13 febbraio 2011
Piero Ciampi. quando dal caos nascono le stelle.
Questo è stato un inverno piuttosto difficile.
e dire che l'inverno lo amo e lo adoro, quindi tutto sommato meglio un'inverno difficile che un'estate difficile, sperando bene che tutto migliori.
Però come tutte le cose più belle che capitano quando meno te lo aspetti, mi chiama il mio primo editore e mi dice che il mio libro su Piero Ciampi (Piero Ciampi una vita a precipizio) a giugno va in ristampa :).
Questo mi ha reso enormemente felice, ma non tanto perché come un autore potrebbe sentirsi lusingato che cha venduto tutte le copie della prima tiratura, ma perché è segno che Piero Ciampi sta interessando e da quando avevo cominciato quel lavoro ormai in un non più recente 2003 dove il magnifico maledetto era un Artista solo per alcuni addetti ai lavori, la sua voce, il suo cuore e il suo spirito si sta facendo sentire anche alle nuove generazione, e anzi a quelle non più nuove scoprendolo ora con grande entusiasmo.
Difatti tanti sono stati in questi anni gli omaggi a Piero, e in un certo senso con disprezzo dei più puristi, anche da parte di personaggi più esposti al marketing come Morgan ad esempio, che non apprezzo particolarmente, ma in cui credo in una sua sincerità di fondo almeno nella stima verso Ciampi, e se questo è comunque servito a diffondere un verbo degno di nota (si può dire) ben venga.
Poi si sa, puristi delle volte lo siamo un po' tutti, perché verso ciò che amiamo arditamente la gelosia è un fatto naturale, contraddittorio il sentimento di condividerla con chi vogliamo e ci fidiamo, e di fastidio quando questa cosa può essere amata da chi non riteniamo all'altezza per diversi motivi.
Avrei tante parole da spendere per Piero ancora e credo lo farò nell'integrare la vecchia prefazione, posso dire che quello è stato il libro a cui ho voluto più bene perché Piero Ciampi mi ha diverse volte salvato la vita, e quindi dedicargli un libro non è altro che una carezza per un gesto d'amore che ho sentito vero, arrivarmi non so da quale dimensione, ma assolutamente conscia da chi.
E quindi se questo bene l'ho ricevuto io, penso possa portane tanto altro a tanti altri, e ben venga che di Piero Ciampi se ne parli sempre di più.
:)
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4 commenti:
è sempre un piacere incontrare l'intelligenza, soprattutto se questa è "guidata" da un'evidente sensibilità. Continuerò a leggerti, anche per approfondire la conoscenza di Piero Ciampi...
Ciao!
Il problema è che un tempo mi avesse un senso condividere anche sentimenti più autentici.
Ora non son più dell'idea, se non si parla di politica di cronaca di fatti pubblici di tutti i giorni, si sesso o si tempesta di immagini e gossip. di fatto si crea silenzio.
Allora ci si chiede davvero il senso di andare avanti pubblicamene nel senso dei blog. E' vero c'è sempre qualcuno che segue qualcuno che ti fa dire vale comunque la pena di dedicare del tempo anche a questo, in questo modo
Ma è un po' demoralizzante.
allora forse con le cose più preziose sarebbe meglio fare dei libri e tenerli come fossero scrigni.
Credo di comprendere appieno lo stato d'animo che ti porta a pensare queste cose; ma prendi, ad esempio, la tua passione per Piero Ciampi: non sarà valsa la pena di resistere se anche una sola persona in più avrà conosciuto l'arte del "magnifico maledetto"?
la (brutta)politica, i gossip, i falsi moralismi, e tutto quello che si vede e si sente in giro, rappresentano in realtà un motivo in più per portare avanti blog come il tuo. come dire: "perderemo, ma a modo nostro!"
un saluto.
Non so più se ne vale la pena, tutto diviene traviato distorto, anche di Ciampi si tende a vedere l'aspetto maledetto è quello più umano più onirico va spesso perduto.
Certo è stata uno dei più bei incontri della mia vita, una cura e qualcosa che mi ha fatto vedere oltre; quando c'è un amore di mezzo per prima cosa entra una necessità egoistica di possederlo, di fare qualcosa per, naturalmente a distanza di tempo mi arrivano mail vere, davvero vere. non traviate appunto da pubblicità inopportune, alle alre raramente rispondo, a quelle che hanno un senso come credo allora possano averlo avuto per e, certamente mi è doveroso.
E poi ho un debole per le cause perse, e non me ne vergogno.
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