Posto questo stralcio di intervista fatta da me ad Ezio Vendrame . Allora mi aveva colpito parecchio.
"Anche Léo Ferré era un grande. So che lo conobbe a Parigi.
Il regista Claudio Bonivento mi raccontò che quando aveva diciannove anni fu, per qualche tempo, l’autista di Léo Ferré. Una volta, alla frontiera di Ventimiglia, una guardia di confine li fermò e disse: «Aprite i bagagli, voi bombaroli». Dai tratti somatici e dalla presenza (in periodo di Brigate Rosse), avevano tutte le carte in regola per poterlo essere… Léo Ferré scese dalla macchina con la sua valigetta nera “tipo Romania”. Si rivolse alla guardia e le disse: «Senti, io non sono un coglione come te, che le bombe le nasconderebbe in una borsa. Io le bombe le ho qua». E col dito si indicava la testa.
Per dire che personaggi incredibili c’erano all'epoca. Ormai in questo merdaio di mondo non si ripresenteranno più. Non c’è speranza."
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