tag:blogger.com,1999:blog-18192333.post6498251494787297349..comments2023-05-31T10:30:00.286+01:00Comments on Blister - inXanax mentore: In ricordo della vitaGisyhttp://www.blogger.com/profile/07299318544685922062noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-82054293922950538292009-03-26T15:26:00.000+00:002009-03-26T15:26:00.000+00:00La giustizia è, appunto, un'idea. E come ogni idea...La giustizia è, appunto, un'idea. E come ogni idea, quando la si mette alla prova con i fatti, traballa. Purtroppo. Non so se è cultura, o se siamo noi a interpretare male la nostra cultura. Se penso ad esempio alla cultura cristiana, mi sembra che vada nel senso contrario a quello che dici tu. D'altronde mi sembra anche contraria al senso delle posizioni cattoliche, che dovrebbero essere le più cristiane. Boh.<BR/><BR/>Riguardo al ferire o meno, anche nella comunicazione webbica accade, sia casualmente che meno. Il "tacere" è comunque una forma di espressione, che forse a volte ci fa rabbia, ma a volte ci fanno rabbia anche certe parole.<BR/>Non credo, non mi sembra, tu abbia poi esagerato, e vedo un po' quel post come "specchio" del silenzio altrui. Tu avevi bisogno di, in qualche modo, gridare, come altri sentivano la necessità di stare in silenzio. Quando una cosa è necessaria, non si esagera. L'esagerazione è propria del superfluo, credo.<BR/>In questi tuoi post si sentiva la necessità (almeno a me è sembrato così), quindi non posso definirli esagerati. Grazie per la risposta, ciao.<BR/>Buon pomeriggio.<BR/><BR/>andreaAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-21262461546795380032009-03-24T17:41:00.000+00:002009-03-24T17:41:00.000+00:00Sicuramente il dolore è un fatto molto personale, ...Sicuramente il dolore è un fatto molto personale, di conseguenza privato e mi rendo conto che soprattutto nei blog sia un argomento spinoso.<BR/>Con la sofferenza uno è più portato starsene con pochi intimi se non da solo.<BR/>Però vedi quando si soffre e si soffre tanto, la voglia di condividere il dolore è penso un tentativo di dimezzarlo per alcune persone - poi a me in particolar modo viene anche abbastanza spontaneo esternarlo, perché in questo caso oltre al dolore, c'è l'idea proprio di una grave ingiustizia, e se fosse divina ancor peggio spiegazioni non se ne trovano umanamente. <BR/>Quindi forse sì, ho un pò esagerato nel post successivo perché forse in maniera egoistica pretendevo una consolazione per quel dolore che in quelle settimana era davvero fortissimo. <BR/>Nel blog non credo si possa parlare di ferire in modo casuale o causale, dei due spesso è causale... se uno ti segue e ha un minimo di percezione a capire chi ha davanti. Può al limite non esporsi e quindi tacere, ma questo non è proprio un caso, ed è qui lo sforzo che secondo me è importante per dimostrare rispetto anche su chi hai ipoteticamente davanti...<BR/>Anche se naturalmente può essere meno vero della propria ombra.<BR/>La nostra cultura tende a reprimere tutto quello che ha a che fare con la morte e associarlo all'osceno - al vero pudore, molto più di quanto non lo faccia il sesso. Poi oggi.Gisyhttps://www.blogger.com/profile/07299318544685922062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-21093527970267752842009-03-24T15:08:00.000+00:002009-03-24T15:08:00.000+00:00Letto questo post, quelli successivi (ovvero, in r...Letto questo post, quelli successivi (ovvero, in realtà prima ho letto i più recenti, quindi sono arrivato a questo) e devo dire è difficile scrivere riguardo la morte, il dolore, anche se sembra più facile che scrivere della gioia, alle volte. Tu parli di Paride, ed io certo non posso parlare di Paride, e da un certo punto di vista tenderei a restare in silenzio, che qui nel web sarebbe non scrivere, eppure tu vorresti, avresti voluto, suscitare molte più reazioni, dal punto di vista dei commenti, e quindi un po' mi sento chiamato in causa, a sforzarmi di scrivere qualcosa. Non so se avrà molto senso, ma tant'è. Non potendo parlare di Paride, parlo di morte, e di dolore. Credo che noi, un po' questo mondo, abbiamo la tendenza a voler escludere morte e dolore dalla nostra vita, a voler rinchiudere questi aspetti in piccole scatole da non aprire, e ci sono "accettabili" solo in rappresentazioni finte, esagerate, televisive, recitate. Rappresentazioni che ci fanno dire "è lì, non mi riguarda". Quando invece "ci" riguarda, le cose si fanno diverse, ognuno reagisce a proprio modo, e non sappiamo cosa nascondono le parole degli altri, ed alcune magari possono ferire e sembrano indifferenti, mentre, forse, c'è solo un non riuscire a trovare un modo di esprimersi sul momento. A volte non sappiamo come esprimere quello che ci agita, ecco. Io non so mai cosa dire, quali parole sono "giuste", quali quelle che invece di ferire, leniscono un dolore. Capita di essere feriti e ferire in modo del tutto casuale, aldilà dell'intenzione di chi ci ferisce, o della nostra (nel caso in cui feriamo). E succede di ferire parlando, oppure rimanendo in silenzio, ed è difficile, in alcuni casi, prevedere le reazioni di chi hai di fronte. <BR/>La morte, il dolore, sono parte della nostra vita, e non sono da rifiutare, come, a volte, mi sembra si tende a fare. Non dico che ci debbano lasciare indifferenti, altrimenti, voglio dire, anche l'amore è parte della nostra vita, i colori dell'autunno...in somma, non è che se qualcosa è parte della nostra vita non ci debba sorprendere o far soffrire, tutt'altro. Solo che, impressione mia, in generale (e sicuramente succede anche a me) si tende a metterla in un angolo, ad escluderla dalla vita, come se fosse "male", mentre è qualcosa che permette la nostra vita, anche. <BR/>Avevo detto che probabilmente avrei scritto cose confuse e senza senso. Mi sembra di essere stato buon anticipatore, spero di non aver tediato nessuno con queste pseudoriflessioni.<BR/>Ciao.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-30523372278947490002009-03-04T09:57:00.000+00:002009-03-04T09:57:00.000+00:00il giorno dopo la morte di mario sono andato a nuo...il giorno dopo la morte di mario sono andato a nuotare in piscina come facevamo quando c'era lui... e ti assicuro che non è stato per mancanza di rispetto...B**https://www.blogger.com/profile/06145112061168292146noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-11543182452409398252009-03-03T17:49:00.000+00:002009-03-03T17:49:00.000+00:00Sicuramente ogni persona ha il proprio modo di rea...Sicuramente ogni persona ha il proprio modo di reagire al dolore, che può essere anche il silenzio. Però dei compagni di corso che il giorno dopo mangiano la pizza in aula, questo no.Gisyhttps://www.blogger.com/profile/07299318544685922062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-90586169395684225702009-03-03T08:40:00.000+00:002009-03-03T08:40:00.000+00:00credo però che ciò che uno prova per una scomparsa...credo però che ciò che uno prova per una scomparsa non si possa ridurre ad una osservazione esteriore della reazione in pubblico, <BR/>personalmente non ho fatto nulla di diverso dopo la sua scomparsa, solo che ogni merdosa mattina continuo a svegliarmi pensando che non ho più la possibilità di scambiare due chiacchere con lui alla macchinetta del caffè... e non me lo spiego.. così come non mi spiego un sacco di altre coseB**https://www.blogger.com/profile/06145112061168292146noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-15312007886786896892009-03-02T19:22:00.000+00:002009-03-02T19:22:00.000+00:00Bale - Credo che perdite simili siano capitoli mai...Bale - Credo che perdite simili siano capitoli mai chiusi, e per questo ne soffriamo tanto, ci è tolta la possibilità di leggere questo libro che in fin dei conti si è aperto con il nostro, ed è stata tolta la possibilità di scriverlo.<BR/><BR/>Sì, c'è ancora chi soffre fino in fondo, ma mi ha deluso molto la reazione della maggior parte della gente, e purtroppo non parlo solo dei blogger - difronte ad un evento così spiazzante.<BR/><BR/>Anche solo vedere un incidente (e mi è capitato a settembre o fine agosto forse) dove ho visto un morto "fresco" non mi ha dato pace per diverse settimane, eppure non conoscevo.<BR/>ma mi son fatta una sacco di domande.<BR/>Non voglio dire sia chiaro - di essere <BR/>più sensibile di altri - ma che tutti dovremmo essere più pronti anche a percepire l'importanza di esistere, di respirare di fare, di fare di fare di fare, ogni giorno quello che vogliamo fare, levare i debiti che vogliamo levarci con i nostri cari, perché non si devono avere rimpianto verso chi amiamo, e nessuno ha la certezza di poter domani chiedere scusa e di poter chiedere scusa.<BR/><BR/>Uno esiste, e paf un altro giorno, no.<BR/>E' così imperdonabile.Gisyhttps://www.blogger.com/profile/07299318544685922062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-59944348762451722922009-03-02T15:48:00.000+00:002009-03-02T15:48:00.000+00:00ho perso a settembre un carissimo amico, 32 anni, ...ho perso a settembre un carissimo amico, 32 anni, ancora oggi non riesco ad abituarmi alla sua mancanza, leggere quello che hai scritto non aiuta, ma consola sapere che ci sono ancora persone in grado di esprimere certi sentimenti...<BR/>io mi fermo ad un inebetito rifiuto...B**https://www.blogger.com/profile/06145112061168292146noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-91758985724623487852009-02-12T13:12:00.000+00:002009-02-12T13:12:00.000+00:00Il tuo blog è stato un pugno nello stomaco, forse ...Il tuo blog è stato un pugno nello stomaco, forse perchè ho un figlio un po' più giovane di Paride, ma, Cristo, non è giusto.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-18192333.post-34289520408399060202009-02-11T23:53:00.000+00:002009-02-11T23:53:00.000+00:00......Pellescurahttps://www.blogger.com/profile/13329073286270858055noreply@blogger.com