
Ieri capita che come capita ogni domenica sera vado a Bologna, arrivo a Bologna che lì ci sto 3 giorni a settimana, e dormo a casa della fidanzata del mio ex preferito.
A parte che è sempre un casino il lunedì lì a Bologna - perché viene la donna delle pulizie che fa un gran casino nel pomeriggio, e io nel pomeriggio devo dormire assolutamente - e mi rovina il sonno che c'ha quel minchione di aspirapolvere che mi passa sopra il sonno.
Allora tipo due settimane fa di lunedì - ho detto "c'ho sonno" se vien la filippina con l'aspirapolvere sta volta io la pago perché lasci la casa sporca - allora ho preferito tornare a Modena - che ho detto adesso dormo a casa, anche se faccio 50 minuti di treno in più, ma dormo che dormo. Arrivo a casa e c'erano di fuori nei viali quelli che tagliavano gli alberi con la motosega. Mi è venuto un nervoso, che io non so mica eh
Comunque questo è niente. La settimana scorsa sempre di lunedì ho detto, ah c'è la filippina che mi passa l'aspirapolvere sopra il sonno, "ah che sonno che c'ho che sonno, ma proprio un sonno da far invidia alla morte". Che di notte specifico non dormo molto che scrivo, allora poi è un casino di giorno dico .
Arrivo a Modena, arrivo davanti casa, mi rendo conto che non ho le chiavi per entrare. Ah bene bene, non ho le chiavi. E io c'avevo un gran sonno eh.
Comunque poi mi è venuto in mente che una copia delle chiavi le avevo lasciate al mio amico che scrive anche Gianfranco Mammi, - così lo chiamo e gli dico "sgrunt son rimasta fuori c'hai le chiavi?"
Lui era al lavoro che è in una biblioteca, allora m'ha detto "mezz' ora arrivo in bici in centro che vado in casa e te le porto".
Bene allora! nella sfiga che culo dico. Però un caldo boia e c'avevo la giacca che colava e anche il computer su una spalla che mi colava la spalla, e allora io camminavo tutta storta sotto il sole che lui mi è venuto in contro con le chiavi.
Allora da lì torno sulla via Giardini di Modena e arrivo davanti casa e apro il cancello e arrivo al 2 piano, metto dentro le chiavi che mi ha dato Gianfri e non girano un cazzo, e le ho girate così tanto quelle chiavi che mi son quasi storta una mano. E dire che c'avevo sonno.
Poi allora ho detto, eh n! adesso chiedo alla padrona che abita davanti il mio interno - che saprà di sicuro sta bazza delle chiavi. Allora suono alla vecchietta.
Mi apre e mi dice, signorina c'è giusto da pagare la luce e la pulizia delle scale.
E io le dico sì che le pago, ma che ho bisogno della chiave, e dice che non ce l'ha mica la chiave, che mi ha dato tutte le copie.
Allora poi gli mostro quella che mi ha dato il mio amico e mi dice battendoci su con l'unghia ricurva- che quella è mancante di un dentello - che è per la donna delle pulizie che apre solo da dentro. io non ho mica capito, ma perché mi ha smollato una chiave che non apre, pensa che abbi anche i soldi per una donna delle pulizie, che per di più mi frattura i maroni come fa la filippina Bologna? In ogni caso anche se fosse, metti caso mai, con quella copia che apre solo da dentro, ma come cazzo fa ad entrare la donna delle pulizie, insomma? Non c'era verso.
Poi allora che lei è calma tanto non fa 'na minchia tutto il giorno, e mi dice ancora che c'è da pagare al luce e le pulizie delle scale, io le dico di sì che adesso i soldi glieli do, prima che mi si colino entro la giacca - e la badante che è scaltra - le fa notare che c'ho fretta, che visto che aveva capito la situazione, qui senza chiave dovevo tornare indietro. E dire che c'avevo sonno.
Allora la vecchietta mi dice, ma non è che magari hai lasciato una finestra aperta?
Io allora m'illumino, (non d'immenso ve lo poso garantire) vado giù a vedere se c'è una finestra aperta - scendo e c'era nel cortile uno con la barba che pare Hemingway che era lì che spazzava le foglie (lo fa sempre), e gli chiedo se al secondo piano vede una finestra aperta...
Lui continua spazzare le foglie, po quando vede che trastullo il braccio colato - poi mi dice che è sordo.
Allora una finestra aperta c'era, e io torno dalla signora e le dico: signora c'è una finestra aperta, dalla parte della strada, lei mi dice, ah mi son ricordata che la scala arriva solo fino al 1 piano.
Ah va bene allora torno a Bologna. Che mi sarei buttata sotto una pianta a dormire, che tanto i rami li avevano segati la settimana prima.
Sera ormai - salgo sull'autobus - arrivo in stazione prendo il treno arrivo a Bologna, che non ce la facevo più, sempre con la spalla che mi colava sempre di più - c'è il portiere che ci prova sempre, ma visto che ero mal messa ha fatto meno complimenti del solito, invece di dirmi signorina com'è distrutta l'aiuto. No! me lo dice quando son messa bene che non ne ho bisogno.
Arrivo su in casa piano 7 e trovo la la filippina che se ne andava - senza aspirapolvere eh. la casa odorava di pulito, e gli avrei sbattuto mastrolindo in culo, visto che era tutta colpa sua se avevo deciso di tornare a casa.
Vedo che le chiavi le avevo lasciate in camera a della casa a Bologna e poi la sera arriva anche e la Luisa che è la morosa del mio ex, e anche incazzata mi dice che son troppo disordinata e dice che la settimana indietro ho lasciato il miele aperto e ci son andati dentro 2 bacherozzi, due scarafaggi che son morti dentro il miele.
allora io gli ho detto
"Hai visto? volevano fare gli ingordi, e son morti di glicemia"
C'era anche il mio ex che gli veniva da ridere anche a lui - che però era an

che incazzato che no si lascia il miele aperto, però gli faceva ridere dei bacherozzi e la glicemia. Allora lei se l'è presa che anche a lui veniva da ridere, e si è chiusa in camere a due mandate. E lui mi diceva dài dille qualcosa, e a me veniva ancora da ridere, che ero disperata in realtà.
Che io non ce la faccio chiudere i barattoli di miele. Mi dimentico.
Poi è uscita dalla camera che gli era passata l'incazzatura, e siamo andati a mangiare un gelato al pistacchio. Oh ma quei bacherozzi, gli è esplosa la vena del glucosio.
Comunque in genere, tutto questo per dire che il lunedì non è un gran giorno.