedesse il mondo oggi cosa esclamerebbe secondo te?

"Ma vaffanculo", ovviamente.

DOPPIO CD PIERO CIAMPI LIVE 

Piero Ciampi live al "Ciucheba":
01. parlato
02. "Il marciapiede"
03. parlato
04. L'amore è tutto qui
05. parlato
06. Te lo faccio vedere chi sono io
07. "Il paralitico"
08. Adius
09. parlato
10. Ma che buffa che sei
11. parlato
12. Il giocatore
13. parlato
14. "Notte"
15. epilogo (Mustafa)

CD2 - Omaggio a Piero Ciampi:
01. Morgan - L'amore è tutto qui
02. Il denaro
03. Pino Marino - Sporca estate
04. Tu no
05. Marco Onagro - In un palazzo di giustizia
06. Pino Pavone - Sobborghi
07. Samuele Bersani - Qualcuno tornerà
08. Niccolò Fabi - Fino all'ultimo minuto )
09. Luca Faggella - Livorno
10. Il lavoro
11. La Crus - Il vino
12. Simone Cristicchi - Autunno a Milano
13. Io e te, Maria
14. Nada - Confiteori
15. Eri proprio tu
16. Vinicio Capossela - Adius
17. Orchestra del Teatro Regio di Parma - suite strumentale di frammenti da canzoni di Piero Ciampi
18. Il vino
19. Tu no
20. Ho bisogno di vederti
21. Io e te Maria

09 dicembre 2010

Sbagli

 






















Perché io nella mia vita gli sbagli che ho fatto. 

da Intercity di Raffaello Baldini 

03 dicembre 2010

Bergonzoni: un faro nel buio. Finalmente qualcuno che dice



Qualche giorno fa accendo la tv su la7 e in diretta ad una trasmissione c'è Bergonzoni che fa un discorso direi monologo della Madonna "Niente di personale", uno dei discorsi più belli che abbia sentito uscire dallo schermo negli ultimi 20 anni, e probabilmente se ne avessi ricordo anche prima.

Ho capito primo di essere molto ignorante riguardo lui e quindi mi andrò a leggere bene bene ciò che ha scritto, e poi è davvero un'entità illuminante e di questi tempi ah quanto ce n'è altro che bisogno, magari fosse questa la televisione, qualcuno che parli della poesia, dell'interiore, che sfati per davvero i luoghi comuni, e non che faccia dei luoghi comuni l'applauso - che dia aria al nostro spazio interiore, che si smetta di volgere tutta quest 'attenzione all'autoreferenzialità della politica, come se i nostri problemi davvero giungessero da destra o da sinistra. farsi spazio, sentire, sentire davvero, non soffocare ed essere soffocati dall'esubero lo straflusso delle notizie,il distoglierci continuamente dal di dentro, e contemporaneamente fare in modo di sentirci al centro di ogni attenzione, sempre fintamente presi in causa, per cosa? lusingarci e far sì di crederci importanti, quando l'importanza esiste di per sé.

Ma queste sono alcune conclusioni mie, difficile riassumere tutto il flusso di pensiero che un discorso simile smuove.

Potrei dire che mi ha allucinato la reazione, all'interno del programma dove finita la lezione di vita, perché quella davvero lo è stata, si è concluso con il solito appluasino conserto, di chi non vuole perdere la propria di lezione imparata a casa a memoria per non sfigurare con il pubblico, ed ecco che puntualmente altri politici riprendono la parola, la solita conserta loro coerente parola senza spessore, senza climax, senza patos, come se nulla li potesse sfiorare.




Comunque ecco alcuni punti che ha sollevato, io spero che sia presto disponibile il file video o audio di tale discorso.

-La televisione va guardata, ma non accesa
-Sono le parole che usano noi, è la scrittura che è nata prima dello scrittore, io credo che la scrittura di Calvino sia la scrittura di Calvino, ma sia la “scrittura”, non sia l’autore Calvino
-Ho cercare di capire qual è il nocciolo della parola, ed è il pensiero. Noi parliamo sempre di parole [ …] ma qui il problema è quest’anima che è il pensare. Noi non pensiamo e non amiamo pensare e non amiamo parlare di pensiero. Lo consideriamo astratto, e lo è, ma ha una potenza… non un potere […]. Il potere controlla, annienta; la potenza apre, allarga, devasta.
amo la velocità, non la fretta

monosignificato (delle parole, n.d.c.) mi uccide…ù

-Possiamo parlare anche di arte qualche volta? Quando si parla di scrittura possiamo parlare di arte? Quando si parla di cose che vanno oltre e che non richiedono sempre questi codici che sono i codici della finanza, i codici dell’economia, della gestione… Esiste un altro deambulare del pensiero, che non ha le caratteristiche classiche di tutti gli argomenti. Questa è l’arte.
-Il poco non è innocuo. Il banale, non è che non faccia male. Fa male! […] qualche giornalista dovrebbe portare scritto sotto: “nuoccio gravemente alla salute, creo metastasi culturale”
; … la differenza fra “fermo” di mente e “infermo” di mente, io sono molto preoccupato per i “fermi” di mente

e a voi se avete visto cos'è che ha colpito di più?

28 novembre 2010

Finalmente neve

 

Sarà anche scomoda ma dà sempre un senso di leggerezza....


"Potrei leggere il desiderio d'eternità perfino negli occhi di un pupazzo di neve."

(V. Butulescu)

"La poesia è una fiamma nel cuore, mentre la retorica è fatta di fiocchi di neve. Come possono fuoco e neve convivere?"


(K. Gibran)

"Il tempo è come un fiocco di neve scompare mentre cerchiamo di decidere cosa farne."


(R. Battaglia)

"[...] E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera [...]."

(K. Gibran)


"[...] E gittatasi in basso, e cominciata a discendere, rotando dall'alte spiagge su per l'altra neve, quando più cercò loco basso, più crebbe sua quantità, in modo che, terminato il suo corso sopra uno colle, si trovò di non quasi minor grandezza che 'l colle che essa sostenea: e fu l'ultima che in quella state dal sole disfatta fusse. Detta per quelli che s'aumiliano: son esaltati."


(L. da Vinci)


"Diceva un foglio bianco  come la neve Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro".

(K. Gibran)

25 novembre 2010

Amico fragile

Un pezzo che ogni tanto ne sento davvero il bisogno. 



interpretazione di Vasco, ma Faber è unico.

15 novembre 2010

Quando si è ammalati




















Son giorni che l'influenza non mi dà tregua tre giorni di febbre alternata dai 38 ai 40 è utile solo alle allucinazioni verrebbe da dire in un primo momento, che non sarebbe comunque poco..
Ma quando si sta male a mia impressione ci si sente anche un po' protetti dalla propria malattia, tanto che penso "peggio che così cosa vuoi che succeda sono qui moribonda ma del resto sono in casa sotto le morbide lenzuola", con quel senso di anestesia che si applica automaticamente verso l'esterno e la mitezza che raggiunge anche quei sentimenti di solito più noiosi.

Di solito mi danno fastidio un sacco di cose, rumori, motorini che passano col motore truccato, l'uomo che spara le foglie nel giardino di sotto tutti i giorni, beh con 39 di febbre tutto è attutito, e mi vien da perdonare un po' di più il mondo. E' come essere dentro una scatola reagalo rivestita di bambagia.

Forse che nel letto mi sentivo un po' come Castorp nel sanatorio della Montagna incantata. Tutto diventa un po' favola, un po' appannato, un po' strada e passi lenti e svenimento,  quando si è ammalati, tutto è lento, e pare incredibile pure che si torna a guarire. E quando sei guarito del resto ti pare impossibile a fare con tanta facilità quelle cose che prima parevano disperate.
Essere malati è anche un modo per tornare bambini con quel senso sempre unico della riscoperta della magagna, (oh quante nocche di legno che teneva l'armadio del letto in pino di ciliegio contavo da piccola quando avevo la febbre in attesa che rientrasse qualcuno a casa) e quindi diciamo quando abbiamo anche qualcuno che si cura di noi non è poi così male un po' di convalescenza. :)

Ora posso solo scrivere perché non ho voce, ma va bene così.

11 novembre 2010

Un forum dedicati agli strani feticismi

Era davvero molto tempo che ce lo avevo in mente...e ora ho deciso di cominciare a mettermi al lavoro non da sola però...un forum dedicato al feticismo, ma non (solo) quello dei piedi e le calzature, soprattutto dedicato a quei feticismi che in Italia hanno poco rilievo pubblicamente, ma che non per questa hanno i loro stimatori che fanno anche un po' fatica a trovare materiale in genere..
Feticismo degli starnuti, dei guanti di gomma, dei vestiti bagnati, dei vestiti stappati, del formaggio, del crush,  ma anche quello del gencki genki...che cos'è...eh bisogna scoprirlo... :) bene non lo so nemmeno io...

MyFetishroom il nome, un nome che vuole rappresentare le stanze delle passioni in un qualche modo...e quindi
spero di vedervi anche lì...e trovare sempre il tempo di potermi dedicare alla poesia del quotidiano...

26 ottobre 2010

Carissimo Pinocchio

Io so che ogni tanto ce n'è bisogno...

18 ottobre 2010

L'ora del tè
























Ci sono un sacco di cose graziose.
Biscottini, bere il tè, i giallo dei limoni, son cose che mi tirano su di morale o che mi rendono felice anche quando non me ne accorgo.
Poi magari se non ci sono i limoni proprio mi viene in mente che assieme alle mele in casa non possono mancare. Poi ci sono le mele i limoni i biscottini il te, e la televisione che è come la finestra aperta sul mondo mentre uno se ne sta tutto rassicurato in casa con i suoi ninnoli.go
Tante volte leggo cose, e dico che uno non c'aveva niente meglio da fare so qui che scrivere quella cosa lì? che si capisce lontano un miglio che è annoiato e non c'aveva niente di meglio da fare che darsi un tono, ma alla fine un tono che sa di annoiato.
Un tonno annoiato sarebbe stato più interessante magari, anche se noi non parlando in tonnesco non l'avremo capito troppo, o forse anche sì.
La poesia ha ancora un senso penso, se è vero che solo la bellezza ci potrà salvare qui, la vedo dura, sempre più il senso del brutto sta dilagando così anche nelle coscienze a mio parere.
Non posso più sopportare questi giorni continui di ordinaria follia, della politica, del tragico.

Ma i greci dove sono finiti? e l'ora del tè?

13 ottobre 2010

Tributo ad Ezio Vendrame

Ricordando Ezio, è fatica dimenticarsi di tutto quello che dice, di come lo dice; è davvero un poeta autentico, di quella poesia che arriva dalla navigazione della sofferenza. tante frasi che sembrerebbero assurde dette da un'altra persona, beh dette da lui vengono vere.
Ho trovato su you tube un tributo a lui fatto con alcuni di queste brevi frasi poetiche.... 

Non so più nulla 
di lei.
E pensare 
che una volta 
per me
era tutto.
ma una volta
era tanto tempo fa
e anche il tutto
con il tempo
passa.


07 ottobre 2010

Sarah, sempre con noi



























Ieri sera la notizia è arrivata con una violenza inaudita.
Sarah uccisa, Sarah piccolo fiore che stava per sbocciare violato, raggomitolato nudo nel fondo più fondo, coperta di pietre. del tempo che non sarà più.
Sarah piccola donna, resterà nei nostri pensieri, ma in quel giorno d'estate tutto si è fermato, si è fermata nei suoi biondi 15 esili anni di ingenuità, di leggerezza, di chissà quali pensieri di chissà quale freddo e chissà quale tepore si srotolava i giorni, di andarsene di vivere, di essere finalmente bella e amata di essere semplicemente e fortemente Sarah

Ancora una volta un fatto crudo e violento, uno dei tanti mi verrebbe da dire, non è la prima vergogna, di come un essere umano possa tanta ferocia e crudeltà verso un proprio simile,
ma simile non era di sicuro da quello zio, ha tentato prima di abusarla e poi uccisa per il rifiuto. Ma cosa può un uomo pur di avere quello che vuole?
La rabbia e tanto almeno quanto il disgusto.
E in questo disgusto l'Italia mi pare sinceramente unita, almeno così sembra, così come era successo per il piccolo Tommy e diversi altri in cui la stampa ha sensibilizzato il fatto.

Il mio disgusto personale sta non solo nel pensare alla pochezza umana, ma a questa omertà, a questa reticenza a questa clima che si poteva leggere benissimo tra le righe di ignoranza, di gelo e volgarità in qual contesto dalle così poche risorse umane intellettive e quant'altro, ma umane spicca prima di tutto.

Continuerò a dire che a maggior ragione nelle realtà di provincia tutto è più efferato, più crudele, dove il pudore gretto dell'ignoranza copre ogni ragionevole buon senso, ogni etica, ogni giustizia divina. Penso pure a tanti noni a Lorena la ragazza di 14 anni di Niscemi stuprata da 3 coetanei, poi uccisa brutalmente e buttata nuda in un pozzo. Inutile dire che i commenti che tutt'ora possiamo leggere su you tube nella puntata di amore criminale,m in parte colpevolizzano la stessa ragazza, nel solito luogo comune di merda "se l'è cercata". Non è possibile che nel 2010 siano ancora qui ad annaspare in questa mentalità retrograda da sottosviluppati.

E Sarah che colpa aveva se non quello di essere un fiore, nato nel gelo.
Io non vorrei giudicare, ma come facciamo a non giudicare avendo visto le lacrime false di quello zio, la cugina che già sapeva, la zia, sicuramente, con con quel feto di donnina oramai rannicchiato nell'abisso del non più - anche la televisione è stata molto poco rispettosa, ma dal mio punto di vista ha fatto cogliere aspetti di una situazione che ci ha portato più vicino al contesto di quella povera ragazza, quello di un gelo inaudito.
La madre personalmente mi ha molto colpito, ho avuto fin dall'inizio l'impressione che anche lei sapesse o quanto meno sospettasse qualcosa, ma mai una mezza cedimento emotivo, sempre lo tesso tono certo provato, ma costante come imbalsamata da una tragedia in corso.
Sono le storie terribili che costellano le nostre province, e che anche se non tutte finiscono così tragicamente continuano a succedere di giorno in giorno, famiglie, donne, figli che per anni sopportano aspettando che la loro vita finisca alla meno peggio, o col sogno di poter scappare, ma l'omertà è tanta è tanta davvero...e qui la giustizia se non ce la dà il fato, non scende da mano umana.
E' questa la cosa più terribile, l'idea che non esista una tutela reale, l'idea che ancora ci si debba vergognare di essere vittime, di vergognarsi di cercare aiuto.

La rabbia continua a essere tanta e si rinnova ogni volta che capita (e capita troppo spesso) che succedono disgrazie che sono poi quotidianità simili. Anche quella madre pakistana di Novi a Modena uccisa dal marito perché difendeva la figlia - finita in ospedale per le botte prese dal fratello - perché contraria al matrimonio combinato.

Troppo male, troppo davvero. E ora quale giustizia? qualunque essa sia - niente più ci restituirà i loro sogni per poter dire Sarah bellissimo. No, niente più.