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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

17 marzo 2008

Quel che resta


Cosa sarebbe la vita senza il senso metafisico del trascorrere, dello spazio e della materia che si trasforma, e con lei trasforma sentimenti, il mondo stesso e noi piccoli umani - ruotanti atomi.
Mi dico più il tempo passa - quanto siamo debitori ai ricordi e ai sogni in ugual misura, questa ugual misura che ci lega in certi momenti della nostra vita, e che poi più si si è un po' meno giovani cominciamo ad essere così debitori quasi solo ai ricordi. Speriamo di poter dare i sogni a quelli a noi cari, sapendo che noi, siamo già svegli da troppo anni, per poterci permettere un avanti che non sia solo quello dell'orologio. A ma a volte capita di vedere negli occhi di molti questo, e a volte lo provo anch'io.

Stamattina mi è capitato tra le mani un libro sul ricordo - ho sfogliato 3 frasi che mi piacevano - mi stava parlando."Quel che resta" l'importanza della memoria - Pierre Sansot - Ed Tropea 12,90 euri ! Questo volume è un'opera incompiuta: il tempo e la malattia hanno impedito a Sansot di effettuare un'ultima revisione.

"Il passato non è qualcosa che mi sottrae a presente per lamentarmene e tenergli il broncio. Appartiene all'istante che sto vivendo. I miei ricordi non suscitano in me rimpianto, ma stupore e gratitudine. Mi è stato dato molto più di quanto meritassi, a tal punto che a volte mi chiedo se non dovrei restituire ciò che mi è stato accordato indebitamente. Continuo a lustrare quegli istanti perfetti. La loro dolcezza aumenta. Quando mi capita un brutto periodo mi capita di andarli a cercare nel granaio della memoria. Forse un giorno non avrò più fiato per salire la scala che mi porti fin lassù. In mancanza di queste sementi, sarà come danzare con la pancia vuota davanti a una credenza chiusa a doppia mandata".

Com'è perfetta la nostalgia

4 commenti:

Anonimo ha detto...

barbar

dicono che invecchiando ci si dedichi maggiormente ai ricordi. E' vero.

Fino ad una certa età si ha poco tempo per ricordare, e comunque si è molto impegnati a conoscere, imparare, fare esperienze, amare.

Poi invecchiando, dopo il vissuto, positivo e negativo. Capita di ripensare "quel che resta" dei fatti che ci sono accaduti. Alle volte è piacevole, alcune molto, altre volte non bello o magari decisamente triste.

E' l'archivio della nostra vita.

Anonimo ha detto...

Ricordo un film hollywodiano sul libro "La macchina del tempo". Il mutante Jeremy Irons parla del tempo. "Macchine del tempo le abbiamo tutti. Possiamo usarle per andare indietro, le chiamiamo ricordi; possiamo andare avanti, e chiamarle sogni."
La nostalgia la chiami perfetta, Gisy.
Può essere anche il perfetto tormento.

Gisy ha detto...

@Paolo - Per fortuna esistono gli archivi anche a reggerci certe giornate. O alcuni archivi. Meglio.
Ricordiamoci che è il passato ad esserci sempre davanti agli occhi, e il presente invece, ci assale da di dietro...

@Antonio - sai che quello è uno dei miei film preferiti? Quando il protagonista arriva nella civiltà dei Moloch mi pare che erano tutti biondi e solo giovani...Molto, ma molto bello anche il rifacimento discretamente recente mi pare che sia del 2001.

La nostalgia è perfetta come idea, poi può anche fare male, ma è il contrario del fondo amaro... ricordo le parole dell'intervista fatta ad Edgardo Moja Cellerino "

"Una parola : nostalgia .Si deve meditare bene su questa parola perché è una voce che se è ascoltata con lo spirito giusto, può salvare il mondo. La forza nasce proprio dalla consapevolezza straordinaria che il passato può essere il presente. Non esiste per me un passato, difficile credere al tempo perduto. Anche le persone scomparse si ripensano".

Sarà che a me questi tempi non piacciono troppo, ho davvero un debole per "il senso del passato".

"Ho chiamato una carrozza che si portasse via il passato" cantava Ciampi. Io spero che un giorno mi porti il presente.

Anonimo ha detto...

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