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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

28 dicembre 2007

Moravia Desnudo

Ben prima della scoperta delle leccorniose dritte del nostro Learco Pignanoli riguardo le apparenze; un altro si occupò di citare le gloriose vicende in vita poetica-letteararia e sesso-sentimental di Moravia. Sergio Saviane l'autore - che mi è saltato fuori in un'edizione (forse che sia merito dello stesso Learco? Mah...) della Sugar con il titolo tenetelo ben in mente "Moravia Desnudo".
E' una pubblicazione del '76 e quindi faticosa da recuperare - però se la trovate nevale la pena. Sono bruscolini rispetto tafani quello che dice il buon cuore di Learco rispetto Saviane.

Se lo trovate non lasciatelo sfuggire, fa crepare del ridere! Ed è tutto su Moravia...


Cito qui alcuni passi (puf puf)

Cap 2 pag 65

(parlando di come tratta il sesso Moravia nei libri) Il lettore finisce a non credere più a quello che resta leggendo anche se sapiamo che è di bocca buona. Moravia se lo deve ficcare bene in testa. Aparte che poi il sesso non è il suo forte. Avrà un po' di esperienza nel soliloquio a mano, come ci ha mandato a dire con Io e lui, ma per il resto siamo fiacchi. e' curioso questo Moravia, va tutto il giorno in televisione e nelle librerie romanzesche a far dibattiti sul sesso e sulla pornografia, e poi, quando si mette a scrivere, non è capace di tirare fuori un solo personaggio che fa l'amore, non so al tramonto, o al mattino presto,o fa un'acrobazia col corpo umano. Solo di notte, nella solita posizione, tutto in fretta come i conigli, e magari a luce spenta , come fanno i suoi coetanei di sesso Antononi o il suo amico Fellini, che se non va a farsi un raspone a Rimini, non fa nemmeno i Vitelloni o Amrcord.

(...) Nemmeno in Io e lui, che è un romanzo di 400 pag, sull'organo sessuale, a a parte quell'orrendo e letterario coito con lo specchio e l'acqua minerale, che è poi una masturbazione e descritta pure maluccio, non c'è mai una chiavatina, nemmeno una a pagarla oro.


Cap 3 pag 71

(...)
e arrivò così anche "La noia" che è la cascata del Niagara di vetro, ma in cui c'è anche il primo gatto parlante, un'altra sottile creazione di Moravia disneyano più fantasioso e intendo (...) "Il gatto parlò. Voglio dire che volgendo indietro il capo e guardandomi negli occhi, emise un lungo e molto espressivo miagolio, al tempo stesso patetico e ragionevole, che pareva dire"Perché mi fai questo?". Il miagolio così esplicito e così eloquente, ebbe il potere di farmi istantaneamente vergognare. Mi pare di ricordare che persino arrossii. Presi il micio in braccio, lo portai io stesso al piatto e ce lo lasciai a mangiare i pace i suoi pesciolini.

In Francia o in Inghilterra, ma anche in Svizzera uno scrittore che d'improvviso si mette a parlare col gatto e arrossisce istantaneamente col miagolio esplicito ed eloquente, lo prendono e lo buttano nel fiume, in Italia invece, al di fuori dei vicentini, che, appena vedono un gatto lo mangiano, gli dicono che è geniale.
I critici, che di solito parlano da soli e se vedono i gatti non arrossiscono come Moravia, ma se li portano a casa per la foto otto pose sul divano buono, gli fanno subito la recensione : l'editore Bompiani gli stampa il libro; e quelli del Corriere infine, che i gatti parlanti li assumono come Condirettori, lo mandano in Africa come inviato speciale a scrivere articoli etnico politici.
Il guaio è che Moravia, tirato com'è, appena gli dicono che c'è un viaggio gratis si mette un giubbotto, le scarpe da deserto, prende la Dacia e parte., tutto contento, e poi scrive in coppia tanta di quella roba che metà basterebbe per riempire 200 gazzettini 170 resto del carlino.
(...)
A pensarci bene però, sarebbe meglio che l'Afro-ciociaro parlasse sempre con i gatti perché appena è solo, comincia a fare delle poesie.

(...)
Dice Siciliano, presentando il "desnudo" e informandoci anche che il massimo romanziere scrive quasi esclusivamente per lui " da qualche mese Moravia scrive poesie. La prima che scrisse me la mostrò a metà giugno: un poemetto a lunghe lasse, sette cartelle dattiloscritte, il titolo "Ricordo dell'Idroscalo", e il sottotitolo "L'assassino di Pier Paolo Pasolini ha detto in un'intervista al corriere della sera che sa di aver ucciso un grand'uomo, che è pentito che vuol leggere i libri di Pier Paolo Pasolini"

Fa tenerezza pensare a Moravia che entra furtivo a casa di Siciliano per mostrargli segretamente il suo ultimo parto, come un'educanda delle orsoline mostra le sue poesie all'amica, in cerca di una parola amica e incoraggiante.

Ma Siciliano continua " Da quando è morto Pasolini, Moravia è perseguitato dalla necessita di ricostruire i movimenti interni del delitto".

(.....) Dice la poesia e ( e cerchiamo di tenercela bene in mente perché sono i primi versi di Moravia)

No, non hai ucciso un grand'uomo non hai ucciso neppure un uomo, hai tentato di uccidere te stesso senza riuscirci. Ti stava davanti l'hai guardato e hai creduto di vedere te stesso proprio te stesso come in uno specchio con la tua miseria la tua ignoranza la tua astuzia la tua abiezione e allora ti sei odiato per quello che eri per quello che non eri per quello che non potevi essere ti sei odiato...

Dopo aver raccontato questo Siciliano chiede per conto di quelli del "Tempo" come mai finita la poesia è andato proprio in Mongolia.

Moravia: " Lo sai, in Unione Sovietica sono depositati in rubli i dei diritti d'autore dei miei libri. Bisogna pure che li spenda"

...

Bene ragazzi stare i qui a citare tutto il libro da quanto mi diverte, questo è nulla confronto - ma son le due e mezza e c'ho sonno. Dopo tutto sto Moravia passa pure la voglia delle seghe (fai da te). Dormo i stess

Bravo l'autore-curatore che purtroppo non c'è più, ma ci ha lasciato davvero una critica azzeccata con ironia . Ma tornerò con altre chicche...

:) nite cari


26 dicembre 2007

24 dicembre 2007

Questo Natale è per Cristina


Cari tutti che passate di qui,
per me non questo è un Natale ancora più triste degli altri; una mia amica carissima amica che spesso scriveva qui, ricette e consigli culinari, amante di Baldini e tanto altro - lei anima bella - è stata poco bene, proprio in un momento in cui si era rasserenata dalla paura di altri mali - da più di una settimana non mi rispondeva né a mail né al cellulare e scopro che da quasi due settimane è all'ospedale in rianimazione.

E' incredibile come l'affetto possa farci sentire così vulnerabili di fronte ad eventi che ci sembrano così distanti e impossibili - o quando meno ce lo aspettiamo. Tac il tiro mancino. Com'è possibile che un giorno, da un giorno all'altro - io - o chiunque altro non si possa più parlare con una persona con la quale siamo abituati a parlare, a scambiarci battute e cose sulla vita, dalle più impegnative alle meno.

In pratica, per una anno io ho frequentato un tipo che vedevo qualche giorno a settimana, dopo circa un anno scarso, mi arriva un mesaggio sul cellulare e scopro che lui viveva con lei - Cristina da 18 anni. Quindi io non sapevo di lei e lei non sapeva di me, finché non ha beccato un mio sms sul cellulare di lui...Del resto questo episodio lo avevo scritto anche nel libro...
Subito ci siam fatte tanto coraggio, entreambe senza la stessa persona che ci coinviolgeva. E ci siamo davvero per mesi e mesi sentite ogni giorno, ci siamo ammalate e rassciurate assieme - e un sacco di cose, poi come era giusto che sia, loro (luie lei)son tornati assieme; ma io e Cristina abbiamo continuato negli anni, ormai 4-5 direi a sentirci per tantissimia altri motivi, e non mi ha mai abbandonato un momento.
Io a lei devo davvero tante cose, e mi ha pure aiutato a considerare le donne come amiche che lo possiamo essere davvero anche tra donne, e prima non ci credevo tanto, invece se uno ci crede succede.
E non posso non pensare alla sua voce che mi rassicura sempre

Comunque per fortuna oggi ho anche avuto una bella notizia - che si è risvegliata dopo una settimana di assenza, e chissà come vorrei correre lì da lei e chiederle un sacco di cose, ma per vari motivi non posso farlo.
E' una cosa strana, perché io e lei da anni ci sentiamo praticamente sempre per mail e per telefono, sempre, la conosco e lei mi conosce senza esserci mai viste dal vero.
Questa cosa improvvisa che è successo, mi ha fatto stare malissimo, del resto non son nemmeno una parente come potrei andare lì, mi sentirei inadeguata in questo momento, eppure lo vorrei.

Io credo che tutto l'affetto che provo, mi pare impossibile che no le arrivi,e vorrei che tutto fosse come prima, sentire la sua voce così piena di vita anche nei momenti più difficili, cosa che a me non riesce bene affatto, pensate, nemmeno nei periodi in cui "che cazzo mi lamento fare?"
Insomma che tutto il bene le sia vicino e che presto torni la sua voce, la sua presenza, e a scrivere chi lo sa qualche commento ancora su questo blog

Il più bel regalo dell'anno è che torni presto e che mi dica che a parte lo spavento stia bene.

"Tutto ciò che esalta la vita ne accresce, nello stesso tempo, l'assurdità." Albert Camus

21 dicembre 2007

Sul Natale


Opinione aperta, siete felice che ci sia il Natale, così com'è? A me mwtte una tristezza.... naturalmente, i soli sono soli il doppio, ma senza tenersi compagnia pure se doppi.


"Non è strano che a Natale qualcosa ti faccia rattristare tanto? Non so esattamente cosa ma è qualcosa a cui non dai molta importanza non avendolo provato in altri momenti." (K. Bosher)

16 dicembre 2007

Il passato solido


La morte è un passato che deve ancora avvenire.
Un passato che ci riguarda anche se non lo conosciamo.
Io penso sia questo il fascino del passato, l'analogia che si instaura tra il non esserci e il dover esserci; la presunzione di capire cosa resteremo per altri che non abbiamo conosciuto e non conosceremo che faranno da ponte alla nostre identità, come noi alo facciamo ad altri.
Esserci può sembrare così uno spreco a volte, l'unica cosa che mi rende felice, è essere quell che sembro, ma che non sono, e dire che è un latro modo per essere. Essere ancora di più un passato o un futuro pur essendo presente, non palpabile perché immaginifico.

Così la bellezza.

"Il passato esiste forse concretamente nello spazio? C'è da qualche parte un luogo, un mondo di oggetti solidi, dove il passato sta ancora avvenendo? [...] dove esiste il passato, seppure esiste?".
"Nei documenti. Vi è registrato". "Nei documenti. E... nella mente. Nella memoria degli uomini".

Geroge Orwell"


Voi non sapete in quanti presenti ho cercato quegli oggetti solidi di altri tempi fuori casa.

g

13 dicembre 2007

Raffaella Ponzo e il suo sorriso

Aggiornamento
Gisy site
.......

Con Raffaella ci siamo conosciute ancora quando stava con Franco Saudelli (e c'è restata poi molto) . Sarà stato il 2002 Vedo questa ragazza biondina e bonazza con la faccetta d'angelo e un sorriso che ti mette allegria. Allegria per ogni cosa che dice, sorride sempre.
Da lì a poco fa una parte per un film di tinto Brass, "Fallo"deve interpretare una trentina - e poi mi chiede suggerimenti per la doppiatura; ma del resto io son veneta.
Allora apre a caso l'elenco del telefono di Trento, e chiede ad uno qualsiasi che gli faccia da interprete - becca uno che accetta di buona lena da fargli da traduttore italiano - trentino.
Così doppia la parte del film che termina con la frase anziché due cuori e una capanna, due chiappe e una cappella.
Poi 2003 c'è l'inaugurazione della prima del film a Roma, e ci vado, di fianco a me un divanetto sboracchiato secco. Ai mie amici vien puree da ridere, mentre Raffa dice che quel film più che bucolico e Buculico e lo ripete a tutte le trasmissioni. Mi diverte ha
un sorriso bello.
Era un po' che non ci sentivamo, poi si è messa con Gigi Sabani nell'ultimo anno, e un po' ci siamo perse di vista, sentendoci di tanto in tanto. Ieri apro le notizie e vedo lei ovunque - aspetta un figlio da Gigi Sabani, e pensate il caso l'ha saputo a pochi giorni dalla sua scomparsa. Io dico che non ci sono parole per quello che la vita ci riserva, e parlare di caso davvero in certe occasioni non ha senso. Ma il senso evidentemente c'è.
Ora che vive questo conflitto di avere la felicità di un figlio voluto e l'assenza del suo compagno - lei dice, crescerà solo come sono stata io - ma io credo che Raffaella ha troppo un bel sorriso perché quella creatura si possa sentire sola. E giovane bella divertente, calorosa; dopo questo periodo così triste e sconvolgente alla steso tempo, io credo che il bene che si fa volere, pagherà la sua vita.
E anche se ora avrà tutta la stampa addosso volevo dirle che le voglio bene, e che come me credo tanti le siano vicino...

Un abbraccio e tutta la serenità di cui ha bisogno...Ti voglio bene Raffa avanti come sempre !

Ecco il suo blog

Raffaella Ponzo

11 dicembre 2007

Tradire e scoprire


Partendo dal presupposto che dopo un qualche tempo che si sta con una persona - la persona diventa parte integrante della mobilia dove si abita; e anzi diciamo che diventa anche un po’ come un parente che però a differenza dei parenti - che con qualche scusa si possono evitare, abitando nella stessa casa, non ci si può ignorare come si farebbe spesso molto volentieri anche con i parenti che se non fosse per il fatto che sono parenti non si avrebbe niente da spartire.

Ecco- io dico, voi alcuni - avendo vissuto molti anni con una persona - che a parte che è diventata parte dell’arredamento - (però lamentoso a differenza del mobilio) – voi sì, dico, voi – fareste mai sesso ripetutamente fin che morti e tiramento non vi separi con un parente?
Io penso no, anche se appunti poi ci si ritrova in una caso dove non c’è una persona che non ha nulla a che spartire né come parente, né come affinità e quasi neanche più come mobilio – poi altre volte di mezzo ci sono i figli eh pure quelli -
beh ecco io direi che tornado al discorso del tradimento – riguardando con calma le statistiche – beh più o meno coerente con l’idea che mi ero fatta.

Ovvero se una ti ama è meglio che lo faccia con il cuore in modo tale che la bocca la tenga occupata in altri modi, direbbero forse certi uomini. (o anche certe donne?) però, però, più che la metà ammette che il tradimento è essere coinvolti sentimentalmente con qualcuna più che il fatto di andarci aletto, ma naturalmente una cosa si può provare e l’altra si può intuire quindi si finisce solo col condannare l’atto quando capita di scoprirlo, ma poi ancora.. è una dichiarazione vera, o una dichiarazione di comodo?

Se a voi capitaste di avere la vostra compagna o compagno quasi certamente coinvolto in una storia sessuale con un altro\a ma la certezza che vi ami, cosa cambierebbe potendo ipotizzare? E viceversa?
Poi altro dato curioso che andare a puttane da vari non è da considerarsi tradimento – e questo è in linea concorde a chi dichiara che l’infedeltà è fondamentalmente un fatto di sentimento più che di sesso – altri la ritengono addirittura più grave, io invece son di quelli che la ritiene tutto sommato meno grave. Forse l’attribuire ad una gravità maggiore credo sia determinato dal fatto di pensare ad un’alternativa deteriore, ma poi del resto certe situazioni forse quasi inevitabile.
Mi piace invece essere sorpresa che gran parte delle persone dichiarano pure esattamente la metà di non aver mai tradito – e altri dimostrano tutto sommato idealmente condonevoli verso i tradimenti, ovvero dipende dalla circostanze in cui avvengono, questo non me l’aspettavo in genere viene vista in maniera abbastanza umiliante, ma di questi tempi stanno cambiando tante cose, anche se ricordiamo che quest’anno i delitti per movente passionale in Italia quest’anno son stati 45 molto di più che in passato, e pure questa però la dice lunga…


Beh che dire amarsi senza pensieri sarebbe l’ideale. E io credo che dopo un po’ il senso di colpa scompare – perché pure qui, o si è fedeli,o in genere chi dice di aver tradito lo ha fatto più volte con più partner diversi – a meno che non ci si resti in mezzo. E si ipotizza un nuovo amore – E poi come andrà?

09 dicembre 2007

NeFeste, ma baci !


Buon inizio settimana,
visto che mi son stufata di scrivere ho fatto un disegnetto :) - eh si vede che frequento l'accademia di belle arti e i fummettisti! Questo disegnino in segno della vecchia peace and love, che poi a dire il vero ha portato per lo più macelli, ma proviamoci.
Bisognerebbe andar d'accordo, di pace e d'amore - AH quante belle parole. Tutti per strada che si fanno gli auguri che non si vedono da chissà quanto, poi dicono: dài che ci vediamo presto ti chiamo eh - poi passa un altro anno, stessa frase.
E non si va neanche al funerale del primo che si conosceva.
Via - sù non litighiamo - anche se durante le feste è dura... dico le feste son nefaste, anzi nefeste. Per lo più.Sì lo so che sto prendendo tempo, torno con qualcosa di migliore forse in giornata.
In tanto un saluto per dire che ci sono !
;)

07 dicembre 2007

Sulla collina


Oggi ho proprio voglia di postare questo magnifico pezzo di De André dedicato alla vita e alla morte - all'importanza della vita che è data proprio dalla coscienza della sua fine. Non è un caso, che mi sia venuta in mente, o meglio, certo la passione per DeAndré è innegabile, ma qualche giorno fa so che è morto mio nonno paterno, che non ho mai conosciuto, (come tutto ciò che riguarda la partedi mio padre) - e oggi ci sarà il funerale. Faccio fatica a dire cosa provo, però come dire ... strano molto strano pensare che in parallelo ci siano vite che ci riguardano in un qualche modo, poi ce ne dimentichiamo e poi ancora capita un bel giorno che ci sia accorge che erano vive tanto come te. O forse di più.
Bene, da questa malinconia che non so, chissà non mi ma di un buon contratto x il libro in riconoscenza del post he he :)

Dove se n'è andato Elmer
che di febbre si lasciò morire
Dov'è Herman bruciato in miniera.
Dove sono Bert e Tom
il primo ucciso in una rissa
e l'altro che uscì già morto di galera.
E cosa ne sarà di Charley
che cadde mentre lavorava
dal ponte volò e volò sulla strada.

Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ella e Kate
morte entrambe per errore
una di aborto, l'altra d'amore.
E Maggie uccisa in un bordello
dalle carezze di un animale
e Edith consumata da uno strano male.
E Lizzie che inseguì la vita
lontano, e dall'Inghilterra
fu riportata in questo palmo di terra.

Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dove sono i generali
che si fregiarono nelle battaglie
con cimiteri di croci sul petto
dove i figli della guerra
partiti per un ideale
per una truffa, per un amore finito male
hanno rimandato a casa
le loro spoglie nelle barriere
legate strette perché sembrassero intere.


Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina.

Dov'è Jones il suonatore
che fu sorpreso dai suoi novant'anni
e con la vita avrebbe ancora giocato.
Lui che offrì la faccia al vento
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all'amore né al cielo.
Lui sì sembra di sentirlo
cianciare ancora delle porcate
mangiate in strada nelle ore sbagliate
sembra di sentirlo ancora
dire al mercante di liquore
"Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?"

05 dicembre 2007

I soldi che comprano l'anima

E' incredibile, come l'America ci inietti i cattivi esempi di - come più efferati sono i criminali, più sono soggetti ad un'esposizione mediatica, che più che accusatoria pare proprio fare e da piedistallo, seppur come modello negativo a questi criminali.

Ora ci mancava pure che la Franzoni dopo Natale desse il via a una linea di abbigliamento per bambini, ma io vabbé dico, la Franzoni, secondo me ha patito così tanto a forza di essere torchiata che se la pena avrebbe dovuta scontarla con tutte queste pressioni televisive, giornalistiche ecc, che se l'ha fatto non se lo ricorda proprio, perché in una madre, una tenacia simile a negare l'omicidio del figlio è incredibile. Ho ha una forza di volontà innaturale o veramente non si ricorda e ha rimosso.
Però c'è forse una qualche possibilità che non sia stata lei. io qualche dubbio ce l'ho ancora; ma di sicuro la cosa che schifa me, e credo buona parte dell'opinione pubblica mi auguro, sia il lancio pubblicitario che avverrà utilizzando quel rom che passando per una notte in cui, ubriaco, alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi
di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Marco Ahmetovic, il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno. Sta scontando la sua pena in un residence con piscina....a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta per lui: la 'romjeans'.

Quindi diffondete e come si dice, non comprateli nemmeno per bruciarli !

e se volete, è possibile firmare una petizione in merito:

http://www.petitiononline.com/07101977/petition.html


02 dicembre 2007

Solo la vita è pertuttala vita (risposta a Intima)

Cara intima posto una parte della tua "lettera" e cercherò di risponderti al meglio.

(....) E' che mi piacerebbe proprio sapere se sono l'unica demente a farsi certe masturbazioni mentali, che ovviamente aderiscono perfettamente alla mia realtà.
Insomma credo profondamente che solo la vita sia per tutta la vita. Non l'amore, non l'amicizia, non la felicità. Ma se poi la vita è una rottura di coglioni? Insomma ho capito. Bisogna cercare di renderla meno infernale possibile. Bene. Hai qualche idea al riguardo? Perchè a me sembra impossibile che uno non soffra. Forse l'unica sarebbe fare della sofferenza un piacere. Insomma, magari fare a gara a chi soffre di più. A quel punto io sarei sicuramente felice.
Allora uno mi viene a dire che sono matura per la mia età. E vorrei vedere a te brutta testa di cazzo che non sai cos'è stata la mia infanzia.
Vorrei vedere a te se non saresti altrettanto maturo.
Del resto non è mica colpa mia se sono venuta su così. Non è per fare la vittima. Ma avessi potuto decidere io le cose sarebbero andate senza dubbio diversamente. Questa vita dovrà pur risarcirmi in qualche modo. Di qualcuno dovrò pur vendicarmi. Temo le mie fragilità. Temo di non avere il coraggio di dire di no. Di essere attaccata e non saper reagire. Ho paura di questo mondo. E l'ambiente che mi sono scelta non è certo il paradiso. Allora con tutte queste paure chiudo gli occhi, mi sdraio e fingo di non esserci. Non, non posso essere proprio io quella che sta vivendo questa vita. Non posso davvero essere io. Non sono io. E ne sono convinta.
Odio la vita Gisy. Per quanto possa essere bella e serena rimango dell'opinione che sia sempre meglio non esserci al mondo, perchè fa schifo.
Tu ti sei adeguata, io però sono una testa di cazzo Gisy e non mi adeguo nemmeno a morire. Non mi adeguo. Mi risparmio l'ipocrisia di dire sorridendo che la vita è bella. Bella di cosa? Pagherei oro e venderei mia madre per non esistere al mondo. La vita la lascio a chi crede che serva a qualcosa. A me non serve Gisy. Serve a soffrire. Soffrirò. Morirò e nulla sarà cambiato. Dopo di me, altri. Non ringrazierò mai mia madre per avermi messa al mondo. Sono un aborto mal riuscito. Ecco cosa sono. Inutile che poi mi dica che ho avuto la fortuna di nascere bella, cosa vuoi che me ne faccia di questa bellezza Gisy? A nulla mi serve. E' solo una facciata.
Già essere stata messa al mondo senza averlo chiesto mi fa sentire in diritto di poter dormire tutto il giorno e non fare assolutamente nulla.

Intima

01 dicembre 2007

Il fascino dell'ignoto


C'è una mia amica che è una bella tipa, e anni fa ancora prima che fosse mia amica - mi piaceva pure parecchio - che dicevo "caspita che bella figa!". Di recente è poi è capitato che ho fatto degli apprezamenti su un'altra tipa che vedo di tanto in tanto in un posto, e ho detto alla mia amica "ah però mica male quella lì, se è dolce, se è bella, se è fine". E la mia amica mi ha chiesto : Ma cos'ha lei che io non ho.

Eh che non la conosco. Le ho detto.

28 novembre 2007

Torna Baldazzini con un calendario

30 - 11-07

OGGI in allegato all'
Espresso o Repubblica "Pelle" il documentario di Alberto D'Onofrio sulle storie di sesso e sentimento, dove ci son pure io...

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Per tutti i fansi di Baldazzini un nuovo calendario realizzato per la ditta Zanotti....il ricavato andrà in benificenza

per maggiori info scrivere a info@zanotti.com


Intervista di Francesca Sassoli

Zahra. Un nome esotico... Me la descriveresti?

“Soda, molto soda! Robusta ed esigente, forse uno sguardo freddo a volte ma decisamente calda e accogliente...dappertutto! Disponibile, è un’atleta, conosce la disciplina, probabilmente ha fatto arti marziali... ma il suo obbiettivo è lo studio, conoscere meglio se stessa e il mondo che la circonda! Il nome è la giusta coniugazione tra la ditta Zanotti e un immaginario che vuole raccontare di un personaggio che ha il dono dell’ubiquità, può viaggiare e ‘spostarsi’ ovunque nel mondo, un po’ come la Zanotti che vende i suoi prodotti in cinque continenti”.

Quando immagini una nuova, seducente stella, dove peschi l'ispirazione?

“Prendo spunti da quello che non ho ancora potuto sviluppare con il disegno, in questo caso parlo di un corpo femminile particolarmente procace, provocante e sinuoso e un ‘carattere’ che in questo momento sento che mi appartiene. Poi cerco di catalizzare l’attenzione su una figura che sia un prototipo attuale di elementi che appartengono alla realtà presente che mi circonda... è strano perché in fondo queste immagini appartengono per lo più alla mia fantasia”.

Quali sono i "componenti" di un personaggio erotico più richiesti del mercato editoriale?

“Una domanda che mi ispirerebbe a fare un excursus non indifferente sugli ultimi 40 anni di proposte editoriali di carattere erotico... La sensualità, è il vincolo che caratterizza l’eros, sempre e comunque, non importa quanto possa essere bello il nostro personaggio, importa quanto sa attrarre l’attenzione e forse, anche se il termine è un po’ desueto, provocare! Ma non ricordo qualche editore che mi abbia mai chiesto o suggerito delle caratteristiche particolari per un personaggio femminile che andavo disegnando, piuttosto sono stato invitato a proporre un certo genere di Eros che potesse essere ‘compreso’ da tutti e non quello che un tempo mi appassionava soprattutto: il trans – gender – bdsm –fetish –hard”.

Donne, androgini, trans... c'è una frontiera nell'Eros ancora inviolata?

“L’Eros è una fucina di emozioni, ce n’è tanto bisogno per vivere e vivere con piacere! L’Eros è una sfida alla solitudine e credo che l’uomo/donna del futuro stia studiando una prospettiva nuova su come vivere la sessualità, credo di individuare due spinte, la dimensione virtuale, nell’apparente sensazione di vivere senza il bisogno di avere un contatto fisico e nello stesso tempo una dimensione spirituale dove il contatto che avviene attraverso il corpo costituisce la vera unione creativa, la giusta intesa tra spirito e corpo”.

Se fosse in carne ed ossa, Zahra da cosa e da chi verrebbe sedotta?
“Dalla vita, dai paesaggi e dall’amore per gli altri esseri umani. Da una forza virile che la travolga e l’accompagni nel suo percorso di donna. Immagino che lasciarsi travolgere dalla passione sia un bellissimo traguardo, oltre che essere un fantastico stile di vita”.

Giarrettiere, scarpe vertiginose, coulotte... Tutti accessori super sexy, ma che vengono da un'epoca passata. Quali sono, secondo te, gli elementi moderni che hanno contribuito ad una immagine seducente della donna?

“Gli orpelli e la lingerie, l’abbigliamento intimo, più in generale ‘la divisa’ sono feticci ben precisi di una cultura, di un’epoca, elementi di un piacere effimero, una “corazza” che ha reso sexy e mature certe generazioni. Tutto viene comunque riproposto e aggiornato, continuamente! L’immagine la fa da padrona e i modelli propongono un’identificazione totale, non basta avere solo ‘quel paio di mini-slip per essere sexy’, ma occorre anche avere la bocca carnosa. Ma così è sempre stato, ora però è più difficile distinguere il piacere sessuale e feticista dal feticcio stesso....non c’è compromesso tra ciò che viene idolatrato e quello che appartiene veramente alla dimensione erotica. Questo divario corre il rischio di perdere sempre di più la tradizione umana del sentimento e della virtù, due elementi importanti di seduzione. Mi viene da pensare alla prorompenza della femminilità e al protagonismo dello star system della moda con le sue modelle strabilianti che all’inizio degli anni 90 anno hanno invaso la scena, un nuovo modello femminile, la mannequin che non è più un modello irraggiungibile e di vetroresina, ma una donna come tutte le altre”.

Si dice che gli uomini si sono "femminilizzati", sempre più spesso usano creme antirughe, si depilano il petto e le spalle, curano look e capigliatura... questo fatto ha inciso sull'immaginario erotico del "maschio" di oggi?
“Il maschio si mette in mostra come ‘una bella donna’, anche lui credo abbia il diritto di ritagliarsi uno spazio di icona di bellezza dal terribile ruolo di militare/burocrate/politico/... anche se mostrando la sua vanità corre il rischio di perdere l’identità, trovo che il corpo maschile e soprattutto il pene abbia il diritto di esprimere al meglio la propria virilità! Anche l’uomo sta mostrando la sua parte debole e indifesa, credo che si stia avviando un processo di umanizzazione”.

E se l'uomo è più femmineo, trovi che le donne si siano "mascolinizzate"? Ciò crea solo confusione o nuova linfa per un nuovo tipo di erotismo?

“Si è inteso che la femmina, esprimendo la sua ‘debolezza’, il suo candore e la sua sottomissione abbia nei secoli affascinato l’uomo, maschio, potente e ardimentoso, con tanto di muscoli scolpiti e/o titoli nobiliari... e la femmina affascinata dai muscoli e dai titoli abbia perso la testa... ma forse non è andata proprio così. I tempi sono cambiati e ci troviamo di fronte a una tribù di esseri multiformi e variegati nelle razze e nei colori della pelle, forse l’erotismo potrebbe nascere d’ora in poi da attrazioni veramente bizzarre e particolari, dai nostri difetti invece che da nostri modelli...non so, mi viene in mente di coniare un nuovo termine per chiamare questo ‘personaggio’: Uoma!”

Qual è un atteggiamento che secondo te uccide la libido… oltre fare continuamente domande come me ora?

“Le domande sono sempre libidinose, fanno parte della sfera della seduzione, credo che fare il giornalista sia un’appassionante viaggio di ‘penetrazione’ nella vita degli altri e quindi lo trovo erotico. Un atteggiamento che uccide la libido è non essere in grado di accettare se stessi per quello che si è!”

23 novembre 2007

Attenzione denunciamo gli snuff movies

Credo che ci sia ancora molta ignoranza rispetto un certo tipo di aberrazioni umane-sessuali che non si possono certo ridurre a "gusti" e sui gusti non si discute. Per chi ancora non lo sapesse - e sono in vari a non saperlo - gli Snuff sono dei video girati "su commissione a pagamento" da gente che può pagare e ordinare degli omicidi a scopo sessuale a dei speciali committenti che eseguano il tipo di "morte prescritta a pagamento" davanti alle telecamere. Naturalmente le vittime sono donne o anche uomini presi da paesi spesso coperti da guerra o miseria, in modo tale "che una sparizione non sia poi una cosa tanto anomala". "


Questi video per essere fatti son pagati fior soldi dall'esecutore primario che poi usufruirà del video, inseguito lo stesso sono rivenduti a prezzi molto inferiori a ad altri che magari non possono permettersi di pagare uguali prezzi, accontentandosi così di queste "fantasie altrui".
Il termine Snuff deriva dall’inglese to snuff e nello slung americano significa “annientare”, “ammazzare brutalmente”. Gli snuff movies sono (o meglio dovrebbero essere) dei filmati in cui i protagonisti sono prima torturati, violentati e poi, “finalmente”, uccisi.
Siccome si parla molto spesso di pedofilia e altre cose ignobili, che certo fanno notizia, poco invece
fin ora ho sentito parlare di questo "genere" , che ahimè esiste, ed è naturalmente condannabile di ordine penale, si a per chi esegue che per chi commissiona.

Girando in internet e cercando sull'argomento ho trovato vari che si lamentano che involontariamente hanno scaricato dei Snuff mentre cercavano della normale pornografia.
Con il sistema Peer to peer ovvero chi scarica in genere video da e-mule e si imbatte magari anche involontariamente in video che possono sembrare di questo genere sarebbe generoso segnalarlo, anche se potrebbe benissimo essere un fake, ovvero una simulazione. Per fortuna spesso capita che sono solo simulazioni, e quindi ok, ma non si può ignorare che è un fenomeno che in certi circuiti abbastanza nascosti esiste - anche se la vera esistenza è stata messa più volte in discussione.
In un forum ho trovato questa discussione interessante da parte di un partecipante che appoggio al 100%

"Ragazzi chi non è sicuro di saper sopportare la conoscenza di cose così orrende, è pregato di non leggere, ci starebbe sicuramente male, ma chi vuole rendersi conto di dov'è arrivata lo schifo della società prosegua.ragazzi aprite gli occhi e leggete!!!è importante!!![/SIZE]allora raga di tutte le età, tutti noi usiamo il p2p (peer to peer) ovvero i nostri muli, i nostri cadmilla donkey mozi, ecc, e scaricando o più esattamente shaarando un file, a tutti (credo) sarà capitato di imbattersi in un fake, che spesso si tramuta in un porno o in un'altra cazzata di film, ma la cosa che di più mi sconvolge è l'esistenza di un'altro tipo di filmati che credo in molti non abbiate mai avuto la sfortuna di vedere, sono gli snuff movies, ovvero video che definirei thriller, ma con gente vera come protagonista, ovvero gli snuff, sono dei video, che anno in vigore scene da arancia meccanica, ma in maniera molto più violenta, in alcuni si può vedere realmente quale può essere il livello più alto del male concentrato. :::allora alcuni video sono solamente cazzate tra gente consenziente che usa qualsiasi orifizi del suo corpo, per "dare il benvenuto" ad ogni cosa, ma altri sono terribilmente cruenti e terribili: per sfortuna ho visto degli spezzoni di un paio e dico:


1. una ragazza viene rapita da due uomini che nel video si mostrano incappucciati con le vesti nere, e durante il video mentre uno dei due riprende il tutto, l'altro più grosso spoglia la ragazza strappandole i vestiti, e facendola rimanere in slip, poi tenendola stretta per un braccio, ha già pronto un cappio, che appende a una trave, e.....dopo vi fa entrare il collo della povera ragazza, che dopo che il sostegno sotto di lei viene spinto via, cerca di lottare con tutte le sue forze per la vita, ma dopo un po la telecamera zoomma sui suoi occhi e ,credo ,qui ho chiuso gli occhi e non ho voluto vedere, che con l'espressione di disperazione si spengono! in diretta! e riaprendo gli occhi, il boia approfitta sessualmente del corpo della ragazza ormai senza vita.

2. un'altra ragazza viene rapita, anche lei subisce enormi violenze sempre per opera di più uomini, praticamente la ragazza viene denudata, fatta appoggiare con una certa inclinazione ad una parete, e (scusaste ma è la realtà non posso non citarla) dopo averle legato le gambe in posizione divaricata, viene p_n_tr_t_ con un'asta di legno, ricolma di chiodi.

3. ...signori non riesco più a raccontare, fortunatamente ho rimosso tali brutalità, ma purtropo accadono di continuo, visto il fiume di materiale presente sulla rete, e quindi negli hartd disk di migliaia di gente perversa! non so dirvi altro, però chiunque di voi con un mulo, può scrivere snuff e scaricare qualcosa, un po di cazzate le troverete, ma purtroppo arriveranno i video maledetti, pensate che i titoli dei movies sono : - face of death, -death mirror orrible, ecc...ecc...ecc...apriamo gli occhi tale scempio non può assolutamente esistere!!!!!!!!!non so come, ma in qualche modo dobbiamo,e dico dobbiamo far finire questo schifo, proteggiamo le donne, sono le cose più elle che abbiamo, non possiamo permettere che succedano tali atrocità, e poi chiedo agli avvocati o laureandi inscritti in giurisprudenza, come fanno ad esistere i video, senza che agli esecutori venga fatto niente, come cazz è possibile?"


Io purtroppo ho avuto modo di sentire altre testimonianze simili, e certo altro che trhiller come riduce il termine chi scrive, pure horror suonerebbe leggero. Davvero bisognerebbe cercare di non cadere nell'indifferenza e nella pigrizia - perché davvero sapere che possano esserci giri di vita e denaro simili è davvero una cosa schifosa, pensare che una vita valga una sega di qualcun altro. Indico qui il primio sito sull'informazione degli snuff movie

21 novembre 2007

Metto un capitolo che non parla di sesso e poco triste



Aggiornamento
Gisy site


Visto che si continua a darci con 'sta cosa del sesso - dell'autobiografico e della tristezza esistenziale, metto un brano del libro in buona parte veneto che non sia così vicino agli elemento sopra citatali !

Posto questo perché al link di D di Repubblica c'era una lungo discorso sulle solite scrittrici erotiche...

http://dweb.repubblica.it/dettaglio/Sbattimi-come-un-kilim-afgano/29001

Un mio amico di Vicenza è Bepi.

Bepi è un po’ il filosofo del paese, ma filosofo che però parla in dialetto, come tutti là. Va a farsi il giretto su per i boschi a raccogliere le frasche; è sempre vestito con degli indumenti fuori lusso, con tre maglioni uno sopra l'altro bucati, così il freddo passa uguale. Dopo il bosco con le frasche sotto braccio torna a casa, mangia i sottaceti, gli viene acidità di stomaco, e poi legge i libri che sono in italiano, ma si ostina a parlarli in dialetto, lui stesso dice che si sentirebbe ridicolo a parlarli in italiano.

Lui fa sputtanare dal ridere anche quando vuole essere serio, e se si potesse vedere dall’esterno riderebbe anche lui. Non vedendosi si chiede perché gli altri nelle sue prossimità acquisiscano questa euforia, o al contrario un'incazzatura esilarante. Un giorno ad esempio un tipo in macchina di fronte a lui, su per i monti fece un incidente andando fuori strada.

Bepi, che vede la scena scende giù dalla sua moto da postino per prestargli soccorso; il tipo preso male dal misfatto vedendo questo tizio apprensivo che si avvicina a chiedere se va tutto ok, nel momento in cui gli è a distanza di gomito, gli sgancia un pugno in un occhio. Bepi rimane sul posto stordito. Non gli chiede più nulla. Siccome è remissivo, dice solo ok, ma non a voce alta, tra sé e sé. Nel senso "Ho capito”, o meglio “non ho capito”, ma torna via uguale. A lui gli era parso di essere gentile. Tutto lì. L'altro tipo rimane invece stranito e un po’ incazzato col pugno alto. Bepi arriva a casa si mette del ghiaccio sull'orbita e sta a meditare.

Di libri impegnati lui è uno che ne legge parecchi, e fa anche molte considerazioni abbinando l'alta filosofia alle bieche vicende umane, che poi è da dove prende spunto l'alta filosofia. Anche lui secondo me, come io facevo con i diari delle compagne di classe, si immedesima negli autori che legge, difatti parlando una volta mi disse “Platone la pensava come MI”; non è semmai lui a pensarla come Platone. Ma dal suo punto di vista è la stessa cosa visto che si può viceversare il ragionamento; perché come fa una cosa se è uguale ad un'altra, l'altra non esserle uguale alla cosa prima?

Un'altra volta discutendo salta fuori la parola "Aporia". Parlandone, mi dice che in quel posto non si parla mai di cose così; si parla delle magagne, delle scarogne, o di politica spiccia, ma dell'aporia no. E poi aggiunge: "Quanti vuto ca savesse cosa un'aporia in tutto il Veneto? Puchi de sicuro: mi, Cacciari e alti du, tri", "Quanti vuoi che sappiano cos'è un'aporia in tutto il Veneto? Pochi di sicuro: io, Cacciari e altri due, tre" .

Lui è per le cose pratiche e nitide, sensibilità letteraria a parte.

Un giorno stavo scrivendo una delle solite mie cazzate tipo "La bellezza deve essere come le puttane; pubblica". Bepi mi ribatte che non è per niente immediata questa considerazione, che nello scrivere l'importante è essere chiari e rendere l'idea. A me sembrava di essere chiara infatti, ma lui insiste che no, e per essere chiari e rendere l'idea lui avrebbe convertito la frase in "La bellezza deve essere come le poste; pubblica".

Perché dice essere più logico che le poste italiane siano un posto più pubblico rispetto le puttane. Insomma diciamo: ufficialmente pubblico. Ecco.

Suo padre Guerino è anche meglio per ridere; mi narra di uno tornato dalla guerra in Russia cinquant’anni fa. Con aria seria mi dice che se si va a casa di questo Tonin Fasolo "L'è ancor lì sentà ca el bate i denti" * , "E' ancora lì seduto che batte i denti", perché il freddo di quel tempo gli si è talmente viscerato nelle ossa che anche quando non ci pensa, batte i denti lo stesso; e ha un bel da mettersi dei maglioni spessi Tonin Fasolo.

Guerino come Bepi è uno che non guarda a sprechi. Un giorno che mi trovavo lì nelle prossimità del pranzo, aveva messo su il sughetto a scaldare, intendo la passata di pomodoro che con la fiamma altina scoppiettava qua e la, e sul gas si creavano dei bubboni rosso splatter; lui andava col pane a raccoglierli per farne scarpetta. Mi ha però specificato che il gas era pulito e la passata fresca, ma mi ha fatto uguale un po' di senso; come quando ha preso la dentiera dal bicchiere, se la mette in bocca, con una mossa mandibolica se la sistema, fa combaciare parte sotto e sopra con uno snap, dopodiché dice che gli è venuta sete e in un sol sgorgo finisce l'acqua del bicchiere dove erano stati in ammollo i denti finti.

Un'altra volta ancora, che era ormai estate, dunque quasi ora di tagliare l'erba sui prati, c'era un vicino che sembrava avere la pretesa di insegnargli un metodo migliore e più sbrigativo per questa ricorrenza stagionale. Guerino che invece ce n'ha un po' di estati alle spalle e si sente così ferito nell'esperienza e mi fa "E quelo là, el vol vegnere a insegnarme come fare coi prà, proprio a mi, a mi, ca son il Paganini della falze", "*E quello là, vuol venire a insegnarmi come fare con i prati, proprio a me, a me, che sono il Paganini della falce". Bepi oltre a lamentarsi di suo padre e spiegarmi della filosofia di paese, mi parla delle dipendenze, visto che come me in passato ha avuto relazioni con l'alprazolam.

Sostiene che le dipendenze non sono solo quelle delle droghe e psicofarmaci, ma anche quelle da cibo; mi fa l'esempio di suo padre dipendente oltre che dal sugo anche dai bagigi, che i bagigi non sarebbero altro che arachidi in italiano corretto. A me questa dipendenza da bagigi, mi faceva ridere, perché dice che se gliene mette sulla tavola cento, finché non ha schiacciato a tutti l’involucro retato bagigio e non li ha mangiati fino all'ultimo, non si alza mica da lì, piuttosto si fa esplodere le arterie con le arachidi che lasciarne mezza fuori, anche se poi sta male e si lamenta. Uguale fa col vino, ma questo mi sembra più normale; gli dice sempre che tanto il xe un biciere tajà, che varrebbe a dire, un bicchiere di vino mezzo d'acqua e mezzo di vino vero, che tagliato appunto fa meno, che per intero, ma Bepi sa che "non il xe miga tajà". E' intero.

In ogni caso Guerino e Bepi credo si vogliano bene, nonostante reciprocamente padre e figlio dicono uno dell’altro di non capire un cazzo di niente.


19 novembre 2007

Recensione trovata (Una donna sprecata)















E' che di tanto in tanto guardo in internet, (la vanità c'ha sempre la meglio) . e ho trovato questa recensione sull'ultimo libro, mi piace come si contraddica la gente mentre scrive...nel giro di poche righe, passo da cretina, a intelligente a mona. Per lo meno però dice che è scritto bene. Non è un vero post ma fa davvero sorridere per quanto la tristezza viene condannata, e dire che si parla di "valori"...

Una donna sprecata (che sarei io eh) :)

di Elisabetta de Dominis



Mentre ascendevo al cielo c'era la folla di spasimanti che si accalcava a mo' di scala umana, tanti uomini, uno sopra l'altro, cercavano di raggiungermi. Tutti a me, tutti a me, dalla mia altezza ghignavo, una folla a piramide con un gran torcicollo pur di tendere verso l'adorata...

Inizia così, con un sogno da femme fatale, La ragazza definitiva (Castelvecchi), primo romanzo di Gisy Scerman, una bellissima ragazza veneta, a giudicare dalla foto di copertina, di 28 anni che racconta probabilmente (la biografia è identica) la sua vita. Mi piacerebbe non fosse la sua, tanto è squallida, insensata e vuota - altro che femme fatale - benché scritta bene e punteggiata di tanto in tanto da riflessioni intelligenti. Mi piacerebbe fosse una storia inventata, la somma di altre storie viste, ascoltate, immaginate. Ma temo non sia così.

Dunque Gisy è bella, intelligente e scrive pure bene, ma la vita che racconta è di una ragazza cretina, priva di pudore e valori, che perciò non si vergogna di mettere tutto nero su bianco e di farci un libro. Qui prodest? (A chi giova?) Viene da chiedersi. A lei, per trovare finalmente una collocazione nella società, magari come autrice? Ma si può diventare famose raccontando di quanto ci si è fatte usare, maltrattare, sfruttare? Allora può esser utile al lettore? A me no di certo, se non per congratularmi con me stessa di non aver voluto figli. A chi è genitore, forse, può aprire gli occhi. A tutti, comunque, questa vita inutile lascia un gran dispiacere dentro. E rabbia. Soprattutto alle donne, credo. Ma perché Gisy, che non è stupida, si fa trattare male, umiliare da tutti gli uomini che incontra? Dice di essere generosa e di perdonare, perciò va con tutti e se qualcuno la tratta in modo disgustoso, lo dimentica e passa ad un altro. Questa non è generosità ma ‘monaggine' e il perdono non nasce dalla debolezza ma dalla forza. Si giustifica dicendo che è sfortunata e pigra, ma è cinica e amorale. Se si prostituisse per soldi, avrebbe un motivo. No, lei non sa dove va né chi è o chi vorrebbe essere. Voleva fare la modella, diventare famosa, ma non le è riuscito, perché l'ambiente è traviato e lei ci è finita dentro. Sempre meglio che studiare o lavorare. Perciò fa la modella di quart'ordine, facendo foto fetish e nel frattempo va a letto con tutti quelli che incontra, compresa la madre di un suo ex ragazzo e perfino puttane che tira su per la strada e paga. Si autodefinisce"figa della mutua, ovvero una ragazza passabile di storia in storia quasi fosse una prescrizione medica".

Un paio di volte sottolinea la sua tristezza e la sua solitudine. Prende ansiolitici da sette anni, si sente sempre male e fa fatica a vivere. A 28 anni! Forse il perché viene a galla quando scrive: "Di cosa ha veramente paura la gente? Di essere libera. Teme anche i sogni. E per questo con gli stessi sogni si distrugge. Quante realtà ho visto logorate a furia di sogni". Quindi Gisy ha paura di sognare ad occhi aperti e si guarda bene dal fare la Madonna come nel suo sogno, che a lei sembra una femme fatale scostante e crudele, mentre è semplicemente l'archetipo comportamentale femminile della donna matura. Una donna che è cresciuta attraverso l'esercizio della scelta, imparando a riconoscere il proprio valore intrinseco e a farlo rispettare. Se poi ritiene che nessuno sia alla sua altezza... meglio sola che mal accompagnata.

Io, da adolescente, il sogno di Gisy l'ho vissuto. Ed è stato divertentissimo. Solo che invece delle patatine lanciavo liquirizie. Mentre la vita che descrive non fa ridere per niente, anche se lei crede di essere umoristica. Come si potrebbe ridere dell'amarezza che trapela dal pensiero di questa giovane, infelice donna?

17 novembre 2007

Di quale specie?



Cari, purtroppo davvero la cultura o l'uomo non si capisce dove può arrivare in azioni deplorevoli, che probabilmente in alcuni contesti - ritiene e vive con quotidiana normalità, - vi pregherei di dare un occhio a questo video dove degli animali vengono scuoiati vivi per uso di abbigliamento vedere qui sotto

Barbarie sugli animali è il primo video in alto a destra

o copia incolla qui...

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=fur_farm

non sarebbe male votare la petizione, io l'ho fatto. Non nego che amo le pellicce sulle donne, son bellissime da vedere, ma se questo è il prezzo da pagare in sofferenza evviva la lavorazione sintetica.

Dal corriere della sera

PELLICCE LOW COST - Nel settore della pellicceria è oggi possibile trovare un’infinità di capi di abbigliamento e accessori con rifiniture in pelliccia e questo, sostengono gli animalisti, proprio grazie al mercato cinese di allevamento, trasformazione e confezionamento che grazie a manodopera a basso costo e minori tutele, assenza di leggi a tutela del benessere degli animali allevati e norme che vietino atti di crudeltà, permette di proporre prezzi accessibili a un vasto pubblico e di realizzare ottimi guadagni. «I consumatori devono sapere quali atrocità si nascondono dietro tali prodotti - dice ancora Bennati -, per i quali non esiste un obbligo di etichetta che indichi il paese produttore, la specie animale, il sistema di allevamento e uccisione: a loro chiediamo di rifiutarsi di acquistare qualsiasi capo contenente spoglie di animali. Al governo italiano chiediamo di mettere fine a questo mercato di morte».

.....

Un altra notizia che mi ha colpito è stata quelle della bambina indiana nata con 4 gambe, dove in India in un primo momento si credeva alla reincarnazione di una dea - ora però è statasottoposta ad un intervento costosissimo per riportare la piccola alla normalità (circa 144.000€)... (Guardate che bel viso che ha...)

I genitori, poverissimi la credevano davvero una reincarnazione della dea Vishnu (che nell’iconografia sacra è rappresentata a con quattro braccia), Lakshmi in realtà è nata legata ad un gemello senza testa unito a lei per l’inguine e dotato di una sua colonna vertebrale, reni e arti.

“Senza l’intervento chirurgico la bambina non avrebbe mai camminato o gattonato e sarebbe morta tra pochi anni”, ha rivelato il leader dell’equipe di chirurghi che l’ha operata, Sharan Patil della Narayana Health City di Bangalore. “Fortunatamente, Lakshmi ha un corpo completo e un set di organi quasi perfetto. Il suo sistema scheletrico comprende due corpi fusi insieme, ma l’operazione – sebbene assai complessa – sembra sia andata a buon fine, ma econdo i medici però la bambina ha ancora il 20-25 per cento di probabilità di non sopravvivere all'intervento".

Auguroni davvero.

E' davvero un mondo imprevedibile

14 novembre 2007

Puttanieri e affini

Lasciamo da parte i discorsi mortiferi. Volevo parlare di puttane e puttanieri, che detta così suona male, ma chi mi ha letto, sa che è un argomento che mi sta a cuore. così come le puttane, la loto storia, la loro bellezza, il loro potere e talvolta le loro tragedie.

Mi spiace che in vari si siano sentiti offesi nel sentirsi dire che molti uomini son puttanieri, e me lo hanno scritto pure in privato; ma intendevo che nella vita- sia normale prima o poi - poter desiderare situazioni simili; e non lo dico con nessun senso di condanna. Ma capisco l'ipocrisia che permea tutta la società e la fa percepire tale.

Credo chi i desideri di uomini e donne quelli psico-fisici - che in alcuni casi coincidano abbiano il diritto di essere soddisfarli . Perché non questo soddisfacimento non può essere esaudito tramite servizio - che è quello sessuale? Non ci trovo nulla di male, ammesso che lo scambio sia libero e consenziente e consapevole.

I desideri, sono necessità, a volte lussi, cos'è se non il desiderio che ci spinge avanti? La prostituta incarna anche l'idea di bellezza, e di femminilità, non nel senso che tutte le donne son puttane intendiamoci bene, ma di sicuro che ogni puttana è veramente o idealmente è l'espressione massima del femminile. Con il quale l'uomo può fantasticare i suoi desideri, quelli che magari in un rapporto usuale non riesce più a soddisfare, e lo stesso motivo che a volte lo fa cadere in quell'amante che è molto peggio di una prostituta.
A dire il vero lo trovo addirittura più corretto del fatto di poter avere un'amante ad esempio...dove l'attenzione di persona sarebbe con molta probabilità spostata a discapito di un rapporto.

Il fatto di dire che prima o poi uno si accorge che le strade oltre portare a Roma portino a puttane, significa semplicemente che prima o poi certi desideri se non sono stati realizzati, è giusto che trovino la possibilità di poterlo essere, anche per chi magari nella vita farebbe fatica trovarsi un'alternativa.

Ma non deve essere necessariamente un'ultima spiaggia, ma va bene anche come lusso, per chi invece di andare in vacanza al mare va in vacanza a puttane. E allora?
Capisco che questo discorso va a scontrarsi a differenza del mare con un'imperativo etico-morale non da poco, ma davvero se tutto fosse in regola, non ci vedrei niente di guasto e di sicuro non volevo offendere nessuno, se non altro posso dire che sono molto peggio quelli che non pagano e ti trattano da puttana. Io i puttanieri che conosco, mi son tanto simpatichi.

Parlando con delle donne, mi sorprende che dia più fastidio il fatto di poter essere"tradite" se di tradimento si potrebbe parlare con delle prostitute piuttosto che con altre donne. Questo probabilmente deriva dal considera una prostituta una "sotto donna", e una'altra donna invece essendo più facilmente messa su un livello paritario fa scattare un confronto, cioè una sfida plausibile, senza pensare che il proprio uomo ricada nella "mercificazione del sesso".

Nel libro "la ragazza definitiva" ne facevo delle categoria e a parte gli scrocconi, questi son quelli che mi son più simpatichi....

Il puttaniere romantico pubblico e il puttaniere romantico privato

Un altro sotto insieme è quei del puttanieri romantici. A loro volta anche questi si dividono ulteriormente.

Ci sono quelli romantici con le puttane, che solitamente vanno sempre da una; come Antonio, le comprano il regalino, a volte le portano dei fiori, ed esagerando fanno anche delle promesse; o come un altro mio amico che diceva di avere la fidanzata, in realtà era una di quelle; abbiamo scoperto l'annuncio di lei col suo numero di telefono sul giornale di provincia. Così abbiamo capito perché ogni domenica, ad una certa ora aveva un incontro immancabile con la sua "fidanzata" russa.

Questi che hanno molte accortezze verso una sola donna di strada sono i puttanieri romantici specifici. Esistono però anche i puttanieri romantici, che vanno a troie, ma poi sono romantici per i cazzi loro. Con la loro fidanzata, con la propria moglie, oppure semplicemente ci vanno per un'idea romantica del mondo, e secondo me trovano romantico anche l'andare a troie, essendo un po’ bohemien l'idea; non tanto perché sono romanticizzati da una donna, ma dall'idea delle troie, e posso capire che ci può essere anche un romanticismo generale da strada.

Il puttaniere annoiato

Esistono poi gli annoiati che vanno a troie per passare il tempo, ma quelli lo fanno come diversivo delle bocce, non come vizio o attaccamento morboso, questi non sono mica di quelli affezionati. In questi casi il gioco delle bocce spesso ha la meglio sulla figa, perché dato che a volte è la stessa cosa, a parità della stessa cosa, si fa quella che costa meno.

Il puttaniere svincolato

Un'altra sezione di puttanieri che si può riconoscere è quella di chi non vuol impegnarsi e basta. Magari non hanno un'idea romantica né della vita, né dell'amore, fanno fatica con le tecniche di adescamento, come ad avere delle scadenze con una persona specifica. A loro interessa solo fare Zu Zu con qualcuna che non gli rompa le palle, e questo è il puttaniere svincolato. E anche questa figura, non è malvagia in fin dei conti.

12 novembre 2007

Dove il fiume ti ferma

Giorno a tutti,

mi rendo conto che son stata poco presente ultimamente. Certo non basta mettere le cose degli altri per esserci, però se non altro dà un senso di continuità. Ho pensato ultimamente che forse potrei chiudere questo blog, come diceva Tenco “...nel mondo c'è già tanta gente che parla, parla, parla sempre, che pretende di farsi sentire, e non ha niente da dire".

Non so, ci penso poi ci giro attorno al pensiero, ma non è questo il punto – è che forse davvero la mia assenza di desideri mi scava come un cancro. Ci sono sì dei giorni che mi pare pure bello guardare fuori, camminare e fare tutte quelle cose che gli esseri umani fanno. Poi ripenso anche alle storie dei miei nonni, e che ai tempi della guerra da bambini bastava stare stretti in 4 piccolini nel letto sciupo, a stringersi al rumore che i grandi provocavano buttando dei sassolini giù per le grondaie per stringersi di più e non volerla mai per nessun motivo al mondo la morte, e quella era la vita. Mi spiace pure che non riesco a rispondere con entusiasmo alle mail che mi arrivano, non che me la tiri sia chiaro, ma quando sei sul depresso-rispondere appunto in un certo tono a chi non conosci proprio non mi riesce, allora dico rispondo poi domani o un altro giorno, intanto vado a dormire, e poi quel giorno va in là. Quindi non è un fatto personale se capita che non rispondo qualche volta. Mi pare un po' di essere in quel limbo sospesa tra la voglia di non riuscire a vivere e quella soglia del non a volere la morte fino in fondo. Non è facile passare dal desiderio di morte alla morte. No, no. Poi vedo le notizie per televisione e mi dico, ma guarda è morto quel ragazzo - come quel tifoso o la studentessa di Perugia che probabilmente alla propria morte mai ci pensavano. E' proprio una beffa il mondo eh.

E intanto si è qui, poi nulla se si pensa che la terra esiste da poco circa 4 miliardi e mezzo di anni – ce ne saranno di rivoluzioni partiti governi e avanti ancora finché vuoi. Cos'è il nostro tempo? Uno poi è infossato qui, si sa e cosa si può fare costretto al proprio sé, ai propri blog a ste cose per darsi un senso.

"E volere scampare? Ma scampare da cosa? Una bella pretesa sai… questo è il pianeta terra, questo è il sogno, perché insistere nel volerne fare qualcosa di reale, qualcosa di solido? Cosa credi di aver trovato? Dimmi cosa hai trovato, questa è una buona domanda, più che chiedersi il futuro. E poi… l’idea di fare soldi, credi di essere più libera così? Credi che pensare al fare soldi ti possa giovare? Ti sentiresti migliore? Gli antichi Maya usavano sacrifici umani, e non solo loro. Ma poi se è così, sei come tanti altri – che a differenza dei sacrifici, vorresti trasformare il sangue in denaro. Non hai voglia di perdere denaro – sangue. Oh mioddio devo fare qualcosa per recuperare denaro, non posso vivere senza. Ah sì? E con il sangue come la mettiamo? - Il pesce spada è svanito. La vasca è solitaria, come Denver quando è stata abbandonata agli eroi; nessuno piangeva, ma il cuore è gonfio di tristezza. Era meglio quando i Serafini leccavano la carne di chiunque gli regalasse un sorriso. E tu vuoi scampare? Scampare, eh? Strana pretesa amore mio”. Accontentiamoci di adesso”.

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