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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

29 novembre 2009

Il caso Marrazzo ha rotto il...


Insomma proprio la gente non riesce fare a meno di pensare a Marazzo che si cala le braghe e si fa dar giù da un trans.
Capisco che all'inizio può far specie, ma come dire così che va (anche) il mondo, solo che il mondo quando poi son nomi è cognomi casca nel limbo del gossip, che se ne parli bene o male è una cosa così detta pruriginosa che stimola sempre, cosa non so, forse la noia.

Insomma fatto sta che, stavo aspettando un autobus a Modena davanti l'edicola di piazza Matteotti, e c'era in prima pagina, quella paginona che mettono proprio fuori nella piazza sui tabelloni la scritta


"La trans Brenda si era operata a Modena con i soldi di Marrazzo"

Il titolo lo guarda anche una signora di una certa età che sembrava però un indiano apache modenese con la treccia grigia - e fa la faccia disgustata, guardandosi attorno per trovare la sua approvazione di disgusto, io cerco di evitarla, ma non riesco e mi becca negli occhi e mi dice a voce altissima

bah che schifo !
che schifo...ma 'sti trans che schifo. vengono tutti dal brasile.
Ma è roba?
E Marrazzo che pareva un giornalista così educato, così per bene...con Chi è che va?
con chi? con un T R A N S (e la parola T R A N S riecheggia per la piazza)
ma che schifo. Puuuuuuh !!! (e fa gesto di sputare)e sua moglie - dice - lo perdona. Lo perdono?
Ah se fosse mio marito, vedi come lo perdono?
(e la voce prende dal rincorsa da incazzata) - se fosse mio marito...incularlo non posso perché non ce l'ho...ma, ma prenderei una spranga di ferro e gliela ficco su per il culo finché...finché  non muore.
Intanto mi continua a guordare seria, e lepersone intorno si mettono a ridere.
Poi va avantii e dice eh uno schifo - uno schifo, e anche Belen
quella là, la inquadrano sempre uguale che se mette su un chilo gli viene un culo enorme.
io non la guardo più la televisione, che fa schifo dice - guardo quel che resta della RAI,
"il grande Bordello" (e me lo ripete 3 volte pensando di dire una frase d'effetto)
Poi siam saliti sull'autobus e mi ha detto che i tortelli di zucca coop che compra suo nipote fan davvero schifo, ma che noi a Modena siam fortunati che abbiamo il mercato Albinelli che è il più bello che c'è.

Gli ho ricordato che hanno trovato uno stand con i topi.

ma ha concluso così

"Di sicuro non era un modenese, sarà stato una bancarella cinese o un pakistana"
e si sa che glia autobus a Modena son sempre pieni di modenesi. eh


25 novembre 2009

Ci sono cose...


Ci sono cose che per scriverle, occorre che passino diversi giorni, alcuni diversi mesi, altri diversi anni, altre uno se le porta nella tomba.
Ci sono cose che ti fanno vergognare di essere al mondo, altre che ti fanno venire vergogna che il mondo sia così mal fatto. 
Ci sono cose che non ci credi, che son proprio così.

Al mondo c'è un sacco di gente si sa, un sacco di gente significa che probabilmente un sacco di gente non la pensa come te, un sacco di gente  è ostile, un sacco di gente, ogni giorno gli gira i maroni, alcuni sono felici, altri meno, gente che popola il pianeta terra quello in cui sei anche te.

Allora tutto sommato una persona dovrebbe pensare che è uno dei tanti, uno dei tantissimi popolatori della terra, ed i popolatori della terra possono essere più o meno d'accordo su tante cose, essere stronzi o meno su tante cose, ma nonostante tutto il loro essere d'accordo o meno, dovrebbero avere una conoscenza almeno istintiva delle "gerarchie" della terra, quelle gerarchie che a volte son date dalla società, altre volte dalla posizione naturale delle cose, altre da chissà cosa.


Invece c'è gente, (e come mi sento sciocca a meravigliarmi) che non ha veramente minimamente idee di come sta il mondo, o meglio di come stanno collocate le cose nel mondo, e ne fanno sempre una questione "che dal momento certe cose fisicamente esistono si possono ottenere, e se questo non succede è solo perché di fatto il mondo è una cosa molto ingiusta"


Perché tutto questo prologo? Veniamo a noi.

Perché mi ha scritto ancora due anni fa, e guarda caso si è fatta risentire recentemente una persona che scrivendomi via mail è riuscita a scioccarmi.
Niente perversioni, calci nelle palle, sadomaso, no, cari niente di questo ma cosa?

allora io ho cercato anche di resettare questa memoria, di dire, ma lascio perdere, no, no, ancora a distanza di quasi due anni c'è una mail alla quale penso e mi fa talmente ridere e compassione allo stesso tempo, che una cosa così è davvero rara.



Mi scrive questa signora di mezz'età. (che tra l'altro in un occasione purtroppo ho conosciuto, ma giusto 5 minuti) dicendomi che ha scritto una storia bellissima.


Fin qui nulla di importante, penso, bene, un'altra che vuole l'editore.


Non solo la sua è una storia bellissima, ma una storia bellissima, che ogni volta che la rilegge si mette a piangere. e che vorrebbe rendere giustizia pubblica a tanta bellezza.


vabbè i solito narcisi scrittori penso.

Allora le dico, beh magari ci posso dare un occhio.


No, mi dice via mail no, semmai ci vediamo che ne parliamo di persona non è sicura la mail per spedire dei file.


Allora le dico, beh potresti mandarmi ikl manoscritto e magari lo passo a qualche casa editrice.


Ah no ! Le case editrici copiano le idee. 



bè, allora leggitelo te e piangi penso. ma non è finita.


"io pensavo che anziché un libro, da questa storia bisognerebbe cavarne un film, è talmente filmica mi dice che un film è molto più adatto alla mia storia che un libro"; scusa, si pubblicano tanti libri di merda e uguale per i film. Son sicura che sarebbe un film bellissimo la mia storia.



A me comincia starmi seriamente sui maroni, ma dato che l'ho conosciuta ho cercato di essere tutto sommato gentile, e dirle " potresti passare a sceneggiatura della tua storia ad uno studente in laurea al dams magari"


-Eh come? Mi risponde - No, guarda io avevo pensato che te con le tue conoscenze (?) potevi farlo leggere a quello che "Nel signore degli anelli fa la parte di Arargon" ...


chi?


massì dice "Vigo Mortesen" e mi spara tanto di link sul sito dell'attore danese.
Allora le dico che Vigo Mortesen non rientra nelle mie conoscenze.

e mi scrive indignata, che non importa, contatterà l'ambasciata danese.

Auguri dico.



19 novembre 2009

La volontà della poesia


Sento che ho bisogno di scrivere, eppure non riesco a farlo come vorrei, in realtà in questa settimana ho pensato a tante cose, ho visto cose semplici con gli occhi dell'emozione, che può essere questo cielo che al volo avevo fotofìgrafato, altro esempio mediocre, ma che non lo è quando ne senti dentro quella vastità, di cui si ride quando non senti.
Cose che mi hanno acceso molta volontà di andare avanti, ho aperto diversi file che ho aperto e sono in divenire; ho provato a sentire quello che veramente mi interessa portare avanti, e mi fa star male sapere di voler dire alcune cose ma non trovare adesso veramente il tempo, che quando ce l'avevo delle volte era una fatica cavare qualcosa...del resto quando si è nel succedere non si ha tempo per le descrizioni, perché si è descrizione, ma non è solo questo.
Il fatto è che è tutto molto fatica, sia quello che ha fare con l'editoria, ma prima di tutto con se stessi. Trovare quel tempo giusto per  far sedimentare il sentimento, poterlo dare così puro,o senza costrizioni, senza direzioni, oggi la prima corruzione è l'autoreferenzialità, e nel far passare il tempo che non riuscivo a dedicare al blog, l'esempio più banale, me l'ha fatto capire benissimo. 
Perché ci si affeziona a chi sai che ti legge, perché sei quello che sogni in fin dei conti. Oggi bisogna stare molto cauti a non confondere i sogni col l'allucinazione.

Volevo riportare un pezzo di Thomas Bernhard tratto dal libro "Coversazioni"

 ...un grande libro fondamentale che fa capire molto, come al solito T.B:


"Quando uno scrive ha sempre bisogno di un mezzo per poter scrivere. Può essere costituito dalla solitudine, da un albero, da un letamaio oppure da una persona; a qualcosa dobbiamo essere legati. Alla fin fine, quasi sempre a se stessi. Tutto il resto non sono che stupidaggini. Anche un cane, quando deve pisciare, cerca un albero o il muro di una casa. è un po' la stessa cosa quando uno vuole scrivere, è come orinare. Allora si cerca qualcosa, come un albero o il muro di una casa, e in genere si finisce per pisciare su se stessi, perchè questa è la cosa più ovvia".

12 novembre 2009

Intervista a Samina Seyed: Dall'Iran con bellezza



Intervista a Samina Seyed: dall'iran con bellezza

Come hai cominciato al tuo paese a lavorare come modella?
Ho cominciato ad avere interessi per la fotografia a 16 anni, a 18 lavoravo per due catene gioiellerie a Teheran, mia mamma mi fece conoscere i fotografi che lavoravano sui ritratti, e proprio mi piaceva essere fotografata...avevo già allora un buon rapporto con la macchina fotografica.

In quel contesto culturale è stato difficile intraprendere questa attività? La tua famiglia come l’ha presa? E i tuoi amici?

Sono nata a Shiraz e cresciuta a Teheran. L’Iran e un paese musulmano, e purtroppo da circa 5 anni diventato integralista. La mia famiglia è stata sempre vicino a me, anche in queste scelte.

Come mai poi sei venuta in Italia, e cosa hai trovato o non


Venivamo sempre con la mia famiglia in Italia, da quando sono nata, perché 1/4 della famiglia italiana è del Molise.
Poi, 6 anni fa,  ho conosciuto mio marito in Iran: lui è di Bologna, e 5 anni fa sono venuta a vivere con lui in questa città.

Hai trovato qui rispetto dove abitavi prima?


In realtà non so dire cosa ho trovato in Italia, pero posso dire che non mi vedo tra 5 anni qui a Bologna...lavoro a Milano e spero di trasferirmi per sempre un giorno! adesso sempre faccio avanti e dietro...non e facile...


Cos’è che ti è sempre piaciuto nel fare la modella?


Secondo me la bellezza è un regalo di Dio, e devi usarlo...per cui ho scelto di fare fotomodella!

Nella vita privata ti ha creato qualche problema con la
gelosia o no?

Non ho mai avuto i problemi di gelosia con mio marito perche non c'e n’è motivo...non ho mai fatto foto di nudo, per lo più  lavoro per make up, e fotografie di stile anni 30, 40, 50, fino a 80.con i vestiti e trucchi di questi anni.

Ci son state delle esperienze negative in ambito lavorativa
che cancelleresti?

Per fortuna non ho mai avuto le esperienze negative. Tutto positivo...ho imparato tante cose...

L’uomo ideale?


L'uomo ideale nn esiste.in genere l'uomo che capisce bene la donna è gay!

Col passare degli anni è cambiato il tuo approccio con il
posare come modella, il fare questo lavoro?

Ultimamente lavoro meno rispetto 2 anni fa, perche tutti vogliono lavorare in firmato TFCD che vuol dire Time For CD e io lavoro solo se vengo pagato!e prima di accettare il lavoro vado vedere il portfoglio del fotografo per vedere se è bravo o no.

Oltre a fare la modella tu stessa sei passata dall’altra
parte dell’obiettivo come fotografa, è una strada che intendi percorrere professionalmente?


Da due anni ho cominciato di lavorare come fotografa...mi piace tanto...lavoro con le modelle e penso di continuare...faccio il make up, gestisco la luce, i vestiti, e anche il modo in cui la modella si deve proporre davanti alla macchina fotografica; dopo lavoro su le foto. faccio tutto io! mi sto laureando in Visual Art e lavoro tanto nella campo della moda.

Pensi che la consapevolezza del proprio corpo porti nella
donna ad un apprezzamento estetico molto forte anche nei confronti delle altre
donne? Questo si può chiamare bisessualità o l’amore per la
bellezza prescinde il fattore sessuale?


A me piacciono le ragazze o le donne che si comportano in modo femminile. Io mi vedo come una donna molto DONNA e femminile. Apprezzo la bellezza di ogni cosa, una donna, un uomo, un quadro, una statua...a me piacciono le belle cose. Non sono bi- sex per niente! pero penso che tutte le donne hanno un po’ la bisessualità dentro...

Un grande insegnamento…



Nella vita impari ogni giorno, ogni secondo...nella mia vita per me la persona più importante è stata mia mamma che è una donna forte.

Altre passioni oltre fare la modella e fotografare a tua
volta?

Ho una grande passione per la moda, design, e il cinema!


Cos’è veramente importante per te?

Cosa è veramente importante per me...bella domandona...in questo momento il mio lavoro!una volta era l’amore, ma ora solo penso alla mia vita professionale! forse mi dici che sono egoista?! ;-)

Una frase che vorresti dire a tutti…

I have a dream.



Per contatti di lavoro:  samina.fashion@yahoo.com



10 novembre 2009

Alla ricerca del tempo perduto



























Alla fine di una serata dì una puntata con la Sciarelli alla trasmissione di "Chi l'ha visto" mi chiedevo se Proust l'avesse poi trovato il tempo.

Scusate è tardi, e la televisione fa male.

05 novembre 2009

Libertà, l'ho vista nei campi coltivati. Alla Merini


Quest'anno stato un anno di grande perdite, dal punto di vista artistico-culturale, Prima la Pivano e dopo La Merini (in mezzo Mike :/), mi sembra che delle due grandi donne citate non se ne sia parlato poi tanto, almeno non mi sembra sia stata data l'attenzione che meritavano, almeno mediaticamente considerando prima la Pivano e ora la Merini, certo caratteracci, posso dirlo con certo, almeno della prima, ma quanto hanno dato?! (e nel caso di Alda, quanto hanno sofferto)



Ci sono persone che morendo chiudono dietro li loro un mondo, la fortuna è che ci può rimanere una forte testimonianza di quel che è stato dato, però come dire, la mancanza è la mancanza, e siccome quando si è anche quando si vorrebbe non essere, si sarà per sempre, (Sartre diceva che si sarà di troppo per l'eternità anche quando si vorrebbe togliersi di mezzo).

Mi fa molto piacere invece vedere il calore rivolto a  queste grandi donne nei blog, nei pensieri personali, e nell'affetto. Troppa sofferenza a volte la vita.

Tante canzoni mi hanno fatto pensare a lei, ma uno in particolare di De Andrè, che è "Il suonatore Jones" -  che posto sotto una poesia di 

Alda Merini  da "Clinica dell'abbandono" ed Einaudi.

C'è gente che prende il granito
per farvi battere il cuore.
Dio ci prese la carne e l'anima
mettendo insieme i confini.
la nostra carne così debole, così informe
sogna di essere buttata nel granito
per perdere il cuore



 




"Sentivo la mia terra
Vibrare di suoni
Era il mio cuore,
E allora perch coltivarla ancora,
Come pensarla migliore.

Libertà l'ho vista dormire
Nei campi coltivati
A cielo e denaro,
A cielo ed amore,
Protetta da un filo spinato.

Libert l'ho vista svegliarsi
Ogni volta che ho suonato
Per un fruscio di ragazze
A un ballo
Per un compagno ubriaco".


  De Andrè

01 novembre 2009

L'impazienza di avere


























Ero sull'autobus e c'era uno che come ogni tanto accade cercava di attaccare bottone.
Mi dice più volte, (senza che io rivolga lui la parola)

- assomigli ad un'attrice di centovetrine
- assomigli ad un'attrice di centovetrine (bis)
- assomigli ad un'attrice di centovetrine  (tris)


finalmente arrivo alla fermata e mentre faccio per scendere, visto che non ci sian parlati lui mi urla:



- uàlla malacòopia.

Chissà perché quando uno ha solo un vago lontano sospetto che ci possa essere una remota possibilità di attaccar pezza sei il modello supremo di quello che loro pensano sia un modello supremo di paragone che dovrebbe lusingarti. Com'è prevedibile il mondo dell'impazienza.



Kafka sull'impazienza

Esistono nell'uomo, due peccati capitali dai quali derivano tutti gli altri: impazienza e ignavia. Per l'impazienza sono stati cacciati dal paradiso, per colpa dell'ignavia non vi fanno ritorno. Ma forse esiste un solo peccato capitale: l'impazienza. E' l'impazienza che li ha fatti cacciare, è l'impazienza che impedisce loro di ritornare.