03 dicembre 2010
Bergonzoni: un faro nel buio. Finalmente qualcuno che dice
Qualche giorno fa accendo la tv su la7 e in diretta ad una trasmissione c'è Bergonzoni che fa un discorso direi monologo della Madonna "Niente di personale", uno dei discorsi più belli che abbia sentito uscire dallo schermo negli ultimi 20 anni, e probabilmente se ne avessi ricordo anche prima.
Ho capito primo di essere molto ignorante riguardo lui e quindi mi andrò a leggere bene bene ciò che ha scritto, e poi è davvero un'entità illuminante e di questi tempi ah quanto ce n'è altro che bisogno, magari fosse questa la televisione, qualcuno che parli della poesia, dell'interiore, che sfati per davvero i luoghi comuni, e non che faccia dei luoghi comuni l'applauso - che dia aria al nostro spazio interiore, che si smetta di volgere tutta quest 'attenzione all'autoreferenzialità della politica, come se i nostri problemi davvero giungessero da destra o da sinistra. farsi spazio, sentire, sentire davvero, non soffocare ed essere soffocati dall'esubero lo straflusso delle notizie,il distoglierci continuamente dal di dentro, e contemporaneamente fare in modo di sentirci al centro di ogni attenzione, sempre fintamente presi in causa, per cosa? lusingarci e far sì di crederci importanti, quando l'importanza esiste di per sé.
Ma queste sono alcune conclusioni mie, difficile riassumere tutto il flusso di pensiero che un discorso simile smuove.
Potrei dire che mi ha allucinato la reazione, all'interno del programma dove finita la lezione di vita, perché quella davvero lo è stata, si è concluso con il solito appluasino conserto, di chi non vuole perdere la propria di lezione imparata a casa a memoria per non sfigurare con il pubblico, ed ecco che puntualmente altri politici riprendono la parola, la solita conserta loro coerente parola senza spessore, senza climax, senza patos, come se nulla li potesse sfiorare.
Comunque ecco alcuni punti che ha sollevato, io spero che sia presto disponibile il file video o audio di tale discorso.
-La televisione va guardata, ma non accesa
-Sono le parole che usano noi, è la scrittura che è nata prima dello scrittore, io credo che la scrittura di Calvino sia la scrittura di Calvino, ma sia la “scrittura”, non sia l’autore Calvino
-Ho cercare di capire qual è il nocciolo della parola, ed è il pensiero. Noi parliamo sempre di parole [ …] ma qui il problema è quest’anima che è il pensare. Noi non pensiamo e non amiamo pensare e non amiamo parlare di pensiero. Lo consideriamo astratto, e lo è, ma ha una potenza… non un potere […]. Il potere controlla, annienta; la potenza apre, allarga, devasta.
amo la velocità, non la fretta
monosignificato (delle parole, n.d.c.) mi uccide…ù
-Possiamo parlare anche di arte qualche volta? Quando si parla di scrittura possiamo parlare di arte? Quando si parla di cose che vanno oltre e che non richiedono sempre questi codici che sono i codici della finanza, i codici dell’economia, della gestione… Esiste un altro deambulare del pensiero, che non ha le caratteristiche classiche di tutti gli argomenti. Questa è l’arte.
-Il poco non è innocuo. Il banale, non è che non faccia male. Fa male! […] qualche giornalista dovrebbe portare scritto sotto: “nuoccio gravemente alla salute, creo metastasi culturale”
; … la differenza fra “fermo” di mente e “infermo” di mente, io sono molto preoccupato per i “fermi” di mente
e a voi se avete visto cos'è che ha colpito di più?
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10 commenti:
L'ho sentito anch'io e sono rimasto sconvolto.Pensavo fosse uno dei suoi soliti monolghi nonsense e invece ha detto cose seciali.
Credo si rivolgesse alla discussione sull'eutansia e come molti stiano "marciando" su questo argomento.
La frase piu' bella che ha detto e' che i veri lobotomizzati non sono quelli che stanno morendo ma noi che non capiamo quelle situazioni ma veniamo veramente lobotomizzati ogni giorno dalle trasmissioni in tv (credo si riferisse a Vespa & friends e politici che speculano a non finire su questi drammi personali).
Ho cercato il testo per rileggerlo ma non l'ho trovato.
Se tu lo trovi ti prego di fammelo sapere.
Non sto cercando altro da tre
giorni...purtroppo il ricordo è quello che è per quanto impressionante, se lo avessi saputo avrei registrato tutto ovviamente, è già stata una fortuna beccarlo.
ma con i mezzi di oggi a meno che non censurino,ma non credo lo troveremo a breve in rete e io vedrò di postarlo....
è davvero impressionante per chi sa ascoltare, o forse che certi discorsi siamo abituati ad assumerli su certi testi e non dalla tv...
la reazione in studio patetica.
Non l'ho visto, ma i monologhi di Bergonzoni non sono mai nonsense (tanto che più volte ha detto "non sono giochi di parole"), e le cose a cui accenni le dice e le ha dette ripetutamente. Spetta se trovo una cosa su rai.tv...
eccola qui, vista come un faro nella nebbia una notte, in una innocua trasmissione in cui i personaggi raccontano i loro ricordi
Oh se trovi il link alla trasmissione di La7... http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8f0d4b62-14a4-45d2-9876-0b5e7a43b4c7.html?p=2
PS ho recuperato la puntata sul sito de La7, il monologo di Bergonzoni è questo:
http://www.youtube.com/watch?v=TsbIPgrlFdw&feature=related
Gokachu - Grazie davvero.
Riguardandolo mi è venuta una nostalgia per il Benigni dei tempi belli...
A me viene nostalgia di troppe cose, e sai anche a volte penso anche che la virtualità sia una perdita di tempo, se moderata no, ma delle volte penso il mondo di entrare in una pagina di un libro era ben altra cosa.
Alla fine la paura è quella di perdersi senza rendersene conto.
Sro riguardando vecchi film, non saranno mai più così.
fellini, bunuel, ecc...
qui esci e anche se non vuoi senti a parlare di Berlusconi anche se male o bene poco importa, ma l'anima?
"Dov'è finito il tuo amore?"
Ma dove?
"-Possiamo parlare anche di arte qualche volta? Quando si parla di scrittura possiamo parlare di arte? Quando si parla di cose che vanno oltre e che non richiedono sempre questi codici che sono i codici della finanza, i codici dell’economia, della gestione… Esiste un altro deambulare del pensiero, che non ha le caratteristiche classiche di tutti gli argomenti. Questa è l’arte."
C'è chi dice che l'arte sia il surplus delle energie espresse da una società. Queste parole non sono così tanto distanti da quanto detto...
Assolutamente.
Il fatto è che viene da piangere se ci si ferma un attimo.
davvero.
Lobotomia totale, nemmeno maleducazione, lobotomia.
se queste parole avessero l'ascolto che meritano, ma del resto come, se gli occhi non sanno più vedere.
male tanto, troppo.
e ce lo ricorda, perché è vivo, e ci incita ad esserlo.
Fresco fresco ^^
http://www.youtube.com/watch?v=5k2JCquBKYw
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