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News e appuntamenti


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IN LIBRERIA

24 settembre 2006

Bruno Lauzi

Mi piacerebbe lasciare questa testimonianza di Bruno Lauzi su Piero (rilasciata a Daniele Marzi-circolo culturale di Senigallia) decisamente sentita anche se forse non è quello che ci aspetteremo. Avrebbe dovuto esserci nel libro, ma poi per casini editoriali ho lasciato perdere.
Ringrazio il circulo culturale di Senigallia che me l'ha passata

"Fieragricola di Verona, Domenica 11 marzo 2001.
Vicino allo stand in cui da quattro giorni sto presentando alla nazione l’avanzatissimo sistema di etichettatura Bovinmarche, c’è il padiglione per l’intrattenimento delle migliaia di agricoltori (i poeti li chiamerebbero ancora contadini) che ogni giorno affollano la manifestazione. E’ l’ultimo giorno della fiera e in programma c’è un gioco in cui i premi sono scroccati dagli stands dei contadini mugugnanti. Conduce il gioco Paola Saluzzi (vi garantisco che la televisione non le rende giustizia) e l’ospite d’onore è nientemeno che il piccolo grande Bruno Lauzi. L’esibizione comincia. Ci sono le basi, la mano tremante non gli consente più di suonare la sua chitarra. Nel suo gessato grigio, invecchiato e tremolante, con un pubblico non pagante la scena è un po’ penosa. Subito il pensiero va a Piero e penso che la sua morte prematura fosse inevitabile perché lui non avrebbe mai pagato quel prezzo (anche se va detto che alla manifestazione erano esposti e in libero assaggio i migliori vini italiani). Canzoni sue come i “Il Poeta” e “Ritornerai”, omaggi a Battisti e a Conte, della cui musica è orgoglioso “ambasciatore”.
C’è una pausa, col libro di De Grassi in mano mi avvicino, emozionato e timido, mentre la sua faccia che già era da genovese incazzato si incupisce ancora di più quando mi presento:

-“Posso disturbarla? sono del circolo culturale Piero Ciampi e …”

-“Nessuno è perfetto” mi dice stringendomi la mano.

-“Vorrei chiederle un ricordo su Piero”

-“No è meglio di no, non ti piacerebbe” - la faccia è realmente indispettita adesso, e gli artisti ci mettono poco a mandarti a quel paese, ma lui non lo fa e ciò significa che forse parlerà –
“Non mi piace parlar male dei morti, non è carino; direi delle cose non giuste che non combaciano con quello che vuoi sentire”.

-“Io amo e cerco la verità, non cerco le cose che voglio sentirmi dire”

-“Ah se è così allora io l’ho detta la verità su Tenco. Oggi uno quando non sa cosa fare scrive un libro su Tenco, e ce ne saranno già venticinque. Io l’ho detta la verità ma non era quella che volevano sentire” e qui il nostro intervistatore non è assolutamente pronto. Sin da bambino avevo voluto sapere la vera storia di Tenco e pensavo che, come per tutti i misteri italiani, non si sarebbe mai saputa, come Piazza Fontana, l’omicidio Moro, come Ustica ecc.

Ora inaspettatamente c’è l’occasione di sapere qualcosa da fonte autorevole, ma è come un passaggio che non t’immagini e ti coglie impreparato e il goal sfuma.
Mi racconta di come Piero si sentisse superiore, apre il libro di de Grassi, va cercare il capitolo sui colleghi cantautori che comincia così: <> e trova la conferma ufficiale; ora quella reticenza a parlare male dei morti scompare, può tranquillamente parlar male di Piero (tra l’altro anche de Grassi non deve stargli molto simpatico).

-“Se cerchi la verità ti racconto il primo incontro. Gianfranco Reverberi, il mio maestro, ci portò a fare un’audizione per la CGD di Crepax – a proposito se vuoi ti do il numero di Gianfranco dopo. Insomma quando feci ascoltare le mie canzoni non erano molto soddisfatti e io gli dissi non mi importa se non vi piacciono, io scrivo per me, non per voi. Gli piacque il carattere e invece che per cinque anni mi fecero il contratto per sette. Quando fuori dissero che mi avevano preso e lui no non passarono due secondi che mi ritrovai attaccato al muro colpito da un pugno: <Sei un figlio di puttana> E io gli dico : < Che colpa ne ho io. Sono un povero cristo come te, son venuto qua e hanno preso me>. Poi si pentì di quel gesto impulsivo. Ma era sempre ubriaco e piagnucoloso e mi chiedeva scusa piagnucolando, continuamente: < Scusa ti prego scusami >, non lo sopportavo. E allora lo evitavamo, se andavamo da qualche parte dicevamo:< No, no passiamo di qua che là c’è sicuramente Piero>. Mi faceva pena, era un nato-fallito”.

-“
E a livello artistico invece secondo lei …

-Era un bluff, un artista mancato, o …” “Era un vorrei ma non posso”.

Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, mi fa un autografo sull’antipatico libro e torna dalla bella Paola.

Dal vostro inviato Daniele Marzi.

P.S. Mi sono anche arrischiato a dire che Il poeta, tra le sue canzoni è quella che preferisco, e pensate un po’ anche lui. M’è andata bene.

16 settembre 2006

Manie


E' più facile cavarsi i denti che certe manie...

;-)))

10 settembre 2006

Sweet Feet



In questi giorni, mi arrivano più richieste di pedi del solito...Ma che è? Forse l'estate sta finendo e il piede se ne va dentro la scarpa?

Allora mi sembra giusto, dopo un po' di tempo che non concedo, mettere almeno una mia immagine col piede in bella vista. Molto amatoriale, ma gli amenti del genere credo apprezzeranno. Nulla toglie che prima o poi una gallery a tema la metterò...

;-)

03 settembre 2006

Learco Pignagnoli

Finalmente!
E' uscita l'opera completa di LearcoPignagnoli. Lo sconosciuto autore, che nonsi fa mai nè vedere nè trovare...Ma esisterà mai poi questo Learco Pignagnoli?
Bè se esiste, un'intervista prima o poi me la rilascrà pure.
Decisamente è un tipo di umorismo che non è al solito di battuta o barzelletta. E' tra la tragedia e lo sbellicamento da tragedia, letto tutto un fiato, e per me è un record...
Poi sentirlo letto ancora meglio...se ci sono i convegni in giro per l'Italia non perdeteveli...

Vi lascio alcuni estratti della suo opera. Alcuni tra i più corti che a trascrivere poi si fa fatica...

Opera n.1

Conoscevo uno che sbagliava sempre le parole.
Una volta voleva dire polipo, ha detto flauto.

Opera n.7

C'era Tenaglia che non aveva mai letto un libro. Un giorno ne ha comprato uno e l'ha letto tutto in un fiato. Solo che non gli è piaciuto mica tanto.

Opera n.13

Tranne me e te, tutto il mondo è pieno di gente strana. E poi anche te sei un po' strano.

Opera n.14

Alberto Bevilaqua, tutte le volte che pubblica un libro, mette una sua fotografia in copertina dove appare sempre sorridente e con il mento appoggiato alla mano chiusa a pugno.
Che cazzo ha sempre da sorridere?

Opera n. 28

Secondo il Corano, non è vero che Gesù Cristo l’hanno crocifisso. Gesù Cristo, dice il Corano, l’hanno impiccato, e al suo posto, sulla croce, ci hanno messo un tipo che si chiamava Sergio.

Opera n. 64

Dicon tanto che i matti, è colpa della società, mentre invece son loro che han la testa bacata.

Opera n. 90

Bottazzi, gli ho scritto che volevo ammazzarmi, e m’ha risposto solo dopo due mesi.

31 agosto 2006

A quando?


Ieri ho rivisto vari documentari su De andrè, e senza parole come sempre.
Mi chiedo adesso quando tornerà qualcuno di paragonabile, in quanto produzione e bravura. Poi con tutte le obiezioni possibili, ma credo che in Italia fi afatica tener dietro. Almeno in quanto rapporto musica\testi. Poi adesso a maggior ragione che una stagione e nemmeno ci si ricorda il chi di turno...

27 agosto 2006

Qualche anno fa


Uff quest'anno son 10 anni secchi che abito a Modena come va il tempo, prima Vicenza.
Bleah il veneto.
ognuno credo abbia una propria città che è come una madre, e poi del resto Ezio Vendrame mi diceva sempre "la famiglia è la dove ti vogliono bene" ed io credo che sia veramente così, mi son sempre sentita voluta bene da Modena.
Che per menonostante sia un pò come si dice provinciale, ci sto bene, e nonla cambierei mai.
certo 97-2007 10 anni che son volati, qui in questa foto che è del 2000 mi ricordo ancora la timidezza per le foto!
Che strano che è pensarci.
Poi ti dicono eh diventi più affascinante con il tempo; la verità è, si invecchia solo...e poi quando si va avanti bisogna avere delle scuse che tengano bene per essere perdonati ;-p

Un kiss a tutti quelli che mi seguano da anni e anche agli altri naturalmenente.

20 agosto 2006

Spalle al muro

Il re dei finocchi e degli intelluttuali in Italia ovvero Pasolini l'aveva detta lunga sulla dittatura culturale. Dalla televisione alle radio, davvero non se ne può più di avere i soliti singoli, le solite immagine che ti bombardano la testa.
Tanto non cambierà nulla, un nostro lamento alla fine cosa mai sarà rispetto i grandi equilibri labirintici messi in moto dai vertici intoccabili dove nessun guadagno abbassa mezzo sguardo alla pietà, se non pure questa possa in qualche modo dare vantaggi.
Democrazia un cazzo quindi.
Tiziano Terzani (anche se non amo particolarmente) però diceva una verità, che si è liberi di scegliere la marca dei dentifrici, le tremila varianti di un qualsiasi prodotto sul mercato, ma poi del resto col cazzo che possiamo sceglierci la vita. La cosa più importante.
Tutto illusione.
E poi ecco una cosa che mi fa tremendamente incazzare quete pubblicità di telefononi, e quella merda di canzone di Ligabue nel ritornello "Sei già dentro l'happy hour", che è poi il corrispettivo di quella pubblicità sugli shampoo "Perché voi valete". Questo dovere all'importanza e alla felicità diventa veramente insopportabile. Come davvero non ci fosse posto per le debolezze che non siano però anche dei punti di forza.

Va bene vado via da una delle mie solite incazzature g

09 agosto 2006

Blue di agosto


Eccoci...
questo mese finalmente su Blue (la rivista di fumetti erotici, forse ormai tra le pochissime in italia) in copertina c'è Beba sulla mia panci(na); più un servizio all'interno di come Roberto Baldazzini ha lavorato per realizzarla... foto per foto...
E un sacco di altri dettagli con qualche light bondahe...very light...appunto su Blue di questo mese.

kisses g



07 agosto 2006

B U O N A E S T A T E

Sapete una cosa? Mi stan proprio sulle balle tutte quelle cose new age. Ma proprio sulle balle.
A parte questa idiosincrasia tutt'altro che passeggera, preferisco dire buona estate che buone vacanze anche se si dice e senza offendere nessun popolino costretto alla recinto di libertà
.Volevo lasciare questa cosa che avevo scritto, proprio sulle così dette vacanze :Insomma l'estate c'è anche se non ci sono le ferie. Bene.

Qui e ora.
La gente la mena con le ferie.
Le ferie?
Ma le ferie sono cose per chi non vive.
Le ferie sono cose per chi non sa mica vivere.
C'è bisogno d'immaginarsi un momento e un luogo per essere felici?
La gente pensa al futuro.
Il futuro?

Il futuro è la stessa cosa delle ferie.


04 agosto 2006

Da Gino paoli a Piero Ciampi

Al di là di quello che si può pensare di Gino Paoli; se il disco in cui lui cantava solo canzoni di Piero (un dico molto bello e raro tra l'altro) fosse in realtà un tentativo di recuperare un suo periodo di crisi discografica, oppure una vera devozione e atto affetto verso l'artista...(ipotesi che ormai sento tipo ping pong da quando mi son messa dietro al libro).
Comunque stiano le cose, credo che questa premessa di Gino paoli che si trova nel libro di De Angelis "Piero Ciampi tutta l'opera", sia davvero sentita e molto, ma molto bella perché mi pare vera.

"Ho sempre pensato che fosse il più poeta di tutti noi. Forse in questo sono stato deformato dalla mia visione romantica dell’artista.
Per me l’artista lo è anche, in qualche maniera, nella sua vita irregolare, commovente, violenta e disorganizzata.
Quando penso a Piero i nomi che mi vengono in mente sono Viani, Bianciardi; e poi Cèline: “Viaggio al termine della notte”.
La sua vita è come le sue canzoni acre – irosa – tenera - assurda. Forse è per questa mia sicurezza che Piero sia un artista, nel senso che farraginosamente intendo io, che continuamente mi sono stupito del fatto che nessuno lo capisca.
Ho provato varie volte ad incidere canzone sue pensando che forse potesse essere la sua maniera arrogante e strampalata di presentarle la ragione della sua incomunicabilità. Niente. Del resto è sempre l’arroganza la ragione per la quale ho volute cantarle. L’arroganza di pensare che la canzone non debba essere scritta da supplenti, da furbi o da commercianti. Da qualche parte qualcuno ha deciso che la canzone la debbano scrivere gli artisti".

Gino Paoli

30 luglio 2006

Camus e l'attualità...

Mi viene in mente a rileggere Camus che certe sue frasi mai sono state così attuali come adesso. Certo è uno dei mie autori preferiti e faccio presto ad essere di parte ma ad esempio parlando di "petizione" che davvero io non so mica come cazzo fanno a a farle ste leggi e con che criteri certi reati abbiano lo sconto... (cioè lo sappiamo benissimo, ma facciamo finta...) allora leggevo questo "Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia". (--------) "La politica e il fato dell'umanità vengono forgiati da uomini privi di ideali e grandezza. Gli uomini che hanno dentro di sé la grandezza non entrano in politica".
E come non dargli ragione; e allo stesso tempo sull'affollamento, sull'ingorgamento urbano, sulla città sulla gente diceva anche questo "Come rimedio alla vita di società suggerirei la grande città. Ai giorni nostri, è l'unico deserto alla portata dei nostri mezzi".
Andiamo avanti, e cerchiamo di forgiare le nostre cose, le nostre idee e dargli una dimensione un volume nello pazio, forse è l'unica vera sopravvivenza e comprensione e come sempre lui diceva..
"Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe".

27 luglio 2006

Ricordi più o meno


Qualche anno fa or è, mi son trovata al Toscana foto festival per fare da modella in vari corsi di wokshop. Fatto sta, che ho lavorato con delle altre modelle che davvero erano e immagino siano tutt'ora bellissime, che io delle donne così dal vero facevo fatica anche a pensare ci fossero...

Imamginate le distribuizione dei fotografi che si affollavano tutti attorno a queste e più o meno venivano a fotografarmi quando
il rullo stava per finire che non erano ben sicuri che la foto venisse per intero :-p.

Beh ecco qui a fianco una modella con la quale mi trovavavo quell'anno; fatto sta che ho spedito la sua foto ad un mio ex compagno delle superiori; che sì certo, non ci vedavamo da parecchi anni, ma lui mi ha risposto...sei bellissima come sempre....
He he he. mi ricorda proprio bene mi ricorda.... :-)