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IN LIBRERIA

23 agosto 2007

Bondage in love




















Scusate l'assenza, in questi giorni son a Roma. Qui una gran fatica a fare foto bondage, poi qui non è ancora arrivata la frescura pre-autunnale. Ma domani torno nella bella Emilia. Insomma, il fatto è che da quaclhe settimana sto rovellandomi con un'idea da realizzare. Ovvero, scrivere una sorta di "diario ai postumi del bondage"; fare due settiamane ideali e vere a Roma con Franco Saudelli in legatura alternate (e forse qualche altra modella non si esclude Giovanna Casotto) ...poi sia mai che si parli di una diretta web ad orari stabiliti, ma tutto da vedere). E la sera nel tempo libero non legata scriverci un libro. Un libro che di fatto che sì potrebbe essere in parte sul bondage, ma su tutto quello che comporterebbe uno stato di legatura prolungato nei giorni. (umanamente possibile si intende con diritto di recesso in ogni momento) . Che ne so potrebbe essere la situazione antagonista la fatto di andare in giro a camminare per 2 settimane. Una situazione che ti crea una diversa formulazione del pensiero, e in base al pensiero scriverne la sera che si raccoglie. Perché la condizione fisica è una condizione dello spirito in un qualche modo anche viceversa. E credo ne uscirebbe da scrivere tra ipotesi passate e future e d'emergenza.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornata a casa, allora!!
L'avvicinarsi della frescura ti sta dando la carica. In effetti col caldo delle settimane passate, e che ancora offre qualche scampolo, forse non ti sarebbe venuto in mente di rimanere legata per molto tempo. E quale tipo di legamenti, poi? Ricordo un articolo su Saudelli, scovato molto tempo fa. Parlava della forza delle donne che nelle sue storie si ritrovano legate, di come questa forza si manifesti coi piedi, unica parte libera. Avresti così molto tempo per mantenere i contatti col mondo attraverso queste tue estremità. Qualcosa di un pò più scomodo rispetto ad una camera di deprivazione sensoriale, ti ritroveresti a vagare con la mente. Sennò, con un pò più di mobilità? Oppure con una mobilità totale, giusto un qualcosa come la gioielleria della cantante dei lacuna coil, coi polsi collegati da lunghe catene al collare, oppure una altra pratica che ho visto, creare con una corda una specie di corpetto a contatto con la pelle. In effetti il diritto di recesso in ogni momento è importante, una scappatoia dal fastidio. A cronache marziane una volta si è parlato di tali pratiche, della fiducia tra chi lega e chi vien legato/a e della parola d'ordine o cenno che pone immediatamente fine a tutto.
Chissà che diario potresti tirare fuori, un libro, un piccolo racconto o forse una frase sola.
Per la diretta web occhio alla banda di trasmissione, non tutti hanno l'adsl e certe volte anche quel tipo di linea si blocca, dovresti vedere certi blog. Completamente inagibili a causa di videoclip abnormi!
Buonanotte, buongiorno! Ciao!!

Eliselle ha detto...

Bentornata in Emilia :)

Gisy ha detto...

Torno stasera, ma son già nella prospettiva...
Grazie grazie dell'accoglienza comunque...

L'idea bondage non sarebbe male, ma è dura. In questi 2 giorni di lavoro, mi son resa conto che non ho più quella resistenza che cmq avevo anni fa, spinta anche forse da un entusiamo giovanile "del tuttofattibile basta esserci".

Poi Saudelli stringe davvero, non per fiction.
Del resto per lui non è una moda, infatti in Italia è tra primissimi che ha fatto vedere prima tramite fumetto, poi con fotoquesto genere - e quindi se lo fa è perché gli piace proprio farlo, vedere la carnne polpacciosa stringere!
La pallina in bocca ch emi sbandibola; insomma ci vuole una disciplina anche mentale per farlo bene
Son un pò anchilosata...

Certo è impossibile pensare a tanti giorni tutti così. Ci sarebbero possibilità di movimento, prove di spostamento, tipo comporre numeri telefonici con le dita dei piedi, strisciare a raggiungere lima per liberarsi ecc.
Una specie di bondage senza frontiere, e anziché la diretta forse mettere dei filmati su you tube. Beh poi cii penso, potreianche inventarlo a dire il vero di esperienza in riguardone ho, se uno sa scrivere dovrebbe cavarci qualcosa di buono cmq anche se certo non è esattamente la stessa cosa..

Antonio poi non preoccuparti per quell'orfeo del guest-book - credo di sapere chi sia e nonsichiama orfeo. Ma una che continua a mettere nomi diversi e infastidire per qualunque cazzata. Ormai non rispondo più !

Un bacione ancora da Roma g

Anonimo ha detto...

bella l'idea... sarei curioso di leggere un libro del genere... ma non so quanto interesse potrebbe realmente scaturire nei lettori "normali", mi sono accorto che in Italia i bondager veri e lettori sono realmente pochi... Forse sono meglio argomenti più generali, non pensi? Cmq a me l'idea piacerebbe... ;)

Saluti e baci
Bond - camiciadiseta

Anonimo ha detto...

Direi che a questo punto è qualcosa che solo tu puoi descrivere. Praticamente faresti con la fotografia più o meno quello che Giovanna Casotto fa con il fumetto.
Se ti va di condividere col pubblico, butta giù una mini sceneggiatura sul blog e poi se ne può discutere.
Parlando di discussioni, come potevo perdere l'occasione? Sapevo che sarebbe tornato, "addii" come quello sono così falsi che una burla se la meritava proprio! Ed infatti, col mio "ma và", quella persona c'è cascata con tutte le scarpe!
Ma basta parlarne... bentornata (ormai direi di sì) a casa! Un abbraccio fresco fresco come il vento che porta la pioggia.

violazione ha detto...

mah...
riflettevo sul "bondage" e sulla "scelta d'esser legati"...

cerco di spiegarmi...
se una/o sceglie di farsi legare, non viene a mancare parte dell'emozione/eccitazione che dovrebbe appartenere a questo tipo di situazione?

ovvero, come se venisse a mancare la "forzatra", il "non sapere cosa stia per accadere", e la relativa componente emotiva che dovrebbe essere la scintilla che fa bruciare i sensi...

per intenderci, una volta mi è capitato che un paio di "bischere", riuscissero a bloccarmi e legarmi, e non avendo assolutamente idea di cosa stesse per accadere le sensazioni avevano una certa consistente "grevità"...

avevano un certo peso, per intenderci, che non avrebbero avuto se io stesso mi fossi consegnato già con collare e guinzaglio...
vabbeh, per intenderci in quel caso, una delle due cercava la mia reazione a quella "violenza" per essere a sua volta sottomessa...)

vero anche che dipende dalle fantasie in gioco, ma a lungo andare potrebbe essere solo una ripetitività di atteggiamenti che finirebbero con lo smuovere poco...

personalmente, mancando la sorpresa in questo tipo di situazione, forse mi annoierei...

comunque, non voglio esser lungo;
semplicemente, mi chiedevo se e quanto la "libertà di scelta d'esser legati", possa togliere o diminuire parte della emozionalità istintuale dovuta ad una situazione "imprevista" più che prevista e/o scelta...

spero d'essermi spiegato....

ciao Gy

Gisy ha detto...

@ Bond - è vero che gli appassionati di bondage+lettori fanno comunque un basso pubblico, però c'è da dire che se uno ha voglia di farsi un'esperienza che crede stimolante perché no? Magari il bondage che non necesariamente diviene il fine, ma un mezzo, e naturalmente nel mezzo non ci sarebbero solo corde e bende...ma almeno per il momento dopo questi 2 gg di prova almeno per ora ci sto ripensando...

@Antonio - si vedrà, so che qui che fa più fresco è bello !

@Violazione - Naturalmente non è la stessa cosa. Però c'è una condizione che nella "normalità" non si verificherebbe comunque e lo stesso "Orco" dice che può essere imprevedibile nelle modalità di legatura durata situazione ecc; non è che ci si mette d'accordo ed per questo stesso motivo avrei il diritto di recesso...
Certo non sarà comunque come stare dentro un baule sul monte aspro...

;)