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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

30 giugno 2010

fin da piccoli

Ho visto che hanno fatto un bando di concorso sulla scrittura per bambini dai 9 a i 11 anni.
Accidenti li vogliono rovinare proprio da subito...

23 giugno 2010

Baby moonwalker

Stamattina ero alla stazione e c'era un bambino di 5-6 anni di colore che esaltato dalla puntata speciale che avrebbero strasmesso stasera su Micheal Jackson, cercava di fare le mosse del balletto Moonwalker ridendo col fratellino
io gli chiedo - "ti piace Micheal jackson?"
Tutto timido mi risponde " sì "
"Anche te a lui saresti piaciuto" gli rispondo.

Poi si è vergognato, si è nascosto dietro il fratellino e ha smesso di ballare.

14 giugno 2010

Una poesia di Arenas

Questa poesia di Reinaldo Arenas mi è piaciuta moltissimo.











Io sono quel bambino dalla faccia rotonda e sporca
che ad ogni angolo ti infastidisce con il suo
"mi dai una monetina?"
io sono quel bambino dalla faccia sporca
certamente non voluto
che da lontano contempla gli autobus
in cui altri bambini ridono forte
e fanno salti molto grandi
io sono quel bambino antipatico
certamente non voluto
con la faccia rotonda e sporca
che sotto gli enormi lampioni
o sotto le puttane anch'esse illuminate
o davanti alle fanciulle che sembrano levitare
proietta l'insulto della sua faccia tonda e sporca

io sono quel bambino di sempre arrabbiato e solo
che ti lancia l'insulto di quell'arrabbiato bambino di sempre e ti avverte
se ipocritamente mi accarezzerai sulla testa
io coglierò l'occasione per rubarti il portafoglio
io sono quel bambino di sempre
davanti al panorama di terrore imminente
lebbra imminente, pulci imminenti,
di offese e di crimine imminente.
Io sono quel bambino disgustoso che improvvisa un letto
con un vecchio scatolone e aspetta, certo,
che verrai con me.



Reinaldo Arenas

12 giugno 2010

Bivio













L'umanità si trova oggi ad un bivio: una via conduce alla disperazione, l'altra all'estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene.

Woody .Allen.

05 giugno 2010

Tutto il tempo in un'estate

La cosa che più mi piace è vivere i ricordi, anche quelli degli altri, forse soprattutto, ti fa sentire che è una sciocchezza pensare che l'uno sia indivisibile, così come è vero allo stesso modo che l'uno è irriproducibile e davvero singolo in quanto occupa un solo spazio in un solo tempo.
Questa idea abbastanza comune sia ad alcuni pensieri religiosi, filosofici e non meno scientifici mi ha sempre colpito moltissimo, e tante volte avrei voluto anche scriverne se non fosse che, è un'argomento così delicato così battuto, e sfruttato che non basta l'entusiamo a reggerlo, quello che lo abbiamo tutti rispetto a qualcosa, e quel qualcosa è giusto viverlo, ma allo stesso modo se si vuole rendere pubblico un pensiero già reso, credo abbia senso se si sa bene quali svincoli e argomenti affrontare, per cui per il momento non lo farò e continuerò a leggere di chi ne ha scritto.


L'altra cosa, è che ho scritto di recente questa storia di Malavolta. Malavolta era davvero un mio compagno di anno alla scuola alberghiera che è morto con tutta la sua voglia di vivere a soli 17 anni, ogni tanto mi veniva in mente,  e quindi ne ho scritto un racconto vero, così che nemmeno i nomi non son riuscita a cambiare; non potevo pensare che come per Paride l'anno scorso, il tempo si sia fermato, così come a tutte quelle persone che la loro vita nel pieno scalpitante è stata a orza del destino interrotta, e mi piacerebbe potergli dire che da quel dannato giorno ad ora, nei giorni che ne sono trascorsi in dei conti non si sono persi granché. 


Ma potrei dirglielo solo piangendo.

01 giugno 2010

Il triciclo d'acciaio tedesco

Una delle cose più detestabili d'estate è che la ciocolata i sciogli o se si mette in frigo diventa bianca.
un tempo pensavo che fosse andata a male, invece è solo il burro i cacao che viene in superficie, anche a saperlo la preferisco quando è tutta marrone cioccolata in ogni caso.
E' proprio un perioso che ho la zucca vuota, cioè più del solito intendo ma va bene così, allora quando uno ha la zucca vuota del presente per lo più o pensa a quello che ha fatto o pensa a quello che farà.
Ho ricominciato a fare delle foto e insomma dopo qualche tempo che ero ferma è un po' strano, un po' strano nel senso che è sempre strano rivedersi in foto, che si bene o male si cambia sempre un po' eppure sei sempre te, ma poi ti chiedi - io almeno - se per gli altri sei sempre te uguale o no.
Ma la cosa più probabile è che sei un'altra te che cominciano a conoscere da lì. Punto.

Poi ieri pensavo quando da bambina con un mio amichetto eravamo piombati in  triciclo d'acciaio tedesco giù per la discesa della strada che in grave pendenza che tracciava il territorio davanti casa e che porta verso la piazza del paese. Quel giorno era molto caldo, e c'eravamo saliti ben sretti in quel triciclo di acciaio tedesco del quale andavo orgoglisissima.
I pedali andavano all'inifinito come delle eliche in piena di venti mentre la discesa era tagliata dalle nostre risate. Allora a casa non avevo il teleofono, ma un anziano che abitava un chilometro da casa mia chiamò i nostri vicni a dire che io e il mio amico stavamo sfrecciando giù per quella strada in maniera pericolosamente irrefrenabile, se poteva avvisare mio nonno; all'incrocio che taglia quella strada con quella che porta ad un paese vicino avrebbe potuto passarci di tutto che noi eravamo lì che nella velocità infinita di quelle gomme, l'acciaio tedesco e il caldo estivo ridavamo sepur con le gambette sollevate per far andare a rotta di collo i pedali.
Ad un certi punto le case finisco no tutte e tagliamo in un battibalemo l'incrocio sfrecciandolo diritto. La verticale di quella strada dava nella piazza dove ci siamo miracolasamente ritrovati , quella piazza di paese che è in leggera salita.
Era stata una giornata bellissima, ma noi eravamo vivi per miracolo, a sei anni non le sai certe cose. Ma ieri mi era tornato in mente che nel'85 non ce n'erano tante di macchine, nemmeno rotonde e nemmeno semafori. Almno lì, no.

26 maggio 2010

L'estate

















Fuori ricomincia il caldo, e non l'ho mai amato.
Tanto più ironia della sorte inizia sempre quando sto per compiere gli anni. Mia mamma mi diceva sempre che da grande mi sarebbe piaciuto il sole e il caldo, invece non è mai stato così. Cosa c'è di più solo dell'estate?
I pomeriggi d'estate, mi verrebbe da dire, e se vogliamo approfondire le domeniche pomeriggio d'estate.
E' molto bizzarra la specie umana invece, sembra che per questa l'estate abbia a che fare con la scoperta, forse più la conquista che tutti si muovono d'un veloce e sorridono come per beccarsi più rapidi possibili. Beati loro che credono in uno spostarsi di nuvole. E forse fanno bene.

21 maggio 2010

Un po'st

Torno a scrivere un po'st.
Le cose non è che sono migliorate, solo che poi un pochetto ci si abitua agli sfaceli, e agli sfaceli non c'è nulla che ci si possa fare. Io non bevo, ma in questi momenti di sfacelo mi piacerebbe che mi piacesse bere. Forse è l'immagine che mi attira, l'immagine di uno che se ne frega e se la gode mentre tutto va allo sfacelo, quindi che beve godendosi lo sfacelo non tanto per dimenticarlo.
Poi oggi passeggiavo a Bologna che come ogni venerdì c'era il mercato e una tipa ad alta voce diceva all'amica mentre lei era vestita palesemente kitsch "guarda che roba trash che c'è" .
Beh non faceva una piega dal suo punto di vista, una ragazza in accademia entra e ci dice che un camionista l'ha inseguita mentre era in bicicletta fino farla cadere, poi è intervenuto un vecchietto col bastone a dirgli di non importunarla. e lui, il camionista li ha mandati affanculo tutti e due.
Del resto c'era un bel sole. E pensavo che tante cose si perdono, che le tragedie si sfiorano ogni istante e quindi alla fine quando uno si lamenta non può far altro, ma del resto parla sempre di ciò che è non di ciò che per un attimo ha perso\preso.
mai come in questo periodo mi pare davvero inutile chirdere che cosa si farà, in un certo senso avere tutte quelle certezze cosa sarò\farò da grande vorrei sempre rimandarle alla morte, e del resto non so se abbi senso averle mai se non quando si deve disegnare alle elementari per darsi un senso che mai ci abbandona.
Però poi ache il dolore, beh serve, serve a molte cose, sennò penso che anche Cesare Pavese non avrebbe fatto i suoi capolavori, ma del resto lui era Cesare Pavese per noi, lui per se stesso era uno sgorbio di sofferenza seppur con la sua lucida consapevolezza.
però poi penso quanta poesia, e un po' di quel petrolio è divenuto oro, non solo per lui che nell'operazione Mida non è riuscito, ma soprattutto per tanti dopo.
Oggi ci potrebbe essere tempo per sé?
Sì certo, tanti comodi, tanto lusso anche abbastanza a buon mercato, ma il respiro? Qualcuno che ama davvero non mi pare abbia molto spazio oggi, io penso questo sia un grande problema, e forse il mio timore più grande è quello di rinunciare all'amore perché  tutto è fatto oggi per non sentire, e in quest'anestesia quanta morte travestita da benessere e "ce l'ho fatta", "sei dentro, sei fuori" ecc, ecc, ecc.

13 maggio 2010

Arcobaleno

















Va così di merda che ieri quando è sbucato un arcobaleno era marrone.

09 maggio 2010

Scelte

























Si potrebbe pensare che la vita è fatta principalmente da ciò che non si sceglie rispetto a ciò che si sceglie. Che spesso quello che si vive altro non è che una delle centinaia di scelte che erano alle nostre spalle che ci ritroviamo in un dato presente; in ogni dato punto della nostra vita diveniamo ciò che siamo per un perfetto equilibrio di caso e causa.
Forse sarà che ho visto da poco "the butterfly effect", ma sarà che ancora di più nelle ultime due settimane son successi una serie di avvenimenti che hanno cambiato completamente la mio posizione. Cose come si dice che piovono dal cielo e ti fanno riflettere su dieci anni addietro quando dici poco.
Diciamo che uno dei lavori che avevo non ce l'ho più, va bene, ne ho altri, ma la cosa che mi fa rabbia è non tanto che non ho più un lavoro che contavo di avere, ma di essermi fidata delle, o meglio della persona sbagliata che mi garantiva di non preoccuparmi, ed io fidandomi nel frattempo avevo rinunciato ad un posto di ruolo, che porca puttana adesso mettiti di nuovo in graduatoria e aspetta che i picchi ti sfondino la testa prima di avere una così buona notizia che con tanta superiorità snobbi.
Beh, ecco, questa una cosa, (a parte che naturalmente mi si è rotto il pc che dovevo rimettere a posto il nuovo libro, ma a questo punto questo è un dettaglio davvero e sto scrivendo da un altro) l'altra cosa sempre legata a questa cosa del lavoro è che mi viene in mente che ho piantata a metà l'università e che pure quella ora a maggior ragione mi spiace di non aver terminato, tutto l'amore che avevo per la chimica si era affievoliti da eventi transitori molto esaltanti, ma che a poco portano e anche perché uno che lavora fa fatica ad essere poi da due parti contemporaneità tanto più se si tratta di laboratori; e quindi questa la sento una mezza colpa, ma non per la semplice laurea, ma perché mi sento di aver tradito un mo sogno primigenio che è quell'adorazione che ho per le molecole, e che da sempre ho vissuto come una magia.

Nemmeno da dire che l'amareggiamento più eclatante però, lo si ha sul piano umano, gente che sembra sbandierare affidabilità e fiducia, un gran cuore, e che sparisce, mi è già capitato con altre amicizie, e son cose che si ricordano perché anche poco meno di un due anni fa per una cosa da poco un caro amico quasi di punto in bianco non si è più fatto vivo dopo una discussione. Ma in amicizia come in amore se le cose sono vere non penso basti un colpo di vento a buttarle nel fondo. Allora uno ripensa a tante cose, a cosa c'era di vero e cosa no, e per cosa si vive se non nella credenza di avere un affetto vero, un po' di verità. 
Tante cose ci si passa sopra, poi succede la storia della ciliegina sulla torta e tutto riaffiora, scegliere: da che parti stai? Qui o là.
Scegli, altro percorso, sceglie dove stai ? Qui o là. Scegli, Da che parti stai qui o là? là...ecc...
ti ritrovi un po' come una partita, ti vengono date delle carte che ti paiono buone, ma il fatto è che non sai mai con chi stai giocando. 
Insomma è una lotta tra l'ironia della sorte e la tua. e io spero sempre che la mia riesca ancora a tenere botta. Perché se non si ride seppur con un briciolo di consapevolezza si è perduti, ma come si fa a non provare anche solo un po' di nostalgia. Nostalgia di cosa direte?
Forse di quello che non è stato, più che di ciò che è stato, quello che è stato è stato, e non è l'italia che delle volte va stretta, è il vissuto e anche quello... che retrospettiva...
Dopo un po' che non scrivo, scriverei un papiro e questo sarebbe solo noia, perché quanto i sentimenti sono intensi, la rabbia, ma più la desolazione, e l'esasperazione, nulla basta a colmare e rimettere la pace.
Anche se devo dire che fuori sembra una giornata stupenda, e non ho nessuna voglia di perdere tempo, tanto più il mio.
In maniera egoistica spero che le persone che debbano farsi un'esame di coscienza se lo facciano, ma tanto se lo fanno sempre quelli che non ne hanno bisogno....e ringrazio naturalmente quelli che negli anni mi hanno dimostrato tante cose per davvero.

Buona domenica !

04 maggio 2010

E' tutta ipocrisia...

Sicuramente come ho già detto, immagino (non so se l'ho già detto ma probabilmente quando le cose son vere si tendono a ripetere all'infinito anche si don stradette) Ezio Vendrame è uno delle persone che più mi hanno pensare, riflettere direi quasi illuminato tra quelle che ho incontrato nella mia vita, e quindi ogni tanto ho la necessità di postarlo, di farlo conoscere il più possibile, e riportare quello che dice, perché certo alcune cose possono sembrare ovvie e scontate ma dette da uno che le vive così in maniera pura vera da vero Cristo, ecco io credo assumano davvero tutt'altro significato. e ad ascoltarlo direi che non ci si sbaglia.

"Invano cercai di venere casa con me dentro"

"Io dico ai ragazzi di salvarsi da questa terza guerra mondiale,  salvarsi significa avere ilo telecomando della propria vita in mano, dobbiamo noi scegliere le cose, non farsi scegliere. Dobbiamo essere i protagonisti della nostra vita senza nessuna paura di sbagliare. Sbagliamo che sbagliare è la cosa più bella della vita, ma sbagliamo decidendo noi i nostri sbagli..."

01 maggio 2010

Amami se hai coraggio

Pur non essendo esattamente il mio genere, mi è piaciuto davvero un sacco questo film Amami se hai coraggio che ho trovato per caso...ho dovuto davvero guardarmelo tutto :)